È notizia di ieri che il Caffè di Napoli sia stato candidato a diventare Patrimonio dell'Unesco.
Il governatore della Campania, Vincenzino De Luca, ha trasmesso alla commissione italiana dell'Unesco un dossier con il quale si avvia la procedura di iscrizione alla lista del Patrimonio Culturale Immateriale Unesco.
Sono tornata con il pensiero ad uno dei primi odori che hanno il sapore della mia infanzia, quello della caffettiera di mia nonna Carmela sempre pronta sul gas da cui si sprigionava l'aroma dell'oro nero, indiscusso protagonista delle famiglie campane e non.
A qualunque ora del giorno o del pomeriggio e fino alla sera, il caffè era sempre lì, in attesa di gorgogliare e di abbracciare con il suo aroma prima le narici di tutti i presenti e poi di arrivare al gusto e alla soddisfazione. Che ci fosse un problema, qualcosa da festeggiare, un momento di riposo tra le varie faccende quotidiane, tutto era intervallato dai cinque minuti dedicati al principe della famiglia. Da bere sempre e solo seduti, come vuole la tradizione.
La caffettiera di nonna era un'istituzione. Le amiche del quartiere, i parenti, i figli, le nuore e il genero, i nipoti (che potevano solo arricciare il naso per "acchiappare" l'odore ma non berlo) chiunque passasse da casa nostra, sapeva che, avrebbe trovato la porta aperta e il caffè fatto.
Il rito di nonna rimane segreto, o meglio io lo conosco ma essendo affare di famiglia, resta chiuso a chiave nella nostra memoria. Ma è proprio il rito classico che sarà materia di studio ed eventualmente di approvazione.
Che si beva, dolce, amaro, corretto, ristretto, espresso, fa parte del Dna italiano, della nostra cultura. Avendo viaggiato abbastanza, vi posso assicurare che è molto amato anche all'estero.
Con qualche strappo alla regola, come quello americano, che a me pare una brodaglia ma che ha milioni di fan.
I napoletani per celebrarlo hanno persino inventato il famoso "caffè sospeso" perché è diritto di tutti bere una tazzina di caffè anche per chi non ne ha la possibilità.
A me piace ristretto, leggermente zuccherato oppure amaro accompagnato da un cioccolatino fondente. Mi piace berlo al mattino appena sveglia, quando non riesco a spiccicare una parola e l'unico gesto che mi consento è quello di girare lo zucchero fino in fondo alla tazza. E poi in ufficio assieme ai colleghi e dopo pranzo. Difficilmente la sera dopo un certo orario. Soffro di insonnia e preferisco evitare.
E voi, lo amate? Lo bevete? Come e quanto? Preferite la macchinetta tradizionale o le cialde? Avete dei ricordi particolari collegati al rito del caffè?
Nel video del 1977, un giovanissimo Pino Daniele canta nella trasmissione di Enzo Trapani "Concertazione" la sua celebre canzone dedicata al caffè. Una chicca che ho trovato su you tube. Probabilmente la prima apparizione televisiva del grandissimo cantautore partenopeo.
Non sopporto né tollero il caffè, con tutte le conseguenze che comporta quando faccio visita a qualcuno o vado in un bar con amici... In tutte le situazioni in cui il caffè è un rituale sottinteso, sono costretto ad alzare la mano e farmi da parte.
RispondiEliminaIdem per dolci contenenti caffè: per me andrebbe indicato alla pari di glutine e vari allergeni. 😲
Caspita, ma sei intollerante o allergico?
EliminaHo alcuni amici che non lo bevono e preferiscono la teina, ma non hanno un'avversione come la tua. Quindi niente tiramisù?
Non lo so, da bambino mangiavo tranquillamente yogurt al caffè, e i miei genitori me lo facevano assaggiare dalle loro tazzine, ora mi disgusta già l'odore quando si mette quello in polvere nella caffettiera.
EliminaIl tiramisù per me è veleno: devo stare attento nell'assaggiare qualunque dolce poiché se in un boccone c'è del caffè, di lì a pochi secondi butto fuori quanto c'è nel mio stomaco. 🤢
Quindi sei proprio infastidito dall'odore.
EliminaSe penso che praticamente è in ogni casa italiana e anche al ristorante ogni pranzo e cena termina con il caffè per te deve essere davvero dura!
Ristoranti ne frequento pochi, sono più da pizzeria, o se in vacanza prediligo le trattorie con cucina tipica locale, possibilmente con un menù specifico vegetariano/vegano.
EliminaQuando sono ospite a casa di qualcuno, cordialmente mi sposto dalla tavola a una poltrona o in un'altra stanza, almeno finché il caffè non è versato nelle varie tazze, sennò mi disgusta; per fortuna una volta nelle tazzine, l'odore è meno fastidioso e, a meno che non mi passa sotto al naso, riesco a resistere. Ovviamente chi ha appena assunto caffè non può baciarmi almeno finché non ha lavato i denti con particolare scrupolo!
Oramai chi mi conosce sa di questo mio problema...
Ristoranti era generico... anche io preferisco le trattorie, più familiari e spesso migliori da punto di vista gastronomico, direi più veraci.
EliminaResta davvero complicato per te, "sopravvivere" al caffè:-)
Cara Mariella io il caffè lo bevo solo quando ho delle visite,per me è un sacrificio, ma lo faccio per rispetto.
RispondiEliminaCiao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Ma non lo bevi perché non ti piace ho perché è un eccitante? Pensa che mio papà ad 87 anni compiuti non ci rinuncia, mattino e pomeriggio.
EliminaUn abbraccio grande a te e buona serata.
eh certo, nonna usciva dalla guerra e pure prima di essa il caffe' dei mortidifame era orzo, ceci, cicerbita ed altre granaglie tostate. poi nel primo dopoguerra si torno' a reimportarlo, ma i fondi si conservavano, si ribollivano prima di buttarli nei vasi sul balcone
RispondiEliminaVero, durante la guerra lo si faceva con cicoria e la cicerchia ahahah me lo raccontavano le nonne. I fondi di caffè ancora adesso mia mamma li usa per concimare i gerani e le piante...
EliminaPerché solo il caffè napoletano? Meglio italiano, anche perché se allarghiamo il discorso alla pizza, io adoro la pizza, ma quella napoletana non mi piace...vabbé viva il caffè, che neanche bevo :D
RispondiEliminaÈ il rito che accompagna il caffè cha ha tutta un'altra storia in Campania. Poi le miscele sono identiche, tanto mica lo coltiviamo in Italia. Sono tutte estere quelle che beviamo. Pensa che fino a qualche anno fa, mio fratello lo faceva ancora con la cuccuma, che filtra il caffè in maniera particolare, regalandogli un'aroma unico.
EliminaAdesso mi hai incuriosito, quale pizza ti piace?
La Margherita, ma non alla napoletana ;)
EliminaAssolutamente di moka..quando sono a casa.
RispondiEliminaE zuccherato.
Al bar o in ristorante espresso macchiato.
Si alla sera solo se son fuori casa.
Sarei curioso di assaggiare quello napoletano per sentire che c’ha di così diverso dagli altri.
Tra le marche preferisco il Lavazza Crema & gusto.
Non ho una quota fissa di caffè..ne posso bere sette otto al giorno come solo uno.
Mi piace pure il gelato al caffè.
E la crema caffè d'estate? Io l'adoro...
EliminaCome te preferisco la moka, le cialde le uso solo quando sono di fretta, che poi non si sente nessun aroma ed io amo l'odore di caffè in giro per casa. Per assaggiare il caffè con il suo rito, quando andrai a Napoli fammelo sapere che ti consiglio dove andare.
Continuando con la pubblicità palese, a Milano compro l'Illy, a casa mia il caffè Passalacqua, miscela Mehari. Se lo trovi dalle tue parti te lo consiglio fortemente;)
Ciao Mari. Non credo sia miscela Mehari. Io, da quando ho smesso di comprarlo a Napoli, ho sempre usato il Mexico. E se non sbaglio usano la stessa miscela anche i nostri genitori. Tranne quando lo porta "qualcuno" che conosciamo direttamente dal punto vendita, dove le miscele hanno più variazioni. Originali, uniche, e per questo un gran segreto di famiglia...ahahahah...svelare non si deve...😁
EliminaBacio sorella cara!
Ciao Pia, sono sicura che sia Mehari quella che uso a casa mia. L'ho trovato perfino a Palinuro l'anno scorso quando ero in vacanza. In alternativa uso l'Illy come dicevo a Max. Poi a casa di papà e mamma non so quale sia la miscela ma avrà sicuramente un nome, anche la loro. Il Mexico di Passalacqua ha diversi gusti... e comunque a me piace di meno rispetto al Mehari. E se devo consigliare un prodotto consiglio quello che mi piace no?
EliminaOooopsss, perdonami Mari, pensavo, con "a casa mia" la casa di famiglia. Scusami.
EliminaComunque no, la miscela Mexico, quella che compro io, è unica. Sarebbe quella con l'involucro di colore dorato. Se non erro Mehari ha l'involucro rosso. Errare è umano...ahahahah...pardon!
Nulla, anche io non mi sono spiegata benissimo ahahah
EliminaMiscela Mexico su confezione oro ?
EliminaCos’è il tarocco del Lavazza Oro..ahaha!’!
Mai sentita nominare sta Mehari..cercherò sul web.
Magari me la faccio spedire ..sperando che nel tragitto non perda tutto l’aroma.
😀😀😀
Caffè Illy ...io al bar preferisco l’Hausbrandt ,divino!
Pure l’orzo è buono
Ciao ad entrambe..non litigate per favore ahaha!!!
Ma c’ha un indianino sulla confezione?
EliminaC’e scritto che è una miscela di caffè Passalacqua.
3,77 €
250g
È questa?
L'hausbrant non lo conosco, mi hai incuriosito.
EliminaSì è quello con l'indiano sulla confezione;)
PS: ma non litighiamo mai mia sorella ed io ahahahah
EliminaCaffè napoletano decisamente di un altro pianeta..ma questa cosa dei bar di Napoli di servirtelo nella tazzina bollente è una tradizione della quale farei decisamente a meno!! ahah.. a casa, invece, rigorosamente in moka, immancabile ogni mattina.. ;)
RispondiEliminaEddai, il caffè a Napoli si beve nella tazzina ustionante ahahahah
EliminaE l'acqua la bevi prima o dopo? Non guardare su Wiki!
Moka solo moka, vedo che siamo praticamente tutti d'accordo. Nespresso scansate...
L'acqua prima.. e minerale solo a Napoli.. (ma forse serve per freddare la tazzina.. ahah)
EliminaNo, serve per pulire la bocca dagli altri sapori per poter assaporare meglio il caffè ahahah
EliminaFavorevole alla proposta anche se io non bevo caffè. Sorry 😇
RispondiEliminaE cosa bevi? Preferisci il tè?
EliminaUna volta ne bevevo di più ora ho perso un po’ il vizio. Ci sono momenti in cui il caffè è proprio la ciliegina sulla torta
RispondiEliminaAnche io, fino a qualche anno fa, ne bevevo di più. Ma cerco di limitarne l'uso; non fa benissimo al cuore...
EliminaCi sono momenti in cui non riconosco nemmeno me stessa se non bevo una tazzina di caffè;)
Me encanta el café Mariella. Mi cafetera sientre está dispuesta. Me gusta solo y sin azucar y antes pellizco un poco el chocolate tambien negro y luego me lo bebo.
RispondiEliminaBuen miércoles.
Un abrazo.
Ciao Laura,
Eliminanoi usiamo aggiungere del cacao nel caffè quando andiamo al bar e un po' di crema di latte. A Milano si chiama "marocco" ed è molto gettonato. Io lo bevo amaro solo se accompagnato dal un cioccolatino fondente.
Un abbraccio e buona settimana a te.
Guarda io non posso dire di essere una intenditrice di caffè, anzi,lo prendo solo macchiato... ma non mi piacciono le cialde. Adoro il rumore della macchinetta del caffè quando gorgoglia e mi piace il profumo che si sprigiona. Tutto questo non esiste con le cialde e la fredda macchinetta. E' come toglierli l'anima... non mi piace.
RispondiEliminaAhahah ma infatti, questa moda delle cialde che non profumano di nulla. Sai che ho provato a fare un breve sondaggio tra amici e colleghi e ho scoperto che quasi tutti stanno tornando alla moka? Vuoi mettere l'aroma di caffè che sa di casa e di famiglia? Non ha eguali.
EliminaUn abbraccio.
Io sono cresciuta bevendo il caffè, già da piccola lo prendevo insieme a mia madre e le mie zie e quando ero da sola, insieme alle mie bambole. In quella parte del mondo si beve un caffè simile al caffè americano, una vera brodaglia, come ben dici tu. Siccome ero piccola, mia madre mi allungava ancora di più il caffè con l'acqua e lo zuccherava che sembrava uno sciroppo. Crescendo poi ho cominciato a bere la stessa brodaglia senza zucchero e poi di colpo ho smesso del tutto per diversi anni finché non è stato proprio un medico a dirmi che per alzare una pressione molto bassa, non c0è niente di meglio di una tazza di caffè. Da quella volta in poi lo bevo in casa sempre fatto con la moka e mio marito (che non è napoletano) ha l'ossessione del farlo con la muntagnella per essere un vero caffè. Quando sono fuori prendo sempre l'espresso liscio e guarda caso sono ritornata ad amarlo amaro.
RispondiEliminaMi ha fatto piacere scoprire tutto questo sul caffè napoletano e scoprire che presto diventerà patrimonio Unesco.
P.S: non avevo mai ascoltato questa canzone di Pino Daniele, ne visto un video di lui cosi giovane... grazie per questo bellissimo post!
Cosa mi hai fatto ricordare, Flo!
EliminaAnche io preparavo il caffè per le mie bambole. Assieme a mia sorella Pia, preparavamo tazzine, piattini e cucchiaini ed era tutto un "prego signora, vuole un po' di caffè?"
A seconda delle latitudini cambiano le abitudini legate al caffè ma vedo che pure tu sei convertita all'espresso o comunque al caffè italiano in tazzina. La "montagnella" è uno dei segreti per fare un buon caffè e bravo il marito!
Mi fa davvero tanto piacere che tu abbia gradito il video e la canzone. È una vera chicca. Ti abbraccio e grazie a te di avere contribuito con i tuoi ricordi al post.
Ciao Valeria, benvenuta da me!
RispondiEliminaSe hai la caffettiera sempre pronta in casa, vuol dire che sei "napoletana dentro" ahahah
Bravissima. Un bacio e buona giornata.
Nella nostra famiglia, tutti amanti del caffè.
RispondiEliminaQuesto sarebbe stato il post perfetto per mio zio, che ha fatto il rappresentante di caffè per 40 anni, fino all'ultimo giorno, a 80 anni girava ancora con il suo camioncino a portare il caffè ai clienti "della vecchia".
Quindi, oltre gli orti dei nostri due papà, ci accomuna anche la passione per il caffè;)
EliminaGrande tuo zio, io mi sarei divertita ad accompagnarlo:-)