Hai presente quegli aggeggi che si usano in palestra?
Si muovono a destra e a sinistra a tu per tu con i piedi e, con i muscoli delle gambe, devi cercare di tenerti in equilibrio per non cadere in avanti. Ecco io non ci son mai riuscita benissimo, ma in qualche modo, attaccandomi alla sbarra, non sono mai cascata.
Il primo marzo dell'anno scorso invece, sono precipitata.
Non ci sono state sbarre a tenermi.
Con la morte di mia mamma una quotidianità che durava da più di quarant'anni fatta di gesti, parole dette e non dette, abbracci, precipizi, salite e discese, una quotidianità fatta di cambiamenti sempre al limite ma in cui nessuno è mai caduto perché ci si sorreggeva a vicenda, ecco, tutta sta roba è letteralmente crollata con me.
Sentirsi persa e pensare che nulla sarà più possibile.
Ricostruire un nuovo IO perché ormai non c'è più traccia di quello che ti aveva accompagnato fino quel momento.
Affrontare le vie della tua città che hai sempre amato, che percorrevi con lei, il bar, il tabaccaio, l'edicola e non riconoscerle più o meglio, odiarle profondamente.
Dare un senso ad un'esistenza che fino a quel momento aveva un senso perché c'era lei.
Smettere di essere figlia per restare donna e madre.
Da quel giorno è una ricerca continua, utilizzo ogni mia energia per riappropriarmi di un po' di equilibrio.
Raccolgo i cocci di quello che è rimasto di me.
Lo devo a lei, lo devo a mia figlia, lo devo a me.
(Veruska Curnis)
Veru è una delle mie amiche preziose.
La nostra amicizia è cominciata sulle pagine di un blog che ora non esiste più, quello del direttore di Vanity Fair, una decina di anni fa. Ed è poi continuato qui da me e altrove per molto tempo.
Ci siamo annusate, piaciute, riconosciute. Pur diversissime, abbiamo saputo comprendere, l'una dell'altra, ogni difetto e ogni pregio, accogliendoli con simpatia e ironia.
In tutti questi anni, l'affetto è passato dalle pagine scritte, alla vita vera. Si è consolidato e rafforzato.
Un anno fa, ha perso una delle persone che amava di più al mondo, sua madre. Questo scritto è la sua catarsi, il suo modo di provare a ripercorrere "le strade familiari" pur sapendo che da quel momento in poi sono cambiate per sempre. Così difficile eppur necessario.
Ho accolto le sue parole a casa mia perché l'equilibrio di ognuno di noi si basa su fondamenta fragili. Ma la cosa bella è saperlo riconoscere alla fine, e andare avanti.
È la sensazione che penso provi ogni figlia dinanzi alla morte di una madre, di un padre. Quella morte segna una linea netta fra un prima e un dopo e nulla è più com’ era. Buona notte.
RispondiEliminasinforosa
Si, hai ragione Sinforosa. È come un vuoto che poi ci si porta dietro per il resto della vita. Tanto profondo quanto l'amore provato. Buona giornata e grazie!
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RispondiEliminaNon è mia madre, Cri. Il post, come ho scritto, è di una mia amica.
EliminaScusami Mari, per favore!
EliminaFigurati Cri, non preoccuparti💛
EliminaÈ dura rialzarsi dopo un dolore simile. Auguro col tempo alla tua amica, anche col tuo aiuto,di farcela. Ospitare le sue parole ha anche una volta di più mmesso in luce la tua profonda e risaputa sensibilità.
RispondiEliminaSuppongo di si. La mia amica è circondata dell'affetto di tutti i suoi cari. Ormai è passato del tempo e credo sia servito anche buttare giù due righe come queste, per andare avanti. Grazie come sempre, per le tue belle e amichevoli parole💛
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RispondiEliminaCara Veruska mi dispiace moltissimo per la perdita della tua mamma. Speciali le parole che le hai dedicato, così vere e profonde. Ti abbraccio fortissimo. ❤
RispondiEliminaBrava Mari che con grande discrezione le hai donato questo guest post. Ciao sorellina.
Che bella la nostra Veru, nel suo cercare di ritrovare il centro. Ma è un dolore così grande... Bacio a te e grazie!
EliminaGrazie Pia
EliminaApprofitto per un abbraccio :-)
😗
Elimina😓 purtroppo è un passaggio che bisogna per forza fare...
RispondiEliminaSì, è vero. Ma non possiamo né essere preparati né impedire che il dolore ci travolga. Grazie!
EliminaUn mio collega di lavoro quando perse anche il suo ultimo genitore mi disse che stare senza di loro è un po' come essere un albero senza radici.
RispondiEliminaBisogna continuare a vivere per se stessi e per chi resta .
Ciao
Sono d'accordo con il tuo collega. È una paura con la quale convivo da parecchio e so già che prepararmi al peggio non servirà a nulla. Poi si sopravvive vero, ma il dolore resterà sempre lì a farti compagnia. Grazie Max!
EliminaPosso immaginare quanto sia complicato ritrovare equilibrio dopo una cosa così, visto anche il suo rapporto con lei...
RispondiEliminaMoz-
Che poi, ci si riesce a ritrovare l'equilibrio?
EliminaSono parole molto belle e universali. Non riesco ad aggiungere altro, la tua amica ha già detto tutto.
RispondiEliminaGrazie Hermione cara. Veru ha detto e spiegato benissimo💛
Eliminaun pensiero molto delicato il tuo,verso la tua amica..
RispondiEliminapurtroppo di fronte a una perdita neanche il tempo mitiga il dolore..
Le volgio molto bene, è stato naturale. Il tempo aiuta un po', di certo non risolve. Grazie💛
EliminaComprendo il senso di smarrimento della tua amica. Ho perso mia madre tempo fa, ormai non mi riconosceva più persa nella spirale alzheimer, eppure la sua morte non mi ha arrecato quel sollievo che i tanti "amici" si auspicavano che provassi. La morte di mia mamma è stato un terremoto che ha lasciato nel mio cuore solo macerie e un senso di infinito smarrimento.
RispondiEliminaUn abbraccio alla tua amica Veruska e uno a te per la sensibilità con cui hai raccontato!
Cara Joanna, grazie di cuore per la tua testimonianza. Non posso comprendere fino in fondo tutto quel dolore ma cerco di capirne la portata. Ti abbraccio anche io💛
EliminaQuando qualcuno di così fondamentale se ne va, se ne va via proprio un pezzo ma tanto grande di noi.
RispondiEliminaGià, ci mancherà per sempre qualcosa di fondamentale. Grazie💛
EliminaNon conosco la tua amica ma conosco il suo dolore.
RispondiEliminaUmanamente le sono accanto e mi fa soffrire.
Sì amico mio, mi rendo perfettamente conto. È un dolore che non passa mai, tu ne sei la prova. Ti abbraccio💛
EliminaGrazie a tutti.
RispondiEliminaQueste poche righe sono nate per rispondere alla posta del Direttero di Glamour, un Direttore che sia io che Mari conosciamo da tempo.
Il tema era appunto l'equilibrio.
L'ho poi condiviso con Mariella per la nostra amicizia storica che lei ha descritto con parole che mi hanno toccato il cuore.
Ogni perdita ha la sua storia.
Con mio padre fu più semplice, un dolore accettabile, un dolore con cui ho fatto subito i conti.
Con mia mamma è un percorso che richiede ancora tempo perché la mancanza é viscerale e a volte si fa sentire lasciandoti senza fiato...e appunto senza equilibrio.
Un lutto, una storia andata male, una preoccupazione per i figli, tante sono le cose che ci mettono a dura prova.
Forse passiamo una vita intera a perdere e ritrovare equilibri.
Io sono qui in questo esatto punto, giorni in cui mi sento una forza e giorni in cui caccerei la testa nella spazzatura.
Una risata inaspettata, un abbraccio, un gesto possono cambiare molte prospettive.
Parto da qua.
Anzi ri-parto :-)
Mi ha fatto piacere convidere con voi un pezzettino di vita.
Grazie ancora cara Mariella.
Vi abbraccio.
Veru
Ti voglio bene. Questo non cambierà mai. Grazie❤
EliminaIdem Mari
EliminaAnzi di più con cuoricino che non trovo e non so come fare ahaha
Cara Mari, non conosco la tua amica Veruska, ma conosco il dolore della perdita della propria mamma.
RispondiEliminaIo ho perso, come sai, anche mio papà, per cui entrambe le mie radici sono state tagliate.
Apparentemente tagliate, anzi. Perchè la linfa che mi ha dato vita, che mi ha generato, alla fine non si è mai prosciugata. E' mutato l'aspetto di quelle radici, forse, perchè sono divenute più profonde, si sono addentrate di più nel terreno, ma io so che sono sempre e comunque lì.
E' stato un pensiero degno della tua grande sensibilità dedicare questo post a lei e alle sue parole così forti, intense, piene di amore e dolore che si fondono. Con il desiderio di non smarrirsi, nonostante tutto, con nuova consapevolezza e un nuovo eqilibrio da trovare.
Un abbraccio a te e, permettimi, uno anche a Veruska, che ha saputo così bene dar voce al suo sentire.
Un abbraccio a te Maris che con il tuo commento mi hai commosso.
EliminaGrazie Maris bella, il tuo commento illuminante ci regala un punto di vista da considerare nella ricerca dei nostri "equilibri".
EliminaConosco la tua vita e la tua storia e conosco l'energia che metti in ognuno dei passi quotidiani che compi.
Come vedi "il tuo sentire" è stato particolarmente apprezzato da Veru.
Ti abbraccio forte.
@VERUSKA: sono davvero felice di ciò che mi scrivi e di aver avuto questa occasione per uno scambio di emozioni. Un abbraccio ancora.
Elimina@MARIELLA: questi sono i post che mi piacciono tanto, sono un dare e un ricevere per chi scrive e per chi legge e poi a sua volta commenta.
Grazie delle tue parole, Mari, perché sento che sai tanto di me, anche al di là di ciò che scrivo.
Bacio grande 💙
Ma ragazzi, nessuno di voi ha notato la mia "svista" nel titolo? Ahahahah adesso correggo!
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