Cerca di avvicinarti al mio cuscino
mentre dormo, come facevi
quando ero bambino per ascoltare il ritmo
del mio respiro.
So che vorresti farlo,
allora non perdere tempo:
mettimi una mano sul cuore,
controlla se batte regolare,
rifai le stesse cose
che hai fatto per anni.
Mi mancano.
Mi manchi tu.
Anche se non mi svegliassi
sono certo che rimarrebbe qualcosa
di te.
Potrei farmelo bastare
per un po'.
Intanto tu incomincia a venire
poi vedremo.
***
Maximiliansau, 18 aprile 2017
(Vincenzo Iacoponi Malavisi)
Perché le mamme sono così, rose splendide e profumate.
Perché a pensare a loro i nostri occhi si riempiono di lacrime.
Perché sono e saranno sempre il nostro cuore, lo specchio della nostra anima.
E vorrei che fosse Enzo a spiegare la forza di questo amore senza fine.
IL BLOG DI ENZO LO TROVATE CLICCANDO QUI.
Credo che Enzo abbia spiegato in modo delicatissimo tutto già nei versi che tu ci hai proposto oggi, Mari.
RispondiEliminaBellissimi, da commuoversi.
Danno voce, credo, ai sentimenti di ogni figlio o figlia. Di certo la danno ai miei, che ho mia mamma in Cielo da 7 anni e non smetto di sentirla accanto a me.
Un abbraccio a te e uno ad Enzo, che spero lo accetterà con piacere anche se non ci conosciamo ancora direttamente ma ci siamo incrociati finora solo tra i commenti su blog di amici comuni.
Ho cercato di fare, ad ognuno di voi, un regalo.
EliminaSapendo che in fondo al vostro cuore, quel sostantivo, mamma, è fondamentale.
Enzo, ne sono certa, ti abbraccerà con lo stesso affetto con cui, da tempo faccio io.
Buona domenica, amica bella.
Mi ha colpito al cuore. E mi è venuto in mente uno dei miei versi preferiti di Vecchioni, una triste invocazione a Dio: "Dagli un attimo di madre, contro i tuoi regolamenti, fallo, tanto chi ti vede".
RispondiEliminaQuesta è Tommy.
EliminaEra un suo amico, lo sai vero?
io ho avuto un rapporto molto conflittuale con mia madre..a tratti terribile..
RispondiEliminaperò è sempre la mia mamma e le canto"la mia mammina è magica!!"parafrasando la canzone di Jovanotti"la mia ragazza è magica!"..e quando sorride mi pare una bimba.tanto che è amorevole..
Penso sia "normale" avere un rapporto conflittuale con la propria madre.
EliminaCi siamo passati quasi tutti.
Di solito adoriamo il padre e critichiamo la madre, perché attraverso di lei vediamo noi. È lo specchio di noi stesse. Per cui, non amandoci molto all'inizio del nostro cammino, tendiamo ad opporci all'immagine di lei che è un prolungamento della nostra.
Lo diceva anche Sant'Agostino.
Ah, la canzone di Lorenzo dedicata a Francesca.
Un poeta che amo moltissimo.
Bello che tu la dedichi alla tua mamma.
Ti abbraccio.
Io non parlo più con Vincenzo...quindi...😋😋😋
RispondiEliminaE da quando in qua, birbacciona?
EliminaAppunto...
EliminaCiao Mariella!
RispondiEliminaVincenzo... uomo dal multiforme ingegno e carattere. Quando vuole sa essere "pestifero" ma quando decide di essere dolce lo è incredibilmente!
In questa poesia ha messo tutto l'Amore di una madre e di un figlio! Grande!
Per un attimo ho letto male "mutaforma" ahahahah la vecchiaia Patri!
EliminaPassa da un estremo all'altro, vero.
No no Mari! Non ne basta uno solo???? 😆😆😆😆😆
EliminaHo dimenticato un pezzo 😊😊😊😊
EliminaSe cambia pure forma, povere noi! 😅😅😅😅
Ahahah, hai ragione basta e avanza così😆😉
EliminaChe bella questa poesia! Io senza mia madre sarei persa, nonostante spesso non ci capiamo e siamo un pò il dramma dell'altra, ma senza di lei davvero non saprei dove sbattere la testa e poi è una donna così forte, buona, che crede ancora nel bene, un ispirazione per me!
RispondiEliminaIo ci ho impiegato tanto tempo a capirla.
EliminaSono sempre stata una ribelle. Lontana dal suo mondo...
Come te, senza di lei sarei persa. Una lezione che ho imparato a fatica.
Un abbraccio.
Non conoscevo questo autore ma mi pare di capire sia (anche?) un blogger quindi grazie due volte, per un bel pezzo e per una nuova conoscenza.
RispondiEliminaBuon week end bella donna!
:*
È anche un blogger, un pittore, un poeta.
EliminaUn artista a tutto tondo. Mi fa piacere ti abbia incuriosito.
Ho aggiunto il link al suo blog in coda al post.
Buona domenica Pier!
Ho scoperto Vincenzo grazie a Patricia, e ho avuto modo di apprezzare alcuni suoi versi.
RispondiEliminaQuesti, però, arrivano dritti al cuore, più di altri.
Non posso e non voglio pensare alla mia vita senza mia madre.
Anche senza mia madre.
Quindi, me la godo ogni istante, amandola e, soprattutto, lasciandomi coccolare. Cosa che permetto a pochi.
Buon fine settimana.
Io mi devo accontentare del tempo limitato che mi consentono le vacanze.
EliminaSono lontana da lei da quando avevo 19 anni.
Lo sconto ogni giorno.
Innanzi tutto, grazie Mariella di questo bellissimo regalo.
RispondiEliminaGiorni fa in un commento riguardo i disastri fatti dalle cosiddette autorità competenti, che separano a volte brutalmente i bambini dalle madri chiedevo sarcasticamente se sapessero quanto tempo durano gli effetti del cordone ombelicale. Chi ha perduto la madre lo sa: fino alla morte; sopravvivono al decesso della madre, sono indistruttibili.
I primi anni che lei se ne andò io la sentivo e vedevo ogni momento accanto a me.
Ci parlavo, e facevo una cosa che, lei in vita, era ormai desueta: le chiedevo consigli, pensa tu.
Ma non l'ho mai sognata. Non si sognano infatti quasi mai i vivi, ma solamente chi non esiste più, e io non volevo che lei non esistesse più. E poi quando sogno qualcuno lo rivedo giovane ed io sono giovamissimo, quasi un ragazzo. Purtroppo, rammentando il percorso effettuato insieme si ricordano tanti particolari, anche alcuni non troppo felici, come certi scontri a proposito di mie scelte -con donne specialmente, ma anche su indirizzi del mio destino futuro- su cui lei spesso non era d'accordo. Adesso mi pento del carattere che ho: io infatti non le davo quasi mai retta, come se lei volesse sottrarmi il mio libero arbitrio e tenermi sotto le gonne della sua protezione. E questa poesia proprio questo rivela: la mia volontà ovvero il mio bisogno di ottenere una carezza, un alitare, un tremito della sua mano sul mio volto, che sono le cose che più mi danno nostalgia. Ecco la parola: nostalgia. Di una madre innamorata come lei, della mia infanzia indimenticabilmente dorata e profumata.
Non ritorneranno più, per questo le rimpiango.
Vincenzo cosa posso dirti, lo sai la mia stima per te è immensa e questi versi che ha scelto Mariella sono il paradigma di come tu scriva col cuore e con un talento unico. Toccato profondamente anche dal tuo commento e dalle parole profonde e sentite che hai lasciato.
EliminaIo non ho niente da aggiungere, grazie amico mio.
EliminaVeramente bellissima e toccante, l'amore per un figlio è l'amore più grande che si possa provare qui in terra e io continuo a ripetere ai miei che mai e poi mai li lascerò, perché la morte non potrà mai far morire un tale genere di amore.
RispondiEliminasinforosa
EliminaE noi figli sappiamo benissimo, che è così.
Questo amore ci abbraccerà per tutta la vita e anche dopo.
Come esprimere una cosa così semplice ma anche difficile, con pochi semplici versi.
RispondiEliminaÈ l'amore per eccellenza.
Moz-
Penso, anche se non sono stata così fortunata da essere madre, che non ci sia possibilità di paragone, tra questo amore e tutti gli altri.
EliminaFrequentare amici poeti fa bene.
RispondiEliminaCi rende migliori.
EliminaMariella, a Vincenzo ho già risposto, a te posso solo dire grazie per aver dato spazio ad un amico e soprattutto un immenso artista.
RispondiEliminaGrazie Daniele caro.
EliminaCondivido in toto.
La sento molto nelle mie corde proprio in questi giorni che passo le ore tenendo la mano alla mia mamma convalescente, quella mano che amava accarezzarmi i capelli e che ora mi stringe le dita, anche solo a conferma di una presenza.
RispondiEliminaSi capovolgono le necessità, si sovvertono i ruoli, ma le mani a stringersi rimangono quelle.
Diventiamo noi i genitori e loro i figli.
EliminaBellissimo e terribile allo stesso tempo.
Ti abbraccio.
Vabbè dai ci ho riflettuto e scherzando scherzando dovevo per forza dire la mia.
RispondiEliminaLe poesie di Vincenzo hanno aspetti, forme e sensazioni in continuo mutamento.
A volte fragili, a volte dure, a volte sorridenti ed ancora sorprendenti. Qualche volta ed anche spesso sono violente. E mentre le leggi si trasformano e cambiano improvvisamente aspetto, come quando nel lavorare la creta togli o metti materia per arrivare a realizzare qualcosa di profondo e vero, che tocchi infine con mano.
Ne ho lette qualcuna ma non questa.
Bellissima e delicata, all'apparenza semplice ed anche per questo sorprendente perché non si muove, è ferma come quel tenero sentimento che trapela e non si smuverà perché è eterno, è sentito ed è percepito anche da chi lo legge, con la stessa intensità e potenza.
Magico il nostro Vincenzo e grazie.
Ciao Mari, bella poesia hai scelto come solo tu sai fare. Bacio!
E vabbè: vedi che quando
Eliminate fai seria sei pure
più caruccia
e te se guarda
anche più volentieri
con l'applauso?
A vorte me verebbe
la voja de datte
na mozzicata su la capoccia
piena de capelli,
ma poi ciaripenzo
e me sto bono.
Come a mo' che
me sei piaciuta
perché hai scritto
un bel commento
Pia, propio bello assà
adesso me l'incarto
e me lo porto
a casa, così me lo rileggo
quanno che vojo io.
Ciao. Saluti e baci
bona domenica questa
e pure le prossime.
ENZO
Grazie Mariella dello spazio. Hai una sorella bombastica. Tutte bone in famija, veramente.
EliminaMi hai commosso Vince, guarda un po'. E che me meraviglio affa', tanto lo sapevo! Smack!
EliminaMamma mia Pia, che capolavoro di recensione.
EliminaMi hai fatto venire la pelle d'oca solo a leggere.
Non sarei mai stata capace di leggerla così.
Grazie di cuore.
@ Enzo, mia sorella è davvero una persona fantastica. Uno scricciolo con una "capoccia così".
EliminaBellissimo il pezzo che le hai dedicato.
L'immediatezza la dice lunga sul tuo essere poeta.
Ti abbraccio.
@Pia: chi sa descrivere una poesia così bella come questa di Vincenzo e spiegarne l'essenza come hai fatto tu qui è poeta a sua volta. Ma io lo sapevo già, visto che ti seguo ormai da un po' :)
EliminaMaris che cara che sei! Grazie. Ormai sei di parte anche tu. Smack! 😘
EliminaVersi che provocano forti emozioni; complimenti Vincenzo.
RispondiEliminaSaluti a presto.
Si veri e propri brividi...
EliminaGrazie Vincenzo e buona domenica.
Oh ... ma è meravigliosa!! E c'è dentro così tanto amore ... Bella!
RispondiEliminaGrazie a te Mariella per averla postata qui e complimenti a Vincenzo : )
Vincenzo è in un brodo di giuggiole per tutta l'attenzione (meritatissima) che avete avuto per la sua poesia.
EliminaQuesta è morbida, ma lui non lo è spesso.
Grazie a te cara e buona serata.
Già ai primi versi, ho visto il gesto che faccio ogni sera, quando saluto mio figlio con un bacio e ho pensato che, anche quando sarà grande, vorrei che pensasse a quel momento con tutta la dolcezza e la nostalgia racchiuse in questa poesia.
RispondiEliminaHai ragione, è molto evocativa.
EliminaMi fa piacere, se hai trovato subito il luogo del cuore dove farla restare.
Un abbraccio cara.
Versi che già solo a leggerli regalano una carezza. Conosco il poeta ^_^... e grazie a te per averli riportati, Mariella. Mi auguro che i miei figli quando saranno adulti ne recitino di simili pensando a me...
RispondiEliminaCara Irene, sempre bello ritrovarti sulla mia pagina.
EliminaLo conosci molto bene, questo "poetastro" eh?
I tuoi figli pensano alla tua bellezza tutti i giorni. Non credo che tu abbia bisogno di aspettare.
Ti abbraccio forte.
Such a nice blog!
RispondiEliminaRegards.
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