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"Mi chiamo Regina e domani mi sposo. Ho 36 anni e sono arrivata in Italia 25 anni fa su un "barcone" di migranti provenienti dalla Nigeria, il mio paese di origine. Ero poco più di una bambina, sola e sperduta alla ricerca di un posto dove vivere e nella speranza di realizzare i miei sogni. Avevo subito atti di inenarrabile violenza praticati con estrema facilità in un paese dove le donne, fin da bambine, sono continuamente vessate e abusate. All'arrivo in Italia fui portata in una struttura protetta ad Ascoli Satriano. E lì, conobbi l'ispettore Antonio D'Amore, che si occupava del recupero dei minori. Antonio e la sua famiglia si sono presi cura di me fin da subito. Sono stata accolta come una figlia e amata. Loro sono diventati la mia famiglia Italiana. Hanno saputo sostenermi, mi hanno colmato di affetto e premure. Grazie a loro ho buttato giù il muro che mi ero costruita per proteggermi dal dolore e dalla sofferenza. Sono riuscita ad integrarmi e sono diventata mediatrice culturale presso l'Associazione Intersos. Qualche anno fa ho conosciuto Daniel, l'amore della mia vita. I miei sogni si sono realizzati ma non avrei avuto tutte queste possibilità, senza Antonio. E domani sarà proprio lui ad accompagnarmi all'altare nella bella chiesa di Gesù e Maria a Foggia. Il mio papà italiano. Colui che mi ha salvato e mi ha ridato speranza e fiducia nell'essere umano."
Regina e Daniel si sono sposati sabato 22 maggio. La storia di Regina mi è sembrata perfetta per partecipare all'iniziativa lanciata da Daniele Verzetti (i dettagli QUI) e continuare a parlare di quel che subiscono le donne in tutto il mondo. E quanto ancora c'è da fare fino a quando le violenze di ogni genere perpetuate su donne e bambine, saranno solo un brutto ricordo del passato.
FONTI: La Repubblica/Foggia Today
Storie belle se se ne sentono sempre di più, ma quelle orrende ne offuscano terribilmente la luce. La mia speranza è che si possa solo migliorare, ma i tempi sembrano biblici e sormontati sempre di nuove difficoltà, di nuova cattiveria, di nuove intemperanze, figlie di mentalità ristretta, di cervello minimo, di cuore invisibile..
RispondiEliminaLa storia di Regina è emblematica. Se tutto funziona la speranza può divenire realtà.
EliminaUna bella storia che rammenta come tra l'uomo e la donna ci dovrebbe essere amore e soprattutto rispetto, certamente mai violenza. Il giorno in cui si leggeranno solo notizie del genere sarà un bellissimo giorno.
RispondiEliminaCome te spero che notizie del genere non facciano più "rumore".
EliminaLa vostra iniziativa è lodevole, ringrazio Daniele di averla ideata.
RispondiEliminaQuesta storia non la conoscevo. Vorrei che fosse un qualcosa di ovvio. Vorrei che sparissero questi barconi e che la loro venuta in Italia fosse libera e normale. Vorrei che non ci fossero certi elementi, che una volta arrivati qui queste giovani trovassero ospitalità, solidarietà, integrazione.
Ma purtroppo non è così.
Poi c'è la meraviglia, lo stupore, la gioia di vedere che non esistono solo mostri che approfittano di loro.
Questa storia, che dovrebbe essere una normale storia d'amore, appare come una grande eccezione. A questo mi ribello.
Ma sono felice di vedere che l'umanità sta scaturendo fuori, forte e chiara. Il tuo racconto lo mette in evidenza Mariella e ti ringrazio tanto di averne scritto.
Ti lascio il mio forte abbraccio e... buona Domenica. ♥️
Sono assolutamente d'accordo. Anche io non vorrei più leggere di barconi, di guerre, di fughe, di violenza, di razzismo. E invece siamo ancora qui a parlarne e chissà per quanto tempo ancora. Grazie Pia, come suggerisce Daniele, tutti possono partecipare all'iniziativa, pensaci per il mese prossimo😉😘
EliminaCi dovrebbero essere tante belle storie come questa.Buona domenica!
RispondiEliminaSperiamo diventino la normalità. Buona domenica🌻
Eliminache bello leggere una storia come questa di Regina, che venendo qui ha trovato un motivo per sperare, per ricostruirsi una nuova vita, e questo grazie a persone che hanno capito cosa voglia dire accogliere l'altro, senza pregiudizi stupidi. Auguro con tutto il cuore ogni bene a Regina <3
RispondiEliminaun abbraccio Mariella
Per una Regina che riesce a superare gli orrori e a ricominciare, troppe sono ancora le donne che si arrendono. Storie come questa devono darci la forza di continuare a lottare e a sperare. Un abbraccio a te🌻
EliminaHo la mia storia personale..+ di 25 anni fa suocero cercava persone per raccolta pesche..si presenta una ragazza di 16 anni erano pochi mesi che veniva dal Ghana..grandissima lavoratrice ..a fine stagione ci sgridava se raccoglievano pesche male 😆
RispondiEliminaVeniva tutti i giorni pian piano ho scoperto la sua situazione famigliare ..e li è diventata la mia figlia adottiva..non abitava con me ..ma sempre seguita e aiutata..beh son passati + 25 anni ...masermpre insieme
Son arrivati 3 bambini...i miei bambini!!!!!anche se adesso 2 son più alti di me....abbiamo condiviso tante cose ..tanto bene ..lacrime..litigate..adesso si son trasferiti in Inghilterra...storia lunga da raccontare....son stata da loro ..loro stanno da me..son 2 anni covid che siamo lontani 😥.
Cj sentiamo tutti i giorni ..baci ..litigate ..e altro ..
Ma son la mia Famiglia del cuore ❤
E so che per loro noi siamo la loro 💕
Buona domenica
Che storia meravigliosa.Penso spesso che tu abbia un po' di magia nascosta tra i capelli fuxia e il cuore💜 Ma come si chiama tua figlia adottiva? Spero vengano a trovarti appena si potrà. Ti abbraccio forte forte...
EliminaHilda ❤
EliminaAh i miei piccoli (185cm)..
Kingsley e Christian
E la piccola 11 anni si chiama come me Victoria..
Tiziana Vittoria
Su fb li puoi vedere ..
Tiziana albertini verona
Ne parli con una tale gioia, che è un piacere anche solo leggerne. Non ho Fb ma saranno sicuramente dei ragazzi splendidi😉 Buona serata Tissi e grazie💙
EliminaÈ una storia che mi ha commosso, una storia che ha un lato terribile e drammatico ma dall'altro anche quello salvifico. Soprattutto è una storia a lieto fine e questo mi piace moltissimo ed è anche una storia vera. Grazie Mariella, grazie anche per essere una delle partecipanti a questa mia iniziativa.
RispondiEliminaOggi,nello spazio dedicato alle donne vittime di violenza, volevo seminare un po' di speranza. Spero di esserci riuscita. Non faccio nulla di speciale se non tenere fede alle intenzioni. Se prometto qualcosa, mantengo.
EliminaUna bellissima storia d'amore, che merita di essere conosciuta perché Regina , grazie all'affetto di tanti, ha potuto cambiare la sua vita e realizzare il suo bellissimo sogno e così dovrebbe essere per tutte. Buona domenica.
RispondiEliminaÈ stata fortunata, ha trovato un circolo d'amore. Così dovrebbe essere per tutte, ma siamo ancora lontani. Buona domenica a te🌻
EliminaSe vediamo con gli occhi del cuore, ogni giorno ci scorrono accanto persone che hanno bisogno, magari è l'anziano che non arriva a fine mese, o la famiglia che fatica a sbarcare il lunario. Il contesto morale non è mai neutrale, non possiamo autoesentarici individualmente dal porgere un aiuto a chi si trova in difficoltà. Tanti auguri a Regina: evviva gli sposi!
RispondiEliminaCerto, nel quotidiano possiamo fare molto. Fondamentale osservare con attenzione quello che ci circonda. Un piccolo gesto può aiutare nei momenti di difficoltà. Buona domenica🌻
EliminaBellissima storia..dopo tanto dolore il cuore di questa donna si è illuminato di goia. Rincuora sapere che ci sono donne che, dopo tante ingiuste sofferenze, riescono a trionfare. Ciao, Mariella.
RispondiEliminaHo avuto piacere nel raccontarvi la storia di Regina. Che è a lieto fine e fa sperare. Un abbraccio e buona serata💙
EliminaUna bella storia d'amore.
RispondiEliminaSereno giorno.
Più che amore, affetto e rinascita.
EliminaBellissima e commovente storia. Segno che l'amore non ha colori, anzi li ha tutti.
RispondiEliminaLi ha proprio tutti quanti!
EliminaAbbraccio Nick.