Visualizzazione post con etichetta riflessioni. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta riflessioni. Mostra tutti i post

07 aprile 2023

[RIFLESSIONI] La felicità è nelle piccole cose

foto privata

Quando guardi l'orizzonte e pur essendo una giornata uggiosa, le gocce di pioggia sembra quasi ti sorridano. E allora ti chiedi che cosa  manca al giorno per essere completo se non un sorriso. E ti sorprendi ad osservarlo nel riflesso rigato del vetro.

Osservi la tua orchidea bianca che pure quest'anno è rifiorita, facendosi bella per andare incontro alla primavera. I petali delicati e corposi si allargano, quasi a scoccare un abbraccio. La natura ti accoglie sempre.

E cammini con calma evitando di correre almeno oggi, anche se il tuo treno di sicuro non aspetterà. Ma prenderai quello dopo, non pensando al ritardo che a volte ti carica d'ansia inopportuna. Respiri e mantieni lo stesso passo.

Stupisci nel silenzio  quasi anomalo del giorno mentre sei al tuo posto, in ufficio. Sono quasi tutti via e tu ti godi quegli istanti di pace, serena.

E poi arriva la tisana calda che sorseggi la sera mentre, seduta sul divano,  guardi un film. Non ne faresti mai a meno.

Sono tante le istantanee da scattare lungo la giornata. Attimi di pausa, riflessione e pensieri. Ti piacciono e ti rendi conto di averne una necessità impellente. 

I giorni che scorrono non devono essere per forza tutti uguali o anonimi, possono riempirsi di piccoli momenti di felicità, se riusciamo a riconoscerli.


Vi abbraccio tutti, 

Buona Pasqua.

22 marzo 2023

[RIFLESSIONI] Speciali

 


Foto privata




I giorni sono ancora difficili. Non sono riuscita a riprendere le buone abitudini come ad esempio passare da voi con la frequenza di prima. Non ci riesco, non è facile, a volte entro nei blog, leggo i post e non mi viene in mente nulla da dire. Oppure mi sembra di scrivere solo delle banalità. Credo che ci vorrà ancora del tempo. Però in molti mi state chiedendo come sto e voglio ringraziarvi. Per essermi stati vicini, qui e in privato. Per avere compreso il mio silenzio e anche le parole scritte nei momenti di difficoltà. Perché si sbaglia, anche e soprattutto quando si soffre. Capita a tutti, solo che a volte ce lo dimentichiamo.  Però voi siete speciali e questo me lo ricordo bene. Me lo ricorderò sempre.





12 marzo 2023

[RIFLESSIONI] Il ranuncolo.

 


Il sole del pomeriggio accende il mio balcone che risplende, come una falena. Si posa spavaldo sui fiori che ho piantato da pochi minuti. Mi abbraccia calorosamente, accogliente come una sciarpa di cachemire. Quasi non ci crede che io sia di nuovo lì, circondata da quello che mi fa stare davvero bene. 

I colori gioiscono mentre sono seduta sul mio cuscino preferito circondata da terra, attrezzi da lavoro e vasi di ogni forma e colore; taglio, pulisco, travaso e pianto. Respiro e asciugo con il braccio le piccole gocce di sudore che si sono formate sulla mia fronte. E in quel gesto mi riconosco. Non lo so se sto tornando, non lo so se sto riprendendo il mio cammino. Ma nella primavera anticipata che ha allargato le braccia per accogliermi, ritrovo il mio passo. Quello che ho perso mesi fa, quando nella dannata nebbia di un anonimo martedì d'inverno, la vita della nostra famiglia si è spezzata. Non siamo salvi, non ci siamo liberati dal dolore. Quel cammino è lungo e abbiamo appena cominciato.

Ma il ranuncolo rosso che ho piantato ha un sorriso sfrontato. Non si cura delle nebbie o del vento. Ha deciso di fiorire perché la primavera è la sua stagione. Ha poco tempo e vuole goderselo. E quello che accadrà in futuro non lo riguarda. Vuole vivere e bere tutta la bellezza che la vita gli regala. Proverò a seguirlo dalla mia postazione, fino a quando non ricomincerò a correre.

14 novembre 2022

[RIFLESSIONI] Giornata della gentilezza


Dal web



Mentre rientravo in treno e scorrevo i titoli dei giornali on-line, mi sono soffermata sulla notizia riguardante  la Giornata mondiale della Gentilezza, che ricorre ogni 13 novembre. Ancora una volta mi sono domandata il perché della pacifica invasione delle giornate mondiali soprattutto di quelle che celebrano attitudini positive e migliorative. 

14 settembre 2022

[RIFLESSIONI] Siamo ancora capaci di accontentarci?




Forse con questa domanda solleverò un polverone perché immagino che la stragrande maggioranza di noi, risponderà positivamente. Eppure siamo soggetti a continue tentazioni. Social e televisioni, il web in generale, ci sollecitano di continuo. Vediamo quella borsa su di una rivista? Ecco che immediatamente la desideriamo anche noi. Valga per ogni bell'oggetto, libro, vacanza. 

Se pensiamo poi al lavoro e agli affetti, la situazione non cambia. C'è sempre quell'amico o parente che ha un lavoro più soddisfacente, oppure ha accanto una persona che lo/la riempie di attenzioni. Guardiamo spesso oltre il nostro giardino e stiamo perdendo sempre più la qualità di apprezzare quel che abbiamo. 

Non vi nascondo che mi capita di desiderare qualcosa che ho visto in giro o delle situazioni lavorative che vorrei anche io. Non sono perfetta! Ma rientro nei ranghi ben presto, perché sono solita guardarmi dentro con attenzione.

Però faccio una gran fatica quando noto  che chi ha tanto non si rende  conto della fortuna che ha. Si lamenta sempre e comunque. Mi viene da pensare che tutti coviamo un'insoddisfazione di fondo che non ci permette di guardare al bello e al positivo intorno.

Peggio è quando  non notiamo la sofferenza e il disagio a zero distanza.Poi tutti bravi ad insorgere per le ingiustizie e le guerre. Ma il nostro vicino? La malattia di un amico? La sofferenza reale e discreta del conoscente che non arriva a fine mese? Tutti bravi, tutti empatici, tutti generosi. Ma in concreto ci siamo per le persone che ci circondano nella quotidianità? Aiutare gli altri non è un ottimo modo di essere soddisfatti e accontentarsi di quel che abbiamo?

E allora aspetto i vostri punti di vista e vi lascio con le seguenti massime. Da rifletterci sul serio.


Chi non è soddisfatto di ciò che ha non sarebbe soddisfatto neppure se avesse ciò che desidera.(Socrate)

Avrei potuto accontentarmi ma è così che si diventa infelici.
(Charles Bukowski)

Si soffre molto per il poco che ci manca e gustiamo poco il molto che abbiamo.
(William Shakespeare)

09 maggio 2022

[RICORRENZE] Riflessioni del giorno dopo la festa della mamma


Il post di ieri era dedicato alle mamme.  Ho scritto quel che penso della mia e di tutte le mamme del mondo facendo delle considerazioni legate alla rubrica della domenica, che parla di incipit famosi. 
Ma credo che quasi tutti quelli che sono passati dal mio blog non lo abbiano nemmeno letto tutto. Si sono fermati alle prime parole tratte dal romanzo di Isabel Allende e sono passati oltre.

03 marzo 2022

[RIFLESSIONI] Voi siete liberi?

 




sostantivo femminile
  1. Stato di autonomia essenzialmente sentito come diritto, e come tale garantito da una precisa volontà e coscienza di ordine morale, sociale, politico: conquistare, mantenere, rivendicare la l.; la l. è partecipazione.

23 febbraio 2022

[RIFLESSIONI] Donne in versione multitasking: tutelarsi o strafare?

 

Medimagazine.it

Inizio il post con un luogo comune che purtroppo la donna ha sempre rispettato: il multitasking. Non ha bisogno di particolari presentazioni perché da sempre è un dato di fatto che noi riusciamo a fare più cose contemporaneamente, diversamente dall'altro sesso. 

24 gennaio 2022

[RIFLESSIONI] L'amore è fiducia??

 L'amore richiede sempre un atto di fede.

“Prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita”.

14 novembre 2021

[RIFLESSIONI] PAROLE CHE DIVIDONO

 



"cattivo – Vattene! – scansafatiche - brutto – odio – evitare – allontanarsi – dispetti – scherzi – uccidere – litigare – Non sai far niente! – scemo – popolo – Ti odio! – Caccialo! – brutto – lasciarti da solo – parolacce – nemici – guerra – frasi del male – morire – combattere – litigi – gruppi – sgarbo – impostore – maiale – cattiveria – allontanare – non aiutare -tristezza – scappare – stupido – mente – Non sei uguale a me, vattene! – somaro – staccare – Vai via! – orco – Allontanati da me, subito! – lotta – Tu non puoi giocare con noi perché vai lento – antipatico – bullo – stare male – maleducato – picchiare ."



Ho trovato questo spunto sulle parole in internet, quanta sorpresa nel leggerle. La maggior parte sono di uso quotidiano. La constatazione mi ha annichilito. Proverò ad eliminarle dal mio linguaggio un po' alla volta, partendo da "odio" la più brutta, la più disonesta, la più in malafede, la più usata.
E voi? Quali sono tra quelle che ho scelto, le parole che vi infastidiscono di più? E perché?


Io vorrei parole come ponti

09 agosto 2021

[RIFLESSIONI] VIAGGI, VACANZE E OLIMPIADI


La Natura che premia (foto mia)

Passo a salutarvi mentre sono in treno direzione  prima tappa delle mie vacanze.  Ho tra le mani la prima pagina del Corriere della Sera di oggi che celebra le 40 medaglie olimpiche  vinte dalla squadra Italia, quest'anno, a Tokyo. Mai, che io mi ricordi,  ho guardato le Olimpiadi con  lo stesso entusiasmo e partecipazione di questa volta. E mai ho notato tanto seguito  anche da parte di amici e parenti. Soprattutto ho visto e seguito le vicende umane e sportive delle ragazze e dei ragazzi che ci hanno regalato così tanta bellezza. La loro ambizione, il loro coraggio, la fatica e l'impegno dimostrato, mi hanno fatto pensare che, forse, non tutto è perduto in questo vecchio e pazzo mondo. Al di là dei "manifesti politici" e dei soliti teatrini che abbiamo in Italia, che ci sia una forte passione da parte dei giovani nei confronti di discipline sportive così tanto snobbate e " povere", è una delle belle notizie che non possiamo permetterci di trascurare. Ma dobbiamo incentivare e spronare, oggi più che mai. Non credete?

Buon proseguo d'estate a tutti voi. 

05 luglio 2021

[RIFLESSIONI] GUARDANDO TENET


Auracrave.com

Ieri pomeriggio mi sono concessa due ore e passa di relax e ho deciso di guardare uno dei film più osannati da critica e pubblico degli ultimi anni, finalmente in chiaro su SKY: TENET.

Non ho intenzione di recensirlo perché non ho le armi e la competenza adatta, mi limiterò a parlarvi di sensazioni e riflessioni  scaturite durante e dopo la visione.

È un film complicato nella trama, forse dovrei rivederlo almeno un'altra volta, ma non credo lo farò, per cui buona la prima. La prima ora è stata abbastanza noiosa tra inseguimenti e sparatorie, percorsi a ritroso nel tempo che non portavano da nessuna parte; insomma mi è sembrato senza capo né coda ma dato che sono testarda sono rimasta "vigile" e ho proseguito. E la ragione non erano solo i protagonisti principali anche se Robert Pattison è di gran lunga il migliore rispetto a Washington Junior e Kennet Branagh (la vera delusione per me)  che imperversano per tutto il film; è che volevo dare un senso alla visione. Poi all'improvviso, tutto  ha preso una velocità sorprendente e più si andava indietro più si correva. Man mano ho legato  i fili e i palindromi del film fino ad arrivare alla soluzione, a circa trenta minuti dalla fine.

Non mi ha lasciato indifferente, merita la sufficienza.  Quasi sorprendente, per me che non amo il genere. Mi sono resa conto che  non comprendere fino in fondo il senso del film è la sua forza: come dice ad un certo punto uno dei protagonisti: l'ignoranza è la nostra salvezza. E mi sono domandata se davvero, per certi versi e in alcune situazioni, non sarebbe molto meglio per tutti non volere arrivare a comprendere ad ogni costo, ciò che ci incuriosisce o stranisce.

Magari ti domandi perché  si è  voluto porre l'accento su una questione  immeritevole di discussione, poi lasci perdere, rendendoti conto che non ne vale la pena, che si tratta di una stupidaggine anche se al momento ci sei rimasto male. E da qui scaturisce anche un'altra riflessione: mentre osservavo le varie "manovre a tenaglia" nel film, i momenti in cui si torna velocemente indietro nel tempo, un palazzo che dopo aver subito un bombardamento crolla e subito dopo si ricompone fotogramma dopo fotogramma, mi è scattata l'idea che a volte ho avuto la tentazione di cancellare qualcosa che avevo detto o fatto. Chissà, poter correre velocemente indietro mi avrebbe consentito di ricucire un rapporto, rimediare ad uno sbaglio, sorridere a qualcuno.

Però non è possibile e si va avanti. Cercando di tenere sempre presente che le parole sono importanti anche e soprattutto quelle scritte. Restano lì a rammentarti che a volte sarebbe molto meglio tacere o misurare a priori la portata di quel che si dice. Ma spesso non ne abbiamo il tempo e quando ce ne rendiamo conto è troppo tardi.



21 giugno 2021

[RIFLESSIONI] GLI UOMINI E LE FACCENDE "DOMESTICHE"

 

Mariclaire.com

Qualche giorno fa ho letto un articolo su una nota  rivista femminile riportante il dato "scientificamente provato" che gli uomini siano incompatibili con le faccende domestiche. La solita ricerca americana (lo dico spesso e lo ripeto: ma quanto soldi hanno da spendere in ricerche inutili al di là dell'oceano?) ribadisce il concetto che sia genetica l'attitudine dell'uomo a sporcare piuttosto che pulire e  a creare disordine piuttosto che ordine. Insomma l'uomo è più incline nel lasciare magliette sporche appoggiate alla poltrona in camera da letto, a mollare l'accappatoio e gli asciugamani nel pozzo d'acqua accanto alla doccia, a impilare in bella mostra piatti e pentole nell'acquaio. A osservare con disattenzione lavatrici e lavastoviglie paragonandole ad astronavi spaziali. 

13 giugno 2021

[RIFLESSIONI] IL GIORNO PERFETTO


DAL WEB

Respiro ad occhi chiusi assaporando l'aroma intenso di un incenso profumato che si consuma piano piano, alla luce della mia piccola lampada rossa. La puntina del mio stereo striscia leggermente sui solchi del vecchio vinile che  ha i miei stessi anni. La musica mi invade, lenta e quasi silenziosa, mi colma di poesia, di note sensuali che mi inseguono, mi accarezza dolcemente, piano piano.

28 maggio 2021

[RIFLESSIONI] LA CALUNNIA È UN VENTICELLO...MA CHE BARBA CHE NOIA

 

Se la gente parla male di te, vivi in modo tale che nessuno possa crederle.
PLATONE

Vi domanderete il perché del post amici miei.  Sappiate che  sono stata accusata di copiare l'altrui "genio". Nel web è cosa nota che  non ci sia  nulla di originale e più o meno tutti, nel tempo, abbiamo scritto di  argomenti che sono stati affrontati da altri prima di noi. Anche in modo molto simile.  Non c'è esclusività e a meno che non si tratti di prendere e copiare interi pezzi di articoli altrui senza citare le fonti, pratica deprecabile (ho affrontato più volte la questione sia qui  da me che su blog di amici),  questo dovrebbe essere chiaro.  Ma pare ci sia qualcuno che pensa di avere la primogenitura su argomenti e perfino su rubriche e non sarebbe disposto a cederla  nemmeno in cambio  di un bel piatto di lenticchie😆 Bene, dato che mi sono stufata di questi tentativi nemmeno troppo velati di farmi passare per una cialtrona, prendo la parola a proposito di una delle mie rubriche più seguite: LE POSTITIZIE. Ovvero le buone notizie che  apprendo dalla rete o dai giornali di carta e che trasformo in post. Ho creato l'angolo dedicato alle buone notizie nel giugno del 2018. Potete leggere  (QUI) il primo post. Non credo di avere avuto un'idea meravigliosa o originale  ma di sicuro nell'articolo,  che molti di voi hanno letto, spiegai come e perché mi sia venuta in mente. Confido, con questa precisazione  di avere chiarito i dubbi.  In merito al resto che su di me si racconta in modo enfatico e melodrammatico😎 vorrei precisare che tutto quello che è sul mio blog di sicuro non è copiato da altri.  E lo provano i miei dieci  e passa anni di esperienza sul campo che si è evoluta nel tempo, come  è giusto che sia. E come carta, CANTANO.  In quanto alle rubriche, che amo tutte, sono scaturite da  un'idea di fondo che di sicuro è mia. Il resto lo lascio alla vostra intelligenza.






01 aprile 2021

[RIFLESSIONI] CHE VALORE HANNO GLI ERRORI?


spremutedigitali.com

In un periodo come quello che stiamo vivendo, in cui sentiamo per intero la fragilità dei passi e delle azioni, i dubbi complicano molte delle nostre decisioni. Siamo insicuri, poco determinati, assillati da migliaia di domande. Stiamo cambiando la stessa percezione di noi stessi, subendo l'influenza di quelli che ci sembrano più sicuri di noi, perfino di chi incontriamo sui social. 

23 marzo 2021

[RIFLESSIONI] L'ONESTÀ PAGA?



 Io me la faccio spesso questa domanda.

Me la faccio in virtù del fatto che su questa tanto vituperata virtù ci ho costruito la mia vita. A volte mi è costata fatica, battute d'arresto in campo lavorativo, negli affetti e nelle amicizie. Nei rapporti interpersonali è quella che mi ha fatto più patire. Ho il vizio di dire sempre quel che penso e sappiamo benissimo che molte persone non amano sentirsi dire in faccia la verità. Sono critica, pongo sempre un sacco di domande, non lascio scorrere il fiume di parole altrui senza fermarmi e chiedermi se hanno senso. Non nego sia stato anche un peso complicato,  in alcune occasioni. Ma il piacere di  guardarsi allo specchio senza abbassare lo sguardo   è un'attitudine che ho imparato dai  miei genitori,  il mio esempio, il mio mito assoluto. Due persone che hanno creato una famiglia numerosa, cresciuta con rigore e rispetto verso gli altri. Il rispetto che si traduce nel valore dell'onestà. L'honestus, diceva Cicerone, è una persona ricca di onore.  Colui che dice la verità.  Quindi onestà e verità si completano, rendono l'uomo migliore. 

16 febbraio 2021

[RIFLESSIONI] COSA SUCCEDE QUANDO LE PERSONE CI DELUDONO

 

DAL WEB

Le delusioni fanno parte della nostra vita. Capitano con frequenza, di solito le mettiamo in conto. Ci fanno compagnia fin da quando eravamo bambini. Chi non si è sentito ferito, durante l'infanzia,  per un/una amico che ci ha tradito rivelando qualcosa di personale che avevamo confidato solo a lui, una persona di famiglia che non apprezzava un compito svolto bene, un compagno di scuola che si è preso un merito tutto nostro. Alcuni di noi, io in primis, hanno avuto genitori che, diversamente da quelli dei nostri coetanei, non passavano le giornate ad elogiarci, sebbene ce ne fosse motivo. Piuttosto ci spronavano a fare sempre meglio, a non crogiolarci nei successi ottenuti. Si, io sono cresciuta così. 

Erano piccoli dolori ingigantiti dal momento che poi passavano. Eppure delle piccole cicatrici, fin da allora, le abbiamo portate con noi.

Da adulti accade lo stesso. In ambito lavorativo, personale, familiare. C'è sempre qualcuno su cui abbiamo puntato e perso. E la delusione ci spiazza. Colpa delle nostre aspettative, spesso troppo alte. Siamo consapevoli che possa accadere, ma nonostante l'età e la nostra sbandierata maturità, minano il nostro equilibrio perché ci facciamo condizionare dall'idea che sia colpa nostra. E anche l'autostima, così faticosamente raggiunta, rischia di prendere una brutta batosta. Ma che fare allora? Come difendersi?

Prima cosa dobbiamo imparare a gestirle. Ci vuole tempo, a me per esempio, ne serve parecchio. Una volta metabolizzata, bisogna non fare di questa esperienza un qualcosa di negativo, come rinchiuderci a riccio e allontanarci dagli altri, evitando di instaurare rapporti con persone nuove. E imparare a conoscere se stessi. Credo sia  la prima regola. Il conoscerci ci consente di non perdere di vista la realtà e i nostri limiti. Sempre prendendo me come esempio, dopo un momento in cui mi lecco le ferite e aspetto pazientemente che passi, vengo presa da una voglia di rimettermi in sesto e recuperare. Guardo avanti e me la butto alle spalle. Cercando la carica giusta per passare oltre. Alla fine è un'altra lezione positiva che la vita mi ha dato. Cerco di farne tesoro il più possibile. Questo non mi terrà al riparo dalle delusioni che arriveranno. Ma mi renderà protagonista della mia vita, mai succube.

Siete d'accordo con me? Come vivete e affrontate le delusioni, di qualunque natura esse siano?



02 febbraio 2021

[RIFLESSIONI] ORDINATI O DISORDINATI?

UNA DELLE MIE LIBRERIE

 


Ho una bella consuetudine, la mania del riordino. Che mi prende in linea di massima, circa due volte l'anno, nel momento esatto in cui faccio il cambio di stagione nei miei armadi. Per il resto del tempo lascio che il mio disordine ordinato prenda il sopravvento non occupandomene più di tanto. 

Ho voluto però approfondire il tema e ho scoperto che esistono diversi tipi di disordine e che  il caos possa portare ad una totale sciatteria o al contrario essere eccessivamente ordinati potrebbe suggerire una noiosa ed esagerata mania di controllo, spia di un malessere ben più profondo.

Ci sono Università americane che hanno svolto diversi studi (ma gli americani quanto soldi spendono in ricerche a volte  superflue, me lo chiedo spesso) e sembra che chi è disordinato è più creativo, lucido ed elastico, meno ansioso e più flessibile rispetto ai cambiamenti. Mentre negli ambienti di lavoro, l'ordine  ispira comportamenti legati al rispetto delle regole mentre il disordine sarebbe uno stimolo alla creatività.

Senza inoltrarmi in discorsi più complessi che sfocerebbero in diverse patologie,  a mio modesto parere ritengo che essere ossessionati dalla precisione e dall'ordine è sicuramente un modo per avere il controllo della situazione e denota una insicurezza di fondo.

Mentre l'essere disordinati o affetti da ordine creativo (è il mio caso) indica una leggerezza che non può essere definita patologica, ma solo un propendere verso altre   priorità nella vita. Che avere passato la mattina a lucidare ossessivamente gli specchi di tutta la casa mi spaventerebbe.  Questo non vuol dire che io, non venga presa dal sacro furore del riordino quando meno me lo aspetto. E non vuol dire nemmeno che viva in una casa sciatta e lasciata a se stessa. Ma se un libro letto o in fase di lettura  lo lascio non perfettamente perpendicolare e dritto sopra il tavolino della sala, probabilmente è solo perché mi piace così😜 Mica sono maniaca. L'esempio più eclatante di come vivo il mio ordine disordinato sono le mie librerie di cui vi agevolo una foto. È tutto chiaro?



E voi a quale categoria appartenete?

Ordinati o disordinati creativi?


07 gennaio 2021

[RIFLESSIONI] LE DIPENDENZE ALLE QUALI NON RIUSCIAMO A RINUNCIARE

 

DAL WEB

Io sono una persona tenace. Sotto l'aspetto gentile e cortese e il sorriso con il quale vi accolgo in casa mia, celo un'anima diretta e decisa. Di solito scelgo velocemente, individuo d'istinto cosa e chi mi piace o meno e  non mi sbaglio mai. Vabbè, quasi mai😎Ma come tutti noi ho i miei difetti. Alcuni piccolini, altri un po' più considerevoli😇

E soffro di dipendenze di vario genere😛

Grazie al carattere che mi ritrovo sono riuscita a rinunciare al fumo. Ebbene sì, sono stata una fumatrice. Accanita. Per qualche anno, dalla fine dell'adolescenza fino alla giovinezza conclamata, ho fumato. Parecchio.

Come ho smesso? Grazie al mio carattere di ferro. Dal giorno alla notte. Solo così si riesce e lo dico per esperienza. Che se provi a diminuire un po' alla volta, basta niente per tornare ai ritmi precedenti.Invece io ho detto basta. Ho smesso due dozzine di anni fa e non ho più ripreso. Un gran bel risultato mi dicono alcuni, spalancando gli occhi quando apprendono la notizia. 

Ma ci sono altri piccoli vizi che non riesco a perdere.

Mangiare cioccolata, Nutella, in particolare. Per fortuna, ho degli attacchi solitari, brevi e diluiti nel tempo. Altrimenti chissà in che condizioni avrei il fegato.

Patatine fritte e junk food. In questi mesi di dura rinuncia e smartworking ho evitato i fast food. Uno in particolare è ubicato di fronte al mio studio: si chiama Hamerica's. Fa degli ottimi hamburger e non vi dico le patatine. Mi mancano da morire.

Soffro di acquisto compulsivo di libri. Quando entro in libreria, non esco mai a mani vuote. E poi mi godo la bella fila di libri nuovi da leggere sul tavolino della sala, con gli occhi splendenti di felicità.

Comprare borse. Non ridete, durante l'ultimo trasloco, mia cugina, che mi ha aiutato a preparare le scatole, ha contato circa 150 borse, mentre le metteva via. Pensate che sono passati sei anni e sicuramente abbiamo abbonamento superato le 200 unità.


Leggendo in giro ho scoperto che ci sono alcune dipendenze assurde come mangiare rotoli di carta igienica o sniffare l'odore delle gomme da masticare.   C'è  chi ingerisce cucchiai di benzina ogni giorno oppure mangia sapone. 

Non penso che tra di voi ci sia qualcuno arrivato a tali vette. Ma sicuramente ci sarà qualcosa che vi piace al punto tale da non riuscire  a farne a meno. Oppure siete stati bravi quanto me e siete riusciti a superarle. Che non è mai facile. E inoltre volevo ripartire da un post leggero per " aprire" il nuovo anno. Spero vi faccia piacere.

Avete voglia di parlarne?

Vi aspetto!