30 settembre 2020

L'INVIDIA CHE UCCIDE

Sono ancora sconcertata dall'esito delle indagini sulla morte dei due giovani fidanzati di Lecce, uccisi in casa con 60 e più coltellate, la scorsa settimana.

Sconcertata dalla violenza devastante e soprattutto dal motivo che ha spinto l'omicida reo confesso.

Ha dichiarato che li ha uccisi perché invidiava la loro felicità e gioia di vivere.

E ha preparato tutto per settimane. Aveva intenzione di legarli con delle fascette, torturarli e poi ucciderli. Lasciando alla fine una scritta sul muro quasi a voler lasciare la sua firma.

Qualcosa è andato storto ed è scappato all'improvviso, seminando tracce visibili che poi hanno portato gli inquirenti fino a lui. Intanto, per oltre una settimana ha continuato la vita di tutti i giorni, frequentando l'ospedale dove faceva stage per il suo corso di laurea in scienze infermieristiche. Mantenendo la calma anche quando la polizia è andata ad arrestarlo. Un comportamento anomalo il suo, che ha fatto arrancare anche le indagini.

Ed io mi chiedo quanto possa essere pericolosa l'invidia. Macera l'animo al punto di stravolgere le persone, renderle pericolose, perfino omicide.

Bene o male abbiamo sofferto tutti dell'invidia altrui. L'abbiamo sperimentato nella vita personale, nell'ambiente di lavoro. Di certo è qualcosa che non lascia indifferenti. Ci fa soffrire, ci rende il percorso di vita personale molto difficile. 

A me è capitato. Quando ho potuto mi sono difesa. A volte mi ha aiutato a capire chi avevo di fronte e ad allontanarlo. Però mi sono sempre chiesta perché. Come è possibile che le persone coltivino questo peccato capitale come unica risorsa. Cosa li spinge. Quanto deve essere deserta la loro vita. 

Voi cosa ne pensate? Vi è mai capitato di essere vittime dell'invidia? Ne avete sofferto? Come avete reagito? Ve ne siete liberati?



57 commenti:

  1. Sì è capitato in passato e la cosa mi ha spaventato moltissimo al punto da allontanare chi l'aveva manifestata o cmq fatta intravvedere. La cosa mi ha segnato al punto tale che se non sono più che sicuro di chi ho di fronte non esterno più le mie gioie e non racconto le novità positive che possono capitarmi in un preciso momento nella mia vita.

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    1. Si diventa molto riservati, un atteggiamento che viene naturale se si subisce. Anche io sto bene attenta ormai e la mia fiducia è limitata a chi conosco bene.

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  2. L'invidia è naturale all'uomo: tuttavia è un vizio e una disgrazia allo stesso tempo.Schopenhauer.
    Scartabellando qua e la', mi sembra che si possa dire che questo omicida, che ha pure riso quando l'hanno arrestato, sia un tragico esempio di ciò che può accadere in una mente invasa dalla "sindrome di Procuste"
    Chi soffre della sindrome di Procuste molto spesso è una persona insicura, che prova un profondo senso di inferiorità rispetto agli altri.
    Purtroppo c'è sempre una spiegazione scientifica per gli atti abominevoli commessi da alcuni esseri umani: peccato che ogni spiegazione scientifica non possa cancellare gli effetti devastanti che provocano fatti del genere.
    Cri

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    1. Dimenticavo : sono stata oggetto d'invidia da parte di un'amica (?) per via di mia figlia quando si è sposata,; mi hanno riferito e non mi sono meravigliata, che disse " Che culo, cosa avrà mai?". Sono la madrina di sua figlia che non si è sposata e questo mi dispiace perchè voglio bene a quella ragazza

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    2. Non ha riso, è una fake. Diciamo che non si è minimamente scomposto quando lo hanno arrestato e questo la dice lunga sulla gravità dei suoi problemi. Sicuramente hanno radici profonde e antiche. Per quel che riguarda la tua amica, ti comprendo perfettamente. Ci ho messo 14 anni a capire quanto mi invidiasse una mia ex amica. E ancora oggi non mi capacito... ps: non sapevo cosa fosse la "sindrome di Procuste" sei una fonte inesauribile di cultura per me💛

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  3. Ho sperimentato l'essere oggetto di invidia da parte di almeno un paio di persone, in periodi e situazioni differenti. Ho sviluppato l'atteggiamento di allontanarli quando puntualmente manifestavano critiche a certi miei "traguardi", dato che nono sono per lo scontro, al massimo quello verbale se proprio costretto.
    Di mio, riconosco che in passato ho nutrito un'invidia "generica" nei confronti dei coetanei, o anche più giovani di me, che si fidanzavano come se nulla fosse, per poi quasi sempre lasciarsi con altrettanta disinvoltura: un modo di comportarsi che forse è la prassi giovanile, ma che non sento fare parte della mia persona, e che di cui oggi pago le spese sotto forma di inesperienza.

    Spero che allo squilibrato assassino raccontato nel post sia impedito con tutti i mezzi di nuocere ancora, ma purtroppo conosco bene la giustizia italiana, la faccia tosta di parecchi avvocati che col loro agire professionale si rendono complici di un assassino. No, a certi soggetti negherei l'assistenza legale, lavori forzati per guadagnarsi il cibo quotidiano.

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    1. Credo che nessuno sia esente dal provare invidia. Però ritengo che, nella maggior parte dei casi, possa definirsi "buona" quando ad esempio guardi ai traguardi altrui e ti impegni con forza a realizzare qualcosa di simile. Non la vedo come qualcosa di negativo ma qualcosa che stimola la nostra crescita personale. Quindi la considero positiva. Poi, come nel tuo caso, può nascere da inesperienza e immaturità. Ci sta. Col tempo siamo i primi ad accorgerci che sbagliavamo, tirando un sospiro di sollievo. Tu sei fin troppo generoso con l'omicida in questione: io sarei per non fargli vedere proprio più la luce del sole. Alla Conte di Montecristo per intenderci. Invece l'avvocato di grido, che prenderà in carico il caso, per trarne un beneficio di immagine, riuscirà a costruirgli attorno un mare di problematiche psichiche tali da ridurgli qualunque tipo di pena. Uno schifo.

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  4. L'invidia a qualcosa di diabolico, lo dimostra questo duplice omicidio. Per fortuna non arriva sempre a queste estreme conseguenze. Ma purtroppo è un sentimento che nuoce agli altri , ma anche e soprattutto a sé stessi nei casi normali. Certo che mi è capitato di essere vittima e non ho potuto fare altro ce allontanare, porre dei limiti drastici.

    Ho tanti difetti, ma per fortuna non sono affetta da questo male; non ne sono meritevole, ma è proprio nella mia natura gioire dei successi, delle fortune e delle bellezze altrui.

    Di questa vicenda non riesco a parlare, mi ha sconvolto come sia finita questa giovane coppia che non ha fatto del male a nessuno, colpevole solo di essere felice.

    Aggiungo però che la patologia del carnefice poteva essere riconosciuto prima e diagnosticata, curata, fermata; suppongo che precedentemente ci siano stati altri episodi malsani, senza naturalmente presagire certi epiloghi.

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    1. Chiedo scusa per le ripetizioni e per gli errori di concordanza. Ho scritto di getto.

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    2. Purtroppo non è così facile. A volte il male lo si cova dentro, lo si fa crescere tenendolo accuratanente nascosto. D'altra parte la sicurezza al 100% non credo che esista mai in niente che riguarda l'umano. L'unica cosa che possiamo fare è cercare di sviluppare al massimo la nostra capacità di sentire, come fanno gli animali.

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    3. @ Graziana, da quello che ho letto sull'assassino di Lecce, aveva una vita senza sobbalzi. È stato definito da chiunque lo conoscesse un ragazzo come tanti, che studiava. Tutto normale magari con pochi amici. Sai quanti ce ne sono come lui? Nulla che insospettisse...
      Ora io credo che il malessere fosse profondo altrimenti non si spiegherebbe la deriva assassina. Certo nel suo caso l'invidia era malsana, distruttiva. Diciamo che, solitamente, quella che sperimentiamo subendola, non è così devastante. Ma sicuro fa male. Come te, io non conosco questa malattia, almeno non nella sua deriva cattiva. Come dicevo sopra a Gaspare, ci può stare in alcuni casi ( e non so nemmeno se definirla invidia) quella situazione mentale che ti porta a migliorare proprio guardando a chi, raggiunge obiettivi importanti o che ritieni tali. Per il resto, ho sempre sorriso e parteggiato per chiunque raggiungesse un bel traguardo di vita. No, non è nelle mie corde.
      PS: sapessi quanti strafalcioni scrivo io nella fretta, non preoccuparti;)
      Abbraccio.

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    4. @ Giorgio, condivido la tua disanima. Bisognerebbe scavare a fondo nella vita del ragazzo per capire quando e come si è scatenato questo enorme disagio.
      Per il resto, nessuno di noi si può ritenere esente del tutto da questo male, diciamo che, riconoscendolo, sappiamo canalizzarlo nel modo migliore, non in quello peggiore.

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  5. E' assurdo, per me, pensare che questo ragazzo, con una faccia proprio da bravo ragazzo e una carriera di studi avviata , sia arrivato ad uccidere per invidia !!!Aveva pianificato tutto !!! Aveva , evidentemente , due facce: quella che mostrava agli altri e la faccia nascosta e perversa, che non mostrava a nessuno. E chissà magari quante altre persone insospettabili ci sono in giro !! Io , quando ero giovane, ho provato un pò di invidia per chi aveva un ragazzo, aveva tanti amici..ma ora, da tempo non invidio più nessuno, non mi interesso più neanche tanto di quello che fanno gli altri. Io mi sono sentita invidiata l'anno scorso, quando è arrivata la conferma che potevo andare in pensione !!! Ma , inutile invidiarmi, se posso andare in pensione è perchè sono più anziana di te che mi invidi e, comunque, verrà anche il tuo momento ! Saluti.

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    1. Ahahah ti invidio anche io per la pensione!!!
      Scherzo, hai proprio ragione, incredibile come questa persona avesse due personalità. Quella chiara che mostrava ai più e quella oscura, logorata dall'invidia che gli aveva intossicato la vita. Perverso e ossessionato. Assurdo e terribile tutto...

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  6. Avrà visto troppi film forse....ma non ci sono scuse per quello che ha fatto, altro che bravo ragazzo..

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    1. Avrà visto tutte le stagioni di Criminal Minds... così ha studiato da serial killer!
      Persona orribile, senza alcun dubbio. Rimane da sperare nel massimo della pena.

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  7. Il tizio in questione è malato davvero... e quando la gelosia e l'invidia acquistano contorni così tragici diventano patologie da curare. Altrimenti sono sentimenti gestibili e credo che un po' tutti ne possiamo aver toccato gli effetti... ma continuando a vivere senza problemi!

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    1. Una vera e propria patologia. Malato e ossessionato dalla vita degli altri, incapace di farsene una propria. L'altra cosa che mi ha sconcertato è la giovane eta. Assurdo che un ragazzo di 21 anni sia riuscito a pianificare tutto con una lucidità incredibile. Proprio da serial killer, come ho detto su a Pietro. Scherzando mica tanto.
      Che poi, non è cosi facile farsi scivolare addosso l'invidia altrui.

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  8. Parto dicendo che non esiste un motivo "valido" per uccidere. Sono tutti banali e al contempo atroci.
    FAnno paura tanto i motivi quando l'atto in sè.
    Ma invidiare a tal punto una persona mi pare da psichiatra e ricovero. Non può esistere un'invidia simile se alle spalle non ci sono motivi più grandi.
    Mi spiace tanto per quei due ragazzi, questo sì, perchè la loro morte è completamente assurda per me.
    Quanto all'assissino spero che lo rinchiudano al più presto e lo curino perchè l'invidia se è causata da altra patologia ritorna e allora...

    Io vittima di invidia? A pensarci bene forse, ma comunque non me ne sono mai pre0ccupata. Faccio la mia strada e gli altri vadano. Diciamo che non era invidia forte. Forse più una forma di gelosia

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    1. Il pensiero va immediatamente a quei due ragazzi, uccisi mentre si apprestavano ad iniziare una vita insieme.
      Ovvio che un omicidio non ha mai scusanti o giustificazioni. In questo caso poi, meno che mai. Una persona così, non credo possa guarire, qualunque cura si provi. Ha un malessere dentro che lo distrugge...
      Brava che tu sia riuscita a non preoccuparti dell'invidia altrui o gelosia è un bel traguardo. Io ne ho sofferto sia in privato che sul lavoro. Nel privato sono riuscita a superare tagliando i ponti con le persone invidiose, nel lavoro ho dovuto tenere duro per anni. E questo mi ha portato ad avere anche disturbi fisici. Non è stato facile...

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  9. Il problema è l'educazione e il vivere in famiglia. Sono certa che abbia subito da loro pressioni per ciò che compete le aspettative di vita. Sia che si tratti del sociale, sia in campo di studi e lavorativo. Spesso i genitori fanno confronti e così facendo mettono in competizione figli e l'altrui gente. La gelosia è la difesa dovuta alle incertezze scaturite, purtroppo.
    Io non credo di aver provato mai invidia, troppo ingenua e fricchettona... ahahahahah...
    Forse un pochino la provo ma solo per chi ha la possibilità di guidare auto da corsa... la Formula Uno... mannaggia... chi mi suggerisce come fare per avere almeno una possibilità? Uffi!!!
    Ma sono sempre stata invidiata, tanto, anche se ancora non ho compreso esattamente perché.
    Il ragazzo in questione deve essere curato ma anche punito giustamente. Spero capisca bene e presto ciò che ha fatto. Avrà così terribili rimorsi... mi dispiace ma sarà così.
    Ciao Mariella.

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    1. Tu parli di pressioni familiari ma io non vedo questo. Era invidioso della felicità altrui e questo non c'entra nulla con le aspettative della sua famiglia. È malato, assolutamente malato. Gli obiettivi li stava raggiungendo da solo, studiava e aveva una vita apparentemente normale. Non c'entra nulla la competizione in questo caso a mio parere.
      E ti dirò anche che non penso avrà mai rimorsi. Di sicuro è anaffettivo, incapace di sentimenti, figurati se potrà mai provare rimorso.



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    2. Le pressioni familiari e tutto ciò di cui ho scritto erano riferite alla sua infanzia e gioventù, nel corso della sua vita. Le conseguenze sono quelle che abbiamo visto. Si può anche arrivare ad uccidere, purtroppo. Io non sono così categorica a riguardo. Ma sono punti di vista diversi, ovvio.
      Come ho già scritto deve essere punito con giustizia. Ciao Mari.

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  10. io credo che qui oltre all’invidia ci sia del disagio che putroppo viene sempre meno accolto dai servizi. Non ci sono parole per la fine di quei due ragazzi, davvero

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    1. Disagio certo. Ma assolutamente difficile da individuare.

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  11. A me fa paura tutto il contorno, tutto quel che è successo.
    Perché, mi chiedo, e se anche io fossi così? O tu?
    No, non invidiosi, ma capaci di tanto solo perché ci scatta qualcosa nel cervello...

    Moz-

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    1. No dai, non scherziamo, io e te disagiati in questo modo.Alla base di questo orrendo delitto ci deve essere uno squilibrio tremendo, 'sto ragazzo era ossessionato dalla felicità degli altri, una roba incredibile.
      Certo, a volte mi chiedo anche io cosa scatti nella mente delle persone da farli "svirgolare" a tal punto da uccidere. E penso ai femminicidi, ai genitori che uccidono i propri figli, ai suicidi. Non trovo la risposta e spero solo che una tale follia non debba toccarmi mai...

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  12. Ciao Mariella, l'invidia e un morbo terribile che lacera le menti deboli e insoddisfatte della propria esistenza.
    Se ami e apprezzi lecose che hai, non sarai mai schiavo dell'invidia.
    Ciao fulvio

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    1. Verissimo, se amiamo quello che abbiamo non ce ne frega nulla di quel che hanno gli altri.
      Si chiama equilibrio. Raggiungerlo è una gran cosa.
      Un abbraccio.

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  13. La motivazione data dall'assassino e agghiacciante a dir poco...

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    1. Assurda Nick, non ha scusanti, Assolutamente fuori di testa e pure convinto...

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  14. Ho trecentomila difetti ma non sono invidiosa. Ho sofferto e soffro l'invidia altrui,donne più vecchie di me, con istruzione inferiore alla mia, che vorrebbero essere come me.

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    1. Che poi se fosse invidia "positiva" potrebbe essere un buon stimolo per migliorarsi.
      Ma molti sono anche ignoranti. E l'ossessione in questi casi è una malattia che nuoce soprattutto a loro, se ci pensi.

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  15. Credo che l'invidia sia un sentimento connaturato all'essere umano. Si comincia sin da bambini; probabilmente sono stata invidiata (ma nulla che valga la pena ricordare) e io stessa ho provato invidia vedendo qualcuno che aveva qualcosa che anche a me sarebbe piaciuto avere. Ma è finita lì. Non gli ho augurato alcun male né tantomeno ho mai pensato di fargli del male. Credo che il problema sia tutto qui: provare invidia non è strano o immorale, è assurdo e immorale farsi sopraffare da questo sentimento al punto da arrivare a fare del male a qualcuno.

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    1. Sicuramente lo è. Come dicevo sopra anche io. Ma è la deriva, in alcuni casi, a preoccupare. Quando non sappiamo porre un freno guidati dall'intelligenza e dal buon senso. Nel caso specifico si deve pensare ad un malessere molto più profondo e radicato tale da stravolgere la persona e portarla a considerare un doppio omicidio come "una vendetta che si serve fredda" come l'assassino scriveva su internet.

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  16. Ciao Mariella...una storia terrificante, da brividi. Ascoltando la notizia durante il tg, viene naturale domandarsi cosa scatti nell'animo e nella mente di una persona considerata fino a poco tempo prima "normale". Temo che il problema sia molto più grande della gelosia, in questo caso specifico e sottovalutato dagli esperti e dagli scienziati considerato che sono troppe le vicende come queste che accadono nel nostro paese. Chi può dovrebbe indagare di più e coloro che studiano dovrebbero scandagliare a fondo il problema e non rilegarlo soltanto ad attimi di follia. Troppi assassini, troppa violenza e troppa aberrazione. Che sta accadendo all'umanità? Ti lascio un saluto e un sorriso per smorzare l'amarezza.

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    1. Non sarà facile andare a fondo della questione. Che non sia solo invidia ma una degenerazione dell'animo umano, è un dato di fatto. La rabbia che, come dice l'assassino, gli è scoppiata dentro perché li vedeva troppo felici, ha ragioni più antiche. Un malessere ben nascosto e covato da anni. Come te penso sarebbe ora ci si chiedesse e si indagasse bene sulla violenza che da qualche tempo soffoca la società civile. Forse cercando le cause si arriverebbe a limitarla o a superarla. Chissà. Un abbraccio a te e grazie!

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  17. Io credo che l'assassino sia uno psicopatico, le motivazioni e la sua successiva condotta fanno pensare a ciò.

    Se io sia stato vittima dell'invidia, non lo so. Se così, non fino al punto di accorgermene.

    Ciao e buona giornata.
    PODI-.

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    1. Concordo Carlos, poi bisognerà non dargli giustificazioni e il massimo della pena. Ma i suoi avvocati stanno già lavorando in modo di fargli cambiare le dichiarazioni che aveva fatto a caldo. Addirittura nega che avesse organizzato tutto con largo anticipo nonostante tutte le tracce lasciate dicano il contrario...
      Nessuno è immune dall'invidia altrui, sarai stato fortunato e non te ne sei accorto.
      Ciao e buona serata.

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  18. L'invidia fa perdere anche la ragione, un brutto male.
    Sereno giorno.

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    1. Non pensavo si potesse raggiungere una tale deriva ma l'animo umano mi sorprende anche in negativo, purtroppo.
      Buona serata CAV!

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  19. Tutti noi per un motivo o per un altro, a volte assolutamente illogico invidiamo il nostro prossimo.
    Credo che l'invidia non debba però essere demonizzata, se sfruttata per migliorare noi stessi.
    Invidiamo quel collega che nelle situazioni difficili affronta la vita con il sorriso e la calma assoluta?
    Perchè non studiarlo e imparare da lui.
    Quando l'invidia è "sana", passami il termine, puù essere un buon mezzo per migliorarci.

    Purtroppo non sempre è così, anzi, purtroppo non è mai così.
    Invidiamo il prossimo e non ci chiediamo cosa potrei fare per essere come lui, ma piuttosto ci scervelliamo per fare sì che lui non sia com'è ... e il risultato è quello che hai descritto nel post di oggi.

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    1. Sono assolutamente d'accordo con te, l'ho scritto e lo confermo. Bisogna veicolare le nostre emozioni affinché ci aiutino a migliorarci.
      E l'invidia "costruttiva" può arricchirci se ci sprona a dare il meglio dli noi stessi.
      Non è vero che non è mai così, dipende solo da noi.
      Poi ci sono quelli che, accecati, hanno come obiettivo quello di distruggere gli altri. Di solito però, oltre a non raggiungere il loro scopo, peggiorano la loro di vita.
      Poi ci sono i casi limite, come quello in questione. Ma qui le patologie sono gravi, molto gravi.

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  20. Un delitto agghiacciante, per curiosità personale vorrei proprio documentarmi su dove e come sia cresciuto un essere così malato.
    Personalmente in passato ho sofferto molto dell’ invidia e della cattiveria infondata degli altri, soprattutto nel mio sport, cosa che mi portò tra l altro anche ad abbandonare l’agonismo. Scelta che peraltro rifarei mille volte: quando l ambiente non è sano meglio evitarlo insomma.
    Ora di certo posso dire che il giudizio di chi non mi conosce abbastanza da potersi permettere di argomentare sulla mia vita non mi crea nessun tipo di disagio, anzi, mi scappa una risata e provo sentimenti che vanno dalla pena alla più elevata compassione.
    Baci

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    1. Nick, è cresciuto in una famiglia normalissima, nella provincia leccese. Hanno intervistato il sindaco del suo paese che ha espresso parole di elogio per il nonno e il padre.
      Io penso che il male sia insito in lui e che non abbia avuto dei condizionamenti familiari tali da stravolgergli l'esistenza. Lo dicevo anche sopra, parlando con mia sorella, che, punti di vista, non la pensa come me.
      Ricordo, avevi accennato a quando avevi abbandonato l'attività agonistica per problemi di cui non avevi specificato altro. Ora è più chiaro, visto che parli di ambiente insalubre. E hai raggiunto equilibro e una buona percezione di te stesso che ti fa subire molto poco le cattiverie altrui, tanto da riderci sopra. Bravo, non è poi così facile. Ti abbraccio.

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    2. Effettivamente ho trovato anch io poche informazioni degne di nota, sono sicuro che ne sentiremo parlare ancora di questo essere poco umano.
      Eh si, come ricordi bene.
      Per fortuna tutto è possibile, e i mondi in cui possiamo muoverci sono infiniti.
      Ti abbraccio anch io deliziosa Mari

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    3. Ora la difesa starà organizzando una linea da seguire e calerà il silenzio sulla vicenda. E il mio cuore si stringe pensando ai due ragazzi e alle loro famiglie distrutte. Speriamo che venga fatta giustizia e che abbia quel che si merita. Ti abbraccio anche io, sempre una gran gioia chiacchierare e confrontarmi con te💛

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  21. Il tizio è malato psichiatrico...non c’è altra spiegazione.
    L’invidia è una brutta bestia ma arrivare ad uccidere ...è qualcosa che non concepisco.
    Cioè pensare di uccidere qualcuno perché provi invidia ...?
    Vediamo se io sono invidioso...di quelli con tanti capelli si..ahaha!!!
    Poi noi maschietti se ci troviamo a far la doccia in compagnia puoi provare pure invidia per qualcuno che c’è l’ha più lungo perché no?
    Ma è tutta invidia sana e costruttiva.
    Di beni materiali tipo soldi o macchine costose direi di no.
    Invidio chi sa cantare con facilità che sente la musica ad orecchio questo direi di sì.
    Sono stato invidiato quando nella mia compagnia c’è stato un periodo che le coppie storiche si son lasciate io invece tenevo botta , non era un problema per me chiaramente ma sentivo l’invidia dei miei amici lasciati.
    Questo mi faceva star male vedere me felice e loro tristi.
    Poi una volta un mio amico mi disse che facevo presto a parlare perché ero figo... gli dissi di andare da un buon oculista 😂

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    1. Beh ma quella da "maschietti" sotto la doccia, non è invidia ma sana competizione ahahahah
      Uhm l'invidia per una relazione solida e serena, l'ho subita anche io e ancora oggi mi capita di sentire le punzecchiature o le frecciatine da parte di persone che non mi conoscono affatto, non sanno nulla del mio percorso di vita mi giudicano solo da quello che vedono. Ma ho imparato a fregarmene. Diciamo che le persone che soffrono d'invidia solitamente non vanno al di là del loro naso e prima o poi ci sbattono la faccia sul loro odio. Ma sai quanti uomini affascinanti che non hanno bisogno di una chioma fluente per sedurre le donne? Ma si che lo sai...Ci vuole altro per colpire al cuore una donna ahahahah

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  22. Io odio l'invidia, lo trovo un sentimento completamente inutile che nella sua forma semplice non giova ne a chi invidia, ne a chi subisce. Ci sarebbe un aspetto che ha la capacità di motivare prendendo come esempio una persona che ammiriamo, che non c'entra minimamente con l'invidia ma che ha in comune il desiderio di somigliare o essere qualcuno che apprezziamo.
    Ovviamente l'evento sopra descritto è un evento che mi rattrista moltissimo e vorrei solo che il ragazzo che ha commesso questo atroce crimine si fosse domandato come e cosa dovrebbe fare per essere come le sue vittime.

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    1. Anche io la odio quando è malsana e distruttiva. Riesce a fare del male a tutti da chi ne soffre a chi la subisce.
      Tu parli di competizione, io ritengo si tratti in parte anche di "invidia" positiva. Sono molto simili, la prima se trattata in modo feroce è ancora più distruttiva della seconda.
      Magari se lo fosse chiesto, invece è stato travolto dalla rabbia. Che in primis gli ha rovinato la vita. Anche lui, se ci pensiamo, è vittima di se stesso e della sua malattia.

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  23. Anche a me è successo. Non in ambito familiare a parte quel che dicevo prima a proposito dell'ex amica, ma in ambito lavorativo.
    E ho sopportato per molti anni, con ripercussioni psicologiche e fisiche pesanti.
    Ti abbraccio forte, forte.

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  24. Questa è la risposta che ho dato a Claudia nel suo blog , e la giro anche a te :

    spesso nel mio blog ne parlo ,senza arrivare a questi estremi ,quà oltre all'invidia penso ..spero..che questo comportamento sia dovuto a una malattia mentale . a non starci con la testa ..perchè uccidere 2 persone che vivono serene e felici la loro vita solo perchè sei invidioso ..e da malati di mente ..da curare seriamente e tenere alla larga dal mondo .molto pericoloso il soggetto .
    per l'invidia "normale" , io la ritengo il male supremo quello che poi genera odio ,rancore ,gelosia , cattiveria e molto altro ..
    io invidio chi ha una salute di ferro ..perchè la mia latita a volte ..ma non mi passa per l'anticamera del cervello di far del male o maledire chi stà meglio di me ..è solo che penso ah stessi bene così ..ma finita lì
    poi l'invidia per beni materiali neanche mi sfiora ..e chi se ne frega se lui/lei ha il macchinone io ho il mio "topo" e mi và benissimo così ..e per vestiti /gioielli ancora meno
    poi auguro a tutti la serenità ..perchè si sà ..se la gente è felice non rompe le palle ;)) !!
    ho fatto un pò di confusione con il discorso ..ma spero si sia capito che per me l'invidia è un fattore che non esiste
    ciao

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    1. Grazie Tissi, sono giorni che ne discutiamo sul mio blog, davvero una tragedia assurda. Che bello leggere che non sono l'unica a augurare serenità alle persone. Alcune sono così malvage e inutili però che non se lo meriterebbero. Ma l'indifferenza è l'opzione migliore a volte. E per gli invidiosi non c'è male peggiore. Un abbraccio e buona giornata!

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  25. So che hai già scritto qualcosa te e pure Patricia ma ho voluto “integrare” anch’io 😀
    Se ti va passa a leggere.
    Ciao

    http://ilbuioinsala.blogspot.com/2020/10/recensione-cara-lilli-diario-di-una.html?m=1

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    1. Max, Maris mi aveva accennato che stavi scrivendo una recensione del suo libro. Vengo a leggere.

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Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere.
(Emily Dickinson)