20 settembre 2020

REFERENDUM: PERCHÈ VOTO




Sono appena rientrata dal seggio dove  ho esercitato il mio diritto al voto come faccio da enne anni. Vado presto lo so, ma poi continuo ad informarmi sull'andamento e so già che anche questa volta l'affluenza sarà scarsa. Penso alle mie schede elettorali piene di timbri, non ricordo di avere mai mancato una volta. Che siano state amministrative o regionali, nazionali ed europee.  Per non parlare di tutti i referendum con quorum o senza quorum  a cui ho partecipato nel corso degli anni.


In realtà, non volevo affrontare l'argomento, avrei preferito astenermi. Ma è una parola che non mi piace.  Il problema è esattamente questo: io non mi astengo mai. Prendo sempre posizione.  Il voto è sancito dalla Costituzione in cui si sottolinea come sia un dovere civico che si raggiunge con la maggiore età.  Non ci sono, per il cittadino, ripercussioni di nessun genere se non si vota a parte il condizionare gli esiti finali. Anzi c'è anche una specie di  diritto al non-voto.  Del resto alcune volte è difficile decidere, soprattutto se non ci sono candidati che ci convincono  nei vari schieramenti. E non è nemmeno ammissibile che si voti per "il meno peggio". Però. Informarsi e farlo bene è nostro dovere, soprattutto in caso di referendum, come quello di oggi. E in caso di politiche, amministrative e regionali, prima di decidere di non votare, prendere bene visione dei programmi, delle ragioni di ogni parte politica,  senza farsi condizionare dal "vociare" del popolo. Che ho sentito tante volte i non voto, non mi sono informato ma non mi interessa. Negli anni passati abbiamo avuto perfino Presidenti del Consiglio che ci hanno invitato ad andare al mare piuttosto che votare. Ecco, non passiamo per sciocchi o ignoranti. Informiamoci. Diamoci il tempo per meditare, per riflettere, non corriamo ai ripari all'ultimo momento quando sarà più difficile essere lucidi e comprendere.


Ricordo ancora perfettamente le parole del mio insegnante di storia e filosofia al liceo  (prof. Di Matteo, quanto mi manchi) che citò Kennedy: l'ignoranza di un elettore in democrazia compromette la sicurezza di tutti.


Meditiamo su questo quando ci lamentiamo che non cambia mai nulla ma poi siamo i primi a rimanere immobili, con in mano una scheda intonsa. Andiamo a votare. 

E voi, perché votate? 

45 commenti:

  1. In giornata anch'io andrò a votare.
    Buona domenica.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Cav,
      almeno non ti sei svegliato all'alba come me;)

      Elimina
  2. Caspiterina Mariella, così presto hai votato?
    Io sono ancora in alto mare ma votare oggi è importantissimo. Il problema è che nessuno lo comprende e nessuno legge tra le righe. C'è furbizia in questo "semplice" referendum.
    Informarsi bene prima significa non incappare in errore che dopo non potrà più essere corretto.
    Vorrei scriverne da me ma sono troppo impegnata oggi. Chissà...
    Buona e soprattutto cosciente votazione a tutti. Bacio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi piace andar presto, poi ho tutta la domenica a disposizione. Al momento, aveva votato il 10% degli aventi diritto. Percentuale irrisoria. Ma con questo referendum, non dovendo raggiungere il quorum, andrà bene lo stesso. Sono ironica...
      Un abbraccio!

      Elimina
  3. Novella sposa, alle politiche del '58, accompagnai mio marito, ma non votai perchè minorenne.
    In seguito ho sempre votato e ricordo che prima a Brescia, (abitavamo a Manerbio-BS)poi a Como andavamo in piazza quando venivano ai vari politici a perorare il loro voto. Ci fosse stato Salvini avrei fischiato a più non posso, come quando 'scese in campo' Berlusconi.Quando mio marito si ammalò, non ci sono più andata e pure questa volta mi astengo, per via del Covid19.Non stento a credere che tu non ti sia mai astenuta, coinvolta come sei, in qualsiasi dovere sociale.
    Cri

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Nel tuo caso l'astensione è un obbligo, visto la situazione sanitaria e i rischi importanti. Si votava a 21 anni, giusto? Io ritengo che l'età e la maturità abbiano il giusto peso e sono contraria ad un nuovo abbassamento dell'età degli aventi diritto. Sei d'accordo?

      Elimina
    2. 35/40 anni? E gli scontrini di un quotidiano al giorno e di almeno 12 libri letti.
      Cri

      Elimina
    3. Ahahah, mi piace come età media. Peccato solo che per la vendita di quotidiani c'è l'esenzione dall'emissione di scontrino😁

      Elimina
    4. Ps: noi i quotidiani li commentavamo a scuola per approfondire ed acquisire senso critico. Non ho idea se lo si faccia ancora...

      Elimina
    5. Martina classico, Carolina,scientifico, mai invitate a dire la loro, per fortuna, perchè in materia politica, sono delle bestioline, con mio grande dispiacere. Nessuno può dire che le abbia plagiate, anche se ho fatto di tutto.
      Sul partito " vuitton" sono espertissime.

      Elimina
    6. Ho avuto buoni insegnanti al liceo ma il mio senso critico e la mia passione politica ci hanno messo del tempo per venire fuori. Non ti preoccupare per loro. Anche io a vent'anni sapevo tutto di Louis Vuitton (e non solo); con il mio primo stipendio mi comprai la borsa che sognavo;) Ma non ho smesso di osservare e imparare.Di farmi domande. Di approfondire. Abbi fiducia! Vedrai che le ragazze, con il tempo, ti daranno soddisfazione. Sono sicura che hai seminato bene, i frutti arriveranno!

      Elimina
  4. Io ci vado nel pomeriggio, mai stata troppo mattiniera! :D

    RispondiElimina
  5. io da che maggiorenne sempre votato ..solo 1 volta mi son astenuta ..ero in terapia intensiva ;)))..
    è un diritto/dovere ..e parlo da donna..devo votare anche per chi ha combattuto .. ealcune son morte per farmi votare .. dunque votare sempre !
    io vado nel pomeriggio
    serena domenica

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ecco, hai posto l'accento su di un fattore fondamentale: chi ha perso la vita per acquisire questo diritto.
      Buona domenica!

      Elimina
  6. Anch'io sempre voto; lo faccio in Spagna - sono Spagnolo -. Non vale quello di "tutti sono uguali e nessuno non farà niente" Forse sarà così ma la mia devo dirla e nessun posto meglio che le urne elettorali.

    PODI-.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Carlos, è una ragione universale. Vale a tutte le latitudini. È democrazia. Buona domenica a te!

      Elimina
  7. Io non sono ancora andata a votare ma ci andrò sicuramente nel pomeriggio. Non sono mai mancata . E non ho le idee chiare neanche adesso , ci sono i pro e i contro per qualsiasi scelta. Poi prendo la decisione definitiva e vado. Buona domenica.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Come scrivevo nel post, ci sono i casi in cui diventa difficile decidere per chi e per cosa votare. Però abbiamo avuto abbastanza tempo per informarci. Ti auguro di votare nel migliore dei modi. È importante farlo, giudico in modo pessimo chi non lo fa, perché non gli do alcuna attenuante. Buona domenica cara Mirti💛

      Elimina
    2. Ps: chiaro che mi riferisco a chi è nelle condizioni migliori per farlo e non lo fa!

      Elimina
  8. Ho votato alle 7,00. Vado sempre presto perché sono naturalmente mattiniera. Questa volta l'ho fatto intenzionalmente come misura antiassembramento. Ho sempre votato. Ritengo doveroso esercitare il diritto al voto per i motivi anzidetti, ma soprattutto non amo delegare alle decisioni elettorali e referendarie preferendo contribuire alla definizione della volontà generale.

    In particolare sento doverosa la partecipazione al referendum, in quanto è la forma di partecipazione più altamente democratica, diretta e irrinunciabile; l'unica consultazione in cui gli aventi diritto possono intervenire direttamente nell'assetto legislativo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io vado sempre molto presto per questione di abitudine. E come te ritengo che il voto referendario sia il più alto diritto/dovere che possiamo esercitare. Ho dato uno sguardo all'affluenza e facendo una media siamo intorno al 14%. Gli italiani ormai, sono diventati degli irriducibili assenteisti. Colpa anche dei nostri governi ma non solo.

      Elimina
  9. Io ho un'idea tutta mia sul suffragio universale, visto che ritengo che il voto di molta gente, non informata su nulla, sia decisamente controproducente. Comunque... sì, è importante votare se si ha cognizione di ciò che si sta andando a votare. Io andrò, e per fortuna ho sempre avuto le idee molto chiare. Anche quando si trattava di fare "scelte difficili".

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Guido, le persone non informate, per la maggior parte non votano. Il loro retaggio culturale (la maggior parte sono persone di bassa estrazione sociale) li tiene ben lontani dal diritto al voto. Poi ci sono quelli che utilizzano la carta del non-voto perché delusi dalla classe politica ritenendolo un'arma a cui ricorrere per esprimere dissenso e protesta. Cosa che non concepisco perché a questo punto avrebbe più senso votare scheda bianca andandoci al seggio. Come te, ho sempre votato pur nelle condizioni più complicate cercando di mettere al centro le ragioni degli schieramenti politici e i loro programmi, piuttosto che "guardare" all'uomo. Ora però mi incuriosisce la tua idea sul suffragio universale...

      Elimina
    2. È un'idea molto personale. Sono una persona relativamente tollerante. Ne va che di conseguenza ho anche una forte parte intollerante verso razzisti, omofobi, misogini, violenti, ignoranti. Ecco, soffermandomi su quest'ultima categoria: per me è inconcepibile l'idea che a decidere le sorti di un Paese, e per questo anche le mie, sia chiamata in causa anche gente che non ha la minima idea di cosa stia andando a votare. Per me non dovrebbe essere così. Ma, come detto, è un'idea personale, che so benissimo non potrà mai essere attuata. E va bene così. Diciamo.

      Elimina
    3. La pensiamo in maniera molto simile. Anche io sono tollerante e cerco di superare le piccole criticità quotidiane anche se non è sempre facile. Ma non sopporto le stesse categorie che hai elencato tu, con una "predilezione" per gli ignoranti.
      E penso ai ragazzi che vedo in giro su cui mi soffermo spesso. Sono assolutamente scettica sul nostro futuro perché li guardo e sono spenti. Lo dico spesso sul mio blog, spero vivamente di sbagliarmi. I danni dell'ignoranza delle ultime generazione li stiamo già vivendo sulla nostra pelle quotidianamente, chissà cosa ci aspetta nel futuro...

      Elimina
  10. Anch'io ho scelto esercitare il mio diritto di voto ogni volta avevo la possibilità sia nel mio paese d'origine, sia qui in Italia (in italia posso votare solo per le elezioni comunali) però mi sono astenuta quando il mio voto non avrebbe riguardato me ma avrebbe cambiato la vita di altri (dopo che ho lasciato il paese e ho deciso di non tornare). Nel secondo dei casi la mia scelta è stata determinata dal fatto che non vivendo più in un luogo, non posso sapere cosa è meglio per quella gente.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Flo, apprezzo molto quello che hai scritto. Hai posto l'accento su di una situazione che noi cittadini e residenti nel nostro paese di origine difficilmente consideriamo. Per cui ti ringrazio. Diventa infatti difficile informarsi bene sulla situazione politico-sociale di un luogo in cui non viviamo e del quale ci possono sfuggire, tutti quegli aspetti che possiamo comprendere bene solo "respirandoli".

      Elimina
  11. Ciao Mariella, la politica mi ha sempre interessato e per molti anni ho partecipato attivamente come simpatizzante prima e aderente dopo nelle file di L.c. e più tardi nel P,C.i di Berlinguer.
    Poi finito il sogno sono rimasto un semplice elettore informato.Oggi sono ancora un elettore ma profondamente disilluso.
    Ciao fulvio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Accidenti Fulvio, non sapevo nulla del tuo passato politico così attivo. Quindi hai vissuto anche molti momenti drammatici della nostra storia contemporanea alcuni avvolti nelle nebbie delle domande senza risposta. Berlinguer è stato forse, l'ultimo nostro statista assieme ad Aldo Moro, non a caso avevano sognato di poter ricongiungere le due fronde politiche a cui appartenevano, per cercare di far ripartire l'Italia. Come sappiamo un sogno che morì in via Fani. Anche io sono profondamente disillusa, visto che persone di così grande spessore non ne vedo all'orizzonte di questa nostra povera Italia. Gli interessi hanno sostituito gli ideali.

      Elimina
    2. Cara Mariella, morta la spinta ideologica la politica rimane un esercizio di potere dove l'unico credo è il profitto personale
      Ciao fulvio

      Elimina
    3. Hai perfettamente ragione. Tristemente ragione.
      Ciao Fulvio.

      Elimina
  12. La felicità e Monica Vitti, il tuo primo post (che ricordo!!) me li sono persi, mi mangio le mani. Invece sono qui pronto per farmi tirare le orecchie. Sono andato a votare ed ero abbastanza preparato sul quesito referendario, per cui fin qui tutto bene. Il problema è che nella mia regione si vota anche per le regionali e quando ho visto la scheda che mi stavano consegnando mi si è annebbiata la vista, a nulla è servito chiedere delucidazioni su come compilare quella strana scheda, che ahimè ho lasciato in bianco e non certo per mera protesta. Mi sono talmente vergognato che sono sicuro che non arriverò mai più al seggio così da marziano, mai più.
    Brava tu, e lo so da tanti anni! Baciotti

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E la prossima volta rileggerò anche i miei commenti prima di pubblicare certe schifezze 😂

      Elimina
    2. Nick, puoi sempre recuperare, questo è la grande "magia" del blog. Che poi, a rileggere i commenti del mio primo post, mi sono tanto commossa anche io. Le parole e alcune persone che con il tempo pensavo di aver perso in realtà non le perderò mai...
      Mi spiace che ti sia trovato in difficoltà sul voto alle regionali, qui avevamo solo il referendum e non ho presente la scheda. Deve essere davvero ingarbugliata. Ma è vero che Repubblica italiana è stato scritto con la i minuscola? Ho letto la notizia in rete. Maledetti...
      La prossima volta andrà sicuramente meglio, altrimenti vengo a "lavarti la testa" personalmente!
      Bacio grande.

      Elimina
    3. Lo credo bene. Che poi la Veru, cattivik, Paola, che fine hanno fatto?
      Ingarbugliata lo era e dell’errore non me ne sono nemmeno accorto tanto ero in panne, ma sono arrivato al seggio veramente impreparato, non dovrei nemmeno stupirmi di questo perché comunque la politica non mi è mai davvero interessata (lo so che è un altra défaillance poco perdonabile).

      Elimina
    4. Veru sta bene, la sua bimba cresce. Degli altri non ho notizie.
      Mai arrivare impreparati al seggio, si rischia di consegnare l'Italia ai peggiori. Come sta succedendo adesso😟

      Elimina
  13. Voto per poter provare ad indirizzare la società nella direzione che vorrei. Voto però solo se ho una effettiva scelta che mi convince. Per esempio ad alcune politiche non ho votato perché non mi sentivo rappresentato da nessuno e sono andato al seggio facendo verbalizzare il mio "non-voto". Perché anche astenersi dal votare uno qualunque se nessuno ti convince in quanto non rispecchia le tue idee e quello che vorresti per la società in cui vivi, è prendere cmq posizione. Io ho votato in questo caso sia per il referendum che per le regionali ma sapevo cosa volevo e perché soprattutto per il referendum.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Andando al seggio in ogni caso, il tuo non-voto lo ritengo una dimostrazione di protesta finalizzata e una vera presa di posizione, mentre il non andarci per nulla, è solo assenteismo.

      Elimina
  14. iO VOTO PERCHE' E' L'UNICA ARMA CHE RIMANE AL POPOLO PER SPARARE QUALCHE COLPO IN QUESTA GUERRA DI ANTIDEMOCRAZIA - LA CASTA E' DI FATTO LA NUOVA NOBILTA'

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Purtroppo mi rendo conto che spariamo sempre più a salve, Elisa.
      Ma non ci arrendiamo eh.

      Elimina
  15. Mi pare che assentarsi dai seggi per più volte consecutive (non so quante) comporti la cancellazione dalle liste elettorali...

    Diciamo che voto raramente: domenica ci sono andato per il referendum, non certo per eleggere un presidente della regione tra un incapace a pelle attualmente nelle fila della Giorgia nazionale, e uno che ha anticipato la stagione venatoria...
    Sarà un luogo comune, ma non mi sento rappresentato da nessuno, io cerco un partito laico e pacifista, che metta uomini e animali sullo stesso livello giuridico, che non stipuli alleanze con gli avversari dopo le elezioni, e che abbia nel programma elettorale l'abolizione dell'ora legale.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. No, non esiste la cancellazione dalle liste elettorali se non voti per più volte. Io metterei una bella ammenda e li escluderei dai pubblici uffici quelli che reiteratamente non vanno a votare.
      Comprendo la tua delusione, ma io, come dicevo a Daniele, sarei comunque andata facendo mettere a verbale che non votavo (scheda bianca) perché non soddisfatta dai candidati dei due schieramenti politici.

      Elimina
  16. Vai presto come me. In questo caso poi, con tutte le precauzioni da Covid-19 si rischiavano file e contrattempi di varia natura.
    Meglio quindi, averlo fatto subito.
    Buona giornata a te.

    RispondiElimina
  17. Mi hai già lasciato lo stesso commento sul post precedente.

    RispondiElimina

Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere.
(Emily Dickinson)