Il disco giallo si illuminò. Due delle automobili in testa accellerarono prima che apparisse il rosso. Nel segnale pedonale comparve la sagoma dell'omino verde. La gente in attesa cominciò ad attraversare la strada camminando sulle strisce bianche dipinte sul nero dell'asfalto, no c'è niente che assomigli meno a una zebra, eppure le chiamano così. Gli automobilisti, impazienti, con il piede sul pedale della frizione, tnevano le macchine in tensione, avanzando, indietreggiando, come cavalli nervosi che sentissero arrivare nell'aria una frustata. Ormai i pedoni sono passati ma il segnale di via libera per le macchine tarderà ad ancora alcuni secondi, c'è chi dice che questo indugio, in apparenza tanto insignificante, se moltiplicato per le migliaia di semafori esistenti nella città e per i successivi cambiamenti dei tre colori ciascuno, è una delle più significative cause degli ingorghi, o imbottigliamenti, se vogliamo usare il termine corrente, della circolazione automobilistica.
Un romanzo di formazione, quanto mai attuale, quanto mai importante. Dalla lucidità e lungimiranza che hanno fatto dell'autore portoghese, Premio Nobel per la letteratura, uno dei fari della letteratura mondiale, nasce la cronaca fantastica di un'epidemia inspiegabile, presagio a dir poco funesto di questi nostri opachi tempi. A rileggerlo mi sono venuti i brividi.
Perché siamo diventati ciechi, Non lo so, forse un giorno si arriverà a conoscerne la ragione, Vuoi che ti dica cosa penso, Parla, Secondo me non siamo diventati ciechi, secondo me lo siamo, Ciechi che vedono, Ciechi che, pur vedendo, non vedono.
Buon 25 settembre a tutti voi.
Preferisco altri libri di Saramago. Buon voto!
RispondiEliminaIl senso del post è altro rispetto le tue preferenze.
EliminaUn genio Saramago, perspicace e sottile, come con Le intermittenze della morte che sto leggendo ora..
RispondiEliminaMe lo procurerò. Grazie della dritta. Buon 25 aprile, con tutta l'immaginazione che ho nel cuore
RispondiEliminaBuon 25 aprile anche a te. Che sia di buon auspicio per tutti gli uomini che non sono disposti ad arrendersi.
EliminaMi manca, so che è un libro importante, di grane significato. Devo recuperare questa lettura. Fa molto riflettere la frase in fondo al post. Nemmeno io so quando e perchè siamo diventati ciechi, a volte mi fermo a pensare cercando di capire i motivi principali, ma forse dovremmo cercare di trovare il modo di far cadere tutti questi veli, volendo sperare che la nostra cecità sia ancora reversibile. Voglio credere che i motivi vengono dall'esterno, che forse se spostiamo lo sguardo dentro di noi, forse riusciremo a vedere quel mondo che spesso non vogliamo vedere, che facciamo anche finta di non vedere. Buona domenica, Mariella!!
RispondiEliminaCredo che per molti sia troppo tardi. Per i giovani invece è tempo di guardare bene fino in fondo alla strada che vogliono percorrere. Un abbraccio e buona domenica💛
EliminaPiù che ciechi a volte si fa finta di non vedere...so che che le brutture son tante e preferiremmo non vedere .
RispondiEliminaMa meglio vedere ed eliminare ,nel possibile..
Ciaoo ..tutto bene?
Purtroppo a volte non si vede proprio e non si capisce il baratro che si ha davanti. Come sta succedendo in Italia.
EliminaTutto bene, e tu?
Non conoscevo questo libro, la trama mi ha incuriosito . Forse è proprio così, non siamo ciechi ma non vediamo o facciamo finta di non vedere, per comodità !! Ciao
RispondiEliminaDel resto siamo abituati fin dai primordi della civiltà a far finta di non vedere.
EliminaUn abbraccio!
Un prezioso testo sul potere, la sopraffazione, la guerra fra gli uomini. Io l'ho vissuto così questo libro. Brava Mariella a suggerirne la lettura.
RispondiEliminaGrazie. Ho pensato fosse un buon suggerimento di lettura. Specialmente ora.
EliminaUn libro molto bello , ne hanno fatto anche un film (deludente).
RispondiEliminaSe devo paragonare i ciechi di Saramago agli astensionisti ci trovo una bella differenza, hanno in comune la cecità ma nei primi è stata causata da un epidemia e alla fine del libro guariscono , nei secondi se la sono auto provocata e non sono affatto guariti, perché hanno il buio nella mente .
C'è il seguito di Cecità ...mi piacerebbe leggerlo un giorno.
Baci
Il seguito di Cecità lo presi in prestito in biblioteca. E non mi è piaciuto. Non per colpa dell'autore sempre ai massimi livelli, ma dell'evoluzione della storia, talmente amara e crudele che a stento sono arrivata alla fine.
EliminaSe lo leggerai fammi sapere che ne pensi.