09 settembre 2018

EMOZIONI.




Seguir con gli occhi un airone sopra il fiume e poi 
ritrovarsi a volare 
e sdraiarsi felice sopra l'erba ad ascoltare 
un sottile dispiacere 
E di notte passare con lo sguardo la collina per scoprire 
dove il sole va a dormire 
Domandarsi perche' quando cade la tristezza 
in fondo al cuore 
come la neve non fa rumore 
e guidare come un pazzo a fari spenti nella notte 
per vedere 
se poi e' tanto difficile morire 
E stringere le mani per fermare 
qualcosa che 
e' dentro me 
ma nella mente tua non c'e' 
Capire tu non puoi 
tu chiamale se vuoi 
emozioni 
tu chiamale se vuoi 
emozioni 
Uscir dalla brughiera di mattina 
dove non si vede a un passo 
per ritrovar se stesso 
Parlar del piu' e del meno con un pescatore 
per ore ed ore 
per non sentir che dentro qualcosa muore 
E ricoprir di terra una piantina verde 
sperando possa 
nascere un giorno una rosa rossa 
E prendere a pugni un uomo solo 
perche' e' stato un po' scortese 
sapendo che quel che brucia non son le offese
e chiudere gli occhi per fermare 
qualcosa che 
e' dentro me 
ma nella mente tua non c'e' 
Capire tu non puoi 
tu chiamale se vuoi 
emozioni 
tu chiamale se vuoi 
emozioni 


Sono vent'anni che è morto Lucio Battisti. Da ieri non leggo e non sento altro che un profluvio di amarcord su di lui, su quello che ha scritto, su come ha rivoluzionato la musica. Ricordi, lacrime, emozioni appunto.
Nulla da togliere a chi ha dato una svolta alla musica italiana, con abilità e genio. Un grandissimo musicista, arrangiatore e chitarrista. A chi vedeva oltre, sempre. A chi cantava con una voce che sembrava ti scavasse dentro, senza lasciare scampo. A chi ha buttato all'aria tutto quello che era la musica dell'epoca, ribaltandola completamente, affidandole sonorità nuove e mai sentite, ritmi diversi. Bagliori unici. Qualcosa che nel mondo musicale prima di lui avevano fatto solo i Beatles. Questo giusto per comprenderne la misura e l'altezza.

Bene.

Allo stesso tempo vorrei ricordare a chi lo ha ascoltato e "adora" le sue canzoni, che Battisti "scriveva"le canzoni nel senso che curava le melodie, le progressioni armoniche, gli arrangiamenti mentre, Giulio Mogol, scriveva i testi. Un connubio, tra i due, indissolubile per oltre 10 anni.

Le più belle parole delle canzoni di  Battisti le ha scritte quindi, Mogol.  Fu  lui a convincere l'amico Battisti, conosciuto alla fine degli anni '60, a cantare da solo le sue canzoni.  Lo costrinse a partecipare a Sanremo nel 1969 con Un'Avventura superando l'ostracismo della sua casa discografica "Ricordi". Intuizione mirabile, da lì il successo di Battisti fu inarrestabile. Divennero soci, acquistando le quote di una casa discografica. L'amicizia si consolidò. Fecero insieme il famoso "viaggio a cavallo" da Milano a Roma. Questo per un decennio. Poi, divergenze sui proventi li divisero.
Dopo la divisione, Battisti si affidò ad altri parolieri, tra cui la moglie. Ma chi si ricorda le canzoni degli anni '80 affidate a  Pasquale Panella? 
Insomma, fino a quando si parlerà di Battisti  e del periodo di suo maggior successo, bisognerà ricordare che capolavori come quello che ho riportato in alto, sono opera del più grande paroliere della musica italiana.

Ricordare l'uno senza l'altro a me sembrava incompleto. Per rispetto nei confronti di tutti e due.

Due giganti.








47 commenti:

  1. Sono d'accordo con te, due grandi della nostra musica.
    Saluti a presto.

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    1. Grazie Vincenzo, sono due sommi artisti, giusto ricordare Lucio senza dimenticare Mogol.

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  2. hai perfettamente ragione.
    sono indissolubili l'uno dall'altro.
    e concordo sul giudizio "ti scava dentro"del modo di cantare di Battisti..
    non tutti lo colgono e l'apprezzano..
    io come te invece trovo che il suo canto sia meraviglioso e armonizzato con il suono e le parole..
    le rende così incisive così "sentite"!!

    ricambio la tua squisitezza e ti seguo da oggi.per me è un piacere!!

    un caro saluto

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    1. Mi fa piacere che condividi il mio pensiero su Mogol.
      Troppo spesso accantonato quando si parla di Battisti, salvo poi correre ai ripari in seconda battuta quando ci si e è accorti che si è fatto uno sbaglio :-)
      Il modo di cantare di Lucio ha sempre diviso: molti, non lo apprezzavano per nulla. Ricordo da ragazzina, infinite discussioni su questo argomento.
      E condivido quel che dici: si sposava perfettamente con la sua musica e le parole di Mogol.
      Un abbraccio grande e a presto!

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  3. È inevitabile che se ne parli, e non solo oggi.
    Ieri sera guardavo un servizio in tv su Mogol che parlava dei problemi legali dovuti ai diritti d'autore sui testi scritti per Battisti, e delle beghe con i familiari del cantante.
    È triste pensare che non vi sia alcun rispetto per l'incredibile gioco di squadra che hanno fatto "da giovani" e per l'amicizia che avevano stretto.
    Ma la vita vera, purtroppo, è anche questo.
    Spero che un giorno si ritroveranno e faranno sognare qualche angelo.

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    1. A mio parere se ne parla poco, forse a tarda sera tra amatori.
      Già domani, passata la ventata dell'interesse dovuta a questa ricorrenza, sarà nuovamente dimenticato.
      La divisione tra i due, negli anni '80, fu dovuta alla disparità tra le quote che avevano nella società discografica.
      Successivamente alla morte di Lucio, ci furono problemi a causa dei veti messi dalla moglie su tutto quel che riguardava l'eredità e chiaramente, sui diritti d'autore.
      A dire il vero Mogol, parla di lui sempre con grande affetto e profonda stima. E questo lo rende ancora più grande, come persona.
      Spero che tu, con l'augurio di fondo, non abbia provato a "tirare i piedi" al povero Mogol ahahah

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    2. Ahahah
      Ma nooooo.
      Povero Mogol!! Però di sicuro non sarà immortale, come me e tutti. Quindi prima o poi si riabbracceranno, no? 😂😂
      Comunque mi dispiace che non sia passata da me a vedere il post di stasera. Ci tenevo a mostrarti la foto per cui, forse, avresti capito perché sono così tanto legata a Lucio.

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  4. Stesse considerazioni che ho fatto riascoltando Battisti in questi giorni.
    Mi sono sempre chiesta perché venga sempre citato il nome del cantante , che sia o no l'autore della musica, perché ritengo che il testo abbia più importanza del resto.
    Ciao bella!
    Cri.
    PS.Che bella sorpresa che mi avresti fatto!

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    1. Mi sembrava importante, in questi giorni in cui non si parla d'altro, non dimenticare la valenza del suo autore.
      Lo hanno fatto in pochi.
      Sulla questione di cosa sia più importante, se i testi o la musica, io ho sempre lasciato perdere.
      Forse perché reputo fondamentali, l'una e l'altra cosa.
      Ad esempio: cosa sarebbero le parole di Mogol senza la musica e gli arrangiamenti di Battisti?
      E le note della Nona di Beethoven senza gli arrangiamenti e la sordità di quest'ultimo?
      Vabbè poi c'era la perfezione, vedi alla voce Lennon.
      Cara Cri, secondo me ci si può organizzare per la "sorpresa".
      Bacio.

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  5. Sai che ho letto di recente un articolo su Battisti che non metteva in risalto questo problema su cui ti soffermi (il fatto che sia dimenticato il suo valido paroliere, Mogol), ma la scelta di ascetismo dell'artista.

    Ho sempre considerato una scelta sacrosanta, quella di Battisti, ma questa volta mi ha lasciato un senso di tristezza, perché è vero che il pubblico sa essere invadente, quasi quanto peggio i giornalisti\paparazzi, ma credo che si sia perso il tanto affetto della gente che ancor'oggi ama i suoi brani.

    Tornando in tema, giusto tributare onori sia a Lucio che a Mogol.

    Mi manca questo cantautorato, la chitarra che dà un brivido di emozione nell'attacco, la voce emozionante, versi poetici e criptici.

    Il vero nostalgismo è questo...per una musica italiana che non c'è più. E non tornerà mai più.

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    1. Battisti era una bella testolina di c...
      Questo nessuno dovrebbe dimenticarselo prima di fare tutto un monumento di parole, parole, parole.
      Non ho mai compreso la scelta di ritirarsi a vita privata, né la sua, né quella di Mina, per fare un altro esempio.
      Credo che ad un certo punto, questi grandi "artisti", perdano di vista il fattore principale di tutto il loro successo ovvero chi li ama: noi pubblico.
      E non hanno l'umiltà di accettare e di condividere parte della loro vita, dando a chi li ama quel qualcosa in più che è fondamentale: il contatto.
      Hai ragionissimo sul cantautorato, Se solo penso a Thegiornalisti ahahahah
      Bacio grande.

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  6. Hai fatto benissimo! Quando presentavano una sua canzone dicevano sempre di Mogol Battisti.
    Forse il grande Lucio non sarebbe diventato tale senza Mogol

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    1. Vero, io me lo ricordo!
      Quando presentavano Battisti aggiungevano sempre di Mogol Battisti.
      Erano altri tempi.
      Alla tua ultima frase eliminerei il "forse" ;)

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  7. per me Battisti ha un duplice significato. Da una parte c’è il tempo libero e i ricordi con gli amici, e dall’altra c’è la scuola (i vecchi tempi) perché studiai suoi pezzi alle medie durante le lezioni di musica (la canzone che citi si studiava come una poesia).
    Grazie per essere passata nel mio blog. Mi sono iscritta tra i lettori fissi. Ciao

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    1. Ciao Inassia z, benvenuta da me.
      Ho voluto porre l'accento su Emozioni, perché è una poesia.
      Anche io la studiai come tale, così come studiavo alla stessa stregua le canzoni di Bob Dylan.
      Ha una doppia valenza, ricordo e approfondimento. Concordo.
      Un abbraccio e a presto, felice di averti qui da me.


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  8. Mari sei stata fortunata...ahahah
    Per fortuna ero a rilassarmi fuori casa altrimenti avremmo scritto lo stesso identico post.
    Con motivazioni ed esperienze diverse ma pur sempre con il gusto verso la buona musica italiana.
    Stamane ho postato altrove questo video, spero ti piaccia...https://youtu.be/KJPfbpHqyh0
    Come vedi abbiamo sintonia. Anche se i riscontri sono diversi...chissà perché. Bacio e buona serata.

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  9. Spero tu abbia passato una buona e bella giornata.
    Io non ti seguo altrove per cui sono contenta e andrò a vedere il video.
    Noi siamo sempre in sintonia. È un dato di fatto.
    E ribadisco anche qui da me: fregatene dei riscontri.
    Bacio.

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    1. Sì, ci voleva e tu sai perché.
      Per il resto, ok! 👍😗

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  10. Unico, indimenticabile.
    Un abbraccio Mari
    Maurizio

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    1. Indimenticabile sì.
      Perché innovatore, perché genio.
      Un abbraccio a te Maurizio.

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  11. Sono d accordo con te ...il connubio Mogol Battisti ci ha regalato canzoni indimenticabili...le ricordo tutte ...quanti anni sono passati ...il tempo vola e si invecchia !! Ciao e grazie x essere passata

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    1. Sai che ogni volta che passano alla radio le loro canzoni io mi sorprendo di come le ricordi perfettamente senza sbagliare una parola? La bellezza della musica che arriva al cuore. Un abbraccione e grazie a te.

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  12. La mia preferita è La collina dei ciliegi. L'ho anche sognata.

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  13. sei passata a trovarmi e ti devo ringraziare: ho scoperto i tuoi blog, interessanti e diversi da quelli che visito solitamente. Che piacere! da oggi hai una lettrice in più!

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    1. Ciao Silvietta e benvenuta da me. Il tuo blog mi è piaciuto tutto quanto, fin dal titolo. Grazie per essere passata da me. A presto!

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  14. Come separare la memoria e l'apprezzamento di Battisti da Mogol? Impossibile. Eppure spesso il paroliere che ha scritto vere e proprie poesie come il testo di Emozioni, appunto, sembra per tanti passare in secondo piano davanti all'altro, che ha comunque il merito di aver scritto musica speciale, arrangiato, cantato.. anzi, interpretato megnificamente quelle poesie.
    Per me sono un tutt'uno automaticamente, senza doverci neppure riflettere.
    Cosa ci hanno regalato, Mari! Che ricordi sanno scatenare ancora oggi dentro e che brividi nell'ascoltare i loro brani!
    Bacio grande.

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    1. Anche per me sono uniti come una persona sola. Senza dimenticare che Mogol ha continuato a scrivere brllisisme canzoni anche dopo di Battisti. Ha creato una scuola per musicisti da cuci vengono fuori spesso e volentieri dei bei talenti.un abbraccio a te.

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    2. Stamattina mentre guidavo in radio è passata una bella canzone di Mina e Andrea Mingardi (scritta da quest'ultimo) che in realtà conoscevo già ma avevo dimenticato.
      E si intitola... "Mogol Battisti"!

      "Sotto questo cielo
      solo tu resisti,
      sei come una canzone di Mogol e Battisti..."

      E ho subito pensato a te e a questo tuo post 😊
      Buona giornata amica mia.

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    3. Non la conosco, andrò a sbirciare su YOUTUBE.
      Grazie per avermi pensato. Mi fa piacere, oggi in particolare. Non è stata una buona giornata.
      Ti abbraccio forte.

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    4. Questa giornata volge al termine, Mari, e spero porti via con sé quello che di non buono c'è stato.
      Ti abbraccio forte anche io ❤
      La canzone è molto orecchiabile e dolce... buon ascolto!
      Tra poco ripasserò ancora per il post nuovo che hai pubblicato.

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  15. Impossibile non concordare con la tua analisi che si fonda su dati e verità incontrovertibili.

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  16. Mi permetto di correggerti: Lucio Battisti è stato per la musica italiana ciò che i Beatles sono stati nel mondo, un innovatore oppure un genio, a scelta. Mogol non è stato un paroliere, il migliore in italia. Mogol è stato un grande poeta, che scriveva le sua poesie al ritmo della musica di Lucio, come i poeti dell'antichità, che si accompagnavano con uno strumanto, in genere una lira, per cantare o recitare le loro poesie.
    In più Battisti aveva la voce maschile più moderna ed assolutamente unica per le sue canzoni: con un soffio e per un soffio stava attaccato alle note e sembrava dovesse stonare ogni volta.
    Tutti geniali i Lucio a casa nostra.

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    1. Mi correggi? Ma l'hai letto il mio post? Ho scritto la stessa cosa...
      Non so, oggi è tutto il giorno che mi tocca ribadire concetti o dire cose già dette.
      Mi pare che concordiamo su tutto.
      Anche sulla voce.
      L'ultima frase non l'ho capita ma anche questo oggi mi è già accaduto.

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    2. E Lucio Dalla?
      Capito adesso?

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    3. Ah ecco😁 per il secondo è meglio.

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  17. Questo dimostra che non è sempre facile unire e trovare uno che canta e uno che scrive. Ci deve essere chimica per funzionare e comunque hai ragione, due grandi.

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    1. Esatto Elisa, quasi come una magia. Rende immortali ma insieme.
      Grazie, un bacio.

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  18. Ciao Mariella,sono molto fuori dal coro,confesso che di Battisti non amavo ne la sua musica e meno la sua voce,ma i testi di Mogol sono meravigliose poesie.
    Ciao.fulvio

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    1. Fulvio, non si può piacere a tutti. E Battisti a volte disturbava anche me :-)
      Su Mogol nessun dubbio. Oggi ho saputo che è stato eletto presidente della SIAE.
      Chi più di lui...
      Un abbraccio e grazie di essere passato.

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  19. Carissima Mariella,
    mi ha fatto molto picere ritrovarti su "Parole qua e là"...lo Schiaccianoci ormai non c'è più, ma con le "vecchie" conoscenze resta un bellissimo legame e ricordo con simpatia la tua partecipazione al gioco"A cena con".
    Quanto alla vicenda Battisti-Mogol, senza quei testi non so quanto avrei apprezzato quelle canzoni...poi la vita prende la piega che vuole.
    Un carissimo saluto
    Marilena

    Marilena

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    1. Ciao Marilena,
      che piacere ritrovarti anche per me.
      Ma come mai mi sono trovata in un luogo diverso da quel che mi ricordavo? Sembrava un blog nuovo...
      Spero tu stia bene cara.
      Hai detto una cosa giustissima: senza quei testi non so quanto avrei apprezzato quelle canzoni.
      Nemmeno io lo so.
      Ti abbraccio forte.

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  20. D'accordissimo, dopotutto Lucio e tantissimi altri senza Mogol forse non avrebbero avuto tanto successo ;)

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    1. Esatto. Ma sono contenta che molti di voi la pensano come me sul valore di Mogol.
      Un abbraccio grande.

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  21. L'ho sempre saputo che i testi erano di Mogol, ma si tende a ricordare chi interpreta e Lucio lo faceva magistralmente. Una parte di vita legata alle sue canzoni. Pochi sapranno fare altrettanto

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    1. Ciao fu_Surfinia, benvenuta da me.
      Anche per me vale lo stesso. Molta parte della mia giovinezza è legata a Battisti.
      Mi piaceva molto la sua voce, come ho scritto nel post. Resta un pilastro di "emozioni" per me.
      Grazie per essere passata.
      Verrò a trovarti.

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Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere.
(Emily Dickinson)