21 gennaio 2019

MAURIZIO DE GIOVANNI: VUOTO.



AUTORE: MAURIZIO DE GIOVANNI
TITOLO: VUOTO
EDIZIONI: EINAUDI STILE LIBERO
PAGINE: 344
PREZZO: 19,00




"questa carezza, amore mio, ha il rumore di una perenne risacca. Del vento tra le foglie e del canto degli innamorati, della musica di un violino di notte e del pianto di un neonato. Il suono di questa carezza è necessario e disperato, per questo lo ascolti in silenzio, sorridendo a occhi chiusi come riconoscendo la nostra speciale sinfonia".



C'è aria di preoccupazione al commissariato di Pizzofalcone. 


Tutti preoccupati per Giorgio Piselli, detto il Presidente, e sostituto commissario. Ricoverato in ospedale per un grosso problema di salute. È in terapia intensiva: vuoto di forze.



L'ispettore Giuseppe Lojacono, detto il cinese, ha ripreso a frequentare il suo "amore" misterioso, ovvero il pubblico ministero Laura Piras, ma non sa cosa succederà domani: vuoto di futuro.



Il vicequestore Luigi Palma, detto Gigi,  al comando della squadra, sembra stia declinando le responsabilità, perché ha la testa e il cuore altrove: vuoto di potere.



L'assistente capo Francesco Romano, detto Hulk, ha visto trasformarsi la sua vita grazie ad uno scricciolo di bimba appena nata; ma dovrebbe trovare una soluzione ai suoi problemi: vuoto di decisioni.



Il vicesovraintendente Ottavia Calabrese, detta Mammina, vede la sua vita passarle davanti come se fosse dietro un vetro, e quel vetro avrebbe voglia di romperlo: vuoto di certezze.



L'agente assistente Alessandra di Nardo, detta Alex, sta costruendo la sua nuova vita, e mette su un mattoncino dopo l'altro. Ma come è difficile: vuoto di coraggio.



L'agente scelto Marco Aragona, che vorrebbe essere detto Serpico, pare Bertoldo e sembra un vuoto a perdere. Sembra.



Il vicecommissario Elsa Martini, detta la rossa, è arrivata per sostituire il collega ammalato. Appare fuori luogo e fuori posto. Con un storia così pesante sulle spalle da sembrare troppo perfino per i "Bastardi". Vuoto di passato.





Intanto un'insegnante di scuola superiore scompare e una sua collega e cara amica ne denuncia la sparizione. 
Dovrebbe essere un caso di routine a Pizzofalcone. Ma lì, mai niente è quel che sembra.



Maurizio De Giovanni, intinge di nuovo la penna nel giallo moderno di una Napoli grigia stavolta, dove tutto si confonde e le certezze scompaiono.

Lo fa con una poesia che ricorda un'altra Napoli più antica e sempre, maledettamente, bellissima.



L'ultimo romanzo sui "Bastardi di Pizzofalcone" lo leggi con un groppo alla gola e una mano a stringere il cuore. Vorresti non arrivare alla fine. Eppure la sorpresa più grande è lì, pronta a farti respirare ancora.





20 commenti:

  1. Bella recensione, che invoglia alla lettura di questo libro. Magari lo acquisterò. Saluti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Mirtillo, contenta di avere destato la tua curiosità.
      Un abbraccio e buona serata.

      Elimina
  2. La famosa serie di libri da cui è tratta la serie i bastardi di Pizzofalcone...
    La serie sviluppa autonomamente partendo da ciò che è raccontato dei libri?
    Domanda forse inutile, ma sono ignorante sia per ciò che concerne i libri, sia per ciò che concerne la serie tv..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La serie segue le tracce dei libri. A volte, forse un paio di puntate si è distaccata. Ma ha il gran merito di aver potuto dare voce e aspetto ai protagonisti. E tutti gli attori sono perfetti nel loro ruolo, tranne uno. Per saperne di più dovrai leggere tutti i libri e recuperare le due stagioni della fiction ahahaha buona serata😘

      Elimina
    2. Uh... ma sono curiosissima adesso: qual è l'attore che non è perfetto nel suo ruolo nella serie TV? Non avendo letto i libri magari io non riesco a trovbare la poca credibilità o la mancanza di aderenza al personaggio descritto nei romanzi, perchè mi sono sembrati tutti bravi e credibili... che dubbio ora mi hai messo in testa, Mari!!
      Un bacio, buona giornata.

      Elimina
    3. Ma non posso spoilerare! C'è un personaggio che avrebbe avuto bisogno di un attore più simile sia fisicamente che caratterialmente. Diciamo che è l'unica pecca della traposizone televisiva o quasi.Un bacio a te😉

      Elimina
  3. Che gran bella recensione!!
    hai "affidato"ad ognuno il suo vuoto del titolo..
    che solerzia e stile!!
    e mi hai incuriosito tantissimo!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si, mi sono divertita a caraterizzare i personaggi usando il "linguaggio" dell'autore. Mi è sembrato un bell'omaggio. Sono contenta sia piaciuto.😘

      Elimina
  4. Mi unisco a Juliette a farti i complimenti perchè è bellissimo il modo in cui hai descritto lo stato di ogni personaggio, con il suo personale "vuoto". Una recensione così originale non è facile da trovare!
    Io ho visto quasi tutti gli episodi della serie televisiva tratta dai romanzi della serie dei Bastardi di Pizzofalcone e mi sono piaciuti, ma non hoi letto i libri. Per ora non li metto in lista perchè ci ho messo già quelli sempre di De Giovanni ma della serie del Commissario Ricciardi, dietro consiglio da un'amica di cui mi fido molto ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io sono più che certa che passerai da una serie all'altra. De Giovanni ti sedurrà come è successo a me e a tutti i fan devoti, sparsi ovunque in Italia e all'estero. Forse dovrei dire "stregata" nel caso di Ricciardi, poi capirai perché. Eh questa amica che ti suggerisce è porprio un tipetto unico😉😘

      Elimina
  5. Quanta straordinaria emotività in questa tua recensione! Devo dire che lo stralcio che hai postato all'inizio è poesia pura.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non ci si aspetta da un giallista una prosa che vira verso la poesia, ma De Giovanni ha questo di bellisisimo ed emozionante. Contenta che ti sia piaciuta la mia recensione e l'incipit.😘

      Elimina
  6. mmmmmmhhhh... ma ci hanno fatto anche la serie, giusto?... Mi attira, lo stralcio che hai riportato è pane per me *_*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Penso proprio che potrebbe piacerti, Irene. Sì è quella della serie televisiva.
      Bacio.

      Elimina
  7. Sei un recensionista nata. Mi chiedo quando recensirai non solo una mia poesia, ma un testo e quello -l'unico finora di poesie-è
    già in tuo possesso. È talmente bella la tua recensione che io ho incaricato mia nipote di ordinarmelo da Amazon. Vedi un po'. ma la provvigione dovrebbe andare a te.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non so se avrò mai il coraggio di recensire un libro di poesie. È una cosa che mi spaventa. Non credo di essere così brava. figurati poi le tue... che sono così belle e complesse. Mi accontento di provare a capirle e non sempre ci prendo.
      Grazie per il complimento. Ho cercato un po' di originalità visto che le recensioni possono essere abbastanza noiose.
      Per la provvigione possiamo metterci d'accordo ahahahah

      Elimina
  8. Non credo di avere il tempo per leggere questo libro, però quello per passare a salutarti lo trovo e, spero, lo troverò sempre :)

    Un grande abbraccio :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E guai a te, se non passi a salutarmi!
      Ti abbraccio forte e ti aspetto sempre. Sai che questa è casa tua.

      Elimina
  9. La tua recensione è un bel invito a leggere questo libro.
    Serena notte.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Cavaliere, sempre un gran piacere averti qui da me.

      Elimina

Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere.
(Emily Dickinson)