19 settembre 2020

SABATO DI POESIA: IL LIBRO DELL'ESILIO DI YANG LIAN






Non sei qui questo segno della penna
appena tracciato viene rapito dalla burrasca
è mancante come se un uccello morto volteggiasse sul tuo volto.

La luna segue il funerale una mano spezzata
fa ritornare i tuoi gironi
ritorna alla pagina dove manchi
mentre scrivi ti rendi conto
della tua espunzione

Come il suono di qualcun altro
ossa frantumate disinvoltamente sputate in un angolo
il vuoto suono dell'acqua che sbatte sull'acqua
disinvoltamente mutando in un respiro
in una pera sicché nessun altro deve venire visto
i teschi sul terreno è tutto ciò che tu
invecchiando in una notte tra le parole, le righe
con cui la tua poesia ha inevitabilmente perforato il mondo

(IL LIBRO DELL'ESILIO - ORIGINE - 2020)


Yang Lian, figlio di diplomatici, dopo il massacro di piazza Tienamen(1989) scelse l'esilio in Nuova Zelanda per poi stabilirsi a Londra. Ha ottenuto, tra gli altri, il Gran Premio internazionale Janus Pannonius, Il Flaviano, il Nonino, il Sulmona. È una scoperta recentissima, devo ancora capire cosa è stato l'esilio per lui, anche se non ne scrive con sofferenza. Intanto mi piace e ve lo propongo oggi.

Tra le sue pubblicazioni: Il pane dell'esilio (2001) - Dove si ferma il mare (2004) 

14 commenti:

  1. Bellissime e molte cariche di ispirazione e di sofferenza le righe della poesia di oggi,
    Non conoscevo questo autore, che sicuramente ha vissuto uno dei periodi grigi della storia dell'umanita.
    Piazza Tienamen ... ero piccola ma ricordo ancora le immagini che scorrevano in tv,

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ad "ossa frantumante disinvoltamente" mi ha conquistato definitivamente. Poesia lucida, estremamente diretta ma non tragica.
      Ho letto qualcosa della sua vita per nulla facile. Io ero giovane e ricordo perfettamente le immagini, la violenza, il dolore.
      Buon sabato Stefania.

      Elimina
  2. Per i miei gusti, troppo sopra le righe e cervellotico.
    Cri

    RispondiElimina
  3. Parecen versos tristes.
    No lo conocía. Y tiene que ser tremendo tener que abandonat tu país.
    Buen fin de semana Mariella. Cuídate.
    Un abrazo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Immagino che dovere lasciare il tuo paese sapendo che non ci farai mai ritorno, ti procura un dolore che il tempo non riuscirà mai a lenire.
      Sono versi che scolpiscono. Buon fine settimana a te cara Laura.
      Abbi cura di te.
      Ti abbraccio.

      Elimina
  4. Boa tarde minha querida amiga Mariella obrigado pela matéria e apresentar um escritor que eu não conhecia. Obrigado pela dica.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie a te Luiz per avere apprezzato.
      Un abbraccio e buon fine settimana,

      Elimina
  5. Non conoscevo questo poeta.
    Direi che cervellotico lo è però va dritto al cuore.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Complicato ma bravo. E a noi i poeti così piacciono molto😉😘

      Elimina
  6. Grandiosa scoperta, anch'io lo scopro adesso, grazie al tuo post| Lo devo approfondire.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Approfondisci perché sono più che certa che ti piacerà moltissimo!

      Elimina

Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere.
(Emily Dickinson)