Storia, stagione chiara, simbolo della resistenza!
Scrivi! Scrivi! Scrivi di questi giorni tenebrosi,
scrivi il sacrificio della vita, la baraonda del giovane e del vecchio,
del bambino e della donna, scrivi di una casa, di una dimora, del più e del meno, di
tutto ciò che hai.
Scrivi il lancio di una pietra di un bambino che gioca,
scrivi il colpo di un piccone di un anziano che assiste.
(Simin Behbahani - Quaderni di Meykhane)
Note biografiche e riflessioni
Simin Behbahani nasce a Teheran nel 1927 e lì muore nel 2014. Poeta, figlia di una delle intellettuali più importanti dell'epoca, ha sempre detto di avere ereditato il talento letterario da suoi genitori, anche suo padre era scrittore e saggista. Fin dalla più tenera età lottò contro le ingiustizie di ogni genere. Amava profondamente la sua patria e quel sentimento lo trasmise in ogni scritto e azione della sua vita. Ha sfidato il regime e la censura ed ha lottato per il riconoscimento delle voci femminili nel suo paese. La poesia che ho scelto è dedicata alle donne iraniane e a tutte le donne del mondo, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Perché scrivere dei giorni bui è una forma di lotta fenomenale, traccia la strada, informa e unisce. Come ha sempre detto Simin: per sopravvivere dobbiamo distruggere il silenzio.
Il mio sabato di poesia viene pubblicato oggi, in via del tutto eccezionale, per ricordare che la violenza contro le donne è da condannare tutti i giorni dell'anno.
Ottima scelta! Contro la violenza sulle donne ora e sempre. Grazie Mari!
RispondiEliminaUna poesia importante, una giornata necessaria. Si fa troppo poco e si fa troppo male per le donna. Un bacio😘
EliminaSono ancora tempi bui, sembra non apparire ancora un'aurora che salvaguardi dalle violenze più assurde. Più assurde ancora di una guerra. C'è da vigilare, guardarsi attorno, educare, essere di esempio per intere generazioni, estirpare il germe della superiorità maschile, del diritto a possedere. E siamo ancora lontanissimi.
RispondiEliminaSiamo in un'epoca dominata dalla violenza. Quella contro le donne è atavica e purtroppo ancora ritenuta marginale. Si nutre dei nostri errori e si moltiplica. Siamo ancora lontanissimi, hai ragione😞
Elimina..."Perché scrivere dei giorni bui è una forma di lotta fenomenale, traccia la strada, informa e unisce. Come ha sempre detto Simin: per sopravvivere dobbiamo distruggere il silenzio." È esattamente quello che penso io da sempre, ed a maggior ragione credo in questo principio quando parliamo di violenza e di violenza sulle donne.
RispondiEliminaQuel silenzio è devastante e ho paura possa dilagare. Lo stiamo adottando, molti sono complici. Come ho detto e "urlato" più volte qui da me, bisogna cominciare dell'educazione in famiglia. E sono le donne le principali responsabili del loro futuro.
EliminaBisogna parlare, scrivere...distruggere il silenzio, perchè il silenzio è ignoranza . Bisogna educare al rispetto, a casa, a scuola, nelle istituzioni .. per le donne in particolare, per gli altri in generale. Bellissimi versi !! Ciao
RispondiEliminaLe istituzioni non stanno facendo nulla. Le leggi ci sarebbero anche ma non vengono applicate. Bisogna partire dall'educazione familiare💛
Eliminatutto bello e possibile in teoria, non sempre combattere e ribellarsi serve o paga. Elisa
RispondiEliminaCombattere sempre e comunque. E tocca farlo a noi tutti. Che non paghi è una triste realtà...
EliminaBellissima poesia. Bisogna scriverne, forse ancora più che parlarne. Le parole volano vita, ma sulla carta prendono forma, sangue e vita. Siamo ancora molto lontane dal traguardo, ma abbiamo tracciato un bel percorso. La lotta per i diritti delle donne non si ferma! Un abbraccio grande!!
RispondiEliminaSulla carta restano e pulsano. Giustissimo. Un abbraccio a te💛
EliminaConcordo in pieno un abbraccio a te💛
RispondiEliminaMolto significativo, considerato anche che l'Iran è un paese dove di fatto c'è una raccapricciante legittimazione della violenza contro le donne e una enorme negazione dei loro diritti.
RispondiEliminaGià e in Iran questi sono giorni turbolenti... mi auguro che presto anche lì le donne possano tornare a respirare libertà e rispetto.
EliminaLa vita per un'artista in certi contesti deve essere ancora più dura che per le persone comuni, perché l'arte di per sé è una protesta!
RispondiEliminaSicuramente è mi sembrava una poesia perfetta per ricordare la ribellione delle "persone comuni" contro il regime iraniano.
EliminaSono pochi i poeti che riescono a scuotere l'anima di chi li legge.
RispondiEliminaGrazie mille per la poesia, realista e cruda, fino in fondo.
I più bravi. Un abbraccio❤
EliminaUna stupenda poesia per celebrare le donne, e soprattutto in questo momento le eroiche donne iraniane.
RispondiEliminaEsattamente e non solo! Un abbraccio💛
EliminaSCRIVI!!! sempre ed ovunque..non farti fermare e non fermarti!
RispondiEliminaCara Tissi, nel nostro piccolo ci proviamo tutti😘
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