12 ottobre 2020

[ATTUALITÀ] IL CORPO E IL CUORE DELLE DONNE


DAL WEB 


 Ha fatto molto discutere, qualche giorno fa,  la notizia della scoperta all'interno del cimitero Flaminio di Roma, di una zona dedicata alla sepoltura di piccoli feti. Una piccola distesa di croci di ferro con il nome della mamma. Il tutto all'insaputa di queste ultime.

"Mi sono sentita male, dice Francesca P.  romana, quando ho trovato il mio nome e cognome su di una croce piantata in quel prato, all'interno del cimitero. Ma lì c'era anche la mia bimba che non ho fatto nascere per una gravissima malformazione."

Le proteste,  nate dopo un post di Marta Loi (una delle donne che si è ritrovata "sbattuta" sulla croce)  che è diventato immediatamente virale, sono partite all'istante.

In questo momento c'è un rimpallo di responsabilità tra le aziende ospedaliere di Roma che hanno permesso la sepoltura dei feti e l'associazione Ama che si occupata di tutto tralasciando di avvisare le madri che i loro nomi sarebbero apparsi in bella vista. 

E anche un'interrogazione parlamentare promossa da Rossella Muroni insieme alle colleghe dell'intergruppo della Camera per le Donne, Diritti e Doveri e le Pari Opportunità.

Laura Bordini dice <<bisogna chiedere al Governo quali iniziative voglia adottare per tutelare la privacy delle donne. La scoperta agghiacciante di un cimitero per bambini con la croce e l'identità della madre, in alcuni casi senza che la stessa ne fosse a conoscenza, viola la privacy ed è in contrasto con la piena attuazione di una legge come la Legge 194. Non lo possiamo permettere.>>

Ora. L'aborto è già  un fallimento e un trauma per una donna. Vissuto dolorosamente, visceralmente, da cui  penso non si riesca a guarire mai.  Ma non credevo dovesse arrivare a diventare un circo mediatico.  Ho scoperto, facendo ricerche per questo articolo, che molti cimiteri hanno dei lotti dedicati ai bimbi mai nati. E a memoria ricordo di averne viste anche io, di quelle piccole croci bianche, nei cimiteri che conosco. Ma sempre anonime. SEMPRE. Vengono definiti "i cimiteri degli angeli".

A me pare che questo sia solo uno degli ultimi atti immondi volti a colpire i cuori e i corpi delle donne.  Un'ulteriore pressione che il diritto all'aborto subisce quotidianamente. Diritto di scelta e dignità nuovamente abusati e violentati.  Le donne continuano ad essere sole, in questa società che sta ritornando sui suoi passi come fanno i gamberi.



Fonti: La Repubblica, Grazia Magazine, Corriere.it


40 commenti:

  1. Sconvolgente e vergognoso cosa hanno subito queste donne sono inorridito

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    1. Vergognosa la speculazione sociale e politica sulle donne che è in atto ultimamente. E questo e solo uno degli ultimi episodi, penso ai manifesti ignobili contro l'aborto che stanno comparendo ovunque e a quelli all'interno degli ospedali... dove oltre il 60% dei ginecologi sono obiettori di coscienza. Assurdo.

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  2. Una cosa grave. In ogni caso, dovrebbe richiedersi ai genitori se vogliono che il suo figlio non nato sia seppolto o meno. E poi, i nome dei genitori... Non so perché si è agito così: motivazioni religiose? Lo sapevano che forse le mamme non l'autorizzerebbero e perciò non le hanno detto niente?

    Ciao,
    podi-.

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    1. I feti, in Italia, devono essere seppelliti, secondo la legge. Quando una donna abortisce, le viene richiesta l'autorizzazione alla sepoltura. Quindi ci sono dei lotti, nei cimiteri comunali, in cui vengono sepolti. Ma in questo caso, per molte delle donne di cui si parla, non è stata richiesta l'autorizzazione e per di più non stato indicato che sulle croci ci sarebbero stati nome e cognome delle madri. In violazione, in primis, della privacy di ognuna di loro. Una grave mancanza di rispetto. Il perché sia successo proprio quello che ora si vuol sapere... ciao Podi, in Italia siamo messi cosi, non so da voi.

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  3. Senza rispetto, bastava semplicemente una croce bianca se proprio dovevano com'è consuetudine, mah.

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    1. Il tuo commento mi ha fatto riflettere anche su un'altra cosa: non tutte le mamme che hanno abortito (che sia un feto con problemi di gravi malformazioni o altro che sono comunque affari loro) sono cristiane. Per cui non capisco anche il senso di affidare la sepoltura ad associazioni antiabortiste che decidono di loro iniziativa la sepoltura sotto un simbolo religioso cristiano...
      Scusa ma più vado avanti a rispondere ai vostri commenti, più valuto i diversi punti e più mi arrabbio.
      Ciao!

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  4. Ho visto anch'io , nei cimiteri, quelle croci bianche, in un'area riservata. Tante croci senza nome, come è giusto che sia. Mi si è stretto il cuore. Dietro ad ogni croce, c'è un dramma immenso. Buona settimana.

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    1. Sì i "cimiteri degli angeli" ci sono. La maggior parte sono semi abbandonati e spesso se ne è parlato proprio per il degrado e per lo stato di abbandono. Come dici bene, dietro ogni croce c'è un dramma immenso. Pensa a cosa devono avere provato quelle donne a vedere il nome del feto (spesso dato dalle associazioni che si occupavano delle sepolture e non dalle madri) e poi il proprio nome e cognome.
      Mi chiedo quanto sia legittima la sepoltura in sé se le donne non ne sanno nulla...

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  5. Vero, è stata una pratica bruttissima probabilmente nemmeno nata in malafede.
    Evidentemente non ha funzionato qualcosa, perché se da subito avesero detto: c'è un cimitero per questo, e se volete vi diciamo con un codice dove è avvenuta la sepoltura, allora non ci sarebbe stato scandalo...

    Moz-

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    1. Per legge (articolo 7 del Regolamento di Polizia Mortuaria), i “prodotti abortivi” o feti (quelli che vanno dalla 20esima alla 28esima settimana) vanno seppelliti. Parliamo di aborti terapeutici o di aborti spontanei. In questo caso viene chiesto alla donna o ai genitori se vogliono la sepoltura. In caso contrario provvede l’Asl che a sua volta demanda la cosa al Comune e ai servizi cimiteriali. Ma prima della 20esima settimana, ovvero per tutte le interruzioni volontarie di gravidanza ma anche per tutti gli aborti spontanei come quello delle donne di cui parlo nel post, non esiste nessun obbligo di sepoltura (anche se dal 2007 al 2019 in Lombardia era in vigore una legge, voluta dalla giunta Formigoni che imponeva la sepoltura anche per questi casi). Quindi l’Asl procede allo smaltimento come fa per tutti i “prodotti organici”. A meno che la donna non ne faccia richiesta nei tempi e nei modi in cui chiede la legge: “i parenti o chi per essi sono tenuti a presentare, entro 24 ore dall’espulsione od estrazione del feto, domanda di seppellimento alla unità sanitaria locale accompagnata da certificato medico che indichi la presunta età di gestazione ed il peso del feto”. Cosa che non accade quasi mai, visto la tempesta emotiva e la sofferenza delle donne in quel momento.
      Miki, per essere il più possibile precisi, ho messo in coda al tuo commento quel che succede in Italia se si seguono le leggi. l'azione non parte dalla malafede ma da una consuetudine che viene attivata per seguire la legge italiana. Chiaramente qui si è trattato di essere andati oltre e di avere preso delle iniziative che hanno travalicato legge e tutela delle donne.

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  6. Se penso che ci vogliono - e per davvero - soldi e raccomandazioni per farsi seppellire (e ne so' qualcosa di ancora troppo recente..), mi sembra perlomeno singolare (oltre che ovviamente di dubbio gusto) che si trovi spazio e iniziativa per chi invece neanche ne sa nulla, e nulla vorrebbe saperne..

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    1. Lo fanno le associazioni antiabortiste perché la legge lo consente. Ho spiegato meglio sotto il commento di Moz.
      Ora niente da dire se tutto rimane nell'anonimato. Anche se, sulle croci bianche o di ferro, per rispetto anche alle altre religioni o a chi religioso non è, potrei aggiungere qualcosa...
      Sì so a cosa ti riferisci, ne so qualcosa anche io, purtroppo.

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  7. Non intervengo in merito alla questione aborto si o aborto no, ritengo che ognuno abbia le sue idee in proposito e che vadano sempre rispettate. Sul fatto invece che questo sia avvenuto senza informare le dirette interessate allora la cosa cambia: si è trattato di un atto gravissimo che lede la privacy delle persone. Temo però che come spesso accade in Italia ci sarà uno dei soliti rimpalli di responsabilità dai quali non verremo mai a capo del responsabile e che non ci sarà nessuno che, per l'appunto, si assumerà le sue responsabilità.

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    1. Non è una discussione sull'aborto, giusto Nick.
      La cosa gravissima è appunto che, senza alcuna disposizione da parte delle dirette interessate, si sia proceduto alla sepoltura con aggiunta di nome e cognome delle madri. Ma purtroppo la legge ha un "buco" che consente comunque la sepoltura. Di certo non consente il "cartellino con il nome e cognome".
      Attendo sviluppi e vi terrò informati, anche se ho i tuoi stessi timori.

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  8. Ma dove sono le mie amiche blogger oggi? A parte Mirty, dico...

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    1. Scusa il ritardo : i conati di vomito mi hanno annichilita.
      Sono convinta che sia una sorta di punizione verso le povere donne che hanno dovuto fare una tragica scelta, il cui peso porteranno per la vita.
      Una sorta di gogna agli occhi di un Dio in cui credono a modo loro , senza aver capito niente di ciò che predica, cioè amore e comprensione.
      Cri

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    2. Scusa Cri, ma mi sembrava una questione sulla quale soprattutto noi donne dovremmo interrogarci, discutere ed indignarci. Non volevo "richiamarvi all'ordine" beninteso;)
      Ho anch'io subito un rimescolamento delle budella quando sono venuta a conoscenza della cosa, a dire il vero, in un primo momento, pensavo fosse una delle solite fake news che circolano in rete su siti "pseudogiornalistici" o qualcosa al livello di pomeriggio 5, per dire...
      Invece mi sono informata bene leggendo articoli sul Corriere e su La Repubblica, fino ad arrivare alle interrogazioni parlamentari che sono nate negli ultimi giorni. E bella carica, ho scritto il post di getto.
      Io credo sia una mossa ulteriore atta ad inasprire il senso "comune" della società attuale contro la libertà di scelta delle donne. Negli ultimi mesi stiamo subendo attacchi senza precedenti sulla questione aborti e questa è solo una delle ciliegine sulla torta messa in atto per minare i diritti acquisiti negli ultimi anni. Tornando alla questione in oggetto, questa procedura va avanti da anni e probabilmente saranno migliaia le donne che non sanno che quel che resta del loro atto doloroso ha su il proprio nome e cognome.
      Indegno o no?

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  9. Io sono presente. Erano vivi e un attimo morti, persone come gli angeli. Penso la Madre! Ciao Mariella.

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    1. Piccoli angeli che non hanno bisogno del nome e cognome su di una tomba per rimanere tali.
      Ti abbraccio.

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  10. si sa che hanno un nome ...ma dovrebbero esser seppelliti e basta.
    Rispettare i non nati e le donne che non hanno potuto o voluto esser mamme questo dovrebbe esser in primis.
    poi ste cretinate con la croce con nome mamma per cosa ? Sempre per colpevolizzare chi ha avuto aborto voluto o no.sempre a puntare il dito: sei una cattiva persona ..e ci metto il tuo nome..dico chi sei!
    Ah di solito le gravidanze son frutto di unione di 2 persone ..ma la colpevole delle gravidanza o non gravidanza ..sempre la donna!!
    Queste brave personcine sempre pronte a puntare il dito ..dalla alto della loro perfezione..non son dotati del gene della compassione..
    Gia penso che chi ha avuto un aborto voluto o non abbia sempre un dolore dentro ..e queste notizie qua lo faranno riemergere prepotentemente
    Allora diamo la possibilità di abortire in anonimato..ma poi arrivano ste personcine qua e ti ritrovi sbattuto in prima pagina ..senza ancora aver metabolizzato il tutto ..anche dopo anni.
    Poi una domanda : se io entro in ospedale a far qualsiasi cura .c'e la privacy che mi tutela ..insomma non si dovrebbe sapere che Tissi ha estirpato un callo..
    Dunque questi qua che han messo nome come han fatto a procurarselo???
    Sicuramente le donne che hanno abortito non hanno dato consenso ..dunque potrebbero esser denunciati...visto che è notizia che circola c'e nessuno che ha pensato di farlo?
    Ciao

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    1. Ciao Tissi, partendo dalla fine: c'è una legge che consente la sepoltura ma nell'assoluto anonimato oppure,se si vuole, si può decidere di dargli un nome. Ma con il consenso delle madri. Qui è avvenuta la violazione, perché molte non ne sapevano nulla. Sono partite le interrogazioni parlamentaribe c'è un avvocato, Cathy La Torre, che si occupa anche di bullismo, stalking in retr ecc... che sta raccogliendo adesioni per far partire una class action. Che dire: nessun rispetto per il dolore delle donne.

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    2. la compassione questi che dovrebbero averla come priorità neanche sanno che è!

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    3. Sono chiusi nelle loro certezze e la loro verità è unica e sola.

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  11. una vergogna che mi fa rabbrividire!!!

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  12. Le varie associazioni Per la vita, tutte di ispirazione cattolica, come sempre vogliono decidere anche per chi cattolico non è, imponendo la loro morale, morale che per convenienza personale sono i primi a trasgredire.
    Ciao fulvio

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  13. Di donne che non saranno mai in grado di buttarsi alle spalle quel dolore. Quindi ancora più orrenda la questione.

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  14. Davvero agghiacciante. Sono senza parole, povere donne, spiattellate così. Tempi bui

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  15. Una vicenda tristissima per tutti: mamme, papà e per quei bambini mai completamente nati, solo che per mamme e papà quella tristezza dura per tutto il tempo che dura la loro vita e questo è una tortura perenne.
    Solitamente i bambini, perché a 180 giorni dalla fecondazione sono di fatto dei “mini bambini”, o feti abortiti sono eliminati insieme ai “rifiuti ospedalieri”, una fitta al cuore, quindi dare una sepoltura sì, ma il nome della mamma solo se la mamma lo desidera altrimenti è aggiungere sofferenza a sofferenza.
    sinforosa

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    1. Per ma maggior parte si tratta di feti, non bambini. L'ho specificato nel post. E quindi la legge dice che vanno "smaltiti". Ora se si vuol dare un servizio alle persone, bisogna che ci sia da parte delle madri il consenso. Ma la maggior parte delle volte, in quei momenti così dolorosi, non si ha la lucidità di decidere in un senso o nell'altro. Per cui è stata presa una decisione arbitraria e lesiva.

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    2. È quello che anch'io ho espresso. Saluti belli.
      sinforosa

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  16. Ne ho sentito parlare e sinceramente sono rimasta esterefatta per la poca anzi NULLA onestà di queste persone che hanno scritto i nomi delle madri , dopo che se esiste l'aborto in Italia ed è garantito così dice la legge che non verranno fatto nome della madre che lascia il bimbo in ospedale , trovarsi un cimitero come quello è terribile. Non ci sono ulteriori parole in merito. Se non di sdegno.

    Un abbraccio cara Mariella per un buon fine settimana.

    Rosy

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    1. Le associazioni cattoliche si prendono delle "libertà" in nome della vita del tutto arbitrarie. Ma sappiamo bene perché. Spero si possa intervenire nelle sedi giuste affinché chi ha sbagliato, paghi.
      Ti abbraccio anche io, buona domenica!

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  17. Manca la cultura del rispetto. Manca l'umanità.
    Anche qui ci sono due campi solo per i bambini. Alcune lapidi sono vecchissime altre purtroppo recenti. Hanno tutte nome e cognome del bimbo/bimba. Non della mamma.
    Forse questi son tutti bimbi nati morti o morti troppo piccoli, non so.
    CErto che questa azione a dir poso sonsiderata è un violazione non solo dei diritti delle donne ma anche una violenza inflitta loro dopo una scelta di per sè già dolorosa.
    Solo in paesi sottosvilupati dal punto di visto del rispetto come questa Italia poteva capitare.

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    1. Rispetto, umanità? Ma cosa dici? Ti pare che quelle associazioni non sappiano cosa voglia dire la parola "umanità"? Fa parte del loro bagaglio, giusto?
      Conosco i campi di cui parli, i cimiteri di tutto il mondo li contengono. Ma le croci sono bianche e al massimo hanno dei nomi come riferimento. Nomi di bimbi mai nati. E basta. Paese sottosviluppato dal punto di vista del rispetto, come dici giustamente e ancora troppo in balia della Chiesa Cattolica e delle sue deviazioni, aggiungerei io. Pur essendo cristiana non ammetto questi errori, a mio parere sacrileghi.

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Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere.
(Emily Dickinson)