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Ma la più triste è la via Jozef, sottile come la luna nuova,
senza un solo albero, e tuttavia non priva di una sua bellezza,
bellezza oscura della provincia, degli addii, di un funerale muto;
qui la sera si raccolgono ombre da tutti i quartieri,
anche quelle portate in treno delle località limitrofe.
Giuseppe era prediletto da Dio, ma la sua via non conobbe mai fortuna.
nessun faraone la lodò, i suoi sogni erano malinconici, le estati magre.
Nella chiesa del Corpus Domini accendo un cero per i miei morti,
che abitano lontano da qui - non so neppure io dove
- e sento che quella fiammella rossa riscalda pure loro,
e i senzatetto intorno al fuoco, quando cade la prima neve.
Vago per i sentieri di Kazimierz e penso a chi non c'è.
So che i loro occhi sono come acqua, e non posso
vederli - nei loro, assenti, posso soltanto affogare.
Di sera sento dei passi - ma non vedo nessuno.
Interminabili, anche se non c'è nessuno, passi di donna
in scarpe ferrate, e poi l'incedere quasi tenero del boia.
Che cos'è? È LA NOSTRA MEMORIA NERA, sospesa sulla città,
quasi una cometa che si allontana piano dalla stratosfera.
(Adam Zagajewski - Poesie scelte - 2010 )
Note biografiche e riflessioni
Adam Zagajewski nasce a Leopoli, 21 giugno 1945, poeta e saggista polacco, risiede a Parigi dal 1981 al 2002. In seguito di trasferisce a Cracovia, dove insegna letteratura presso la University of Chicago. È noto soprattutto per il poema Try To Praise The Mutilated World, uscito a puntate sul periodico statunitense The New Yorker e divenuto celebre dopo gli attentati dell’11 settembre 2011, e per le sue pubblicazioni sul poeta connazionale, Czesław Miłosz Premio Nobel per la Letteratura nel 1980. Ha vinto il Neustadt International Prize for Literatur nel 2004; è il secondo polacco, proprio dopo l’amato Miłosz, a vincere il premio conferito dall’università statunitense. (da lombradelleparoleworldpress)
Ho scelto la poesia di Zagajeswski, che racconta lo spaesamento mai risolto dovuto alla consapevolezza del male, per il Giorno della Memoria. E lo faccio con un'amarezza che mai avrei pensato di provare. Così facile passare da vittime a carnefici. E ancora una volta dobbiamo constatare che la storia non ci insegna nulla. Se non a sbagliare nello stesso modo. Il poeta polacco dice che "dobbiamo essere vivi e vigili, perché in noi grida il futuro e quel balbettio ci rende umani". A guardare Israele oggi, non sembra così.
Parole che dicono tanto ma che purtroppo in tanti fingeranno di comprendere. Oggi più che mai bisogna pesare ogni parola di certe elagie e testimonianze. Perché la tendenza per il resto dei giorni è l'oblio di ciò che è stato. Grazie Mariella.
RispondiEliminaVero, sono giorni questi in cui si tende a dimenticare. Ed è più facile far finta di non capire che si stanno perpetrando gli stessi orrori. Un abbraccio e grazie a te.
EliminaDimentica quanto di brutto ti è accaduto questa settimana trascorrendo un fantastico weekend!
RispondiEliminaMa grazie Giancarlo, buon fine settimana a te.
EliminaChi non c'è più, non solo continua a non esserci, ma deve fare mesto spazio a nuovi, innumerevoli, arrivi
RispondiEliminaE noi dobbiamo volgere sguardo e cuore ai nuovi arrivi con tristezza e impotenza. Ti abbraccio.
EliminaPurtroppo la storia si ripete, a Gaza è in corso un genocidio sotto gli occhi di tutti.
RispondiEliminaUn giorno diremo di tutto questo: ma noi dove eravamo, perché non abbiamo fatto nulla? Oggi come ieri.
EliminaBravissima, la memoria storica serve a poco se poi l'indifferenza impedisce di utilizzarla come strumento nel presente non solo per riconoscere altri genocidi in atto ma anche per non voltarsi dall'altra parte una volta individuati.
RispondiEliminaLa memoria storica dovrebbe essere un punto di partenza per riflettere e agire al meglio. Purtroppo non è così e i frutti si stanno vendendo in questi giorni difficili in Italia come nel resto del mondo.
EliminaPurtroppo ci risiamo con altri orrori; succedono cose terribili, come erano già successe in passato. Non abbiamo imparato niente o forse abbiamo dimenticato tutto o forse ancora andiamo avanti con indifferenza perchè non tocca a noi. ... Eppure i fatti passati devono essere un punto fermo dal quale ripartire, fatti che sono stati di una atrocità unica . Ripartire con la convinzione che non devono mai più accadere e, invece... tutte le volte mi chiedo come sia possibile commettere crimini così bestiali, cosa ha l' uomo al posto della mente e del cuore ?! Mah !!! CIao
RispondiEliminaIl punto fermo per alcuni ma non per tutti. Non per i giovani a cui stiamo preparando un futuro senza conoscenza, perché l'operazione oblio è iniziata. Che tristezza cara..
EliminaPurtroppo il ciclo della Storia è fatto a volte di situazioni che si ripetono, anche perché la vittima di ieri non vuole esserlo anche oggi.
RispondiEliminaCertamente il governo Netanyahu è nemico di ogni soluzione negoziale, sta facendo di tutto per sabotarla. Il governo Netanyahu è un male per gli stessi abitanti di Israele, e dovrebbero capirlo invece di continuare a votarlo.
Leggevo qualche giorno fa che sarebbe possibile indire nuove elezioni in Israele anche se è in corso una guerra. Dipende dagli israeliani, così manderebbe a casa Netanyahu e fermerebbe gli orrori.
EliminaNon lasciamo dimenticare ciò che è stato e alziamo un grido per ciò che ancora succede perché l'odio un giorno possa essere sepolto.
RispondiEliminaLa poesia che hai scelto è bellissima.
Nessuno grida, sembrano tutti sordi e ciechi...
EliminaContinuo a pensare che l'istituzione di tutte le "Giornate mondiali" sia la conferma che la speranza è ormai un ricordo (e siccome la memoria è annullata il ricordo non ha più cittadinanza presso l'umanità).
RispondiEliminaSento ribadire da anni che dobbiamo affidarci alle generazioni future, il problema è che ogni generazione è figlia di quella precedente e che ne subisce le influenze, a meno di colpi di scena, dove una generazione taglia il cordone ombelicale con la precedente, non vedo vie d'uscita.
E pensare che sono considerato un ottimista ...
Un abbraccio Mariella ... forse non ci resta che sperare, d'altro canto non costa nulla.
PS. Bello lo scritto di Zagajewski, grazie di averlo pubblicato.
Concordo con te. Le generazioni future saranno più povere e ignoranti. È stato già deciso e le conseguenze si vedono già. Ti ringrazio per avere apprezzato la poesia. Buona serata.
EliminaStraordinaria poesia che induce con mestizia alla riflessione su una umanità che sembra non voler cogliere mai la lezione della storia. Manca un' azione efficace delle organizzazioni internazionali. I potenti hanno diritto di veto e i deboli debbono soccombere. Anche in questa logica, purtroppo, continua ad applicarsi quella legge del più forte che è origine di ogni olocausto e sopraffazione.
RispondiEliminaÈ vero Fabio, lo vediamo nella quotidianità quanto pesa l'indifferenza delle istituzioni e quanto poco spazio si voglia lasciare alla memoria storica. Grazie per avere apprezzato la poesia🌟
Eliminamemoria storica fondamentale
RispondiEliminaTra poco non ci saranno più testimoni diretti e sarà la fine.
EliminaPurtroppo la generazione dei sopravvissuti è quasi estinta. Ma certe ideologie di odio e sopraffazione sono pronte a tornare in auge perché la memoria si sta lentamente affievolendo. Però è anche vero che tanta gente in Israele è contro questa guerra orrenda.
RispondiEliminaMa non dobbiamo dimenticare mai, non dobbiamo smetter di custodire e trasmetterà la Memoria. Ora più che mai è fondamentale. Un abbraccio grande
Caterina hanno dimenticato la lezione più importante ricevuta allora. E se lo hanno fatto loro quanto ci vorrà per noi?
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