01 luglio 2020

IL FUTURO




Ispirata dalla dura e incisiva poesia del mio amico blogger Daniele Verzetti (QUImi è venuta in mente una delle frasi più famose ed emblematiche di Enrico Berlinguer detta durante il suo ultimo e sofferto comizio, 36 anni fa:



"Ci si salva e si va avanti se si agisce insieme e non solo uno per uno".

Gli Statisti ci hanno indicato il futuro, peccato che lo abbiamo abbandonato lungo la strada.


30 commenti:

  1. Grazie, sono senza parole e sopraffatto dall'emozione. Sono contento che una mia poesia ti abbia ispirato un post, e che post!. La frase di Berlinguer è incontrovertibile, peccato che ci si ostini a non seguirla e che si insista ad ascoltare ciarlatani ed imbonitori da strapazzo che usano il divide et impera come metodo di controllo sulla gente. E peccato che solo pochi di noi sono coscienti della forza di questa frase e della sua profonda verità.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Daniele, per prima cosa scusami perché riesco a rispondere ai commenti solo ora, ma ho avuto due giorni intensi per motivi personali.
      Sai la stima e l'affetto che nutro per te. Nasce spontaneo il desiderio di condividere riflessioni scaturite dalle tue parole e dai tuoi scritti, dopo anni di frequentazione comune. La mia casa è anche la tua.
      Purtroppo la frase di Enrico Berlinguer come i suoi messaggi e il suo lavoro di politico e statista, sono stati abiurati dalla sua stessa "progenie" come si direbbe con un linguaggio antico;) Negli ultimi 40 anni di storia è stato ben presto dimenticato, lui e i suoi tentativi di staccarsi dal comunismo cercando di creare una grande intesa che favorisse la rinascita dell'intero paese, in accordo con Aldo Moro.
      Due grandi personaggi, due grandi rimpianti per questa Italia che non ha saputo trarre il meglio dai loro insegnamenti e si è fatta "schiava" degli opportunisti che bivaccano al governo e a capo delle varie istituzioni.Distruggendola.
      Chi di noi ricorda quei periodi e ne porta avanti il messaggio anche se sempre più solo, ne sarà sempre fiero.

      Elimina
  2. Perché, oggi abbiamo qualche politico col carisma e la coerenza di Berlinguer, che militi in qualche partito? Gli esempi che giungono dalla classe politica sono, in ordine sparso, di: incompetenza nel ruolo, corruzione, attaccamento alle poltrone, istigazione all'odio, sottomissione all'Unione Europea.
    Dove speriamo di andare?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. No Gaspare, non abbiamo nessuno. Tremenda verità e a questa distruzione abbiamo contribuito anche noi italiani, dando seguito a gentucola mascherata da politici. E purtroppo non andremo da nessuna parte se non si agisce in maniera furiosa. Ma l'italiano medio preferirà sempre e solo lamentarsi piuttosto che decidersi a cambiare. Troppa fatica...

      Elimina
  3. e' vero, a parla' sono i migliori, voleveno persino chiude er senato, er cnelle, ma poi come er granne gattopardo se so arottamati tra de loro per far si che tutto resti immobile.
    Non vedo possibilita' neanche per il mio partito degli under 70.000 e non possiamo di certo contare su un referendum per farci annettere dalla germania e governare con le loro leggi

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eh, Tomasi di Lampedusa insegna.
      Tutti i maiali nel recinto e il campagnolo ripulito a guidarli.
      La Germania ci sputa, altro che referendum.

      Elimina
  4. La unión hace la fuerza amiga. Unámonos y lograremos lo que deseamos.
    Cuídate.
    Un abrazo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dovremmo ricordarcelo sempre e agire insieme anche quando non c'è un motivo tremendo come la pandemia. La storia recente insegna che ce la possiamo fare se vogliamo.
      Un abbraccio Laura, abbi cura di te.

      Elimina
  5. Se per questo ce ne siamo dimenticati anche noi semplici cittadini.

    RispondiElimina
  6. Peccato che già all'epoca l'egoismo ed il centralismo politico cominciavano ad essere una bruttissima bestia.. direi che gli ultimi statisti erano comunque merce rarissima e consci della propria impotenza... se penso poi al(l'inutilità del) Compromesso storico..mi vengono i brividi...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Esatto, ci provarono Berlinguer e Moro. Ma troppi remavano contro a partire da Andreotti fino ad arrivare a Craxi. Che poi sappiamo bene come è andata a finire. Niente, gli italiani non vogliono cambiare.
      Il compromesso storico era una grande idea di Berlinguer. Ma la volontà di cambiare davvero l'Italia si scontrò contro gli interessi interni che non volevano assolutamente che le cose cambiassero in meglio. Si preferì l'azione estremista delle BR.

      Elimina
  7. Ma non dobbiamo nemmeno mai dimenticare chi siamo, individualmente.
    Perché a diventare massa, poi, è un attimo...

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Massa di caproni eh... anche no;)
      Ma menti diversi e unità di intenti non la vedo così male.

      Elimina
  8. Cara Mariella, purtroppo se ne andò troppo presto, aveva le idee molto chiare.
    Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ha fatto in tempo a seminare bene, peccato che hanno preferito non raccogliere.
      Una buona serata e abbraccio a te.

      Elimina
  9. Mi trovo d’accordo con Tomaso..se ne è andato troppo presto.
    Grande e brava persona , l’ho sempre ammirato.
    Simbolo di quelle lotte operaie che seguivano appunto il suo insegnamento .
    L’Unita’ appunto che non era solo il titolo del suo manifesto politico di allora.
    Mi prende la nostalgia quando penso a Berlinguer.
    Quando aveva senso chiamarsi comunisti.
    Ciao

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ...ma era un comunismo che si era destinato all'opposizione perenne... quale utilità?

      Elimina
    2. Era comunque un partito che faceva opposizione e si faceva sentire.
      Un partito in cui si riconosceva la classe operaia di allora.
      E che ne difendeva i diritti
      Era pure una forza sindacale che adesso non c’è più.
      Berlinguer era tutto questo.
      E poi c’è una nostalgia tutta mia personale di quel periodo ..di feste dell’Unita nelle calde sere d’estate , di un ragazzino che seguiva il padre che ci lavorava e che si divertiva un casino.
      Troppe cose da ricordare...e io son tutto tranne che nostalgico.

      .

      Elimina
    3. @ MAX condivido su tutta la linea. Fece scelte coraggiose anche scontrandosi con l'anima "antica" del suo stesso partito. In realtà tentò di cambiare le cose e di creare una grande alleanza con la DC grazie al sostegno di Moro. Ma il grande vecchio Andreotti non glielo consentì.
      Gli ultimi anni furono particolarmente faticosi, si ritrovò completamente solo per quel che riguarda il suo partito. Io ricordo il giorno del suo funerale, a memoria non mi viene in mente un altro caso di così grande affluenza della gente comune, gli unici che non l'avevano abbandonato. E a proposito di feste dell'Unità, quelle di allora erano fenomenali, per partecipazione e "comunione". Quelle odierne sono semplicemente ridicole. Io sono nostalgica e i ricordi belli me li porto sempre "appresso"!

      Elimina
    4. @Franco: in realtà se li avessero lasciati lavorare, a mio parere, il Compromesso storico sarebbe potuto essere un grande punto di svolta e l'alleanza avrebbe portato la sinistra al governo. Se non mi ricordo male. Fallì perché gli altri (DC e PSI) non lo avrebbero mai permesso. Da qui tutto il periodo di merda che visse l'Italia dalla fine degli anni '70 in poi...

      Elimina
  10. Lo spirito di squadra è importante in ogni campo non solo in quello sportivo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E dire che gli italiani ogni volta che fanno davvero squadra non hanno rivali...
      Poi se lo dimenticano. Sì vale sempre e ovunque.
      Un abbraccio.

      Elimina
  11. Avevamo grandi statisti, Berlinguer e Moro su tutti, oggi abbiamo solo mezze figure scese in politica solo per trovare una occupazione o peggio, cialtroni che si credono statisti.
    Ciao fulvio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io aggiungerei ladri e sfruttatori, sono più esplicita. O peggio ancora, inetti assoluti.
      Ciao Fulvio!

      Elimina
  12. Risposte
    1. Ce lo ricordiamo solo in momenti estremi.
      Buona serata Cav.

      Elimina
  13. Forse che abbiamo quello che ci siamo costruiti e abbiamo quello che votiamo?
    Le cose cambiano solo se siamo noi a cambiarle, un po' come le mutande

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ho detto in tempi non sospetti che se al governo c'è quella marmaglia indistinta di cui ci lamentiamo quotidianamente, è sicuramente anche colpa nostra.
      E speriamo di cambiarle in fretta le mutande.

      Elimina
  14. verissimo, ma mi pare che si dimentichi spesso

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eh, siamo un popolo senza memoria storica.

      Elimina

Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere.
(Emily Dickinson)