Io vi avverto, non sarà una recensione cinematografica anche se si parte proprio da lì, dal film di Paola Cortellesi che ha sbancato i botteghini superando negli incassi tutti gli altri film del momento e probabilmente anche il film Barbie. Sembrano quanto mai lontane le due pellicole o forse no. Io ci ho trovato un parallelismo che mi ha sorpreso.
Scrivo queste righe sull'onda dell'emozione che mi ha procurato la visione del film. Sono appena tornata a casa e batto velocemente sui tasti del mio mac. Non avrei mai pensato che sarei uscita dal cinema con il cuore in subbuglio e parole straripanti.
Le parole. Quelle che le donne di allora dovevano tenere a freno. La bocca chiusa e e la testa china. E poi badare ai figli, ai mariti, ai genitori ormai anziani. Lavorando come si poteva, venendo pagate sempre meno degli uomini, per la sola ragione che, erano donne. Pronte alle botte, che arrivavano al mattino appena sveglie, schiaffi presi solo per tenere bene a mente che dovevano stare al loro posto. Un passo indietro, silenziose. In piedi perfino a tavola, mentre tutto il resto della famiglia mangiava.
Quelle donne che, come Delia, la protagonista del film, accettavano ogni cosa, pronte ad umiliarsi per il bene della famiglia, per le loro figlie. Quelle donne che, con il loro silenzio, spiegarono alle generazioni successive, che il mondo bisognava prenderselo. Con il coraggio del silenzio, con la determinazione, con il loro esempio. Perché il semplice gesto di andare a votare per scegliere la democrazia, fu un'incredibile rivoluzione. Un diritto che si presero e che hanno regalato alle donne del futuro.
A quelle che dopo di loro e grazie a loro, hanno potuto studiare, hanno scelto di vivere la vita come desideravano. Hanno ottenuto gli stessi diritti degli uomini, gli stessi salari, lo stesso peso.
Ah, dite che non è così, mi sto sbagliando? Che ci sono ancora troppe donne maltrattate, violentate, ricattate, lasciate in un angolo, figlie di un dio minore? Senza istruzione, senza diritti, senza peso? Che non si sentono abbastanza?
Sono passati quasi ottant'anni e quell'esempio non è servito? Allora sì, sono necessari film come quello meraviglioso che ho appena visto al profumo di oscar, diretto da una donna con gli occhi colmi di coraggio, che ti lascia squassata per la sua bravura, davanti e dietro la cinepresa. Ci ricorda che nulla è perduto e ci sarà tanto da lottare, la strada da percorrere assieme e dico assieme, è ancora in salita ma abbiamo testa e cuore per poterlo fare.
C'è ancora domani per Delia e per noi.
PS: andate a vedere il film e alla fine non abbiate timore di applaudire forte più che mai.