Da amante dei Beatles prima e di John Lennon poi, ci ho messo due viaggi a New York prima di trovare la serenità giusta per affrontare il Dakota Building e quello che rappresenta. Uno dei più bei palazzi di Manhattan, situato di fronte a Central Park, al numero 1 della 72nd West. Sembra un castello con gli abbaini e le torrette che spiccano verso il cielo. Un luogo tristemente noto a causa dell'omicidio della più grande star del rock di tutti i tempi, avvenuta l'8 dicembre del 1980.
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Dakota Building - foto privata |
Vi si arriva con la metro, fermata Wash Square. Distanza dal palazzo che fa angolo con il parco: solo 5 minuti a piedi. Il passo veloce e la consueta "strana" abitudine che nasce a NYC: guardare sempre in alto. Sempre su. Ed ecco, l'ampia entrata con il cancello in ferro battuto visto e rivisto nelle innumerevoli immagini dell'attentato. Una guardia all'ingresso che senza parlare ti invita a fare pure le foto se vuoi ma a tenerti a debita distanza. Io non ce l'ho fatta a scattare. Quelle che vedete sono di mio marito. Sono rimasta attaccata ai cartelli, silenziosa, con il cuore che batteva forte mentre tutto di quella dannata sera di quarant'anni fa, tornava a farsi appena ieri.
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Entrata del palazzo - foto privata |
Alla fine, col cuore in gola, ho abbandonato mio marito e mi sono diretta all'incrocio con il parco. Ho attraversato senza più guardare indietro, mentre sentivo che più mi allontanavo più la stretta interiore mordeva meno. Non mi sono mai rassegnata e mai mi rassegnerò ad una morte assurda, ad un omicidio compiuto da un ragazzo instabile che da giorni stazionava sotto casa di John con nella testa un'idea folle, avere con lui un rapporto esclusivo. Quel mattino era riuscito nell'intento di farsi autografare
Double Fantasy e a parlarci per un attimo. Cosa abbia fatto poi, fino a sera, non si sa. Sarà rimasto appostato nell'ombra con la pistola nella giacca. Joko e John sono rientrati dalla sala d'incisione molto tardi, avendo anche rinunciato ad andare al concerto del loro amico
David Bowie. Lì è stato un attimo: lo ha chiamato (forse) gli ha puntato la pistola alle spalle e ha fatto fuoco: cinque colpi, velocemente. Quattro centrarono il bersaglio. Ore 22,50: la vita di
JOHN LENNON cominciava a spegnersi sotto casa. Sarebbe morto al Roosevelt Hospital, pochissimo tempo dopo. Nello stesso momento in cui, dagli altoparlanti della radio dell'ospedale, si sentivano le note di
All My Loving. |
Entrata al Strawberry Fields Memorial - foto privata
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Ho raggiunto il Memorial voluto fortemente dalla moglie. Un ampio giardino circondato da alberi e piante in perfetta armonia. Una oasi meravigliosa dove riflettere silenziosamente e pregare. All'interno del mosaico spesso ci sono fiori freschi e candele accese. Quel giorno era vuoto, allora sono entrata nel centro e mi sono fatta scattare una delle foto che ho più care. Seduta poi al lato, sulle panchine che stazionano intorno, sono rimasta a pregare. Sì pregare, affinché le più belle parole di pace che siano state mai scritte continuino a portare quella magnifica utopia in giro nel mondo. Arrivando al cuore degli uomini in grado di ascoltarle e farle proprie.
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IMAGINE - foto privata |
"Immagina tutte le persone che vivono la vita in pace, tu puoi dire che sono un sognatore,
ma non sono il solo. Io spero che un giorno tu ti unirai a noi e il mondo sarà come una cosa sola."
(IMAGINE - JOHN LENNON)
Etichette: John Lennon
Ti dico solo GRAZIE, grazie infinite per questo post. Ricordo come fosse ora, quando da poco sveglia sentii, alle 6,00 di quell'Otto dicembre, l'interruzione del palinsesto radiofonico che annunciava la terribile notizia. Buona Festa dell'Immacolata
RispondiEliminaGrazie Graziana per avere apprezzato il mio post. Penso che molti di noi ricordino esattamente cosa stessero facendo nell'esatto istante in cui furono raggiunti dalla notizia della morte di Lennon. Io stavo per andare a scuola e quel giorno poi non si riusci a parlare d'altro. Buona Festa dell'Immacolata anche a te.
Eliminagrazie
RispondiEliminaa te ed a LUI!
Grazie cara💛
EliminaChe bel post Mariella! Una ricorrenza sempre dolorosa nonostante gli anni trascorsi.
RispondiEliminaRimane un ricordo doloroso, almeno per chi ritiene che il messaggio di pace, lasciato da Lennon, sia importante.
EliminaUna meta che non ho mai pensato di raggiungere a N.Y,
RispondiEliminaMa so bene della tua venerazione per l'artista.
Scusami Mari, io non prego , ma se lo facessi, pregherei per qualcun altro.
Cri
Io ho pregato per il messaggio e sono convinta che Lennon, se fosse vissuto, avrebbe ricevuto il Nobel per la pace.
EliminaIo non credo, anche perchè la sua vita non è proprio specchiata.
EliminaNon ti facevo così moralista😁
EliminaNon è moralismo, è la frase rivolta a un figlio che mi ha fatto impressione " nato a causa di una bottiglia di Whisky"
EliminaMa sai che questa non la sapevo? Era un folle vero ma questa frase forse andrebbe riportata nel contesto giusto😁
Eliminahttps://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/morte-prima-moglie-rivela-che-pezzo-merda-poteva-essere-john-97734.htm
EliminaMa questo non è giornalismo è solo fango...
EliminaPerò è la verità.
EliminaLa verità di una moglie che non gli ha mai perdonato la separazione e riportata dal gossipparo italiano per eccellenza. Come fonti non c'è male😆😆😆
EliminaVabbè, come vuoi
Elimina😄😄😄
EliminaIncredibile!!... cinque minuti prima di leggerti ero sul Memorial con Google Earth.. a me ste cose me impressionano!.. ;)
RispondiEliminaWow, che coincidenza! Anche io resto stranita quando capitano queste cose...
EliminaSi sente tutta la tua commozione nel raccontarlo.
RispondiEliminaAnche se non sono una fan di Lennon Imagine è meravigliosa.
Che bella foto, ma sai che ti immaginavo riccia?
Non riesco a rimanere distaccata quando si parla di artisti che per me sono colonne portanti della musica che mi gira intorno. Grazie!
EliminaNon sempre i post molto personali li apprezzo, in questo caso l'ho trovato molto bello, a trasmettere, fotografare, delle emozioni vissute e che percepisco ancora vive e palpitanti.
RispondiEliminaSe è vero che gli artisti non muoiono mai grazie alle loro opere, è pur vero che la morte del corpo impedisce loro di produrre altre opere. E' anche per questo che ogni vita è preziosa. 🙏
Grazie Gas, apprezzo molto il tuo commento e lo condivido in toto. Vero, chissà quanto altro avrebbero potuto regalarci lui e tutti quelli la cui vita si è spezzata all'improvviso. Come è facile dimenticare quanto sia preziosa la vita, hai fatto benissimo a ricordarlo.
EliminaVeramente quando sono stato a NY e abbiamo visitato il Central Park ho visto da lontano il Dakota, ma non ci siamo avvicinati,... lo sapevamo che Lennon era stato ucciso lì ma per me quel palazzo portava altro evento: Rosmary's baby, regista Roman Polansky. E per una paura non riconosciuta, ho preferito non andarci; la legenda sul Dakota, il male... Ricordiamo che un anno dopo di girare il film Sharon Tate, tra altri, è stata ammazzata da Charles Manson. Sharon, la donna de Polansky, era anche la Rosmary del film...
RispondiEliminaPODI-.
Ciao Podi, si il palazzo non gode di ottima fama, tra la morte di Lennon, il film di Polanski e vari fantasmi che aleggiano in giro😉 ma la Rosemary del film non era Mia Farro?
EliminaFarrow*
EliminaHai ragione, la Tate era la donna del Polansky e basta.
EliminaPODI-.
Povera ragazza Sharon Tate. Hai visto l'ultimo film di Tarantino? Le regala una seconda chance...
EliminaLa sua musica non morirà mai.
RispondiEliminaSereno giorno.
Sarebbe impossibile, un abbraccio Cav!
EliminaCi sei stata? Wow! Non ero nato ma fa sempre male al cuore ricordare la sua morte, soprattutto il modo tragico di come è avvenuta.
RispondiEliminaSi ci sono stata, come dimostra la foto da "puffetta" che ho pubblicato. Scherzi a parte è un ricordo doloroso, hai perfettamente ragione...
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RispondiEliminaChe bel ricordo che ci hai trasmesso di questo che per te è un triste giorno.
Si pensa molto alla sua musica di solito più che all’uomo che è stato .
Te mi hai fatto rivivere i suoi ultimi momenti di vita con questo post , come fosse un film.
E con tutto il dolore che si può provare per una morte così tragica e assurda.
Che neppure Imagine può far dimenticare.
Buona festa Mariella e grazie per gli auguri a mia madre.
Ciao
Nessuno è un santo, tanto meno lui. Ma qui si tratta di ricordare un grande artista che morì a soli 40 anni. Grazie per avere apprezzato il post, volevo farvi arrivare tutte le emozioni che provai giorno. Un abbraccio Max.
EliminaOra so qualcosa in più. Foto bellissime. Ciao Mari.
RispondiEliminaMi fa piacere, baci💛
EliminaLa leggenda racconta che l'assassino avesse con sé una copia del romanzo "Il Giovane Holden" di Salinger e avesse scritto una frase tra le pagine che recitava più o meno così" Io Sono il Vero Holden". Ovviamente il grande romanziere e la sua opera più famosa sono totalmente incolpevoli del gesto attuato da un folle omicida.
RispondiEliminaPensa che io ho letto da qualche parte che si identificava anche con Doroty del Mago di Oz... In tutti questi anni ha chiesto diverse volte di ottenere la libertà vigilata ma la richiesta è sempre stata respinta. Resterà in galera ancora a lungo, speriamo per il resto della sua vita!
EliminaBello e interessante questo tuo reportage...sai che ho sempre avuto la passione per i Beatles e le loro canzoni sono attuali anche oggi. Grazie Mariella. Un saluto e un sorriso.
RispondiEliminaGrazie Vivì, ti auguro una buona giornata💛
EliminaUn'assenza che fa rumore e lascia un profondo vuoto anche a distanza di tutti questi anni
RispondiEliminaSaremo sempre orfani di Lennon. Un abbraccio e buona giornata.
Eliminaspesso penso a ciò che avrebbe potuto ancora scrivere e fare per questo mondo
RispondiEliminaAnche io me lo chiedo frequentemente...
EliminaEra la personalità più originale e trasgressiva dei Beatles. La loro musica ha contribuito a innescare il Sessantotto.
RispondiEliminaCesare
Eh, direi che hai proprio ragione!
EliminaAnche io scrissi un articolo per ricordare John Lennon nel 40esimo annivesario della sua morte. Maledetto Chapman!
RispondiEliminaPiango ... Un ricordo indelebile. Quell'8 dicembre, sveglia e in piedi nonostante freddo e neve, giovane sposa, radio accesa sintonizzata sul programma di Radio 2 "Prima di cominciare", poco più che le 6,00, l'improvvisa interruzione del programma: è stato assassinato Jhon Lennon in circostanze ancora da chiarire ... Grazie per questo reportage.
RispondiEliminaNon ho trattenuto un commento già fatto precedentemente. Ricordavo solo le foto, l'ondata di emozione sempre la stessa,
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