14 giugno 2020

I VINILI DELLA DOMENICA: HELP - BEATLES



Logica conseguenza al post di venerdì dedicato a YESTERDAY, la mia canzone del cuore, è che io vi parli di HELP! l'album di riferimento.

Nel 1965 i Beatles erano stremati, tra stanchezza fisica e mentale. L'anno precedente li aveva consacrati a livello mondiale e ora bisognava rafforzare e anche consolidare tutta la loro popolarità. Ma i problemi personali, soprattutto di John e Paul ,erano parecchi. Il primo era in piena crisi matrimoniale con Cinthia, passava intere giornate in casa ad ascoltare Bob Dylan(che influenzò in maniera palese la sua scrittura al momento di comporre le canzoni per il nuovo album)  e ingrassò a vista d'occhio. Il secondo invece, conduceva una vita sociale molto attiva al fianco della sua fidanzata, Jane Asher, una giovane attrice molto promettente. Paul non amava molto l'idea che le donne lavorassero (maschilista) e questo fu uno dei motivi per cui la relazione era destinata a naufragare. I due Beatles minori, George e Ringo, essendo meno colpiti dall'interesse del pubblico, facevano vita tranquilla e rilassata. Intanto, nel febbraio del 1965, il loro agente, George Martin, li "ricondusse all'ordine" e impose loro di dedicarsi al nuovo film in fase di realizzazione la cui colonna sonora cominciarono a registrare negli studi londinesi di Apple Records. Nasceva HELP!



La canzone che da il titolo all'album e che uscì come singolo apripista, fu scritta da John in piena crisi nostalgica nei confronti della sua infanzia. Qualche anno dopo l'artista dichiarò che fu una delle pochissime canzoni autobiografiche che compose.  Il grido d'aiuto era estremamente sincero. Ci sono dei versi che paiono sintetizzare il rovescio della medaglia di fama e successo: essere sballottolati in giro per il mondo senza comprendere mai appieno dove o chi fossero. Molto probabilmente era anche influenzato dalle prime esperienze con l'LSD e  alcuni momenti del testo, si potrebbero ricondurre allo stato di alterazione mentale dovuto all'assunzione dell'acido.

L'album è composto da 14 brani alcuni molto belli altri onestamente meno, con testi che spaziano dall'amore all'amicizia con accenni all'omosessualità (non loro ma di conoscenti) fino ad arrivare ad alcune canzoni come Ticket to Ride molto più complessa delle altre che ha acceso aspri dibattiti sulla sua interpretazione. Scritta da John ma a cui Paul sicuramente contribuì in larga parte, la più lunga realizzata fino a quel momento. Definita la canzone psichedelica (e qui torniamo alle droghe sperimentate nel periodo) la prima canzone heavy metal  della storia del rock, come la descrisse lo stesso John con alcuni riferimenti al turismo sessuale di Amburgo, dove avevano vissuto agli albori della loro storia musicale. Per quel che mi riguarda è una semplice canzone d'amore con un ritmo sostenuto, nulla più.

E poi c'è Yesterday. Paul disse di essersi svegliato un mattino con quel ritmo in testa convinto di averlo sentito chissà dove. Andò al pianoforte e la suonò dall'inizio alla fine. La frase musicale era arrivata tutta in un botto con la freschezza di un sogno, la ricordava perfettamente. Ma temendo di averla ascoltata altrove sottopose i suoi amici ad un mese di stress suonandola ovunque e cercando rassicurazioni a riguardo di un eventuale plagio. Ci mise dentro una frasetta frivola "scrambled eggs (uova strapazzate) a cui seguivano parole come oh my baby how i love your legs (piccola mi piacciono le tue gambe). Il testo fece ridere tutti ma la melodia aveva colpito e affondato.
Solo successivamente, mentre era in vacanza in Portogallo con Jane, riuscì a mettere insieme un testo adeguato. Venne fuori con la stessa facilità della melodia, anche se la storia non è così semplice da comprendere. La persona va via e lui resta lì a ricordarla e forse non si tratta di uno screzio sentimentale ma della morte della mamma. Quando sottopose la canzone al gruppo tutti all'unanimità la definirono "la canzone perfetta".  E convinsero Paul a cantarla in un assolo. Così è arrivata a noi. La canzone più bella del ventesimo secolo e la TOP 1 di tutti i tempi.


Ora vi lascio alle tracks dell'album e buon ascolto a tutti.


HELP - 6 AGOSTO 1965 -  PARLOPHONE RECORDS



FONTI:
THE BEATLES THE BAND THAT CHANGED THE WORLD - THERRY BURROWS
THE BEATLES LYRICS - HUNTER DAVIS

SIDE ONE



20 commenti:

  1. Per quel che mi riguarda Help è una delle 100 migliori canzoni di tutti i tempi, insieme ad Yesterday ovviamente ;)

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    1. Non potrei essere più d'accordo!
      Buona domenica Pietro.

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  2. Help è la canzone che ricordo più facilmente dei Beatles.
    Mi è sempre piaciuta.
    Hai mai sentito la cover delle Bananarama ?
    Ciao

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    1. Help, i need somebody, Help not just anybody...
      Un vero e proprio classico, la canzone dei dubbi e del tormento:-)
      Non mi ricordo la versione della Bananarama, sarà trash di sicuro conoscendole, per cui vado a guardarmela ahahah

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  3. Un bel successo musicale.
    Serena domenica.

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    1. Direi qualcosa in più di un bel successo:-)
      Buona domenica a te!

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  4. Un gruppo che mi ha accompagnato dai tredici anni in su, per me, a quel tempo, esistevano solo loro, raccoglievo persino ogni pezzo di giornale che parlavano dei Beatles e il mio preferito era Lennon.
    Questi sono brani indimenticabili, uno più bello dell’altro, come dimenticare?
    Grandi grandissimi “scarafaggi” di Liverpool.
    sinforosa

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    1. Certo che tu li hai vissuti nel periodo migliore quando erano in attività, io li ho avvicinati dopo e ho ricostruito con il tempo, il loro lavoro e la loro musica. In ogni caso sono una passione bellissima, unica.
      Grandi e immortali.
      Ma non l'hanno mai scritta una canzone che si intitola "solo" Forever?
      Ahahah
      Buona domenica Sinforosa.

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  5. ... che parlava... non parlavano, scusa

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  6. Cavolo, non sapevo che Yesterday avesse quella genesi praticamente onirica, tra uova strapazzate e frivolezze.
    Ticket to ride è la canzone che più mi rimase impressa da piccolo, chissà perché.

    Moz-

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    1. Pensa se Yesterday gli fosse stata suggerita da un compositore del passato attraverso un sogno ahahah
      Ma dai è curiosa questa cosa di Ticket to ride... forse avevi voglia di viaggiare?

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  7. Cara Mariella, non potrei che essere pure io d'accordo con questo hai detto.
    Ciao e buona domenica con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso 

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    1. E ne sono felice, grazie Tomaso.
      Buona settimana.

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  8. Bellissimo questo post, grazie ho imparato tantissime cose su questo alubum e sui Beatles che non sapevo.

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    1. Sono post di nicchia, io mi diverto a scriverli e per farlo mi documento per trovare particolari sconosciuti ai più. Sui Beatles poi ho letto tanto e mi piace condividere.
      Mi fa tanto piacere se qualcuno di voi trova belli e interessanti i miei post e non si annoia, vuol dire che non è un "lavoro" inutile.
      Un abbraccio e grazie!

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  9. Paul è sempre stato forte dal punto di vista melodico. Ha fatto di quelle canzoni che le senti e ti stupisci che nessuno le abbia scritte prima, perché non è facile sentire canzoni con melodie così definitissime come le sue. E dunque non mi meraviglio che lui avesse l'ansia che qualcuno avesse già scritto Yesterday (aanche se non lo sapevo e grazie dunque per averlo scritto)
    Help è sempre emozionante con quella richiesta di aiuto. Mi colpisce sempre quando fa il confronto col passato dove non aveva bisogno di aiuto ma poi le cose sono cambiate.

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    1. Un genio ecco cos'è. Mica per nulla erano i Beatles:-)
      Deve essere stato un martello pneumatico per tutti ad un certo punto non ce la facevano più a ribadire che era inedita. E lo convinsero a cantarla da solo ahahahah
      Help una canzone che ti entra sotto pelle e rimane lì. Potresti ascoltarla all'infinito e non ti stancherebbe mai. Paul la scrisse sapendo che era un grido di aiuto che non sarebbe mai stato accolto fino in fondo. Chi puoi credere che un personaggio, bello, bravo, ricco e famoso abbia bisogno di aiuto? Nessuno.
      Ciao!

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    2. È vero, ancora adesso c'è chi si stupisce se alcune persone famose abbiano delle difficoltà. È vero che non avere soldi può essere un serio problema, ma l'averne non rende immuni da sofferenza

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    3. Perdonami, la canzone è stata scritta da JOHN LENNON.
      Vero, a volte dimentichiamo che gli esseri umani soffrono e che il successo, la fama, il denaro non ripara nessuno dai dolori.

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Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere.
(Emily Dickinson)