Parto dall'inizio:la scorsa estate. Sono entrata in libreria con l'intenzione di portarmi a casa dei libri da leggere durante le vacanze.
Breve e poco calda come è stata, si sa.
Ho girovagato qua e là come al solito, sfiorando alcuni libri con l'affetto di chi li conosce e li ama; fermandomi lì dove mi portava la curiosità nata da un titolo o da un autore.
Poi mi sono bloccata davanti allo scaffale Numeri Primi di Mondadori. Ho preso giusto quello di cui sto per parlarvi.
Ero più incuriosita dal nome dell'autore, che da altro.
L'associavo ad uno dei più insulsi eppure ipnotici giocattoli da me posseduti da bambina. Comprato a Venezia; lucine bianche all'interno, blu e rosso fuori.
Dai, non avevo proprio idea di chi fosse la persona che lo aveva scritto.
Poi a libro aperto, mi ha catturato la scrittura scorrevole e il modo piacevole di presentare i protagonisti.
Mi sono sembrati naturali e difettosi. Insomma umani.
Sapevo che lo avrei letto in poco tempo; era giusto quello che pensavo di acquistare. Mi avrebbe consentito di passare in completo relax quei pochi giorni di riposo che mi aspettavano.
Ma la storia di Louisa e Will è un percorso che rompe ogni schema.
Pensavo a un racconto romantico, magari reso difficile dalla situazione che vive Will. Sarei di sicuro giunta al lieto fine come nella migliore tradizione del polpettone amoroso.
Invece. Con un'aderenza alla realtà e a tutti i suoi limiti e ostacoli, la Moyes mi ha avvicinato alla crudezza di una decisione che non lascia scampo.
Facendomi affrontare, seppure in terza persona, una scelta complicata e sicuramente molto difficile da comprendere che è il tema centrale del romanzo: il suicidio assistito.
Le due persone che il destino avvicina, non potrebbero essere più diverse; ma sarà quella all'apparenza più debole, a far crescere l'altra, ovvero la pratica e forte. In realtà così insicura, da decidere di vivere nelle poche certezze che ha; senza desiderare di cambiare e di andare oltre; di provare a vivere per davvero.
Le parole di Will:
Ed eccomi al: se io fossi stata al suo posto...
In tutta onestà non sono in grado di darmi una risposta, Ipotizzando di trovarmi ad affrontare una situazione simile, non credo l'accetterei senza combattere con tutte le mie forze. E forse troppo tardi mi renderei conto che alla fine è una decisione che spetta di diritto solo al diretto interessato. E vale per tutto.
Ne abbiamo di esempi di cui parlare: aborto, fecondazione, eutanasia. QUANTE VOLTE, fortunatamente da spettatori, ci siamo trovati a leggere di queste scelte? E forse, fin troppo facilmente, ci SIAMO posti da una parte o dall'altra della barricata. Secondo il nostro sentire detto pure istinto o pancia, COME CI PARE. Ma alla fine, se noi fossimo nei panni di un familiare della persona che deve affrontare il bivio e decidere della sua vita/morte, saremmo così lucidi da pensare quale sia la cosa migliore per lui/lei? Saremmo in grado di dire che spetta a lui e solo a lui la scelta? E alla fine di fare un passo indietro per amore e per rispetto?
Questa è la domanda.
Queste le parole che Lou dedica a Will, nel momento più delicato del romanzo.
Lo baciai, cercando di riportarlo indietro. Lo baciai e tenni le labbra contro le sue finché i nostri respiri si mescolarono e le lacrime che sgorgavano dai miei occhi diventarono sale sulla sua pelle, e mi dissi che, da qualche parte, minuscole particelle del suo corpo sarebbero diventate minuscole particelle del mio, assorbite, inghiottite, vive, eterne. Volevo imprimere anche il più piccolo pezzettino di me contro di lui. Volevo lasciare qualcosa di mio dentro di lui. Volevo dargli ogni briciolo di vitalità che sentivo e costringerlo a vivere. Mi resi conto che avevo paura a vivere senza di lui. “Com’è che tu hai il diritto di distruggere la mia vita” volevo chiedergli “ma io non ho voce in capitolo nella tua?” Ma avevo fatto una promessa.
Certo, a volte anzi spesso, eccede nel sentimentalstucchevole. Non dimentichiamo che è narrativa da evasione.
Ma nonostante questo mi ha fatto riflettere. Al giorno d'oggi dato non trascurabile.
Scheda del libro:
Numeri Primi 2014
Edizione Mondadori - autore Jojo Moyes - letteratura inglese.
Scheda dell'autore:
Jojo Moyes
scrittrice e giornalista inglese, ha lavorato all'Indipendent per oltre dieci anni prima di dedicarsi completamente alla scrittura. E' una delle più affermate scrittrici inglesi.
Altri suoi titoli tutti pubblicati da Mondadori:
- Luna di miele a Parigi.
- La ragazza che hai lasciato.
- L'ultima lettera d'amore.
- Innamorarsi in un giorno di pioggia.
- Silver Bay.
PS: se mi fossi fermata alla copertina non notando il nome, non l'avrei comprato mai.