11 novembre 2021

[EVERYDAY IS THE RIGHT DAY] DA UN'IDEA DI DANIELE VERZETTI: LA LISTA DEI FEMMINICIDI IN ITALIA NEL 2021

Questo mese partecipo all'iniziativa di Daniele con un "breve elenco" preso in prestito dal sito femminicidioitalia.info


Gennaio 

5 vittime

Bergamo 
Lunedì 11 
Concordia Sagittaria 
Sabato 16 
Caccamo 
Domenica 24 
Orta Nova 
Martedì 26 
Carmagnola 
Venerdì 29 

Febbraio 

8 vittime

Specchia Gallone di Minervino di Lecce 
Lunedì 1 
Faenza 
Sabato 6 
Palermo 
Domenica 7 
Rozzano 
Domenica 7 
Pavia 
Mercoledì 17 
Genova 
Venerdì 19 
Cortesano di Trento 
Lunedì 22 
Bondeno 
Lunedì 22 

Marzo 

2 vittime

Cisliano 
Lunedì 8 
Napoli 
Sabato 13 

Aprile 

4 vittime

Pove del Grappa 
Domenica 18 
Aosta 
Domenica 18 
Rocchetta Nervina 
Lunedì 19 
Roma 
Mercoledì 21 

Maggio 

8 vittime

Novellara 
Sabato 1 
Portoferraio 
Sabato 1 
Bologna 
Domenica 2 
San Paolo Bel Sito 
Mercoledì 5 
Torino 
Venerdì 7 
Mazzo di Rho 
Mercoledì 12 
Altopascio 
Venerdì 28 
Roma 
Sabato 29 

Giugno 

5 vittime

Spresiano 
Mercoledì 2 
Colombiera di Castelnuovo Magra 
Sabato 12 
Roverino di Ventimiglia 
Domenica 13 
Arese 
Sabato 19 
Monteveglio di Valsamoggia 
Lunedì 28 

Luglio 

3 vittime

Livorno 
Sabato 3 
Somma Vesuviana 
Venerdì 16 
Roma 
Venerdì 29 

Agosto 

6 vittime

Vigevano 
Mercoledì 11 
Monterotondo Marittimo 
Giovedì 12 
Calino di Cazzago San Martino 
Giovedì 12 
Francolino di Carpiano 
Domenica 22 
Francolino di Carpiano 
Domenica 22 
Aci Trezza di Aci Castello 
Lunedì 23 

Settembre 

9 vittime

Calmasino di Bardolino 
Domenica 5 
Bronte 
Mercoledì 8 
Quartucciu 
Giovedì 9 
Noventa Vicentina 
Venerdì 10 
Agnosine 
Lunedì 13 
Fagnano Castello 
Lunedì 13 
Valdimolino di Montecchio Maggiore 
Mercoledì 15 
Sarmeola di Rubano 
Venerdì 17 
Castel Sant'Elia 
Sabato 25 

Ottobre 

4 vittime

Luserna San Giovanni 
Martedì 5 
Manduria 
Martedì 12 
Montesilvano 
Venerdì 15 
                                                                                           Castegnato                                                                        Mercoledì 20




27 commenti:

  1. E poi c'è il detto "freddi numeri" non sono freddi per niente, sono roventi, incandescenti, sono una pugnalata allo stomaco per ogni persona. che pretenda definirsi un essere umano.

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    1. Sono rimasta senza parole scorrendo la lista. Esseri umani violentati e massacrati, fisicamente e psicologicamente. Ogni nome il link corrispondente alla vicenda di cronaca. Al quarto link ho smesso di leggere. Non ce l'ho fatta.

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  2. Leggerli uno per uno, questo bisogna fare per comprendere davvero.
    Brava Mari, ottimo resoconto.
    Buona giornata, ciao.

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    1. Ogni donna uccisa moriamo un po' anche noi.
      Ti abbraccio.

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  3. Ha ragione Daniele, un elenco rovente. Dobbiamo trovare una soluzione. Velocemente anche.

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    1. Sarebbe da fare tabula rasa e ricominciare daccapo. Partendo dalla famiglia.

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  4. Uno spaccato impressionante che mostra come si tratti di un fenomeno diffuso sull'intero territorio nazionale, senza distinzioni. Sono pressoché sicuro che sono egualmente presenti anche tutte le classi sociali.

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    1. Già. Il tessuto sociale complesso come il nostro, non viene affatto risparmiato. Ci sono dentro tutti.

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  5. Ciao Mariella, sono Ester curiosando fra i blog ho incontrato il tuo e questo tuo ultimo post che mi ha subito colpito. Purtroppo, come scrive Elena Bellotti nel suo meraviglioso libro "Dalla parte delle bambine",....."a cinque anni tutto è compiuto, l'adeguamento agli stereotipi maschile e femminile è già ottenuto. Il maschio aggressivo, attivo, dominatore è pronto. Anche la femmina remissiva, passiva, dominata, lo è." Si dovrebbe educare all'uguaglianza.
    Grazie di aver ricordato le donne vittime di violenza.

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    1. Ciao Ester, benvenuta da me. L'argomento di oggi è uno dei punti di forza del mio blog e di quelli di alcuni amici che, mensilmente, affrontano questa tragedia, visto che non basta un giorno all'anno per ricordare agli uomini di quanta violenza sono capaci. Vero, il mio elenco oggi è un pugno nello stomaco ma non è mai abbastanza. "Si dovrebbe educare all'uguaglianza" e le prime a farlo dovrebbero essere proprio le donne. Che questi animali sono figli di qualcuno no? Grazie a te per essere passata. Verrò a trovarti🌻

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  6. Molto forte e molto doloroso questo post. Concordo con Daniele, questi numeri sono roventi e fanno un male incredibile. Lo Stato resta troppo a guardare senza fare mai niente e urge, inoltre, un cambiamento culturale. Grazie, Mariella. Un abbraccio grande.

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    1. Sarà sicuramente anche colpa degli stati, indubbiamente, ci vuole però un cambiamento radicale e deve partite da noi. Un abbraccio a te💛

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  7. C'è solo da sperare che in una prossima generazione, che per ora vedo lontanana, le cose possano cambiare.Necessita una radicale educazioine familiare.

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    1. Sono d'accordo. Gli atteggiamenti pietosi fanno commuovere o indignare ma incidono poco. L'educazione primaria può molto secondo me. Per il resto bisogna aspettare l'avanzamento di tutta la società civile. Tenere il problema ben presente naturalmente è un presupposto. Utili i centri o l'atmosfera in cui è più facile la denuncia (anche da parte di terzi). Le sacche di ignoranza e abbandono sono le incubatrici dei fattacci.

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    2. Sono d'accordo con voi. Educare la famiglia in primis e poi continuare in ambito scolastico e sociale. La vedo dura, ma non possiamo più permetterci di perdere tempo.

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  8. Credo che si potrebbe fare molto per evitare queste tragedie, parlarne è sicuramente una di queste!

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    1. Noi possiamo tenere alta l'attenzione ed educare con forza all'uguaglianza e ai diritti della donna.

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  9. E quei nomi e quelle date, che indicano dolore, paura, violenza fino alla morte, sono solo la parte emersa di un iceberg che nasconde tante altre storie quotidiane di donne che vivono costantemente tra paura o/e aggressione da parte di compagni violenti e possessivi, o che subiscono l'insistenza di pericolosi stalker, e a tutto ciò si aggiungono gli stupri di strada, la violenza verbale del "complimento" sessista, dell'oltraggio volgare, e la molestia al lavoro, la mano morta sull'autobus, ecc.. ecc.. . Come si può chiamare civiltà ciò che porta ancora in sè tanta crudeltà, inciviltà, che non riesce a vedere la donna come persona invece che come preda o oggetto di possesso?! Come può essere fermato tutto ciò? Serve un forte e rapido cambiamento di mentalità, servono leggi e politiche attive in merito a questo in ogni settore sociale, scolastico, culturale e lavorativo. Sarebbe un bel salto evolutivo.

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    1. A me pare che l'uomo stia invece involvendo e lo noto quotidianamente già dalle piccole cose, come la mancanza totale di educazione da parte dei più giovani. Se la famiglia in primis non modifica in toto la sua educazione di base, poco si potrà fare nel futuro. Un abbraccio Rossella, buona giornata.

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  10. E' un argomento terribile, come l'elenco che hai pubblicato, è difficile esprimere le proprie sensazioni, stiamo vivendo un'evoluzione tecnologica che ci fa credere di essere migliori rispetto al passato, ma "l'evoluzione sociale non serve all'uomo se non è preceduta da un'evoluzione di pensiero" cit. (non volevo spacciare queste parole, sacrosante, per mie).
    Non credo, come hai detto tu in una risposta ad un commento, che l'uomo si stia involvendo, l'uomo non si è mai evoluto, ha sempre usato la forza in sostituzione della parola, i social ci fanno credere che sia in atto una recrudescenza in fatto di educazione, penso invece che l'ottuso sociale sia passato dalla piazza del paese a quella virtuale.
    Ci si appella alle famiglie, ma è in seno alla famiglia che nasce questa situazione, padri che si ergono a difensori dell'onore delle proprie figlie ma che sono orgogliosi se i figli maschi approfittano delle figlie altrui.
    Abbiamo bisogno di un pensiero superiore, di una visione che ribalti i canoni attuali, siamo in grado di immaginare qualcosa di diverso? La cultura, la presa presa di coscienza che ognuno ha una propria visione che non contrasta con quella altrui anzi, la impreziosisce, sono un modo di vedere "oltre?
    Ma soprattutto abbiamo le capacità e la voglia di cambiare radicalmente il nostro essere?
    Ciao Mariella, speriamo che nel tempo ci sia sempre meno bisogno di post come questi.

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    1. "L'evoluzione sociale non serve all'uomo se non è preceduta da un'evoluzione di pensiero" cit. Ottima citazione che condivido in toto.
      Forse hai ragione quando dici che non è un percorso involutivo perché abbiamo scambiato l'evoluzione con il progresso. E questo è orrendo se ci pensi. Facile fare un parallelismo con l'unica era in cui ci siamo allineati con il futuro: l'Illuminismo. Ma stiamo parlando di seicento anni fa. Probabilmente non ne abbiamo le capacità e siamo destinati all'estinzione. Che ci meritiamo.
      Un abbraccio e buon sabato.

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    2. Sono tornato per sopperire ad una mia lacuna, sono doverosi i complimenti per il grande lavoro che hai svolto scrivendo questo articolo, non ti sei limitata a stilare il terribile elenco delle vittime, inserendo i link per ognuna di loro hai dato vita a qualcosa di "alto", dando la possibilità a tutti noi di "incontrarle".
      Buona serata Mariella.

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    3. Caro Romualdo grazie ma non posso prendermi meriti che non ho: l'elenco che ho preso dal sito , riportava tutti i link. Ho letto alcune delle storie di queste donne ma ad un certo punto mi sono dovuta fermare tanto sono stata male. Ti ringrazio di cuore.

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  11. Questi numeri ci parlano di sconfitta..no non numeri ma PERSONE.
    Fino a che ci sarà chi farà violenza a donne .uomini. bambini. Animali..solo con lo scopo di essere superiore..o di essr chi comanda e dispone della vita altrui..ecco fino ad allora saremmo sconfitti
    Per iniziare potremmo insegnare il rispetto a tutti grandi e piccoli ..e per tutti grandi e piccoli..RISPETTO !

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    1. Una tragedia immensa e una sconfitta. Era di barbarie mascherata dall'evoluzione tecnologica che ci sta facendo fare passi indietro. Dobbiamo fare presto, in questo campo come in altri, non c'è più tempo.
      Ti abbraccio cara, buon sabato.

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  12. Risposte
    1. Io l'ho fatto leggendo alcune delle storie di queste donne...

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Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere.
(Emily Dickinson)