Umberto Ambrosoli - immagine Ans |
C'era una volta un uomo che era nato lo stesso anno di mio papà, nel 1933.
Si chiamava Giorgio Ambrosoli.
Era un avvocato come forse pochi oggi. Credeva nella lealtà e nell'onestà.
Ne aveva fatto baluardo di vita e insegnamento principale, con il suo percorso, ai figli.
Nella metà degli anni '70, gli fu dato incarico di fare luce, sugli affari poco puliti di un grande banchiere dell'epoca, Michele Sindona.
Giorgio Ambrosoli - immagine presa dal Web |
Se lo avesse fatto, la Banca D'Italia avrebbe dovuto risanare gli ingenti debiti degli istituti di credito del banchiere, che oltre tutto, non avrebbe più subito conseguenze civili e penali.
I rischi erano notevoli e lui, una sera del '75 in una lettera accorata ma lucida ne mise al corrente la moglie:
« Anna carissima,
è il 25.2.1975 e sono pronto per il deposito dello stato passivo della B.P.I., atto che ovviamente non soddisferà molti e che è costato una bella fatica. Non ho timori per me perché non vedo possibili altro che pressioni per farmi sostituire, ma è certo che faccende alla Verzotto e il fatto stesso di dover trattare con gente dì ogni colore e risma non tranquillizza affatto. E' indubbio che, in ogni caso, pagherò a molto caro prezzo l'incarico: lo sapevo prima di accettarlo e quindi non mi lamento affatto perché per me è stata un'occasione unica di fare qualcosa per il paese. Ricordi i giorni dell'Umi, le speranze mai realizzate di far politica per il paese e non per i partiti: ebbene, a quarant'anni, di colpo, ho fatto politica e in nome dello Stato e non per un partito. Con l'incarico, ho avuto in mano un potere enorme e discrezionale al massimo ed ho sempre operato - ne ho la piena coscienza - solo nell'interesse del paese, creandomi ovviamente solo nemici perché tutti quelli che hanno per mio merito avuto quanto loro spettava non sono certo riconoscenti perché credono di aver avuto solo quello che a loro spettava: ed hanno ragione, anche se, non fossi stato io, avrebbero recuperato i loro averi parecchi mesi dopo. I nemici comunque non aiutano, e cercheranno in ogni modo di farmi scivolare su qualche fesseria, e purtroppo, quando devi firmare centinaia di lettere al giorno, puoi anche firmare fesserie. Qualunque cosa succeda, comunque, tu sai che cosa devi fare e sono certo saprai fare benissimo. Dovrai tu allevare i ragazzi e crescerli nel rispetto di quei valori nei quali noi abbiamo creduto [... ] Abbiano coscienza dei loro doveri verso se stessi, verso la famiglia nel senso trascendente che io ho, verso il paese, si chiami Italia o si chiami Europa. Riuscirai benissimo, ne sono certo, perché sei molto brava e perché i ragazzi sono uno meglio dell'altro.. Sarà per te una vita dura, ma sei una ragazza talmente brava che te la caverai sempre e farai come sempre il tuo dovere costi quello che costi (...) Giorgio » (fonte Wikipedia).
Arrivarono le minacce di morte.L'indagine si era allargata coinvolgendo anche interessi esteri a causa di una banca americana la Frank National Bank sui cui si era allungata la mano del banchiere.E all'indagine italiana si affiancò anche quella internazionale di FBI.
Furono fortissime anche le pressioni politiche a cui fu sottoposto.
In un clima tesissimo Ambrosoli concluse la sua indagine, nei primi giorni di luglio del 1979.
La sera dell'11 luglio 1979, mentre rincasava con amici, fu avvicinato da un uomo che prima lo spinse e poi lo colpì con quattro colpi di pistola.
L'uomo era un sicario venuto apposta dagli Stati Uniti per ucciderlo.
Nessuna autorità dello Stato partecipò ai suoi funerali.
Fu lasciato solo,anche dopo la morte.
E solo nel 1986, Sindona fu condannato all'ergastolo per l'omicidio.
Ora, perchè vi ho parlato di Giorgio Ambrosoli.
Per spiegarvi anche attraverso le sue parole e con l'esempio della sua vita, chi è suo figlio.
Umberto Ambrosoli, il candidato alla Regione Lombardia per le prossime elezioni.
Avvocato come il padre, sposato con tre figli, nel 2009 ha pubblicato un libro "Qualunque cosa succeda" che narra la vicenda di suo padre e con il quale vinse il premio Tiziano Terzani. E' un uomo integro, lontano dai pasticci di palazzo, da tempo attivo in azioni di contrasto nella lotta alle mafie. Fa parte di una lista civica e il 15 dicembre 2012 ha vinto le primarie per le elezioni regionali in Lombardia ed è il candidato ufficiale del PD.
Il suo è un programma onesto, non sbandiera numeri ma cerca di trovare delle soluzioni.
Ha presentato il suo progetto e aperto la campagna elettorale qualche settimana fa a Milano, al Teatro dal Verme.
Il suo passato, specie in questi giorni in cui l'attenzione pubblica ha puntato gli occhi su un altro scandalo bancario, mi fa l'effetto di un dejavu. Solo che il suo rimanere troppo in disparte proprio adesso, nell'istante in cui c'è una furiosa bufera in corso e il suo avversario Maroni non perde occasione per rimestare con il fango delle sue parole, il calderone dello scandalo MPS a suo favore, mi sembra una politica del tutto sbagliata da parte del PD, il partito che dovrebbe sostenerlo. E mi domando perchè stanno perdendo tempo? Perchè non moltiplicare le occasioni affinchè l'opinione pubblica si accorga di lui? Tutto dovrebbe essere possibile, io penso a due ottimi modi: il web e la strada. Per intanto nel mio piccolo ne parlo.
Lo sto scoprendo poco a poco e mi piace.
E' una persona che, con un bagaglio così forte alle spalle e un insegnamento così grande e doloroso sui cui ha fondato tutta la sua vita, potrà o almeno lotterà con tutte le sue forze per cercare di dare una linea onesta alla Regione Lombardia, con la stessa integrità morale di suo padre. Mi illudo? Del resto, come dice Severgnini, l'italiano ha la memoria corta anzi cortissima, ricorda le cose solo per 4 secondi, figuriamoci se ha presente quello che diceva e prometteva il leader del PDL, durante la prima e la seconda campagna, che sono le stesse identiche cose che promette ora e che non manterrà come del resto ha fatto in precedenza, dobbiamo quindi rassegnarci a trovarcelo ancora tra le balle " The Illusionist in chef" (cit.) Forse, ma il programma elettorale di Ambrosoli, in cui non si sbandierano numeri a casaccio, tanto a nessuno verrà mai in mente di controllare e si affrontano con serietà problemi fondamentali, provando a tracciare delle linee di condotta, mi piace e molto. Parole come economia, ambiente,Sanità pubblica, mi sembrano finalmente avere un senso. |
Per riportare con un cambiamento radicale alla sobrietà e all'onestà a piccoli passi e senza bacchette magiche, delle quali a dire il vero siamo abbastanza stufi.
Come dei soliti proclami di questa campagna elettorale che mi sta nauseando profondamente.
Lo so che vi sembra un marchettone politico questo mio post. Potrebbe essere e poi, perchè no?
|
Questo è il suo sito, dove, chi tra voi vuole saperne di più sul suo programma, troverà molte informazioni.
Ma la domanda è: voi siete disposti ad accettare caramelle dai soliti noti? |