[FAMIGLIA] L'estate di San Martino

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Un periodo dell'anno che amo molto. Il gioiello dell'autunno che, prima di lasciarci nelle maglie della stagione più fredda (almeno così era una volta) ci regalava sole e temperature più miti in concomitanza della festa di San Martino, il santo generoso. 

Quando ero bambina mi affascinava la storia del cavaliere che, a tappe, si spogliava di tutti i suoi vestiti per donarli ai poveri incontrati lungo il cammino, in un impeto di amore per gli uomini che poco si concilia con l'essere umano, così come lo conosciamo oggi. Certo, da piccola non ero in grado di rapportarmi alla realtà con la lucidità odierna, il fascino del mantello diviso con la spada, me lo sono portato dietro per sempre. Poi, lungo il cammino di vita, ho incontrato altri uomini che hanno lasciato tutto per dedicarsi agli altri, come Francesco D'Assisi, solo per fare un esempio, che sicuramente hanno influenzato la parte migliore di me. Ma più di tutti, le persone che mi hanno insegnato a guardare con il cuore oltre che con lo sguardo il prossimo e considerarlo parte di me, sono stati i miei genitori. E mio padre, omonimo del santo, imperfetto come ogni uomo, è tra le persone più generose che io abbia conosciuto. Quel papà che oggi, ancora una volta, mi aspetterà in piedi assieme a tutti i suoi affanni all'arrivo del treno che mi sta riportando a casa dei miei. Una vacanza  brevissima, un po' faticosa ma che spero mi regali della gioia profonda. Quel porto certo, dove la mia barchetta, provata spesso dai venti impetuosi della vita, trova l'approdo sicuro al quale guardare con amore.

Buon onomastico papà.