La Valle D'Ayas ( google images) |
Sono rientrata dal lungo ponte del 25 aprile. Mi è stato amabilmente concesso dallo studio perchè, sanno benissimo che sarà l'unico e che al rientro mi aspetta un periodo di m...
Tra chiusure di bilanci, dichiarazioni dei redditi, tasse da pagare a giugno/luglio, il tempo che avrò da dedicare a me e consorte, si ridurrà drasticamente.
Pertanto, come due cospiratori, siamo partiti in tutta fretta verso la Val D'Aosta.
Faccio una premessa.
Io non amo la montagna. Non mi piace d'inverno (sarà anche perchè non so sciare) e non capisco la gente che si intestardisce a trascorre l'estate tra camminate e ciaspolate in posti al confine del mondo.
Io sono una marinara. Adoro il sole, il caldo, le passeggiate sul bagnasciuga, l'umido soffocante e le zanzare.I vestiti che la sera ti si appiccicano sulle gambe e dietro la schiena, la mancanza di aria fresca, ma certo.
Se devo scegliere la natura poi, preferisco la campagna, sono nata contadina, questo voi lo sapete.Mi piacciono le colline della Toscana, l'Umbria, le Marche, i girasoli, la montagna che si perde nel mare.
Il vino, i colori, i sapori dell'Italia del centro e del sud, la mia Campania, la Puglia, terra d'adozione.
Però, c'è un però chiaramente, ho un marito che invece ama la montagna e i luoghi isolati e ameni. A contatto con la parte più selvaggia della natura. I grandi rilievi montuosi, le baite, le mucche, le salite ardite.
Questa volta ho dovuto capitolare, e in un battibaleno, la mattina di giovedì ci siamo ritrovati a Varrés, valle Walser, a una manciata di chilometri da Aosta.
La valle di Ayas, per l'esattezza, tra Arnad e Saint Vincent.
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Il colpo d'occhio da Challand (foto MS) |
La frazione è Challand Saint Victor, piccola e graziosa. Sospesa tra il Monte Rosa e la valle.
Già, il Monte Rosa.
Una corona verde e innevata sulla cima. Tra rocce, alberi e cascate che si riversano nei mille affluenti dei Po.
Mentre arrivavamo,nomi familiari, custoditi nella profondità della mia memoria.Ricordi scolastici e filastrocche imparate per non dimenticare nomi e luoghi. Le ricordate?
I fiumi, come la Dora Baltea, e le valli, come Ayas e Gressoney.
Io non pensavo che sarebbe stato così bello. Soprattutto l'incanto che mi ha donato passarci intere giornate, scoprendo per esempio, i laghi, specchi di cristallo fuso e i castelli, di cui queste valli per ovvie ragioni di difesa, sono ingioiellate.
Un centinaio di castelli e fortezze lungo la valle.
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Lago di Brusson (foto MS) |
Un centinaio di castelli e fortezze lungo la valle.
Per me che cresco con il mito di Cenerentola, una goduria infinita.
I fiori meravigliosi nei giardini del Castello, hanno catturato gran parte della mia attenzione.
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Tulipani ad Issogne (foto MS) |
Poi Castel Savoia, regno indiscusso della regina Margherita e il meraviglioso e medievale castello di Fenis.
Castel Savoia (foto MS) |
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Il Castello di Fenis (foto MS) |
Preparatevi, ci sarà un post apposta dedicato ai castelli, fatevene una ragione.
Arriviamo a Gressoney, deliziosa cittadina tipica, con le casette di legno e pietra, un torrente che la divide, un piccolissimo cimitero sul retro della chiesina, e tanta meravigliosa gente del posto. Ospitale e gentilissima. Abbiamo passato un po' di tempo a parlare con un vecchio fotografo del luogo, proprietario di uno dei negozi storici del paese, che aveva ancora nello sguardo la passione per la fotografia del primo giorno e allo stesso tempo l'amarezza scaturita dalla consapevolezza che ormai, il mestiere o meglio quella passione, con l'avvento del digitale è ormai quasi scomparso.
Ho comprato un suo libro di fotografie e ne conserverò per sempre il ricordo.
Grazie sig.Guindani.
Ho comprato un suo libro di fotografie e ne conserverò per sempre il ricordo.
Grazie sig.Guindani.
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Gressoney (foto MS) |
Un salto a Cogne, che mi è apparsa avvolta da un'aura triste che purtroppo,credo, non sparirà mai.
Forse la cittadina che mi ha deluso di più. Anche per via del tempo pessimo che abbiamo trovato.
Con il Gran Paradiso completamente avvolto nella nebbia.
A Courmayeur invece, ci siamo trovati meglio. Una bella passeggiata nella cittadina e poi il pranzo, presso lo Chalet Proment da Floriano,alla base del Monte Bianco. Spettacolare e immenso, completamente innevato. Mi ha intimorito la sua natura superba.Siamo riusciti ad oltrepassare le piste da sci, ormai già chiuse e constatare che lì l'inverno non è ancora finito.
Ieri sera era prevista neve. Appunto.
Ieri sera era prevista neve. Appunto.
E' stata una esperienza molto piacevole. Mi sono stupita e meravigliata per il silenzio e per la sensazione di essere sospesa nel tempo. Tutti i suoni erano attutiti, persino i passi passi fatti e le parole dette, erano come sussurrati.
Ma riconosco pure che a completare amabilmente i nostri quattro giorni di relax, molto ha contribuito anche il bellissimo bed&breakfast che ci ha ospitato, in loco.
L'ospitalità di Melania e Fabio, marito e moglie proprietari della struttura, è stata determinante.
Ci hanno coccolato e viziato, con attenzioni e cure davvero speciali.
E ci hanno stupiti, raccontandoci del loro amore per questo lavoro e di come, da Milano sono arrivati qui, facendo una scelta di vita radicale, circa sei anni fa.
Lei insegnante, lui primo Chef all'Hotel Principe di Savoia, hanno affrontato con coraggio e determinazione, la decisione di cambiare completamente prospettive e qualità di vita.
Amavano questi luoghi che conoscevano e frequentavano da tempo e, la decisione del dove è stata presa senza alcun dubbio.
Sono soddisfatti grazie ad un'attività che li completa, nella massima serenità.
Vi dirò che li ho invidiati, un po'.
Ho invidiato il coraggio di rimettersi in discussione in età adulta, quando ormai le consuetudini e le abitudini di vita sono consolidate. Poi, lasciare una grande città per un piccolo centro che sul piatto della bilancia ha, anche i suoi bei lati negativi; ad esempio crearsi nuovi legami di amicizia non credo sia stato facile.
Mi è parso degno di ammirazione. Sinceramente, io non credo ci riuscirei.
Mi lamento della vita stressante a cui sono costretta ma, fondamentalmente, non riuscirei a farne a meno.
Al contrario di mio marito che se potesse, lo farebbe immediatamente, rischiando di non trovarmi d'accordo.
Il problema non si pone per ora, ma chissà il futuro cosa ci riserva.Se un giorno dovessi avvisarvi con un post che mi sono trasferita in montagna, non dite che non vi avevo avvisati.
Abbiamo ringraziato con affetto i nostri due ospiti. Fabio per la cura e la bravura che ha messo in ogni piatto cucinato con una professionalità e maestria indiscussa. E' stato un onore conoscere una persona di tale statura professionale.
Alcuni esempi della sua cucina alla quale è impossibile resistere.
Alcuni esempi della sua cucina alla quale è impossibile resistere.
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Frittelle di mele cotte al momento accompagnate da lardo di Arnad. |
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Polenta con salsiccette e patate rosse dal sapore antico. |
Melania, per l'ospitalità accurata, che è andata ben al di là di quanto è finalizzato alla sua professione. Per ogni gesto e parola dedicata a noi, suoi ospiti.
Per le lunghe chiacchierate e per i consigli su luoghi e cose da vedere.
Abbiamo conosciuto delle persone stupende e un luogo meraviglioso che vi consiglio vivamente.
Di sicuro siamo stati fortunati.Non è facile.
E ogni volta mi sorprendo di come sia generosamente ricca la nostra Italia e di come, molto spesso, non diamo abbastanza importanza alla nostra terra, davvero unica.
Per staccare dalla nostra quotidianità, per le vacanze,preferiamo lidi lontani dove, magari,si conservano "quattro pietre" riuscendo a viverci molto bene.
Certo, all'estero,lo sanno fare molto meglio di noi, nonostante le nostre "pietre" siano sparse a migliaia di migliaia in tutto il territorio.
Ma non le consideriamo Patrimonio eccelso e le lasciamo completamente abbandonate, DIMENTICATE.
Che poi imparare da dove ripartire sarebbe molto facile. Se solo ci riflettessimo un po'.
Di sicuro siamo stati fortunati.Non è facile.
E ogni volta mi sorprendo di come sia generosamente ricca la nostra Italia e di come, molto spesso, non diamo abbastanza importanza alla nostra terra, davvero unica.
Per staccare dalla nostra quotidianità, per le vacanze,preferiamo lidi lontani dove, magari,si conservano "quattro pietre" riuscendo a viverci molto bene.
Certo, all'estero,lo sanno fare molto meglio di noi, nonostante le nostre "pietre" siano sparse a migliaia di migliaia in tutto il territorio.
Ma non le consideriamo Patrimonio eccelso e le lasciamo completamente abbandonate, DIMENTICATE.
Che poi imparare da dove ripartire sarebbe molto facile. Se solo ci riflettessimo un po'.
Evviva la Val D'Aosta, evviva la nostra ineguagliabile Italia.