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14 luglio 2023

ICON: La rivincita di Barbie!



Sto viaggiando in treno, direzione Roma.
A farmi compagnia il libro di Rossella Postorino (scrittrice mirabile) che volevo leggere da un po' e il nuovo numero di Grazia appena uscito e dedicato a BARBIE, la bambola più famosa del mondo e mia Icona personale da sempre.

Questa estate  si celebra la sua rivincita. Con il film diretto da Greta Gerwing e interpretato da una favolosa Margot Robbie, in uscita il prossimo 20 luglio.

Finalmente ci impossesseremo della sua ironia  quella che io ho sempre ritrovato tra un vestitino confetto e i tacchi alti in plastica. La sua intelligenza spacciata per beatitudine che ci mordeva ai bordi anno dopo anno, dal 1959 in poi. E se, il suo successo ha saputo affermarsi in crescendo, generazione dopo generazione,  vorrà pur dire che noi, suoi adoranti profeti, ci avevamo visto giusto, fin da piccoli.
Perché lei è la bambola che ha saputo parlare ad ogni donna e non solo, riuscendo ad arrivare al cuore di chi la ama accogliendo la vita con dolcezza e determinazione.

Sarà un estate all'insegna del rosa, dello sbirluccichio, del glamour.
Che Barbie sia con voi, in allegria, ironia, intelligenza e bellezza.

A presto amici cari, che mi aspettate e non mancate di farmelo sapere💞💞💞


28 giugno 2021

[DONNE] LA RIVOLUZIONE DELLA BELLEZZA



Kate Winslet (dalweb)


Credo di essere tra quelle persone che apprezzano  eleganza, stile e unicità per quel che riguarda l'essere femminile.  Oltre all'intelligenza, naturalmente, che è la base di qualunque scelta ci accomuni. La bellezza canonica invece,  su cui molte, troppe donne fanno  affidamento, suscita in me enormi perplessità. Specialmente quando donne molto belle sono visibilmente modificate da continui lifting e ritocchini che le fanno assomigliare paurosamente a palloncini tutti uguali e gonfi. Potrei fare una lunghissima lista di attrici e modelle che hanno fatto del chirurgo estetico il loro unico dio alla soglia dei cinquantanni, ma anche prima eh...


Per questo, quando l'altro giorno ho letto una delle ultime interviste alla splendida Kate Winslet, mi è venuto spontaneo un accenno di applauso. Pare che ci sia un'inversione di rotta in quel di Hollywood, sempre più signore del cinema affermano di non volersi più sottoporre al fotoshop sui magazine e preferiscono che si notino le rughe e i chili in più. Proprio Kate, durante la promozione della serie TV Omicidio a Easttown (consiglio di vederlo assolutamente), ha chiesto espressamente di non modificare i poster pubblicitari e di non tagliare una scena di sesso in cui la si vedeva chiaramente con la pancia pronunciata. Ma non è la prima volta per l'attrice,  spesso presa di mira con critiche feroci per le sue forme morbide e poco vicine ai canoni classici del "paradiso" cinematografico. 

Stiamo finalmente vendendo fuori dalla "grande illusione" dell'eterna giovinezza? Saremo state noi donne "normali" stanche e affaticate dalla quotidianità a dare il via alla nuova rivoluzione? Anche le star si saranno finalmente accorte che ciò che conta è quel che abbiamo dentro, quel che siamo, che ci rende meravigliose ed uniche, anche se abbiamo qualche chilo che ci appesantisce e la mattina è già tanto se usciamo di casa con un velo di rossetto sulle labbra e un tocco di rimmel sulle ciglia? 

Da sempre il mio mantra è quello di Anna Magnani. Da quando avevo vent'anni e non sapevo cosa fossero le rughe e  I rotolini di ciccia sui fianchi. Ma ho sempre pensato che sei "bella" quando la tua anima trasmette quel che ha imparato nella lunga corsa della vita, grazie allo sguardo e ai gesti che sgorgano spontanei e nessuna ruga mai ci renderà meno belle con quel carico di positività che ci portiamo dentro. Siete d'accordo con me? Lunga vita alle rughe e al nostro essere piacevoli e in armonia con noi stesse. 



“Lasciami tutte le rughe, non me ne togliere nemmeno una. C’ho messo una vita a farmele!”

 (Anna Magnani)

02 maggio 2020

SABATO DI POESIA: NULLA DUE VOLTE





Nulla due volte accade
né accadrà.
Per tal ragione si nasce senza esperienza,
si muore senza assuefazione.
Anche agli alunni più ottusi
della scuola del pianeta
di ripeter non è dato
le stagioni del passato.
Non c’è giorno che ritorni,
non due notti uguali uguali,
né due baci somiglianti,
né due sguardi tali e quali.
Ieri, quando il tuo nome
qualcuno ha pronunciato,
mi è parso che una rosa
sbocciasse sul selciato.
Oggi, che stiamo insieme,
ho rivolto gli occhi altrove.
Una rosa? Ma cos’è?
Forse pietra, o forse fiore?
Perché tu, malvagia ora,
dài paura e incertezza?
Ci sei — perciò devi passare.
Passerai — e qui sta la bellezza.
Cercheremo un’armonia,
sorridenti, fra le braccia,
anche se siamo diversi
come due gocce d’acqua.

(Wislawa Szymborska - Appello allo Yeti - 1957)

Note bibliografiche:
La poetessa, premio Nobel per la letteratura nel 1996, nasce a Kornik in Polonia nel 1923. Morirà a Cracovia nel 2012. Lì dove la conobbi, curiosando in una libreria. Lei diceva dei poeti che in realtà interessavano due persone su mille, credo non si sia mai presa troppo sul serio. La raffinata ironia è una delle caratteristiche più salienti della sua opera. Leggerla ed amarla  per me, è stata questione di un attimo. 


07 maggio 2017

INDAGINE SULLA BELLEZZA.



Alla fine di questa giornata, con il cielo così azzurro che sembra un miracolo per noi milanesi che abbiamo vissuto l'ennesimo fine settimana piovoso, mentre ero affacciata sul mio balcone mi sono fatta alcune delle mie (malsane) domande.

Cos'è la bellezza? E dove risiede?

Per me la bellezza è tutta raccolta nel mio sguardo e nei miei sensi.

Una frase di un libro che mi ha particolarmente colpito.
Una canzone che non smette mai di farmi stare bene.
Un bocciolo della mia rosa che sta rifiorendo dopo avere temuto per l'intero inverno di non essere riuscita a salvarla.
Una passeggiata a naso in sù.
Il colore del cielo sulla mia città.
Lo sky line di Milano, Porta Nuova e il futuro.
La risata di mia madre.
Le mie nipotine che oggi hanno imparato ad andare in bicicletta senza rotelle e senza sforzo.
I racconti mozzafiato di mio nipote sulla sua avventura in Islanda.
La natura che mi sorprende sempre.
Le scarpine regalate ad una mia amica che sta per diventare mamma.
Il bacio con cui mi ha svegliato questa mattina l'uomo che amo.
La semplicità nelle piccole cose è bellezza.

Paradossalmente è soggettiva. Tutto ciò che mi rende felice e in pace con me stessa è bellezza.

Fino a quando avremo bellezza intorno a noi, sapremo che è giusto continuare a combattere e a vivere.
Ché non smetta di stupirci e di renderci felici.



Foto di MariellaEsseci








13 ottobre 2014

Viva le gambe di Julia. E il suo cervello.







Mi piaci Julia.
Da quando vidi Mystic Pizza per la prima volta. Avevamo la stessa età. Lo stesso sorriso (dicevano).
Capelli ribelli e gambe lunghe.

Impastavi la pasta della pizza e ti innamoravi di un fighettino tutto occhi azzurri e nient'altro.
Uno di quelli che arriva in moto e poi dopo quindici anni te lo ritrovi sdraiato sul divano. Ma come si chiamava? Ah sì, Love. Tutto un programma.
Poi passasti a dare dello "stronzo" a Richard Gere. E va bene dissi, ci sta.
Ti aveva preso per una donnina allegra eh.
Tu non baciavi sulle labbra. Eri deontologicamente contraria. Lui ti disse che aveva un sacco di soldi. Mandasti a quel paese la deontologia.
Ma mi fregavi sempre.
Al tuo fianco ho dovuto sopportare malati terminali e maniaci.

Poi.

Il tuo migliore amico decide di sposarsi. Eh beh, si fa così?
Non te ne era mai fregato niente di lui; aveva pensato bene di ripiegare su Cameron.
E tu che fai? Lo ingelosisci con Rupert? Ma sarai mica matta?
Ti pare che qualcuno potrebbe mai crederci che gli piacciono le donne?
Infatti, resti zitella.

E poi ti vedo con le infradito e un golfino azzurro mentre dici a uno stralunato libraio  "sono solo una ragazza che sta chiedendo ad un ragazzo di amarla".
Certo, bella dichiarazione d'amore. Ti potevi sforzare un po' di più.
Uno che legge poeti antichi. Ti avrà preso per un'analfabeta.
E tu insisti. Sei piena di soldi. Ricca, bella e famosa.
E lo conquisti con un quadro. Una capra che suona.
Ah, se lo sapevo prima. Che bastava un disegno di animale domestico.
Che ne ho disegnati di gatti e cani. Ma mica ci sono riuscita a catturare Hugh.

Qualche anno dopo ci riprovasti con Gere. Insomma, quando una si fissa.
E per sposarlo? Ti inginocchi e gli regali delle scarpe da running.
Ma che avete tutti con sta' mania della corsa?

Ti rendesti conto che era meglio impegnarsi. E lavorare come segretaria di avvocato. Che magari vai a scoprire una truffa costata la vita a migliaia di gente e ti becchi pure l'Oscar.
Vero è che è meglio farle le truffe. Si guadagna di più e si lavora con George e Brad. Mica male. Lo sapevo che dovevo fare un altro mestiere.
Ma dopo tutta sta fatica mi cadi in crisi mistica. E parti alla ricerca di te stessa. 
SEEEEEE
Lo so io cosa cercavi tu... James!

Poi l'altra sera mi compari davanti nuovamente. Su di una sedia a rotelle. Fai la dottoressa spaccamaroni. Già, è la parte che ti viene meglio. Non sei mai stata più brava di così. Ma lì, in quel piccolo film capolavoro che si intola The Normal Heart, siete bravi tutti. Tu, Mark e Matt. E tutti gli altri. Ma proprio tutti.
C'è l'amore e quella malattia bastarda che si chiama AIDS. Ce la siamo quasi dimenticata. Ma non è mica scomparsa. Eh no. Che ora bisogna buttarsi sui film per la tv per tornare a parlarne. Non va mica bene.


Ecco,  mi sale un magone fin sopra. Lì tra la gola e gli occhi. E mi si sfracassa il cuore. 

E in mezzo ad una vagonata di problemi e frustrazioni, sei come una visione.
Potrebbe essere pure una dichiarazione d'amore. Fatta da una donna etero ad un'altra etero.
Machissenefrega.

Corri Julia corri. Io tanto ti sto sempre dietro. Tra i capelli qualche filo bianco, proprio come te.
Orgogliosa.
Già.
Donne.
Meraviglia.