22 ottobre 2017

FOTOGRAFIE.



Sicuramente nel vasto mondo web ci sarà già stato qualcuno che ha pensato e realizzato ciò di cui ho intenzione di parlarvi adesso.
Ho anche amiche blogger che partendo da un'immagine hanno creato dei meme di grande successo collegandole a parole. Come la formidabile Patricia Moll.

Io però vorrei interessarvi a foto che ho scattato io e che mi hanno suscitato emozioni, come quella legata ad Alda Merini  dell'ultimo post.

Diciamo che, senza alcuna scadenza fissa, perché non più ho voglia di avere uno scadenzario in casa mia (ne ho fin troppe nella vita quotidiana) vi posterò delle mie foto e vi parlerò del perché e del percome dello scatto.



JACKSON POLLOCK - STENOGRAPHIC  FIGURE  1942 - MOMA -  NYC




SHIMMERING SUBSTANCE 1946 - MOMA - NYC



JACKSON POLLOCK - ONE: NUMBER 31 1950 - MOMA - NYC




Alcuni dei miei quadri preferiti. Jackson Pollock è l'artista. Visionario e travolgente pittore americano. Le sue opere mi parlano di libertà, di volontà pazzesca, di vita intensa e massacrata, di sensualità e  di eterno furore.
L'esplosione dei colori di cui, con la sua tecnica a gocce o dripping, era indiscusso padre, mi travolge e mi lascia senza fiato.
Sono pazza di lui. 
Ho visto tutto il possibile in Italia come all'estero.
Al MOMA sono rimasta attaccata ai suoi quadri in maniera quasi scandalosa. Non me ne staccavo, sembrava quasi mi bruciasse dentro.
L'Uomo lo avrei amato come una schiava romana.
L'Artista lo adoro come un dio.
Folle d'amore e consapevole.
Penso che dopo tale post mi abbandonerete tutti, do l'impressione di essere squilibrata.
Vi capisco. Fate pure. Ma io sono davvero così quando l'arte mi rapisce. Una matta vera.

Mi succede  di non avere alcun equilibro mentre osservo le sue opere. 
Nel museo più famoso del mondo mi sono seduta a terra per scattare foto e poi, sono rimasta lì, ad assaporare bellezza.




30 commenti:

  1. Prima di tutto ti ringrazio per l'esagerazione! 😊😙😙😙😙😙😙 troppo buona! Riduci pure i complimenti. Non vorrai che mi monti la testa,no? 😊😊😊😊😚😚😚😚😚
    Per il tuo post invece ti dico che è una bellissima idea. Se hai fotografato qualcosa significa che quel qualcosa ti ha regalato emozioni e sensazioni. Forti, profonde, dolci...
    Su Pollock ti credo ad occhi chiusi ma tanto ormai saprai anche tu che io di arte non so proprio nulla.
    Tu intanto scrivi che io co tinio a leggere,
    Ciaooooo

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    1. Ahahah Pat!
      Perché esagerazione? Ritengo che l'idea di "insieme raccontiamo" sia geniale. E sia un successo!
      A proposito, questo mese dovrei farcela a partecipare...
      Poi mi viene in mente anche il meme di Ofelia a cui ho partecipato per un po' prima di andare in "pausa di riflessione".
      Anche lì c'erano parole e immagini.
      Tu non hai Instagram altrimenti avresti visto come stresso i miei follower con le foto che pubblico :-))))
      Pollock era un genio. Un'astrattista dirompente dalla carica incredibile.
      Si fa fatica a spiegarlo su du piedi, ma come potrai vedere più in basso, Vincenzo con il suo commento gli rende un gran merito.
      Solo un Artista può spiegare un Artista.
      Io da profana, ci ho provato a passarvi un po' di emozioni con il mio imperfetto post.
      Bacione.

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  2. Bella idea e post interessante.
    sinforosa

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    1. Ciao Sinforosa, mi fa piacere ti sia piaciuto e che soprattutto non ti abbia annoiato.
      Un abbraccio.

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  3. No, tu non sei matta...tu sei una furba della madonna...e tu sola sai perché.
    Innanzi tutto un doppio grazie. Grazie per avermi dedicato questo tuo bellissimo post. Grazie per averlo incentrato su quello che io considero -giustamente- un innovatore sacro della pittura. Non moderna nè americana, ma di sempre e mondiale. La foto di 31 1950, la tua terza, rassomiglia tantissimo ad un quadro che mi ha sempre fatto venire le lascrime agli occhi, e cioè "Autumn Rhythm" del 1950, un quadro di oltre 5 metri per 2,70 di altezza, che sta al Metropolitan Museum of Art di NY. Io non mi sono mai sbizzarrito nel ricercare i reconditi significati dell'arte di Pollock, oppure credere a quello che scriveva Irving Sandler, acuto conoscitore dell'espressionismo astratto e cioè che Pollock produceva "un'espansiva trama di forze, sospese di fronte alla superficie passiva della tela". Io che ho lavorato per oltre 15 anni per il teatro so cosa significa dipingere una tela a terra, standoci dentro, vivendoci dentro, anche se i bozzetti non erano opera mia, ma riproduzioni di opere altrui la sensazione era la stessa che provava Pollock, che non usava disegno ma dipengeva direttamente. "Sul pavimento -dichiarava lui stesso- mi trovo più a mio agio. Mi sento più vicino al quadro. mi pare di farne parte, poiché in questo modo posso camminargli intorno, lavorare da tutti e quattro i lati e letteralmente starci dentro." Il sogno di ciascun pittore con l'iniziale maiuscola he si realizza: entrare nella sua opera mentre che la fa, vivere con lei, per lei e di lei. Come un immenso orgasmo che si realizza e si prolunga nel tempo: il quadro come il corpo della donna che ami e che desideri, senza toccare il quale nemmeno riesci a respirare.Pollock è questo. Dice, ma che ci vuole basta usare l'asta di legno del pennello, immergerla nel colore reso liquido al massimo e lasciare il colore sgocciolare sulla tela che sta sotto di te. Facile come bere un bicchiere d'acqua. E perché no di vino? Provateci voi. Io ho fatto certa roba e so che è tutta una serie di equilibri artistici, di volumi, di masse di colore ed appunto di colore, che deve essere amalgamato dentro i tuoi occhi prima che sulla tela. Forse parlo troppo difficile, ma qualcuno capirà, io lo spero.
    Di nuovo grazie, Mariella.

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    1. Credo Vincenzo, che stiamo parlando dello stesso quadro.
      È enorme, riempie un'intera parete ed io non riuscii a fotografarlo per intero, seppure mi fossi posizionata di lato e in basso.
      Anche io, come te, non ho mai cercato di trovare un significato particolare ai suoi quadri.
      Mi basta e mi avanza quello che mi regalano.
      Quando, qualche anno fa, ci fu la mostra evento a Palazzo Reale, in una stanza fu proiettato un video girato da sua moglie credo, nella casa di campagna, in cui lui spiegava la sua tecnica.
      Noi spettatori, potevamo sdraiarci su di un divano e guardare il video dal basso verso l'alto.
      Una vera meraviglia, poter vedere e quasi trovarsi in mezzo alla creazione di una sua opera.
      Quello sgocciolare era grandioso. Altro che facile.
      Che poi ci si applicasse pure da ubriaco (lo sappiamo bene quanta " passione" ci mettesse pure nel bere) non fa una grinza e non toglie nulla alla sua opera immortale.
      Io, seppure profana, ti ho capito benissimo.
      E ti ringrazio infinitamente, per questo tuo pregevole commento.
      Abbraccio circolare.

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    2. La sensazione che si trattasse di "Autumn Rhythm" l'ho avuta immediatamente ma siccome ne ha dipinti tre molto simili, tutti nel 1950, non ne ero sicuro anche perché non lo vedevo nella sua interezza e perché ne vedevo solamente i neri, i bianchi e i grigi, ma scomparivano le tracce del color ruggine che era tipicamente suo. Nella foto per via della luce obliqua non risaltano.
      Ora cerca di seguirmi, ché tu puoi. La sensazione più grande, quasi di onnipotenza, che ti dà lo stare dentro la tua creazione, è tale che tu artista per tutta la durata del concepimento STAI dentro la tua opera, SEI TU la tua opera, da essa prendi VITA e VIGORE, anzi PER ESSA tu stai vivendo e ATTRAVERSO essa ti esprimi. In quelle tre o quattro ore -che volano via, credimi sulla parola, dove tu non mangi, non bevi, non fumi, ma solo dipingi- tu artista vivi in un mondo parallelo che scompare quando il momento creativo è finito. Ma ti resta dentro una dolcezza che io paragono alla stessa sensazione che ha una fresca madre appena è finito il travaglio: si rilassa beatamente e assapora il suo effettivo "gusto di donna".
      Purtroppo non ho più a disposizione una Malersaal, oppure il mio vecchio atelier dove riuscivo a stendere a terra una tela anche di cospicue dimensioni, un tre metri per due ad esempio, ed a viverci dentro.
      Bellissimo il tuo post. Eccellenti i commenti. Aspetto altri post come questo.
      Abbraccio tridimensionale.

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    3. Ho fatto poco minuti fa un commento-giochino sul post di Patricia ed ho pensato a te, così:

      M arciando
      A
      R itroso
      I n
      E poche
      L ontane
      L uminose
      A ncora

      Non è male, no?

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    4. Mi pare perfetto per me, che amo così tanto il passato.
      Grazie.

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  4. Mari a briglie sciolte ancora non l'immaginavo,ma è sempre un piacere constatare di avere degli amici matti e diretti.
    Per chi entra in sintonia con l'arte e la vita è giusto che sia così, destabilizzazioni comprese.
    Bellissimo sprazzo di emozioni intense come il sole di oggi,buon inizio settimana,bacione!

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    1. Sai Nick, nel nuovo percorso che ho voluto dare al mio blog, dopo la lunga pausa, è previsto che non mi limiterò per nulla.
      Nel bene e nel male, mi vedrete ancora meglio.
      Nel mio furore e nella mia pacatezza.
      La vita come arriva anche qui.
      Del resto io sono così, niente maschere, niente finzioni.
      Ti abbraccio e ti auguro una buonissima settimana, amico mio.

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  5. Capisco bene l'amore per l'arte. Anche io ho artisti che adoro e respirare arte e vita in questi tuoi post è qualcosa di unico e meraviglioso.

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    1. Caro Daniele, che gioia sapere che apprezzi e condividi, come del resto tutti gli amici che stanno rispondendo a questo post svirgolato, il mio punto di vista sull'arte e il suo potere travolgente.
      Ti abbraccio forte.

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  6. Ho cercato una sua foto su Google, non ricordavo che faccia avesse.
    Una faccia incredibile, quasi plastica.
    Che poi poco importa quando una mente sa suscitare così tanto...

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    1. Hai ragione Gioia, ho mancato.
      Non ho pensato a lasciare nel post una sua fotografia.
      Lo hai cercato?
      Mi fa piacere averti così incuriosito.
      Sì aveva un aspetto plastico, da omone burbero. Anche devastato, visto la quantità di alcool che buttava giù.
      Grande anima e uomo complesso.
      In ogni caso unico.
      Bacio.

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  7. Un post a tante dimensioni!in effetti sono opere stupende, come darti torto?

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    1. Grazie Sara.
      Non avevo dubbi che tu lo conoscessi.
      Artista complicato, geniale.
      Bacio.

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  8. sì, sì, un po' di follia dà proprio quel pizzico di pepe che fa la distinzione

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  9. Bel post, ma io a Pollock per quanto il suo dropping possa essere stato geniale, preferisco Warhol e la sua arte disprzzata dagli "esperti".
    Un abbraccio.

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    1. Io ho visto da vicino sia le opere di Warhol che quelle di Pollock.
      Warhol è simpatico, riconosco la bravura, dalle copertine dei Velvet Underground alle famose scatole di Campbell's.
      Ma l'Arte di Pollock è ben altro.

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  10. Ciao Mari, ovviamente già sapevo...eheheh...
    Mi hai regalato anche qualcosa delle sue opere che custodisco gelosamente.

    Pollock è speciale, su di lui si è detto di tutto. Addirittura che fosse una spia oppure membro di qualche gruppo massonico.
    Io dico che era un uomo molto intelligente, che ha saputo studiare i tempi ed ha fatto in modo che la sua arte fosse riconosciuta. Con il suo fare scorbutico allontanava chi si prendeva gioco di lui.
    Ora andiamo alle tue opere preferite.
    La prima è una delle sue iniziali opere, ancora molto influenzata dai grandi artisti che aveva conosciuto, come Picasso e Klee e le reminescenze delle opere dei nativi americani.
    Poi iniziò ad elaborare i suoi "frattali", che dopo in po` ritroviamo in ogni suo lavoro.
    Entrava in trance, dice lui, certo...per me tutti gli artisti entrano in trance, come ha mirabilmente spiegato su il nostro grandioso amico Vincenzo. Lo ammetto anche per me è così.

    Che dire, ti ho dedicato un post su di lui tempo fa, quindi non aggiungo altro.
    Ti abbraccio mia sorellona e ti auguro ogni bene. Ciaooooooooo!

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    1. Scusa Mari, ho dimenticato di scriverti che la prima opera sembra sia stata interpretata addirittura come un fumetto (l'ho letto in giro e non so se sia vero). Perché è tra le pochissime che sembra tiri fuori un sorriso e dove la tensione sia poca.
      Giusto una chicca per te. Ciao!

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    2. Ti aspettavo.
      Non sapevo nulla di quanto hai scritto su quello che si diceva della sua vita privata.
      So che è stato fatto un film sulla sia vita ma non l'ho ancora visto.
      Un altro grandissimo artista morto troppo presto e che comunque ci ha lasciato in eredità un mondo di arte ed una tecnica unica.
      Grazie per le spiegazioni particolareggiate sui quadri che ho fotografato.
      Io non so molto di arte, ma li amo con tutta la 2pancia" che ho.
      Andrò a rileggermi il tuo post.
      Anche a me "Stenographic Figure" da l'impressione di un fumetto con influenze picassiane.
      Adoro.
      Grazie tesoro, vedi che ci voleva la tua cultura per arricchire ancora di più il mio post?


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  11. Non è strano rimanere folgorati dall’arte, la sindrome di Stendhal è nota. :-)
    Felice giornata, un abbraccio
    enrico

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    1. Meno male che non svengo, ti immagini?
      Ahahah grazie Enrico, un abbraccio.

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  12. Ottima dedica. I miei complimenti
    Maurizio

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  13. ciao Mariella,condivido,Pollock è un grande artista,anche se le mie preferenze sono più "figurate" (Hopper).Belle le tue foto.
    Un caro saluto,fulvio

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    1. Hopper è grandioso. Anche lui ammirato al MoMA.
      Grazie Fulvio.
      Un abbraccio.

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Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere.
(Emily Dickinson)