11 ottobre 2023

[ATTUALITÀ] Fedez e la salute mentale

Fedez: «Ho avuto una depressione acuta, a Belve volevo parlare di salute mentale. Me lo hanno impedito» Vanity Fair




Ma secondo voi, l'imprenditore digitale, onnipresente sui social, sente davvero bisogno di parlare in televisione di un argomento che gli sta a cuore(?). Non ci sono già tutti i suoi video, le attività sui social, i giornali (ad esempio l'intervista rilasciata al Corriere della sera di domenica scorsa) o le radio, che danno fin troppo rilievo a ogni cosa lui faccia nella vita? Non è già il più grande regista di se stesso? Cosa avrebbe aggiunto l'intervista a Belve? 
Parlare di salute mentale è importante, ieri è stata la Giornata mondiale della salute mentale. Ma ritengo sia necessario un approccio diverso alla materia. Competente, concreto, realistico. Non so quanto potrebbe esserlo un'intervista ad un personaggio di cui ho spesso la sgradevole sensazione che abbia il suo tornaconto in ogni situazione...

Per quel poco che ne so, vi dico: prestate attenzione a chi vi circonda perché i segnali riguardanti la malattia possono essere deboli o quasi inesistenti. Facciamo loro capire "che non sono soli". 

10 ottobre: World Mental Health Day

21 commenti:

  1. Sinceramente di Fedez e la Ferragni mi fido gran poco. Anzi, credo che lui ormai sia vittima di questa sovraesposizione mediatica che di fatto gli ruba la vita (lo farebbe con chiunque). Io trovo aberrante tutto quel vivere costantemente sotto i riflettori, tra social e serie TV, pure nei momenti più intimi. Contenti loro...

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    1. A quanto pare non perde nemmeno l'occasione di lamentarsi dell'ingerenza nella sua vita della stampa e dei social, per cui preferisce essere il primo a mostrare tutto il privato oltre che il pubblico(e penso anche io alla sovraesposizione dei suoi figli). Meglio lui che gli altri o no? Detto questo resta il fastidio di non avere potuto dire la sua sulla salute mentale in un programma della RAI.

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  2. Concordo sull'importanza del tema e della giornata, meno sulla questione intervista pensi che se andava in quel programma significa che era la conduttrice a volerlo intervistare e non lui ad averli chiesto. A questo punto se tu conduttrice mi censuri un tema di cui voglio parlare non è giusto. al limite sarebbe bastato far parlare anche un esperto che poteva approvare o meno le sue parole

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    1. Se non sbaglio la conduttrice voleva che andasse in onda l'intervista e ha appoggiato Fedez, è stata la RAI a dire no. Ed è per questo che lui si è lamentato a mezzo stampa che è stata una decisione presa a tradimento mentre lui era in ospedale...

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    2. La salute mentale è un tema importante e doloroso. Ancora ricordo quel che successe negli anni '80 quando fu approvata la legge Basaglia. Una legge imperfetta che doveva essere rivista e ampliata così come dichiarò lo stesso medico di cui porta il nome.

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    3. Alla chiusura dei manicomi tutti i pazienti tornarono alle famiglie e da allora poco o nulla si è fatto per queste persone... governo dopo governo sono state ignorate.

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  3. Credo di sì, qui ognuno ha un suo tornaconto personale, specie a grandi livelli.. chi appare in televisione per parlare di salute mentale quando avrebbe già millemila canali a disposizione, chi gira film sugli immigrati per ritirare statuette sul red carpet, chi si affaccia dal suo pulpito chiedendo a Isrele di smettere di lanciare missili, mentre da mesi bombarda l'Ucraina.. ecco, dovremmo essere tutti più accorti e sensibili verso problemi simili, comprendere che anche parenti e amici insospettabili possono essere preda di situazioni analoghe, partendo da semplici ansie e depressioni che possono degenerare..

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    1. Basterebbero onestà e coerenza. E non sarebbe più necessario lo "sbraitare" inutile, la presenza costante nel virtuale e nel reale. I proclami, il seguire la "pancia" e rinunciare al pensiero, alla riflessione, allo sguardo lucido e concreto. Il tendere la mano prestando attenzione a chi è intorno a noi. Vedremmo molto di più di quel che accade senza aver bisogno di qualcuno che ci indichi la strada.

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  4. Io invece credo che a parlarne debbano essere anche coloro che vivono il problema sulla loro pelle e lui è uno di quelli. Non importa che abbia soldi, possibilità, psicologi, una bella famiglia, fama, followers.
    Per me resta un ragazzo con una difficoltà condivisa da molti.

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    1. Certo, ottiene molta piu attenzione lui parlandone sui social che chi di quei problemi ne ha fatto un impegno di vita. Ma tra due giorni si passerà ad altro. Con la voracità e l'oblio che caratterizza il web. E le persone che soffrono di questi problemi , torneranno ad affrontarli nell'assoluto silenzio. Ma è giusto?

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    2. Non è giusto e non lo sarà mai.
      Ma non è colpa di Fedez o chi per lui.

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  5. Mah !! Non so se Fedez sia la persona più adatta a parlare di questo argomento, in tele !! Io mi sarei tenuta la mia malattia per me, lui è andato su tutti i giornali. Forse ciò è servito a dare forza e speranza ad altri nelle sue condizioni, tanti hanno donato il sangue e ciò è stato un bene... Non so cosa dire !! Ciaooo

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    1. Mi svilisce il pensiero che abbiamo bisogno di Fedez per convincere le persone a donare il sangue...

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  6. Riguardo al prestare la massima attenzione ai sintomi, spesso invisibili, della salute mentale sono d'accordo con te mai abbassare la guardia, semmai il contrario aumentare l'attenzione per quello che è un autentica emergenza.
    Per quanto concerne l'individuo che hai nominato c'è poco da aggiungere, è lo specchio della società in cui viviamo, una marea di "nulla" che invade ogni cosa lasciando dietro di sé quantità di rifiuti culturali (e non solo).
    Ciao Mariella, buona giornata.

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    1. Sono d'accordo su tutto. E il protagonista del mio post è stato solo lo spunto per affrontare un argomento difficile e di cui in Italia si parla sempre molto poco. Oggi più a me pare che la malattia sia diventata ancora più subdola rispetto ad una volta. Come dici tu, è emergenza vera. Grazie buona serata a te.

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  7. "... la sgradevole sensazione che abbia il suo tornaconto in ogni situazione"
    Siamo in tanti ad avere questa... ma sì, diciamo "sensazione", sebbene io scriverei tranquillo "certezza".
    L'esposizione mediatica di cui gode questo mediocre cantante è la stessa di cui hanno beneficiato (e continuano a beneficiare) tantissimi altri personaggi mediocri che però non perdono occasione per dare appoggio al loro partito di riferimento. Purtroppo in Italia funziona così, lo sappiamo.
    Finché sproloquia le sue supercazzole sui massimi sistemi, amen, ognuno può dire la sua scemenza, non cambia granché.
    Ma un problema serio come la depressione intesa come malattia, quello stato che distrugge l'esistenza di migliaia di persone comuni e dei loro famigliari, non può diventare l'ennesima occasione per quel cantante mediocre e gli altri suoi simili per recitare una parte fingendo di essere parte in causa e dire banalità in serie che non servono a nulla per chi davvero è in quella situazione.
    É probabile che la rai non lo abbia voluto solo per motivi di "colore", magari se invece che l'attuale maggioranza ci fosse stato un altro schieramento di altra ideologia lo avrebbero intervistato. Ma voglio sperare di no.
    Non se ne può più di questi talk show dove una persona incompetente su un certo argomento si arroga il diritto di dire la sua. Il fondo lo abbiamo già toccato in piena pandemia coi talk show mediasettiani in cui gente che non voglio neppure nominare per quanto mi fa schifo spiegava come affrontare la situazione pur avendo zero competenze mediche.
    Diciamo che la cosa migliore sarebbe se spegnessimo tutti la tv, se non seguissimo gli account social di questi figuri, se perdessero l'unica cosa che davvero li rende "importanti": la gente che li ascolta. Perché senza la loro claque queste persone apparirebbero finalmente per quello che sono: il nulla.

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    1. Hai detto meglio di me quel che volevo dire affrontando l'argomento del post. Siamo invasi da persone che si arrogano il diritto di affermare la "loro verità" su ogni cosa senza la ben che minima competenza. La malattia mentale e la depressione, sono un problema di cui parlare certamente partendo anche dal vissuto ma la testimonianza va supportata da persone competenti. Quell'intervista sarebbe stata il solito teatrino tra il personaggio famoso a cui si da fin troppo spazio dai contenuti molto probabilmente superflui. Diciamo che il polverone che ha causato il rifiuto della RAI a mandarla in onda è stato cavalcato a mille dal protagonista che,in questo modo, ha avuto ancora maggior riscontro (ne stanno parlando tutti i spcial e i giornali da giorni) rispetto alla messa in onda. Per cui torniamo alla domanda ci è o ci fa...

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  8. Potrebbe farlo..in tante maniere .
    Penso ne abbia la possibilità..e se lo fa bravo!! Perche la malattia mentale è democratica prende tutti ..anche lui..
    La malattia mentale è una cosa che spesso si tende a nascondere..e non capisco perché.. insomma hai la depressione ..esempio..ma HAI TUTTO..non credo che stai male ..meglio nascondi..se hai male ad una gamba ..esempio..vai da ortopedico e ti cura..se hai mal di vivere ,io lo chiamo anche cosi , e stai MALE ma la cosa è molto subdola e fai molta più fatica a guarire.. e la cosa brutta è che spesso passi x visionario...dai non hai niente!!

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    1. Anche perché si tende a non darle importanza,
      a sottovalutarela e a volte anche a deridere chi ne soffre. Se ne deve parlare ma il parlarne di Fedez lo ritengo superfluo.

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  9. Applausi e inchini per questo post! Non se ne può più! Basta! Se gli piace stare in tv, se ne compri una tutta sua!

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    1. Eh, secondo me ci sta pensando a comprarne una...

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Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere.
(Emily Dickinson)