Oggi vi parlo di un album uscito nel 1981, quando ero poco più di una bambina.
Per una delle mie prime feste di compleanno, forse proprio la mia prima da adolescente se la memoria non mi inganna, i miei cugini mi prestarono il loro impianto stereo, tra i migliori all'epoca e i loro dischi. Eh sì, mi volevano bene😜
Tra i vinili prestati, si spaziava dai Pink Floyd (ecco che ritornano, un vero e proprio incubo per me) a David Bowie, da Michael Jackson a Prince,dai DM ai Police. Ma pure, tornando all'Italia, De Gregori, De Andrè, Dalla, Battiato, rimasti sempre al top e alcuni che, con i tempo, hanno fatto perdere le loro tracce: Mario Castelnuovo, Garbo, Alberto Camerini, Marco Ferradini e Alberto Fortis.
La Grande Grotta è il terzo album in studio del cantautore piemontese, il suo lavoro più famoso e più venduto. Rischiava di rimanere nell'eterno limbo dei dischi mai venuti al mondo, se non fosse stato per l'intervento del grande produttore e musicista Alberto Salerno e di sua moglie Mara Maionchi che lo produssero dopo il litigio con il suo ex produttore Vincenzo Micocci (il famoso Vincenzo io ti ammazzerò) che lo aveva portato a rompere il contratto con la IT.
Alla coppia di ferro della discografia italiana, Alberto dedicò la canzone Sono contento di voi.
Un lavoro che vide la luce mentre il suo autore si trovava negli Stati Uniti, in un periodo, per lui, di completa maturità ed espressività sia a livello di scrittura che di voce. Quest'ultima, diviene un vero e proprio strumento che lui adatta con una facilità incredibile a qualsiasi tonalità, rendendola unica ed inimitabile. Ad ascoltarlo, ritrovo eco e armonie da Al Jarreau; rasenta la perfezione. La penna artistica cavalca con grande ironia e allo stesso tempo con speranza e passione, la storia d'amore dei due amanti protagonisti del racconto segnato dalle canzoni. Da Nuovi giorni, in cui il protagonista chiede alla sua amata di seguirlo verso nuovi orizzonti fino ad arrivare a La Grande Grotta, metafora di approdo e serenità rivolta al sole che nasce. Spaziando tra i vari continenti, L'Asia, la "vecchia Europa" e l'America, lì dove tutto può completarsi, perché l'unica che resisterà, anche se non le risparmia critiche, come accade in Marilyn.
Dopo un lavoro così possente ed impegnativo ci si aspettava, nel tempo futuro, un consolidamento del suo percorso artistico. Cosa che non è avvenuta. Fortis si è lasciato trascinare dall'oblio che ha segnato il resto della sua carriera, tornando solo recentemente sulle scene discografiche con album discreti ma di nicchia. Peccato per il suo grande talento, che brilla tutto in questo album. Penso davvero che pochissimi autori, in quegli anni, seppero spaziare come lui tra i vari generi della pop e glam rock music, in meno di quaranta minuti. Ed è per questo che vi consiglio di ascoltare tutti i brani che metto come di consueto in coda al post. Imperdibili.
Nel video: SETTEMBRE
LA GRANDE GROTTA - 1981
LATO 1
LATO 2
Bello.
RispondiEliminaMi ricordo che quasi tutti gli artisti italiani, in quegli anni, avevano la tendenza di viaggi fuori dal nostro paese per avere maggiori formazioni musicali.
Mi ricordo che, come tanti, snobbavo la musica nazionale. Li ho scoperti quasi tutti in seguito.
Fortis era tra i migliori sicuramente ma non gradito dai miei coetanei ai tempi.
Giovane scapestrata qual'ero seguivo le tendenze io...Ahahahah...
Almeno ora conosco anche altro, grazie al tuo post sempre completo ed istruttivo.
Bacio e buona Domenica sorella cara.
Viaggiare era il modo migliore per scoprire nuove sonorità e influenze. Ora si sente meno la necessità di muoversi perché la rete ti mette tutto a disposizione, nel bene e nel male.
EliminaMa te la ricordi quella festa?
Bacio.
Quanti ricordi queste canzoni! Adesso me le risento. Grazie e buona domenica.
RispondiEliminaLo faccio apposta a mettere tutte le tracce, così le potete ascoltare!
EliminaUn mare di ricordi da cui farsi travolgere.
Buona domenica a te.
Io adoro Alberto Fortis, ma l'ho scoperto con l'album successivo Fragole Infinite.
RispondiEliminaQuell'album non ce l'ho. Lo conosco meno. Mi pare si fosse ispirato ai Beatles e a Strawberry Fields Forever...
EliminaMolto bravo Fortis, a me di questo album piaceva molto la Nena del Salvador. Vero si è perso anche per scelte di vita personali che lo hanno allontanato dalla musica. Poi ora è tornato ma è rimasto per ora di nicchia come hai giustamente sottolineato.
RispondiEliminaAnche a me piace molto questa canzone.
EliminaSpiace si sia lasciato andare, molto è dipeso anche dal suo trasferirsi all'estero.
Cara Mariella, è molto bravo, credo proprio che prenderò il disco, e lo ascolterò con piacere.
RispondiEliminaCiao e buona domenica con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Caro Tomaso, sei una persona speciale.
EliminaPassa una buona domenica, ti abbraccio.
Hai detto bene, citando alcuni artisti che di fatto non sono sopravvissuti agli anni '80.
RispondiEliminaFortis uno di questi, peccato. Non conoscevo questo suo lavoro, cavolo sì, molto impegnato nei temi.
Forse questo fu la causa della fine della sua carriera popolare?
Moz-
Ha un carattere difficile, credo abbia influito molto sul suo successo. Continua a scrivere cose molto belle, ma questi sono tempi complicati, più di allora.
EliminaA parte gli album dei grandissimi che hai citato a inizio post, Fortis mi è sempre piaciuto, lui anagraficamente ha esattamente un anno più di me e quindi siamo della stessa generazione e inevitabilmente c'è "sintonia d'intenti". Grazie Mariella. Buona domenica.
RispondiEliminasinforosa
Quindi conosci bene tutto quel gruppo di artisti che segnò l'epoca. Molto bravi ma poi scomparsi.
EliminaBravo Alberto e brava tu.
Grazie a te, buona domenica.
Fortis lo conosco moolto poco, mi hai messo curiosità ;-)
RispondiEliminaBuona domenica!!
Sarebbe quello l'intento, farvi scoprire o riscoprire la bella musica e i grandi artisti.
EliminaBuona domenica a te.
Fortis lo collego immediatamente a Milano e Vincenzo (mi pare si chiami così), un vero e proprio tormentone negli anni '80 :)
RispondiEliminaAnche io lo collego alla mia città d'adozione. Da tempo è tornato e non è difficile incontrarlo in centro.
EliminaQuanti ricordi!
RispondiEliminaShhhh, siamo giovani noi. (Inside) ahahah
EliminaLeggo, e ti ascolto, grazie Mariella!
RispondiEliminaMi fa tanto piacere caro Francesco.
EliminaBuona serata.
Quando ero un ragazzino questo disco lo ascoltavo in loop, fino a far esaurire i miei genitori. Aveva qualcosa di unico che non saprei descrivere e che non ho mai più ritrovato in un artista italiano. La Nena del Salvador indiscutibilmente una ballata d'altri tempi, Settembre e la title track ancora oggi rigorosamente da ascoltare al massimo volume, con buona pace dei miei vicini di casa.
RispondiEliminaCiao!
EliminaAhahah anche io non ho smesso di ascoltarlo a tutto volume, ballando e canticchiando.
Sono rimasta quella ragazzina lì, innamorata del sound, del ritmo e della voce di Alberto!