26 giugno 2021

[SABATO DI POESIA] NOVEMBRE DI ANTONIA POZZI




 E poi - se accadrà ch'io me ne vada -

resterà qualchecosa

di me

nel mio mondo -

resterà un'esile scìa di silenzio

in mezzo alle voci - 

un tenue fiato di bianco

in cuore all'azzurro -


Ed una sera di novembre

una bambina gracile

all'angolo d'una strada

venderà tanti crisantemi

e ci saranno le stelle

gelide verdi remote -

Qualcuno piangerà

chissà dove - chissà dove -

Qualcuno cercherà i crisantemi

per me

nel mondo

quando accadrà che senza ritorno

io me ne debba andare.

(Antonia Pozzi -  Milano, 29 ottobre 1930)


Note biografiche sull'autore:

Antonia Pozzi nasce a Milano nel 1912 e lì muore nel 1938. È una delle principali voci della poesia italiana del Novecento.  Si laurea in Estetica all'Università Statale di Milano nel 1935. Si toglie la vita nel 1938 nel parco antistante l'Abbazia di Chiaravalle. Le sue poesie sono state pubblicate e poi scoperte dal grande pubblico solo dopo la morte. (Interno Poesia). La poesia di oggi è tratta dall'ultimo libro di Paolo Cognetti,  l'Antonia, che sto divorando. Ve ne parlerò presto.  Amo lo scrittore  e ancora di più la protagonista del volume. Le montagne di cui ambedue sono amanti appassionati  fanno da cornice ad una retrospettiva bella e delicata. Le foto, le poesie e le parole di Cognetti,  ci regalano Antonia  nella sua veste migliore. E pure  in questi  versi quasi un triste presagio di futuro, si riconosce il suo desiderio di vivere e amare che non si placò mai, fino alla fine dei suoi giorni. Vitale, eterna, splendida Antonia.

28 commenti:

  1. Una poetessa dai versi gentili e delicati mancata, purtroppo , troppo presto. Ciao e buon week end.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Abbiamo rischiato di non vedere mai pubblicati i suoi versi a causa di suo padre. Un buon fine settimana a te🌻

      Elimina
  2. Molto bella. molto triste. per me.

    RispondiElimina
  3. Poesia bella, ma malinconica. Lei aveva già deciso. Peccato che sia andata via troppo presto. Un grande talento Buon weekend, Mariella

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La sua fine era scritta nel DNA, ne sono convinta. Un abbraccio e buon sabato.

      Elimina
  4. C'è qualcosa di ineluttabile in questa poesia, mitigato dalla speranza che qualcuno la ricorderà.
    Della poetessa ho il volume Tutte le opere edito da Garzanti. In seconda pagina c'è la foto intera di cui tu hai pubblicato un particoare. Buon fine settimana.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Concordo. Allora ti consiglio il libro di Cognetti. Poesie, lettere e foto, ci regalano una Donna magnifica.

      Elimina
  5. E di lei per fortuna restano le sue parole.
    Ma davvero il padre non voleva? Che strano...
    Questa dolce poesia sembra quasi un presentimento della sua fine prematura, ma ne da un'immagine serena e questo mi piace.
    Bella Mari e grazie. 💋💋💋

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si, sui padre la mise spesso o
      In difficoltà e nascose le sue poesie. Non voleva si pubblicassero. Ottima la tua intuizione sulla serenità che trapela nonostante il presagio! Un abbraccio e buona serata😘

      Elimina
  6. Sentiva la morte addosso l’Antonia.
    Direi che non è neanche tanto evocativa perché i suoi versi sembrano la fotografia del suo funerale.
    Cioè e’ nero su bianco .
    Preferisco Novembre di Giusi
    Buon weekend Mariella😘

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non è così negativa la poesia. Certo non si può negare che sentisse il peso dell'ereditarietà. A me non piace Giusi Ferreri mi da fastidio la voce😆 buon fine settimana a a te😘

      Elimina
  7. "Se accadrà che io me ne vada" in fondo, è solo un presagire sottolineato, quasi a somatizzarne l'ineluttabilità. Cognetti, invece, non è nelle mie corde. ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. È un sottolineare una strada che prima o poi si compirà. Cognetti può non piacere, io amo il suo modo di incantare tra sentieri e montagne.

      Elimina
  8. È bellissima! Sembra quasi un testamento
    Dolci parole per salutare chi si ama ,chi ci ama
    Grazie Mariella!
    Davvero stupenda
    Ciao ,buona domenica ,un sorriso a te :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Chissà, forse voleva solo chiedere di non essere dimenticata. Direi che ci è riuscita.
      Un abbraccio Marinetta, grazie a te e buona domenica sera.

      Elimina
  9. Quanta sofferenza in questi versi!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Una poesia divisa in due, tra sofferenza e speranza.
      Come la maggior parte di noi donne.
      Bacio.

      Elimina
  10. Bellissima veramente.
    Non la conoscevo
    Versi gentili delicati
    Serena settimana

    RispondiElimina

Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere.
(Emily Dickinson)