27 ottobre 2018

SABATO DI POESIA: NOI NON SIAMO.






Noi non siamo come tutte quelle cose
che nascono già doppie a coppie, a paia
come le scarpe che non sono senza l’altra.
Noi due assomigliamo a tutto quello
che il tempo fa giocare col destino.
Quando l’ultima tazzina ancora sana
e il piattino comprato chissà dove
arrivano uno sull’altro
nella strana inseparabile perfetta
abitudine che li mette insieme.
Ma tutti i cocci e le rotture mancate
i traslochi, le mani dei bambini
alla fine non esistono più
loro stanno nel cuore di ogni giorno.
Bellezza inimitabile e bizzarra
di tutte le famiglie imprevedibili
che non assomigliano a nessuna cosa
pensata semplicemente insieme.
Come si svela un giorno dopo l’altro
il senso di ogni cosa perduta
nel colpo da maestro che decide
la perfezione inaspettata che rimane.


( Isabella Leardini - Una stagione d'aria - 2017)

37 commenti:

  1. Ho scoperto che questa ragazza è riminese...caspita, non la conoscevo.
    E' vero che poche coppie sono come "un paio di scarpe", la scarpa destra e la sinistra, ma è quello il bello.
    Amarsi è prendere qualcosa dall'altro, cambiare qualcosina di noi stessi e creare la coppia, unendo appunto due scarpe (una destra e una sinistra) inizialmente diverse che con il tempo riescono ad abbinarsi benissimo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì è di Rimini come te.
      Una giovane poetessa molto conosciuta anche all'estero.
      È direttore artistico del Festival della Poesia Giovane "Parco Poesia".
      Mi è piaciuta all'istante, appena la lessi.
      Limpida, attraversa il tempo e lo spazio contemporaneo, con potenza e fragilità.
      Anche a me l'idea del paio di scarpe da cui partire ha colpito.
      Di più però la tazzina e il piattino spaiati.
      Mi è parsa una bellissima metafora sulla forza dell'amore. 
      Dovresti cercarla e farle una bella intervista :-)
      (Ho riscritto il commento; scritto malissimo😆)

      Elimina
  2. Mi piace pensare che siamo calzini dello stesso paio che, però, sopravvivono ad anni e anni di lavatrici a 60 gradi.
    Forse ci divideremo, o forse no. Magari, ci ritroveremo dopo un lungo periodo di lontananza.
    L'importante è, però, non smettere di cercarci, o di stupirci di ritrovarci ancora insieme dopo tante lavatrici sbagliate...
    Ho reso l'idea?
    Forse gli uomini stenteranno a capire, ma noi no. ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E chi ti dice che non capiscano?
      Io sto col mio calzino da 54 anni e ancora lo indosso, sempre lavandolo in lavatrice -lei, io sotto non vado dove sono parcheggiate le lavatrici-; ogni tanto si buca il mio, il destro, mai il suo il sinistro, chissà perché. Lo si rammenda, -lei, io ho in queste cose due mani sinistre- e io rindosso il paio. Solo d'estate vado a poedi nudi dentro i sandali. Rispetto il detto: d'agosto calzino sinistro mio non ti conosco, e il destro nemmeno.

      Elimina
    2. 54 anni..
      Vi hanno già fatto un monumento in città?
      Onore a voi.
      Anche se tu avrai spesso due mani sinistre... 😉

      Elimina
    3. @ Claudia, verissimo.
      Attraversiamo il tempo insieme, in un percorso che può essere lungo o breve chi può dirlo. In quel frattempo tendiamo a riconoscerci seppur diversi, in tutte le varianti possibili.
      Non so se tutti gli uomini sono in grado, ma molti che conosco si. Sanno capire.

      Elimina
    4. @ Enzo: mio marito mi rimprovera sempre per i calzini che spariscono in lavatrice. Ma non è mica una congiura. Quelle robe li sono fatte così. Un vero mistero come sia possibile che piacciano tanto i calzini sinistri o i destri. Mai tutti e due insieme :-)

      Elimina
    5. @Claudia bis: secondo me il monumento devono farlo ad Annamaria. Fidati;)

      Elimina
    6. Mamma mia, che cattiveria. Sono il primo a dire che dovrebbero farle un monumento grande come la torre Eiffel, perché io ho avuto un gran culo. Quando uno conquista una ragazza così bella come era -ancora ce la vedo oggi- con un cuore ed un cervello come il suo, dovrebbe fare l'aquilibrista per tenersela.
      Io ci sono riuscito con la mia strafottenza, guarda un po'. Quando sono rimasto solo in Germania, quei cinque anni, col mio carattere potevo fare una strage...che in parte ho fatto, ma non ne potevo farne a meno! Ma non mi è mai passato per la testa l'idea di piantare AM, e le ho voluto sempre MOLTO bene. Naturalmente anche ai bambini, certamente. Ma sono rimasto per lei, non per i bambini come è capitato a tanti. Fidati.

      Elimina
    7. Ma non è cattiveria. È che non deve essere stato facile per lei essere la tazzina del piattino accompagnato. Non so quanto tu ti sia adattato a lei ma io,essendo donna, ho la certezza, conoscendoti un pochino, che lei abbia fatto tanto per accompagnarsi a te. Che poi ambedue abbiate lavorato tanto per la costruzione di questo amore ne sono sicura. Ma lei ha avuto più pazienza. Del tuo volerle bene non ho mai avuto dubbi, amico mio.

      Elimina
    8. Io ho faticato tanto, probabilmente perché, si, gli uomini so' de coccio..a capire che fortuna avevo, ho, tra le mani, e ora siamo una cosa "mai pensata insieme", e ci stiamo proprio per questo, ma anche perché in altre situazioni siamo impensabili... ;)

      Elimina
    9. Hai capito. Ti avrà aiutato l'esperienza precedente? Forse si, impariamo dai nostri errori se questi ultimi ci fanno soffrire come mai prima. Buona domenica💛

      Elimina
  3. Voi siete nati insieme
    e insieme starete per sempre.
    Insieme quando le bianche ali del tempo
    sperderanno i vostri giorni.
    Insieme nella silenziosa memoria di Dio.
    Ma vi sia spazio nella vostra unità
    e tra voi danzino i venti dei cieli.

    Amatevi l’un con l’altra
    ma non fatene una prigione d’amore;
    piuttosto, vi sia un moto di mare
    tra le rive delle vostre anime.
    Riempitevi a vicenda le coppe,
    ma non bevete da una coppa sola.
    Datevi cibo a vicenda,
    ma non mangiate dello stesso pane.

    Cantate e danzate insieme
    e siate giocondi, ma ognuno di voi sia solo,
    come sole sono le corde del liuto,
    sebbene vibrino di una musica eguale.
    Datevi il cuore,
    ma l’uno non sia rifugio all’altro.
    Poiché soltanto la mano della vita
    può contenere i vostri cuori.

    Ergetevi insieme, ma non troppo vicini:
    poiché il tempio ha colonne distanti
    e la quercia e il cipresso non crescono
    l’uno all'ombra dell’altro. Kahlil Gibran
    sinforosa

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ho scoperto alla fine chi l'aveva scritta. Un uomo, ma tu che la proponi sei donna, Sinforosa.
      Mi spieghi perché questo genere di poesie strugge solamente voi donne? A me che sono uomo non ha spostato un pelo o un capello. Insensibilità? Indifferenza?
      Non so proprio.

      Elimina
    2. Kahlil Kibran non è uno dei miei preferiti.
      Un tempo lo lessi, cercando di trovare la magia nelle sue parole.
      Non siamo affini e non ne riconosco la potenza. Sarà che lo trovo antico e anche banale.
      Un punto di vista personale, sia chiaro.

      Elimina
  4. Non la conoscevo, devo ammettere che forse non è nelle mie corde è lontana probabilmente da ciò che secondo me la poesia deve esprimere.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Daniele assolutamente naturale che possa non piacere.
      Soprattutto la poesia che è catena dell'anima deve attorcigliarsi a noi.
      Poi non so cosa intendi nello specifico quando dici quello che secondo te la poesia deve esprimere.
      Tutto molto soggettivo.
      A me è piaciuta. Così come apparecchia i sentimenti.
      Un abbraccio.

      Elimina
  5. Non la conoscevo, Mariella. Cosa devo dirti: non mi ha fatto saltare sulla sedia, questo no. Parole messe al punto giusto, suono sufficientemente tenero di un liuto in lontananza, ma non ho ascoltato timpani né trombe, né cotrabbassi. Grazie ad ogni modo a te, che me l'hai fatta conoscere. Prometto che la cerco in internet per documantarmi meglio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tu e il tuo "gemello diverso" si sopra a quanto pare siete sulla stessa lunghezza d'onda.
      La poesia postata mi ha regalato condivisione perché so di cosa sta parlando. Lo sai anche tu, però. Quindi prova ad approfondire.
      Abbraccio.

      Elimina
  6. Bellissima poesia!
    Bellissima descrizione della vita a due. Viaggiare insieme, appaiati anche se uno è a righe e l'altro a pois. Si può? Certo! Sono quasi 34 anni che siamo diversi ma strettamente uniti :)
    E' forse la differenza che ci unisce. Differenza di idee e gusti su tante cose ma non su quelle importanti. Lì, ci comprendiamo subito
    BAcio!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vero? Mi hanno arrotolato il cuore quelle metafore quotidiane, così vere. Si può certamente, anche i miei 30 anni insieme lo dimostrano. Bacio a te💛

      Elimina
    2. Pat ha scritto, ribadito da te Mari, una cosa in cui mi ritrovo assolutamente: anche io e il mio amore viaggiamo uniti da anni (19, tra fidanzamento e matrimonio) eppure siamo diversissimi, l'uno a righe e l'altro a pois!!! 😊😍

      Elimina
    3. Io sono una bella tazzina tutta colorata, mio marito è un piattino a disegni geometrici.
      Diversissimi ma forti, fatti per durare.
      Bacio Stella carissima.

      Elimina
  7. Io non la conoscevo questa poesia ma mi è piaciuta moltissimo; scritta con una metafora perfetta (tazzina e piattino, non ci avevo pensato mai, è geniale, chi lo ha detto che devono stare insieme, eppure...) e con una leggerezza imprescindibile per descrivere qualcosa di assolutamente non vuoto: una vita insieme.
    Scegliersi giorno dopo è magico, infatti quando ci penso mo chiedo come sia possibile che certi amori finiscano. Com'è possibile? Quand'è che si smette di amare, magari avendo promesso il giorno prima che sarebbe stato per sempre?
    Eppure succede così spesso...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Che domande ragazza bella. Si smette di amare per una somma di cose; innanzitutto credo dipenda sempre dalle nostre aspettative e dalle illusioni che a volte le accompagnano. Ma penso anche che possa accadere così, semplicemente. Un giorno ci accorgiamo che il nostro mondo non comprende più l'altra persona anche se ci eravamo scelti con convinzione. Salvo eventi esterni che scatenano il putiferio. Chissà, certo è che io adoro il mio piattino scompagnato😉 Isabella è una meravigliosa interprete delle emozioni quotidiane.

      Elimina
  8. A volte penso a come ogni fatto, nella vita di noi tutti, accada Grazie o a causa di infiniti tasselli che vanno ad incastrarsi l'uno nell'altro e a tutto ciò che occorre perché questo accada, in quel preciso momento, non un attimo prima, né un attimo dopo, generando poi altri tasselli, e così via, all'infinito. Più che alle scarpe, mi piace pensare ai panni che ognuno indossa , che non siano troppo stretti o troppo larghi, in modo da poterli scambiare sentendo il calore dell'altro.
    Mi è piaciuta la riminese e grazie a te dolcissima amica.
    Cri

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quanto mi piace leggervi e leggere che marea di emozioni diverse, possono suscitare le parole luminose di un autore. Che bella l'idea dei tasselli che si incastrano. Creando vita insieme, passo dopo passo. E panni comodi, non belli né perfetti da indossare e in cui ritrovarsi e starci bene. Mi fa piacere ti sia piaciuta Isabella. Grazie amica cara.

      Elimina
  9. Una bella poesia. Due paia di scarpe identiche, l'una vicina all'altra, non sono l'espressione più esatta di cosa vuol dire stare in coppia. Piuttosto, è proprio la tazzina e il piattino la buona metafora di cosa vuol dire trovare un compagno di vita: due diversità estreme che, eppure, si adattano perfettamente l'una all'altra. Forse sono persino state create per stare insieme.
    Ciao!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si, l'idea è quella. Formati altrove per stare insieme. Imperfetti come tutto quello che riguarda ma indispensabili l'uno all'altro come dice Franco sopra. Benvenuta da me🌻

      Elimina
  10. Dolce sera Mariella , grazie per il bel pensiero che hai lasciato nel blog , ricambio con piacere la visita e ritornero' a leggerti .

    Una bella poesia , che racconta con semplicità una metafora della vita , nella quale non è necessario che tutto debba essere simile ,per andare d'accordo spesso le persone diverse sono quelle con cui si va avanti anche per sempre :-)
    Buona Domenica sera ed ancora grazie .

    Rosy

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Rosy, benvenuta da me.
      Mi fa piacere tu sia arrivata nel bel mezzo di questa poesia che tanto ci rappresenta.
      La diversità, che meraviglia.
      Ti abbraccio e buona settimana.

      Elimina
  11. Che bella novità per me questa poetessa!
    Mi piace, una scrittura che disegna immagini originali e immediate per rendere "visibile" il pensiero dell'autrice.

    Il passaggio che preferisco è:
    "Bellezza inimitabile e bizzarra
    di tutte le famiglie imprevedibili
    che non assomigliano a nessuna cosa
    pensata semplicemente insieme."

    Sì, mi sento rappresentata da questa immagine, da questa bellezza inimitabile e bizzarra... è un po' così la mia famiglia, nata da una coppia su cui nessuno (o quasi) avrebbe scommesso nulla. E invece... 😉

    Abbraccio del tardo pomeriggio domenicale 😘

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cos'è una famiglia?
      Tutto quello che è amore ed è compreso in questa parola. Semplice, se ci si pensa.
      Sono gli altri, quelli con il cuore fermo, che hanno bisogno di dettagli e paletti per spiegarsela.
      Sai, queste parole hanno un respiro più ampio, molto più ampio..
      Un abbraccio amica mia.

      Elimina
  12. Non la conoscevo, grazie per avermela fatta scoprire!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie a te Nick, sono contenta ti sia piaciuta, semplicità e bellezza.

      Elimina
  13. Diciamocelo Mariella: sta ragazza è brava nel creare piacevoli cose da banalità, dal quotidiano vivere insieme, voluto e cercato all'inizio, che si riduce a volta in un angolo per l'uno e nell'angolo opposto per l'altra, come in un ring. Usa quel paragone che le piace tanto della tazzina -ultima superstite del servizio buono- che viene messa 'n goppa a un piattino qualunque emerso da chissà dove. Siamo tutti abbinati così PER FORTUNA.
    Non mi induce a riflessioni profonde, ma mi solletica lo spirito in modo piacevole.
    Grazie a te per la scoperta.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Diciamo che Isabella ci darà molte soddisfazioni.
      Intanto io mi vado a comprare l'ultima raccolta di poesie appena uscita per Mondadori.
      Un abbraccio.

      Elimina

Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere.
(Emily Dickinson)