Foto privata - INSTAGRAM MARIELLA ESSECI |
Molti si chiedono se, passati i mesi di distanziamento sociale e il tempo necessario affinché venga testato il vaccino e poi messo in commercio, tutto tornerà come prima.
Io stessa, me lo sto ripetendo ogni giorno, più volte.
Rinchiusa e protetta dalle mie quattro mura, vedo scorrere il tempo con una lentezza disarmante.
Dal mio balcone nelle giornate limpide, lo sguardo arriva fino allo Sky line di Milano.
Vedo le torri di City Life e quelle di Porta Nuova.
Certo, il panorama è favoloso, ma la domanda è sempre la stessa:
Milano, la città che mi ha adottato oltre trent'anni fa, ce la farà a riprendersi e a tornare quella di un tempo? Troverà la giusta chiave di volta per ricominciare, per rinnovarsi, per tornare ad essere il luogo più europeo dell'intera nazione?
Il treno ad alta velocità che trascinava tutto il resto?
Milano è stata amata ed invidiata. La città più snobbata, da chi magari ci pensava ma poi non ha mai avuto il coraggio di rischiare e osare raggiungerla.La città più desiderata, perché avrebbe voluto provarci e per motivi contingenti non ha potuto realizzare il suo sogno. La città più celebrata, da chi ha lottato tutti i giorni per riuscire a raggiungere i suoi obiettivi, cadendo molteplici volte ma rialzandosi sempre. Chi è riuscito a realizzarsi con il lavoro,non si è risparmiato. Perché è una città che non ti regala niente, ma ti riconosce quel che meriti.Nulla si ottiene senza sforzo e senza ostacoli, se non avete voglia di questo, sicuramente non è la città per voi.
Queste sono sempre state le regole. Al momento sono bloccate, come la città, come tutto il paese. Come il mondo intero. Nessuna scommessa è aperta, nessun progetto in atto. Sospesi, quasi privi di sogni. Abbiamo una paura fottuta, questa è la verità. Che dopo, ci sia solo il baratro. Ma questo è l'errore. La paura cancella ogni prospettiva, ogni speranza. Certo, saranno tempi duri, particolarmente pesanti a livello economico e sociale, tempi di rimessa. Ma molto dipende dalle persone, da quello che avranno imparato, dalla loro voglia di ricominciare, a qualunque costo. E se ce l'hanno fatta i nostri avi, a salire su di una nave e a tentare di costruirsi una vita in tempi di recessione, magari dall'altra parte del mondo e ci sono riusciti, perché diavolo non possiamo farcela noi?
La paura si combatte. E solitamente, vinciamo noi.
Che ne dite, scommettiamo?
Questa è la speranza di tutti Mariella: riuscire comunque a superare questo periodo nero e nessuno si aspetta che sia facile...
RispondiEliminaDi tutti non lo so, noto molto pessimismo in giro, da qui il mio post.
EliminaImmagino possa sembrare banale...
Sarà un percorso lungo che ci vedrà impegnati a mettere in atto responsabilmente tutte quelle azioni indispensabili a frenare il contagio fino a quando sarà trovato un vaccino, se mai sarà sufficiente un vaccino.
RispondiEliminasinforosa
Eccome se sarà lungo, nonostante tutto l'impegno e la responsabilità delle persone che sono molto più concrete rispetto a quello che vogliono farci credere. Hai ragione, speriamo sia sufficiente un vaccino.
EliminaCiao Mariella, sara una lunga attesa, piena di problemi ma alla fine tutto tornerà come um tempo, dobbiamo essere ottimisti.
RispondiEliminaMilano è una citta bellissima che pretende tanto, ma sa dare molto.
A Milano ho iniziato la mia professione, è una città a cui devo molto, peccato che manchi il mare.
Ciao fulvio
Io spero che tutto questo contribuisca a rendere migliore la vita sociale rispetto a prima, con più responsabilità e attenzione, verso se stessi e soprattutto verso gli altri.
EliminaNon sapevo avessi cominciato a lavorare a Milano, di cosa ti occupavi se non sono indiscreta?
Sì, le manca solo il mare...
Ciao Fulvio e grazie.
Iniziavo, presso una agenzia pubblicitaria la mia professione di Creativo ho lavorato per quattro anni come dipendente e poi per quasi sei, come socio un bellissimo periodo pieno di soddisfazioni.
EliminaCiao fulvio
Sei stato un antesignano! Essere creativi a Milano ancora oggi è uno dei lavori più gettonati e a cui aspirano tantissimi ragazzi.
EliminaBello che tu l'abbia fatto quando lo spazio era tanto come le idee. E ci credo che tu abbia avuto un sacco di soddisfazione.
Chissà quali campagne pubblicitarie eh?
Grazie per la risposta e a presto.
Fulvio aveva già raccontato da me. Se leggi qualche volta tutti i commenti eh...ahahahah...
EliminaSto scherzando Mariiiii! Notte notte.
Eh, ma non ce la posso fare a leggere tutti i commenti!
EliminaProbabilmente non sarà facile, ma la normalità tornerà, anzi dovrà tornare.
RispondiEliminaForse ci vorrà un po', ma la paura lascia sempre spazio alla volontà.
Moz-
Le difficoltà saranno molte. Penso a tutte le attività di servizi che, probabilmente, non riapriranno. Manchevole lo stato che non è stato in grado di intervenire immediatamente a sostegno delle strutture più piccole e ancora si perde in chiacchiere. Obiettivamente un fallimento.
EliminaChe poi gli italiani siano testardi e intraprendenti, questo mi fa ben sperare.
Milano ce la fará, è una città bellissima. Le nostre città però fanno aiutate facendo acquisti nei negozi che danno lavoro, pagano le tasse e rendono gradevole il passeggio.
RispondiEliminaAssolutamente sì, bisogna sostenere le attività nazionali a tutti i costi.
EliminaMilano è bellissima e ti aspetta sempre assieme a me.
Io sarei anche pronto a scommettere, perché sono pronto a scommettere sugli Italiani. Solo mi preoccupa chi mi pare ci stia impedendo di provare anche ad auspicare e sognare questa scommessa, è una piccola oligarchia formata da Conte, i magnifici 4 (Speranza, Borrelli, Brusaferro, Arcuri) e la task force di Colao.
RispondiEliminaCondivido, ho più fiducia negli italiani che nella combriccola che ci sta guidando. Nonostante loro ce la faremo.
Eliminaah milano milano l'è un gran milaannn.
RispondiEliminaAngh'io l'ho sempre amata, specialmente se in primavera mi toccava restarci per qualche mesetto in via tolmezzo a studiare qualche nuova diavoleria scientifica e la mia allergia ai pollini che a roma mi uccideva lì spariva d'incanto
Quindi hai perso tempo pure tu in quel di Milano ahahah
EliminaCome sono cambiate le cose, fino al coronavirus io in primavera soffro tantissimo per i pioppi. A stare in casa in quarantena qualcosa di positivo a vedere bene c'è.
Buongiorno Mariella!
RispondiEliminaChe bello il tuo amore per Milano espresso in questo post. 😀
Per me è più che giusto aver paura. Ti mette sulle difensive e ti fa evitare di errare. Quindi ben venga. Ma non dobbiamo farci dominare da essa. Prendere in mano il nostro coraggio ed affrontare l'ignoto che probabilmente a Milano è di casa. Lo si è sempre fatto e se sappiamo affrontare saggiamente le nostre paure, vinceremo certamente su essa e su tutto. Forza Mari, vedrai che ce la farai, siamo forti noi e non ci arrendiamo. Bacio sorella speciale.
Una delle poche certezze che ho nella vita è il mio "amore" per Milano;)
EliminaGiusto avere paura ma importante non farsene travolgere, sono d'accordo.
Ce la faremo nonostante gli avvoltoi.
Un abbraccio.
Cara Mariella, se ne parla molto, ma ne dubito che questo vaccino sei possa fare in fretta...
RispondiEliminaCiao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Ci vorranno mesi per la sperimentazione. Speriamo che entro l'anno si possa iniziare con la vendita e l'utilizzo. Altrimenti saremo punto e a capo.
EliminaUn abbraccio a te e buona giornata.
Sono convinta che Milano ce la farà, eccome. Non esiste nessun'altra città italiana che abbia la grinta, la voglia e la brama, che sono doti essenziali per risollevarsi e riprendere a combattere, come credo abbia Milano. Certo ci vorrà del tempo perché il colpo è stato duro, ma questa grande e industriosa città italiana, ce la farà a tornare allo splendore economico precedente al virus. Un saluto cordiale Mariella e grazie per la riflessione.
RispondiEliminaLo penso anche io che sia una città che non si arrende e che presto tornerà a splendere come i suoi palazzi, le sue attività innovative, il suo essere sempre un passo avanti a tutti. Ci vorrà tanto tempo sì, ma ce la faremo.
EliminaGrazie a te, come sempre e buona serata.
Tutto tornerà come prima ma non sarà comunque la stessa cosa quando accadrà, qualcosa tuttavia cambierà, dipende da noi se in meglio o peggio..
RispondiEliminaProbabilmente come prima no, anzi speriamo di no. Mi auguro che la tragedia ci renda più forti e migliori sotto tutti i punti di vista.
EliminaBisognerà avere coraggio, questo è certo. E si sa che per avere coraggio bisogna prima avere la giusta paura e poi fare di tutto per superarla e andare avanti. Saremmo degli incoscienti se non avessimo paura vista la situazione, ma appunto è nell'affrontarla che dobbiamo dare il meglio di noi.
RispondiEliminaCerto, bisogna vedere che combinano quelli al governo... ma noi italiani, noi popolo, dobbiamo crederci.
E ce ne sarà di materiale per scrivere romanzi e sceneggiature di film, poi. Questo evento epocale che stiamo vivendo sarà "sviscerato" e analizzato e trasposto in ogni modo possibile e immaginabile, non appena sarà possibile.
Io la scommessa, comuqnue, la faccio. Forza!
Un abbraccio, sempre.
La paura ci ha frenato per tutto questo tempo, siamo così timorosi che quasi non vediamo che fuori, tutto è in evoluzione. Non mi sono nemmeno accorta che è arrivata la primavera. E che, quest'anno, per la prima volta dopo parecchio tempo, non ho sofferto della mia solita allergia ai pioppi.
EliminaSperiamo che ci dia la spinta giusta, davvero. Certo, siamo stati lasciati soli e pure accusati (parlo dei lombardi) di non esserci adeguati alle direttive e di aver contribuito a tenere alta la curva dei contagi.Lo contesto con tutte le mie forze, perché non è vero. Lo stato non sta facendo granché per i suoi cittadini a parte il terrorismo psicologico. Dopo quasi due mesi, siamo ancora a zero o quasi aiuti e chi ha un'attività chiusa da tempo, dovrà contare solo sulle sue forze per ripartire. Lo trovo scandaloso.
Detto questo, si, ci saranno film e documentari a sfinirci quando sarà tutto finito. Ma speriamo che ci sia ancora gente che abbia voglia di assistervi.
Qua bisogna rimboccarsi le maniche.
Ce la faremo certo, ma avrei preferito non dover contare solo su me stessa.
Ti abbraccio anche io, forte.
Non sarà facile, ma ne abbiamo bisogno. Abbiamo tutti bisogno di riabbracciarci forte, di fare una festa di compleanno, di fare una vita normale. Ci vorrà del tempo ma lo faremo ❤
RispondiEliminaMa a cosa mi hai fatto pensare: le feste di compleanno, l'abbracciarsi, il sorridersi senza mascherina, una vita "normale". Sembra così lontano come un sogno.
EliminaCi vorrà tanto tempo e intanto forza.
Bacio.
C'è la faremo.
RispondiEliminaCi rimboccheremo le mani e ce la faremo.
La gente ha voglia di tornare alla vita di prima, al lavoro che forse prima odiavano ma che ora gli manca.
Anche i bambini vogliono tornare a scuola, perché scuola vuol dire normalità.
C'è la faremo.
Ti diro, questa pandemia ci ha fatto scoprire cose insospettabili pure di noi stessi. Apprezzare le piccole cose, come ad esempio una passeggiata o bere un caffè al bar che davamo per scontate. La normalità, esattamente.
EliminaUna parola spesso disprezzata e messa all'indice ma che ora acquista una valenza insospettabile.
Ce la faremo, certo.
Ti abbraccio forte.
Ciao Mariella, ricambio la viita. Beh, che dire, la foto tua di questopot è molto bella! A me picerebbe scommettere che tutti quanti ci saremo acccorti di uanto sia limoido il cielo, quanti siano gli animali intornoma noi che volevano solo tornare in spazi da vivere e abitare pure loro - e che iniieremo a provare a comportarci di consegenza e fare scelte diverse. alla prossima!
RispondiEliminaCiao Giovanni, benvenuto da me.
EliminaFaccio foto inutili ma alcune mi vengono bene ahahahah
Si, molti di noi se ne sono accorti, io mi commuovo la mattina a guardare i voli delle rondini che hanno fatto il nido sotto il terrazzo del mio condominio e i loro volteggi mi ricordano l'infanzia. Dobbiamo fare tesoro delle riconquiste e cercare di creare un mondo migliore partendo da queste fondamenta. Forse ci è stata data una seconda possibilità, non dobbiamo sprecarla.
Buona serata e grazie!
Io scommetto volentieri, tanto piangersi addosso non serve a nulla, quindi rimbocchiamoci le maniche :) E poi, dal punto di vista personale, io la vita di prima neanche la voglio perché non mi piaceva, quindi tanto vale cambiare e costruirmene una migliore :)
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