25 ottobre 2019

CITTÀ SEGRETE E ISOLE FANTASMA.



Ho visto un breve documentario su La Repubblica News che mi ha incuriosito; affronta un argomento iconico: luoghi introvabili o sconosciuti. Lo si deve ad Alistair Bonnet, geografo britannico che ne ha fatto i protagonisti di molti suoi libri.Il documentario in questione cita cinque posti ed io ho voluto approfondire.

AGLOE - STATO DI NEW YORK
è una località fittizia creata dalla Esso nella contea di Delaware (NYC) all'inizio degli anni '30. Si trattava di una trappola per il copyright, ovvero un artificio utile per scoprire eventuali plagi, che sarebbero diventati evidenti se lo stesso nome inventato fosse comparso in una carta pubblicata da un'azienda rivale.All'incrocio delle due strade che delimitavano il luogo fu costruito uno store che sopravvisse fino agli anni '50. Di fatto questo fece in modo che la località divenisse reale. Fino al 2014 è sopravvissuto il cartello che indicava il negozio. Luogo che mi pare perfetto per ambientarci quel bei film americani alla fratelli Coen o serial alla Linch...



L'ISOLA DI PLASTICA - OCEANO PACIFICO
Si chiama Great Pacific Garbage Pack, dalle dimensioni stimate comprese tra i 700 mila e 10milioni di chilometri quadrati che si è formata negli anni grazie all'opera delle correnti oceaniche che hanno convogliato i rifiuti provenienti dai fiumi.  Ha quindi la superficie degli Stati Uniti o alla Penisola Iberica. Una massa di plastica enorme, che mette a rischio la salute dei nostri mari e di conseguenza, la nostra.





ZELENOGORSK - SIBERIA
Per anni è stata definita la città che non esiste. Creata al di fuori da ogni mappa riconosciuta, in Siberia, per sfruttare le sue miniere ricche di ferro e produrre armi nucleari. La città conta circa 90.000 abitanti è fu citata esplicitamente dal Boris Eltsin solo nel 1992.






CONSHELF II - SUDAN
È un vero e proprio villaggio sottomarino, costruito nel 1963 dalla compagnia Conshelf per studiare l'ambiente marino in Sudan. Era formato da quattro prefabbricati d'acciaio: il garage per il disco, il “riccio di mare”, una sorta di stazione di servizio nella quale il disco d'immersione potrà parcheggiare e fare il pieno, la grande casa chiamata “stella di mare” nella quale gli oceonauti avrebbero abitato, l'Hangar per il deposito degli attrezzi e la piccola casa o "stazione profonda" all'interno della quale due di loro vissero per una settimana immersi a -25 metri di profondità respirando una miscela composta da elio, azoto e ossigeno, mentre tutte le altre costruzioni vennero posate a -10 metri di profondità.La casa del mare fu abitata da cinque uomini per due settimane. Insomma i libri di Jules Verne divenuti realtà, grazie a Jacques Costeau che volle a tutti i costi realizzare l'impresa e successivamente un documentario nel 1964.




SANDY ISLAND - NUOVA CALEDONIA
L'isola apparve per la prima volta sulle carte di James Cook nel 1774. Si tratta di un'isola fantasma del Mar dei Coralli tra l'Australia e la Nuova Caledonia. Su google maps è segnata come un puntino nell'oceano, ma in realtà non esiste. Probabilmente i cartografi avevano segnalato un agglomerato di pietra pomice in corrispondenza del punto indicato. La fantasia ha poi fatto il resto creando il mito dell'isola sabbiosa che non c'è!

34 commenti:

  1. Molto interessante questo tuo post. Non sapevo di questi luoghi tranne uno, quello dell'isola di plastica, forse l'unico luogo tra questi che avrei preferito non esistesse davvero. Molto triste anche la ragione per cui si è tenuta segreta la località di Zelenogorsk. Sandy Island, l'isola di cui parla Bennato :-)))

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    1. L'isola di plastica è l'unico luogo che in realtà e purtroppo, conosciamo bene. Avevo letto delle sue dimensioni tempo fa, destinate ad aumentare a causa nostra. Sono rimasta particolarmente stupita del villaggio sottomarino. Un tempo in Rai trasmettevano i documentari di Cousteau, ma questo non lo ricordavo.
      Sì, è proprio "L'ISOLA CHE NON C'È di Bennato, vero... "senza santi né eroi..."

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  2. Davvero tutto stupefacente. Io conoscevo quella dell'isola segnata ma inesistente. Ciao Mari.

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    1. Un documentario davvero interessante e particolare. Mi piacerebbe leggere i libri di Bennet.
      Bacio.

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  3. Ciao Mariella,molto interessanti queste notizie e l'Isola di plastica,tutto sommato è un bene,almeno sappiamo dove andare a raccoglierla e riciclata.
    Ciao.fulvio

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    1. Beh diciamo che, un'isola di quelle dimensioni, danneggia sicuramente la fauna marina. Poi è destinata ad aumentare per cui diventa difficile raccogliere e riciclare.

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  4. Bellissimo il tuo post, l'isola di plastica avevo gia visto un filmato in televisione, che vergogna stiamo distruggendo il pianeta Terra.
    Buon venerdi.

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    1. Verissimo Giancarlo, terribile la questione isola.
      Un abbraccio

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  5. Non l'ho visto, ma mi piacerebbe, davvero interessanti queste storie ;)

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    1. E' un documentario breve, la parte interessante sono i libri del suo autore. Mi piacerebbe approfondire. Un abbraccio!

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  6. Cara Mariella, è un post davvero interessante. Anch'io, come tutti, avevo sentito parlare dell'isola di plastica mentre non conoscevo gli altri luoghi. Saluti.

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    1. Gli altri luoghi sono davvero curiosi, pensa tu che sono riusciti a trasformare in realtà i libri "visionari" di Jules Verne!
      Un abbraccio.

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  7. Mi ha colpito la città da 90000 abitanti: cosa dichiaravano, costoro? Non uscivano mai di lì?
    Cosa c'era scritto sui documenti??
    Interesante "l'incrocio" della Esso, E sai che proprio in Twin Peaks appare davvero una cosa simile?^^

    Moz-

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    1. Ho scoperto, leggendo qua e là che erano molte le "città segrete" nell'ex Unione Sovietica. La maggior parte erano siti di esperimenti nucleari. Gli abitanti dovevano avere il massimo riserbo sulla vita e i costumi, credo venissero minacciati. Non potevano uscire neanche per le vacanze. Erano tutti impiegati nelle attività dei siti nucleari, pochi quelli che avevano lavori civili e che comunque dovevano aver un curriculum personale al di sopra di ogni sospetto. Avevano i loro vantaggi: stipendi più alti, e negozi stracolmi di merce che altrove, la gente poteva solo sognare. Praticamente basi segrete a cielo aperto.
      Sai che non mi ricordavo che in Twin Peaks ci fosse qualcosa di simile? Ma non mi stupisco, è un'atmosfera che a leggerla mi ha subito fatto pensare a Lynch.

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    2. Ed è anche un luogo importantissimo, segreto, appare e scompare :)
      Comunque, fa strano sapere che NOVANTAMILA PERSONE, ossia una città abbastanza grande, possano accettare di vivere praticamente in una prigione dorata...

      Moz-

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    3. Vero, mi domando come si faccia a vivere in un posto che "non esiste".

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  8. Confermo l'esistenza di numerose città segrete sul territorio dell'Ex Urss. L'esistenza di diverse tra loro vennero de-secretate immediatamente dopo la fine della Guerra Fredda ma si vocifera sull'esistenza di altre decine tra loro ancora nascoste.

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    1. Vero, ho letto che sono ancora molte le città invisibili.
      Un abbraccio Nick.

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  9. abbiamo un po’ viaggiato oggi… davvero interessante!!!

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    1. Basta usare la fantasia e oplà ,in un momento, siamo sull'Isola che non c'è...

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  10. Cara Mariella, che magnifico post, sai io non ho mai visitato quei luoghi che ci hai fatto vedere, è tutto bellissimo, grazie della condivisione...
    Ciao e buon fine settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Mi fa piacere averti trasportato in luoghi lontani con il mio post.
      Ti abbraccio forte!

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  11. Il nostro pianeta ci offre tante sorprese, incluse queste strane località, dalle inesistenti alle sottomarine...
    Tralasciando le città fittizie dei fumetti DC tipo Gotham e Metropolis (che è solo omonima di quella nell'Illinois), ti segnalo questo mio articolo pubblicato sul Moz O'Clock qualche tempo fa, relativo a una località che ha iniziato a esistere anni dopo essermici imbattuto io, nel senso che se la cerchi ora Google te la trova, ma all'epoca semplicemente "non era"! :o Direzione: Andriace.

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    1. Ehi, vado subito a leggere, grazie!

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    2. La rubrica sarebbe una cosa da riproporre. Ho letto della vostra avventura, in quel della provincia di Matera, dove sono stata in vacanza la scorsa estate!
      Che brividi, una cosa che mi spaventa è quella di ritrovarmi in macchina, di notte, in una zona isolata e senza riferimenti.
      Ci sei mai tornato di giorno?

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    3. No, ci spostavamo quasi esclusivamente di sera quindi lì non ci sono mai tornato, vista l'accoglienza...
      Attualmente ci hanno fatto un parco archeologico, tuttavia se cerchi con Google Maps, trovi proprio la strada che percorremmo noi, in mezzo al nulla, nonostante all'epoca il segnale stradale fosse quello blu che indica un centro abitato e non quello marroncino dei luoghi d'arte/archeologici...

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    4. Ahahah non hai voluto sfidare di nuovo la sorte... sono curiosa vado a cercare su google la strada.

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    5. Ho visto le foto su google maps, fa venire i brividi anche di giorno...

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  12. Sono luoghi del mistero, mentre l'isola di plastica è un luogo dell'orrore.

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    1. L'isola sta ghermendo il Pianeta. Vero, è un luogo di orrore puro.

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  13. Interessante, anche se inquietante. Mi domando di quante altre realtà esistenti e magari aberranti non immaginiamo l’esistenza. Grazie Mariella. Buon sabato:)
    sinforosa

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    1. Bella domanda, concordo con te. Siamo tenuti all'oscuro di così tante cose...
      Buon sabato a te.

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  14. Post molto molto interessante. Tutti conosciamo l’esistenza dell’isola formata dalla plastica, questa purtroppo è una tragica realtà.
    Felice domenica, un abbraccio
    enrico

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    1. Vero, una tragica realtà. Che pesa come un macigno sulle nostre coscienze.
      Ti abbraccio e grazie.

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Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere.
(Emily Dickinson)