06 febbraio 2021

[SABATO DI POESIA] CHISSÀ SE UN GIORNO BUTTEREMO LE MASCHERE DI EUGENIO MONTALE



DAL WEB



Chissà se un giorno butteremo le maschere
che portiamo sul volto senza saperlo.
Per questo è tanto difficile identificare
gli uomini che incontriamo.
Forse fra i tanti, fra i milioni c’è
quello in cui viso e maschera coincidono
e lui solo potrebbe dirci la parola
che attendiamo da sempre. Ma è probabile
che egli stesso non sappia il suo privilegio.
Chi l’ha saputo, se uno ne fu mai,
pagò il suo dono con balbuzie o peggio.
Non valeva la pena di trovarlo. Il suo nome
fu sempre impronunciabile per cause
non solo di fonetica. La scienza
ha ben altro da fare o da non fare.

(quaderno di quattro anni - Mondadori 1977)


Note sull'autore

Eugenio Montale nacque a Genova nel 1896 e morì a Milano nel 1981. Grande poeta, scrittore, filosofo, giornalista, traduttore, critico letterario/musicale e politico italiano (wikipedia).  Fu insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1975 con la seguente motivazione: "per la sua peculiare poesia che, con grande sensibilità artistica, ha interpretato i valori umani sotto il segno di una visione della vita senza illusioni." È uno di quei grandi autori per i quali provo un certo timore perfino a parlarne. Il poeta dell'infelicità e del pessimismo. Il poeta che dichiarava quanto essere infelici era l'unica condizione per avere piccoli istanti di felicità. Il poeta che scrisse una delle più belle poesie d'amore di tutti i tempi. E chissà che non avesse effettivamente ragione. Sulla vita e sulla nostra decadenza. Presente anche nella poesia che pubblico oggi, quanto mai attuale e attinente al delicato momento storico che stiamo attraversando.

34 commenti:

  1. Che bella Mariella, poi così attuale!
    Credo, col senno di poi, che i miei poeti preferiti, al tempo degli studi giovanili, fossero proprio loro: Montale, Leopardi e Quasimodo. Li comprendevo così profondamente che mi sorprendevo. Mi piacevano tantissimo.
    Oggi ancora, ma conoscendone altri non saprei più dire se davvero li preferisco esclusivamente.
    Però grazie, questa poesia non la conoscevo.
    Buon Sabato e smack!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io mi commuovo ogni volta che leggo una delle sue poesie che amo di più: ho sceso dandoti il braccio almeno un milione di scale.
      Non ce la faccio...

      Elimina
    2. Ammetto di essermela riletta, non me la ricordavo... mamma mia che grandiosità! 😍

      Elimina
  2. Abbiamo due maschere. Una verso l'esterno e una verso l'interno. Se riusciamo a togliere la seconda cadrà anche la prima lasciandoci senza difese. Ma difenderci da cosa? Avremo mai coscienza di questo privilegio? Grazie per questi versi..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Nessuno è immune dall'indossare maschere e chi non lo confessa, mente.
      Ma quella interiore è portatrice di maggior sofferenza. Bisognerebbe iniziare da lì, come dici tu.
      Grazie a te.

      Elimina
  3. Cara Mariella, direi che è veramente bella, e merita di essere letta da tutti.
    Ciao e buona giornata con un forte forte abbraccio.
    Tomaso

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Merita davvero.
      Caro Tomaso, grazie e buon fine settimana.

      Elimina
  4. Montale fu colui grazie al quale dopo lustri di digiuno poetico ricominciai a leggere poesia, merito di una sua raccolta regalatami da un amico. Certo, ne avevo il ricordo della scuola, ma come sempre cosa studiata senza troppa passione, non viene compresa, tantomeno amata. Come personaggio, pubblico, politico, mediatico, non mi fu mai troppo simpatico, ma le sue poesie sono veramente importanti per me, parlano un linguaggio poetico che mi pare di comprendere a un livello profondo. O forse è solo una mia illusione.
    Come sempre, grazie per la condivisione Mariella e buon weekend!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io lo amo fin da quando ero bambina. Uno dei pochi per i quali non ho sofferto quando ero costretta ad imparare a memoria le sue poesie.
      Grazie a te per apprezzare questo mio angolo.
      Ti abbraccio forte.

      Elimina
  5. Verso la fine della vita avviene come verso la fine di un ballo mascherato, quando tutti si tolgono la maschera. A. Schopenhauer.
    Ci sono vari tipi di maschere , quella per la società o per il mondo del lavoro, l'importante è esserne consci e cercare di essere onesti con se stessi. E ci sono anche maschere benevole, usate per cortesia  e, soprattutto ,  per non turbare la tranquillità  di chi ci sta accanto

    RispondiElimina
    Risposte
    1. A volte si è costretti per non fare troppo male. A volte per non farsi troppo male.
      Non vedo l'ora di essere abbastanza in la con l'età per riuscire a vivere senza questa enorme forzatura.
      Bacio.

      Elimina
  6. Per me Montale rimane il più grande del XX° secolo.

    RispondiElimina
  7. Ottimo, mi fa piacere.
    Ti abbraccio.

    RispondiElimina
  8. Adoro Montale, ho tutta l'opera in versi trafugata da casa dei miei, ma ammetto che il Quaderno di quattro anni (e questa poesia) non li conoscevo.
    Mi piacciono tantissimo le sue poesie sul mare "Antico sono ubriacato dalla voce" "Avrei voluto sentiri scabro ed essenziale" Marezzo e poi I limoni, Falsetto e Ho sceso dandoti il braccio. Va be' sono così tante che rischio di dilungarmi troppo.
    Questa che riporti (che per altro ha uno stile molto diverso dal solito Montale), all'inizio mi ha fatto pensare a un altro tipo di maschera, per niente metaforica e molto attuale. Però leggendola meglio mi ha ricordato tanto Pirandello e la sua teoria sul fatto che ognuno porta una maschera.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Falsetto: ti guardiamo noi, della razza di chi rimane a terra. Bellissima.
      hai ragione Hermione, le sue bellissime poesie sono grappoli indivisi che a ricordarle tutte dovemmo rimanere qui per ore.
      E poi, perché no!
      Ho cercato una poesia che potesse farci riflettere e questa mi è parsa perfetta.
      Un abbraccio.

      Elimina
  9. Sempre bello rileggere Montale

    ottima scelta

    RispondiElimina
  10. vedo tanta franchezza e onestà in questi bellissimi versi, sempre attualissimi e che mettono l'uomo - e quindi ciascuno di noi - allo specchio con se stesso.
    Buon sabato sera, mariella :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono pochi gli uomini che hanno il coraggio di mettersi davanti ad uno specchio senza mentirsi.
      Buna domenica cara.

      Elimina
  11. Il mondo è pieno di maschere, versi che fanno tanto riflettere sulla nostra società.
    Buona serata.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quelle maschere è la società stessa che ce le impone!

      Elimina
  12. abbiamo parlato e scritto tanto sulla maschera del pagliaccio circense e adesso tocca a noi
    Ricordo il film commoventissimo e la lezione che dava quel regista a noi spettatori.
    Speriamo che questa nostra maschera faccia riflettere e cercare la vera verità del nostro essere
    Più la nascondiamo e più sarà dolorosa conoscerla.
    Buona domenica

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma stai parlando di Fellini? Per capire a quale film ti stai riferendo...
      Buona domenica a te!

      Elimina
  13. Un autore che amo molto,la mia preferita è La casa dei doganieri.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. " e il calcolo dei dadi più non torna" bellissima.

      Elimina
  14. Ho pubblicato anch'io una poesia di Montale!

    RispondiElimina
  15. La franchezza e ed il coraggio della verità sono due caratteristiche forti a mio avviso di Montale e della sua poetica.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vero e abbiamo continuamente bisogno di parole schiette. Soprattutto ora.

      Elimina
  16. Sembra scritta oggi questa poesia!
    A parte il fatto che è valido per tutti i tempi dei tempi. Quanta gente porta la maschera di fronte agli altri! Per essere migliore? Per far colpo? Per non diostrare la propria debolezza? Per cattiveria? Di tutto un po'.

    SEnza maschera chiunque sarebbe più onesto ma ci piacerebbe? Forse sì, forse no.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Come scrivere su Cri,a volte le maschere si rendono necessarie per non far soffrire troppo una persona amata, tanto per fare un esempio. E anche io non so se una persona senza maschera mi piacerebbe... Il problema è che se ne indossano troppe e finiscono per far sparire del tutto la persona che c'è sotto.

      Elimina

Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere.
(Emily Dickinson)