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09 febbraio 2020

SANREMO 2020: COSA RICORDEREMO

ANTONIO DIODATO




È stato il Festival della riscossa di Amadeus. Ha passato la maggior parte della sua vita televisiva rimanendo (lui) un passo indietro agli altri. Senza mai sgomitare e aspettando l'occasione giusta. Non si è fatto trovare impreparato ed ha trasformato il Festival in un inno alla preparazione, alla buona musica e all'amicizia. Uno dei migliori spettacoli visti sulla rete ammiraglia della Rai degli ultimi anni. Assieme a lui, a proposito di amicizia vera, Ciuri Fiorello, l'anchorman più famoso della televisione italiana, oltre che il più bravo.


Ricorderemo i motivi  che abbiamo canticchiato nei giorni immediatamente successivi alle prime due serate. Ricorderemo il trasformismo trasgressivo di Achille Lauro ma non la sua canzone. Il bacio in diretta tra Tiziano Ferro e Fiorello dopo le polemiche per un hastag frettoloso. TIZIANO FERRO. La canzone di Diodato e quella di Francesco Gabbani.  Piero Pelù e i Pinguini Tattici Nucleari. La classe e la bravura di Tosca e di Elodie. Il twerkare di Elettra Lamborghini e i vestiti all'uncinetto di Levante. 

Non avremmo voluto ricordare, l'incomprensibile presenza di Georgina Rodriguez e di Cristiano Ronaldo, l'ora tarda a cui siamo stati costretti, i troppi ospiti, i troppi siparietti,la caduta del finto Ghali che ci ha tolto qualche anno di vita,  la deriva inarrestabile di Morgan.  L'aplomb di Amadeus  quando scopre che Skytg24 ha spoilerato la classifica finale mezz'ora prima dell'annuncio ufficiale. Un Festival indimenticabile ma sul serio.


E voi cosa ricordete?





La classifica finale:
1) Antonio Diodato
2) Francesco Gabbani
3) Pinguini Tattici Nucleari




08 febbraio 2020

70ESIMO FESTIVAL DI SANREMO - LA FINALE




Considerazioni sulla quarta serata

"C'è gente che sotto la poltrona ha il pappagallo."
La puntata si apre con la sfida finale tra le nuove proposte e Fiorello che si ripete,tra conigli e Queen Maria. Ironizza sulla lungaggine del programma e invita Amadeus ad aprire la prossima puntata con la parrucca bionda che sta indossando. Intanto "Ciuri" dilaga nuovamente. 
La vittoria di Sanremo giovani va a Leo Gassmann. Lui bravo, la canzone non eccezionale. Ma penso di poter dire che possiamo aspettarci grandi cose, ha poco più di vent'anni e il genio di famiglia che gli circola nelle vene.
Scoppia la pace tra Fiorello e Tiziano Ferro che si baciano in diretta e in mondovisione. Ed Antonella Clerici torna sul palco dell'Ariston scendendo le scale come sa fare solo lei. Gli artisti eseguono i brani interrotti solo dai "siparietti" e dagli ospiti numerosissimi che affollano l'Ariston. Cala la palpebra per la stanchezza,  ci si riprende solo all'uscita di Achille Lauro in puro delirio mistico e cinematografico. Dove sia il cantante ci si chiede: vediamo solo le maschere. Si pensa sia l'ultimo brivido e si è quasi delusi. E invece no, uomini di poca fede, con Morgan sul palco non si può mai sapere. Riesce a compiere il doppio capolavoro di offendere il suo partner Bugo facendogli abbandonare il campo e a farsi escludere dalla gara. Un genio triste e ormai l'ombra di se stesso. Si abbassano le luci sulla quarta serata. Non ci resta che iniziare con i pronostici per la finale! Ci proviamo insieme? Io comincio con un premio random che regalo a chi, con la sua poesia e delicatezza,  ha riempito di armonia il palcoscenico e al momento è anche primo in classifica:


Premio Mia Martini: DIODATO



Voto 6--- Mediocri.


Grazie come sempre agli amici che mi hanno tenuto compagnia durante tutte queste sere. Siete stati meravigliosi. 


07 febbraio 2020

70ESIMO FESTIVAL DI SANREMO - QUARTA SERATA


Considerazioni sulla terza puntata

La prima cosa su cui si posa il mio sguardo sono i fiori.Finalmente i fiori tornano a Sanremo.Peccato debba subito pronunciarmi sulla presenza inutile e distopica di Georgina Rodriguez sul palco dell'Ariston. Che sembrava avesse una sciarpa sulla lingua, e un tocco di legno infilato dietro. Per non parlare del teatrino a tre, Georgina, Ronaldo e Amadeus.
Ma far presentare le signore che sono uscite dopo per la lodevole iniziativa contro la violenza sulle donne, non sarebbe stato perfetto? Fiorella Mannoia, Giorgia, Laura Pausini, Alessandra Amoroso, Elisa, Emma Marrone, Gianna Nannini, con il loro piccolo ma necessario spot per un concerto che raccoglierà fondi per i centri antiviolenza che sono in difficoltà.
La serata prende il via senza perdersi in stacchetti inutili e regale lo spazio giusto alle canzoni che celebrano i 70 anni della kermesse. L'Ariston risuona di note storiche, da Vacanze Romane a 24mila baci, da Luce (Tramonti a nord-est) a Spalle al muro. I duetti non sono sempre all'altezza delle canzoni, ma ci sta, molti  artisti sono inimitabili. Per ci sono piccoli capolavori, come l'incontro tra Raphael Gualazzi e Simona Molinari sulle note di  E se domani e Tosca con Piazza Grande.
Sembra che abbiano ottimizzato l'utilizzo del tempo limitando a quasi zero gli interventi. O sarà che Fiorello ha dato forfait(forse in polemica con Tiziano Ferro che la sera precedente gli aveva rimproverato le lungaggini) e guarda lo spettacolo in televisione come tutti noi? Al suo posto  arriva il Papa, ops Roberto Benigni😛
Ci racconta il Cantico dei Cantici. Io non lo sopportavo neppure quando leggeva la Divina Commedia.Sono una brutta persona ma è una delusione totale. 40 minuti di troppo.
Per fortuna. subito dopo, rimedia Mika. Ci fa ridere ironizzando sui difetti degli italiani e apprezzandone i pregi, per prima cosa la grande musica d'autore. Nomina Fabrizio De Andrè e lo omaggia cantando  una delle sue più belle canzoni: Amore che viene amore che va. E lo fa splendidamente, malgrado il pubblico dell'Ariston sembri più interessato ai Ricchi e Poveri che a lui.
La terza puntata del Festival rallenta quasi fino a fermarsi,perdendo ritmo e appeal. Certo è lo spettacolo canoro più famoso al mondo e siamo  qui a parlarne per una settimana intera, sapendo che anche le nostre critiche serviranno a far risplendere ogni minuto del programma. Ma ci uccide di stanchezza. Se Amadeus avesse limato ancora qualcosa (tipo la durata dell'intervento inutile di Roberto Benigni) sarebbe stata quasi perfetta.
Ma, come dicevo ieri, si può sempre migliorare.

Voto 6: bravi ma spreconi






06 febbraio 2020

70ESIMO FESTIVAL DI SANREMO - TERZA SERATA


Considerazioni sulla seconda serata


Il calo fisiologico ci sarà anche se, con Fiorello vestito da Maria De Filippi che scende le scale dell'Ariston e si consegna alle teche Rai per sempre mentre Queen Maria lo chiama in diretta,  si raggiungerà sicuramente il 50% di share.
Che poi è questo il motivo per cui paghiamo il canone, con buona pace di Mediaset😇
Però se la gara inizia alle 10.00 di sera c'è un grosso problema di durata. Già la prima serata è finita oltre l'una di notte, la seconda alle 2.00,  la terza alle 3.00, la quarta passa direttamente alla finale!
Fiorello imperversa sul palco, conia neologismi e spara cazz.... un po' troppo, direi. È il Baglioni di quest'anno e noi che pensavamo di esserci salvati in corner😎 Il Festival assume i contorni soliti, annoia, stanca e non fa parlare musica e canzoni. Diventa un meltin-pot discutibile in cui Amadeus scompare.
Inizia la gara con Piero Pelù: la carica giusta. Canzone orecchiabile che le radio trasmetteranno ma per la sua prima volta sul palco dell'Ariston da lui mi aspettavo di più. 
Tra i Pinguini di Ringo Starr e bom bom di Levante, arriviamo al momento TOP serata: Tiziano Ferro in coppia con Massimo Ranieri cantano Perdere l'amore. E il testimone del re della  musica italiana passa, con naturalezza, da Napoli a Roma. Tutt'uno, due giganti. Per me poi, vedere Ranieri su quel palco che canta con Ferro è come sentire il vento del tempo che viene a scompigliarmi i capelli. A cinque anni cantavo a squarciagola due canzoni: Yesterday e Rose rosse.I colori e le sonorità di quest'ultima canzone li ho ritrovati in Sere nere, molti anni dopo. Il duetto mi ha emozionato particolarmente per la bravura dei due artisti che vivono con intensità la passione per la  musica. E questo si vede, si sente e si ama. Perdonate la digressione. 
Alla fine mi sono persa, ho dormicchiato sui Ricchi e Poveri in playback (non ne sentivamo la mancanza) e preparato la colazione con Zucchero in sottofondo. Intanto pensavo a Michele Zarrillo, ultimo cantante in gara,  che avrebbe cantato direttamente ad Uno Mattina. Meno male che arriva Francesco Gabbani,  mi si apre il cuore e Viceversa. Poi la poesia di Paolo Jannacci e il rap di Rancore riaccendono il Festival. E Ranieri di nuovo sul palco per cantare un  pezzo dal suo nuovo album, Mia Ragione, realizzato e prodotto da Gino Vannelli, epperò!
Torna Tiziano Ferro per un medley e canta anche la mia preferita: Sere Nere. San Tiziano da Roma, che regala magia, sorrisi e lacrime agli uomini di buona volontà.


La seconda serata ha mostrato tutte le sue imperfezioni. Il pericolo è scivolare nel solito teatrino surreale che da il fianco alle critiche. Si era partiti benissimo, si può continuare.
Concludo con la frase più bella del Festival: avete usato il vostro tempo nel migliore dei modi? Grazie Paolo per la tua  lezione di vita; ne farò tesoro.

Voto 6-- Bravi ma discontinui.





E grazie agli amici che ieri sera hanno donato, con la loro carica di  simpatia e allegria, il senso giusto alla serata, un bloggare meraviglioso. Vi aspetto  stasera, non mancate.


















Ogni promessa è obbligo. Dedicato a Max.


05 febbraio 2020

FESTIVAL DI SANREMO: SECONDA PUNTATA





Considerazioni sulla prima puntata.

La conduzione di Amadeus è da professionista. Non sbaglia nulla, perfetto, ponderato, tempi giusti.
Un vero presentatore di altri tempi, non fa rimpiangere i grandi di una volta.
Fiorello gli fa da spalla straripante. Apre la kermesse vestito da prete ma ci tiene a dire che è un abito di scena di Don Matteo (l'unico Matteo che funziona in Italia) per trascinare lo share della puntata almeno al 40%. Con lui non ci si annoia e  si ride. Benedice tutti, annuncia ad Amadeus che se fallisce gli tolgono pure I soliti Ignoti e se ne va preannunciandogli che a Sanremo "si entra  papa e si esce  papete". La vedo benissimo per le prossime puntate.

Si parte con lo spettacolo e le giovani proposte; canzoni non inedite, si lasciano ascoltare, va avanti chi se lo merita, ad esempio Leo Gassmann.
Passando ai big, confermo quanto detto ieri: i migliori sono Diodato e Anastasio. Brava Elodie, fresca e nuova.
La rivelazione trash è Achille Lauro, sul palco in tuta dorata Gucci che canta ME NE FREGO, direi che vince l'oscar della sfacciataggine. Ma forse ha vinto già tutto.
Il resto è musica discreta ma tutta già sentita.
Abbiamo il siparietto anni '80 con Al Bano e Romina, tutti in piedi a cantare. Ci sta: è il Festival dei 70 anni, e non finisce qui.
Il vero momento TOP è la presenza di Tiziano Ferro che ha cantato due delle canzoni più belle del festival, tra le più iconiche: Nel blu dipinto di blu e Almeno tu nell'universo. Nella prima fa capire come una grande canzone non sarà mai abbastanza senza un grande interprete, e lui non fa rimpiangere Mimmo Modugno. Nella seconda ci conferma che il mondo non è lo stesso senza Mimì. E questo è un dato di fatto anche per lui a cui si rompe la voce sul finale, per l'emozione.
E lo ammetto, mi sono commossa di più ascoltando e vivendo l'emozione di Tiziano Ferro che a seguire il monologo di Rula Jeberal. Bel pezzo, non inutile come quello precedente di Diletta Leotta(perché?) ma avrebbe colpito lo stesso se fosse stato letto da una bella e brava giornalista italiana. Ecco, l'ho detto.

Ultima cosa: ci sono eco di Baglioni al Festival, l'unico spettro che si agita alle spalle di Amadeus😆

Il voto è 7. Promossi.

Vediamo cosa succederà nella seconda puntata.
Ci saranno gli altri 12 artisti e le loro canzoni. 
Colgo l'occasione per ringraziare gli amici che mi hanno fatto compagnia durante il live blogging di ieri sera. Vi aspetto anche stasera.
Non mancate.

03 febbraio 2020

Il 70ESIMO FESTIVAL DI SANREMO AL VIA


Cosa posso dire, anche quest'anno ci siamo. 
Nelle prossime sere parleremo di Festival, di musica, di artisti, giocolieri, presentatori, ospiti.
Ci sarà spazio per critiche, polemiche, commenti vari.
Spero però, ci sia il tempo giusto e migliore per parlare delle canzoni. 
Sono 70 anni che Sanremo scadenza vita e abitudini della maggior parte degli italiani.
Tutti, anche chi non lo segue e prende le distanze, ha canticchiato i suoi motivi. 
Sul palco dell'Ariston ci sarà Amadeus affiancato dal suo amico Fiorello e da Tiziano Ferro, ospite musicale fisso delle cinque puntate.Poi ci saranno le solite "gradevoli" fanciulle sulle quali sono già state montate ad arte le polemiche che sono il pane di quello spettacolo. 
Tra gli ospiti, oltre al TIZIANO nazionale, Emma Marrone, Albano e Romina.
Intanto vi lascio l'elenco di tutti partecipanti divisi tra Big e Nuove proposte. Un sacco di belle canzoni che non vedo l'ora di ascoltare. Tra i miei preferiti  da subito, Diodato, Pelù, Elettra Lamborghini (per la simpatia) Anastasio, Gabbani e Gassmann.

BIG

1. Bugo e Morgan – Sincero
2. Alberto Urso – Il sole ad est
3. Tosca – Ho amato tutto
4. Rita Pavone – Niente (Resilienza 74)
5. Piero Pelù – Gigante
6. Elodie – Andromeda
7. Le Vibrazioni – Dov’è
8. Riki – Lo sappiamo entrambi
9. Rancore – Eden
10. Elettra Lamborghini – Musica (e il resto scompare)
11. Marco Masini – Il confronto
12. Levante – Tikibombom
13. Achille Lauro – Me ne frego
14. Paolo Jannacci – Voglio parlarti adesso
15. Michele Zarrillo – Nell’estasi o nel fango
16. Raphael Gualazzi – Carioca
17. Giordana Angi – Come mia madre
18. Diodato – Fai rumore
19. Anastasio – Rosso di rabbia
20. Enrico Nigiotti – Baciami adesso
21. Irene Grandi – Finalmente io
22. Pinguini Tattici Nucleari – Ringo Starr
23. Francesco Gabbani – Viceversa
24. Junior Cally – No grazie

NUOVE PROPOSTE

1. Leo Gassmann  – Va bene così
2. Tecla Insolia – 8 marzo
3. Fasma – Per sentirmi vivo
4. Fadi – Due noi
5. Eugenio in via di Gioia – Tsunami
6. Marco Sentieri – Billy Blu
7. Gabriella Martinelli e Lula – Il gigante di acciaio
8. Matteo Faustini– Nel bene e nel male


Da domani si comincia, aspetto le adesioni per il live blogging. Ci sarete?

12 febbraio 2017

VIETATO MORIRE.



Ricordo quegli occhi pieni di vita
E il tuo sorriso ferito dai pugni in faccia 
Ricordo la notte con poche luci
Ma almeno là fuori non c’erano i lupi
Ricordo il primo giorno di scuola
29 bambini e la maestra Margherita
Tutti mi chiedevano in coro 
Come mai avessi un occhio nero
La tua collana con la pietra magica
Io la stringevo per portarti via di là 
E la paura frantumava i pensieri
Che alle ossa ci pensavano gli altri
E la fatica che hai dovuto fare
Da un libro di odio ad insegnarmi l’amore
Hai smesso di sognare per farmi sognare
Le tue parole sono adesso una canzone
Cambia le tue stelle, se ci provi riuscirai 
E ricorda che l’amore non colpisce in faccia mai
Figlio mio ricorda
L’uomo che tu diventerai 
Non sarà mai più grande dell’amore che dai
Non ho dimenticato l’istante 
In cui mi sono fatto grande
Per difenderti da quelle mani
Anche se portavo i pantaloncini 
La tua collana con la pietra magica
Io la stringevo per portarti via di là 
Ma la magia era finita
Restava solo da prendere a morsi la vita
Cambia le tue stelle, se ci provi riuscirai 
E ricorda che l’amore non colpisce in faccia mai
Figlio mio ricorda
L’uomo che tu diventerai 
Non sarà mai più grande dell’amore che dai
Lo sai che una ferita si chiude e dentro non si vede
Che cosa ti aspettavi da grande, non è tardi per ricominciare
E scegli una strada diversa e ricorda che l’amore non è violenza
Ricorda di disobbedire e ricorda che è vietato morire, vietato morire
Cambia le tue stelle, se ci provi riuscirai 
E ricorda che l’amore non ti spara in faccia mai
Figlio mio ricorda bene che
La vita che avrai
Non sarà mai distante dell’amore che dai.
Ricorda di disobbedire 
Perché è vietato morire.
Ricorda di disobbedire 
Perché è vietato morire.
Perché è vietato morire.
Vietato morire

(ERMAL META - VIETATO MORIRE - FESTIVAL DI SANREMO 2017)




Oltre i soliti fiumi navigabili del Festival di Sanremo, ci sono parole che restano. E canzoni che arrivano come pugni e sono vita, coraggio, speranza. 

15 febbraio 2012

IL FESTIVAL DELLA CANZONE ITALIANA - SANREMOSOCIAL

La sessione giovani è quella più travagliata.
Ha un nome speciale SANREMOSOCIAL.

Mille speranze  che possono infrangersi in un attimo.
I ragazzi di quest'anno sono tutti interessanti.
E sono otto.

Verrano presentati martedì sera.

La competizione invece sarà divisa tra  mercoledì e giovedì, quattro per sera con eliminazione diretta dei primi due.
La serata finale per loro con ultima gara e vittoria, sarà venerdì sera.


Eccoli:

1. Alessandro Casillo con "E' vero", 15 anni, milanese;
2. Giulia Anania con "La mail che non ti ho scritto", 27 anni, di Roma
3. Marco Guazzone con "Guasto", romano, 23 anni
4. Celeste Gaia con "Carlo", 21 anni , da Pavia
5. Erica Mou con "Nella vasca da bagno del tempo", 21 anni, pugliese
6. Giordana Angi con "Incognita poesia", 18 anni, da Latina
Gli ultimi due sono i vincitori di AreaSanRemo  ovvero:


7.  i catanesi BIDIEL con il brano "Sono un errore";
 8. la band barese Io ho sempre voglia con "Incredibile",