10 marzo 2021

[POSTITIZIE] LA BIBLIOTECA DI UMBERTO ECO

 

Umberto Eco nella sua biblioteca

Non è una notizia recente e risale al febbraio scorso, ma non potevo non accennarne qui da me.


La meravigliosa biblioteca di Umberto Eco è stata finalmente affidata all'Università di Bologna in modo da essere donata alla collettività.

Umberto Eco, il nostro grandissimo autore scomparso nel 2016, possedeva circa 35.000 volumi. Un tesoro inestimabile, che la famiglia ha voluto donare alla città in cui lo scrittore aveva cominciato la carriera accademica. Verrà istituita una biblioteca che conserverà l'ordine originale di disposizione dei volumi. 

Io amo le biblioteche. Le frequento con passione fin da quando ero ragazzina. Ne apprezzo l'ordine, i colori, il silenzio che le avvolge, il rispetto per gli studi, la sapiente misurazione delle parole e del tempo. In biblioteca ho conosciuto alcuni degli autori che amo di più, come Gabriel Garcia Marquez e Amos Oz. In biblioteca ho incontrato personaggi amatissimi, come le sorelle Bennet. Mi sono persa e ritrovata. 

Eco diceva:

“una biblioteca non è una somma di libri ma un organismo vivente con una vita autonoma. Non è solo il luogo della tua memoria, dove conservi quel che hai letto, ma il luogo della memoria universale.”


Io mi ritrovo moltissimo nelle sue parole. E voi che rapporto avete con le biblioteche? Le frequentate? Vi piacciono o le evitate?

Fonte:Positizie.it

49 commenti:

  1. Poca frequenza con le biblioteche, a dir la verità. Sono un assiduo delle librerie, specie quelle dove ti siedi e leggi, modello biblioteca. Preferisco che il libro sia mio, non li presto, ne' li chiedo in prestito. Una pecca, sicuramente.. certo nella biblioteca di Eco, un saltino lo farei..

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    1. Anche io sono restio a prestare e chiedere in prestito libri, anche se di valore commerciale modesto. Perché ho sperimentato che la maggior parte delle volte il libro mi torna indietro con dei difetti (tipo il segno sulla costola o la copertina piegata in prossimità della rilegatura) che prima non aveva, oppure che se mi piace poi lo voglio e devo mettermi alla sua ricerca non sempre facile se si tratta di libri fuori catalogo.

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    2. @Franco, anche io non presto mai i miei libri, visto che ho subito dei veri e propri furti, in passato. Ma le biblioteche le frequento fin da bambina, non era facile poter comprare tutti i libri che desideravo leggere e poi "il vizio" mi è rimasto.

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    3. @Gas a me i libri tornavano, se tornavano, senza alcune pagine. Scollati, sporchi ecc...
      E dire che, le pochissime volte che ho accettato un libro in prestito da amici, ne ho avuto cura più di quelli miei a cui tengo moltissimo!

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    4. Rovinare qualcosa di prestato è mancare di rispetto al proprietario. Concetto che capisce soltanto chi ha una propria libreria in casa e non tira avanti con letture in prestito.
      La rovina di un libro prestato è stata alla base della rottura di un'amicizia, data anche la stupida motivazione: "L'ho prestato anche a mia sorella." sorella che peraltro manco mi ha mai salutato per strada, per cui allo sgarro successivo addio all'amico.

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    5. Io litigai con una mia ex collega. Fu lei a riportarmi uno dei miei libri più cari, con pagine strappate.
      Da quel momento in poi, quasi non le rivolsi più la parola, limitandomi all'essenziale e solo per ragioni di lavoro.

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  2. Biblioteche non ne ho mai frequentate, ma da quando ero studente di scuola superiore, spesso mi tuffavo in una vasta libreria a pochi passi dalla mia scuola, dotata di una zona lontana dalle vetrine dove sembrava di essere in una sorta di biblioteca, anche se chiaramente non attrezzata per leggere comodamente.
    Diciamo che sono più un topo da libreria quindi. I libri mi hanno regalato tante emozioni, talvolta più di certi film (sicuramente se il film è tratto da un romanzo che ho letto), nonché storie di tutti i generi, dai thriller ai drammi d'amore, dall'horror alla fantascienza, dalla narrativa "classica" all'avventura.

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    1. Io ti pensavo invece, un "topo" da biblioteca, oltre che un frequentatore assiduo di librerie.
      Pensa che ho continuato a frequentare le biblio anche da adulta, ci studiavo anche all'università E quando sono all'estero una delle mie curiosità è quella di scoprirle assieme agli usi e costumi locali.
      Amo la Public Library di NYC una delle più belle librerie del mondo.

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  3. Ecco, io non ne sapevo niente di questa notizia, ma mi ha fatto felice!

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    1. Non mi ricordo se sei di quelle parti, allora quando sarà pronta potrai andarci ed io ti invidierò un po'!

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  4. @ Gas: Ciao! Curiosa dei libri che ti hanno regalato emozioni, se non sono indiscreta e vuoi regalare qualche titolo a noi assetati ti dico grazie!

    Buongiorno Mari, conosci la mia frequentazione delle biblioteche, ormai da un anno poco fruibili. In biblioteca vado, sfoglio, chiacchiero, oggi purtroppo posso solo prenotare, andare con già un titolo in mente. Bisogna prendere appuntamento e tutto diventa più noioso. La biblioteca è il posto dove noleggio film e in questo periodo ne ho fatto un'abbuffata. Ho la mia libreria del cuore, all'interno c'è persino la pasticceria, quando mi reco lì il tempo si ferma, guardo l'orologio e sono passate le ore. Unico neo: dovrei lasciare il portafoglio a casa, spendo più in libri che in vestiti, ultimamente cerco di leggere quello che ho già, ma sono le novità che mi fregano....
    👋

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    1. Lory, mi ricordo benissimo della tua passione per le biblioteche, che condividiamo. Come te, ci passerei le ore. Sono un po' arrabbiata con quella civica della mia città, perché da quando hanno riaperto fanno orari solo settimanali e il sabato rimane chiusa. Per me che ho orari di ufficio, è diventato impossibile frequentarla e la cosa mi ha fatto infuriare. Dovrei trovare il tempo di scrivere alla direttrice con cui in passato c'era stato un bello scambio di mail perché volevamo organizzare dei reading, ma poi si è fermato tutto per il covid.
      Fino a qualche anno fa avevo anche io la libreria del cuore, simile alla tua, con l'angolo bar e pasticceria, ma le due proprietarie la chiusero. Ora vago da una all'altra e prediligo Rizzoli e Feltrinelli se sono a Milano mentre qui nella mia città frequento una in cui posso passarci tanto tempo ma non ha l'angolo della sosta che piace a me...
      A chi lo dici, io non esco mai da una libreria a mani vuote;)

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    2. @Gas, accettiamo consigli!

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    3. Ecco qualche titolo, spaziando un po' tra i vari generi, ognuno dei quali mi ha emozionato per ragioni diverse, ma proprio per questo prima o poi li devo rileggere come una tentazione cui mi tocca cedere.

      Fantascienza
      - "Crociera nell'infinito" (A. E. Van Vogt): il romanzo che ha palesemente ispirato la fantascienza esplorativa alla Star Trek, ed essendone un fan non poteva non piacermi.
      - La prima trilogia del Ciclo di John Carter di Marte (E. R. Burroughs): una saga raccontata in prima persona, con avvincenti duelli alla spada splendidamente descritti e colpi di scena.

      Fantasy
      - Creature della luce e delle tenebre (R. Zelazny): con protagoniste le principali divinità egizie in una avventura che offre incredibili risvolti.

      Fumetti
      - La dinastia dei paperi (Don Rosa): la storia di Paperon de' Paperoni, divertente e per certi versi anche romantica.

      Gialli
      - Il cane giallo (G. Simenon): un caso particolarmente ingarbugliato risolto dal commissario Maigret fuori da Parigi, che soprattutto scagiona un presunto colpevole.
      - Il mistero della camera gialla (G. Leroux): porta chiusa a chiave dall'interno, finestra con le inferriate, chi ha cercato di uccidere Mathilde e come ha fatto a uscire dalla stanza? A risolvere il caso uno scaltrissimo giornalista che sfida un ispettore che si avvale dei metodi di Sherlock Holmes!
      - Tre topolini ciechi (A. Christie): un racconto lungo, recuperabile in una valida antologia negli Oscar Mondadori, con dei pensionanti bloccati in una casa dalla neve, riescono a sentire alla radio che un assassino è in città prima che tutte le linee saltino, e che qualcuno inizi a uccidere i vari ospiti!

      Horror
      - Gli elisir del diavolo (E. T. A. Hoffmann): considerato l'ultimo romanzo gotico, mi ha fatto sudare freddo durante la prima lettura fatta in piena estate, col mito del "doppio" di noi stessi che perseguita un frate innamorato...
      - Il ladro di cadaveri (R. L. Stevenson): antologia che raccoglie tre racconti dell'orrore fra i più avvincenti che abbia mai letto.
      - La casa sull'abisso (W. H. Hodgson): da questo romanzo Lovecraft ha tratto ispirazione per i suoi Miti, un horror che sfocia in una inquietante fantascienza.
      - Tutti i racconti del mistero, dell'incubo e del terrore (E. A. Poe): non poteva mancare il mio autore preferito del genere, possedere questo libro è avere un demonietto tentatore che ci provoca a prenderlo dallos scaffale e leggere qualcosa. "Lo scarabeo d'oro", "Il pozzo e il pendolo", "Il cuore rivelatore"...

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    4. Narrativa
      - Bella è la gioventù (H. Hesse): un racconto che mi ha fatto venire voglia di innamorarmi.
      - Cime tempestose (E. Bronte): almeno una volta nella vita bisogna leggere la tormentata vita maledetta di Heathcliff!
      - Delitto e castigo (F. M. Dostoevskij): la storia di Raskolnikov, che diventa un amico mentre la leggi, e ti senti più solo quando l'hai finita.
      - Freya delle Sette Isole (J. Conrad): il romanzo breve col più grande bastardo mai incontrato in una storia!
      - I Buddenbrook (T. Mann): capolavoro tedesco nonché universale, documento di un'Europa che non c'è più, impossibile non restare avvinti dagli sfortunati amori di Toni, dalla dolcezza del piccolo sfortunato Hanno...
      - I dolori del giovane Werther (J. W. von Goethe): tragico romanzo epistolare, lettura obbligata per chi ama i drammi romantici.
      - Il fantasma dell'Opera (G. Leroux): l'avvincente storia di Erik, creatura mostruosa ma dalla voce splendida, che si innamora di una cantante lirica.
      - Il saccheggiatore di relitti (R. L. Stevenson): opera poco nota dell'autore de "L'isola del tesoro", è un romanzo maturo, drammatico e travolgente, fatto di sogni, sfide, delusioni.
      - L'adolescente (F. M. Dostoevskij): le ambizioni di un giovane di Pietroburgo.
      - Mai gridare al lupo (F. Mowat): l'autore non era uno scrittore ma un etologo e naturalista, questo è il resoconto di un suo incarico in Canada per accertarsi della colpevolezza dei lupi in alcune aggressioni vicino a dei centri abitati. Per risolvere il caso, capisce di dover imparare a conoscere questi meravigliosi animali, e il lettore con lui. Fornirsi di fazzoletti.
      - Peter Camezind (H. Hesse): il mio preferito tra i romanzi giovanili del narratore tedesco.

      Teatro
      - Re Lear (W. Shakespeare): la più devastante, imponente tragedia del grande drammaturgo inglese.

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    5. @ Gas: 👍 Grazie mille, ho preso appunti. Fantascienza non è il mio pane, ma ho appena visto "Contact" e dovrò leggere anche il libro, tanto mi è piaciuto il film. Della tua lista ho appuntato in primis: Tre topolini ciechi, Freya delle sette isole (il titolo è molto bello), Mai gridare al lupo. Delitto e castigo ce l'ho e mi devo decidere a leggerlo.
      Di quest'anno appena iniziato la mia lettura più avvincente è stata "L'avversario" di Emmanuel Carrère. Storia vera, un libro, una storia incredibile che ti lascia attonito. Esiste anche il film che recupererò.
      Ciao, grazie ancora, buona giornata a tutti!

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    6. @Gas, grazie per il bell'elenco.
      Segno subito il fantasy e il giallo di Simenon che non ho mai letto.
      Horror: mi mancano Stevenson e Hoffmann(quest'ultimo forse lo lessi ma non mi ricordo); Hodgson e Poe li amo, come Lovecraft di cui lessi tutto;
      Narrativa: sai che alcuni tuoi preferiti non mi piacciono ma Conrad(il libro che segnali) e Mowat mi mancano, me li appunto.
      Grazie e buona giornata!

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    7. @Lory, buona giornata a te!

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    8. "Delitto e castigo" sta tutto nell'iniziarlo, poi ti immergi nella trama e diventa inevitabile andare avanti di qualche pagina appena possibile.

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    9. Io ci ho provato, Delitto e Castigo resta, quasi intonso nella mia libreria. Chissà se con il tempo non decida di andare avanti...

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  5. Amo moltissimo le biblioteche e fino a prima del covid ne sono stato un accanito frequentatore (in specie di una, la Civica Centrale della mia città). Da quando alle scuole medie scoprii che c'era un luogo dove ti prestavano i libri GRATIS!!! non ho mai spesso di frequentarla, ci ho preparato esami, ci sono stato a leggere riviste e quotidiani, ho preso in prestito libri fuori commercio o comunque difficili da trovare. Tutto ciò anche se sono, contemporaneamente, un acquirente compulsivo di libri, con grandissima gioia della mia libreria di fiducia :)
    Per quanto riguarda il prestare e chiedere in prestito i libri personali: è un'attività che ho praticato tantissimo sino all'arrivo dell'età adulta; alcuni dei più bei libri della mia vita li ho letti perché prestatimi da amici/amiche. E' ovvio che con quel sistema si perdano un sacco di libri (ma ammetto che io in casa ho qualche libro che mi prestarono eoni fa non so nemmeno più da chi...), ma credo che il gioco sia valsa la candela. Da adulti non credo ci sia più bisogno di prestarsi i libri in quanto,potendocelo permettere, ce li compriamo da soli.
    Al di là di tutto questo Umberto Eco mi manca tantissimo... :(

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    1. Ecco, anche io le frequento fin da bambina. E come te ci ho preparato esami, letto di tutto, riviste, libri di poesie, molti dei racconti brevi di alcuni autori che non avrei comprato. Poi per anni, ho smesso di frequentarla, perché non ne avevo più una vicino casa. Ho ripreso dopo l'ultimo trasloco, perché la civica e a qualche centinaio di metri da casa mia. Purtroppo, adesso apre solo durante i giorni feriali e in orari in cui non sono libera e resta chiusa al sabato,con mia grande rabbia. Trovo sia fondamentale non solo per conoscere nuovi autori ma anche per una questione di spazio (e tu sai di cosa parliamo) prendere in prestito mi consente di leggere tutto quello che mi incuriosisce e di non occupare altro spazio in casa mia. Poi se il libro letto mi è davvero tanto piaciuto me lo compro;)
      Sulla questione libri in prestito invece non la penso come te: nel mio caso il piatto della bilancia è in passivo, quasi tutto quello che ho prestato non è mai tornato e se è tornato spesso e volentieri era ridotto malissimo. Per chi oggi, non presto nulla a nessuno!
      Umberto Eco è patrimonio di tutti e ci manca eccome...

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  6. Avevo letto questa notizia un bel po' di giorni fa e mi farebbe molto piacere vedere tutti i titoli posseduti dal maestro Eco, uno che che ha saputo fare letteratura in tutti i sensi.

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    1. Bisognerà andare a Bologna quando sarà pronta. Non so se hai mai visto un video che passa quando si parla di lui.
      C'è lo scrittore che decide di voler leggere uno dei suoi libri e allora percorre tutta la sua biblioteca personale in casa fino al posto esatto in cui era. Io sono rimasta a bocca aperta nel guardare tutte quelle librerie e quei libri, sembravano infiniti...
      Anche casa sua doveva essere enorme!

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  7. Mi piacciono anche see dalla laurea ottenuta da ragazzo non ho poi avuto occasione di frequentarle molto ma hanno un fascino particolare è innegabile. Conoscevo anch'io la notizia che mi aveva già a suo tempo fatto molto piacere.

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    1. Dani, facciamo tutti un salto alla biblioteca di Eco quando verrà aperta!
      Io ci andrò di sicuro, non me la perderei per nulla al mondo.
      Hanno un fascino oltre il tempo, dato dai libri per cui a volte non comprendo bene chi non le ama.

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  8. Le frequentavo finché si è potuto fare.

    La mia passione per la lettura è nata nella minuscola biblioteca del mio paese, costruita dentro il vecchio carcere medievale, freddissima sia in estate che purtroppo in inverno. Li ho conosciuto London, deFoe, King e moltissimi altri. E lì ho noleggiato la copia di Il nome della Rosa e ho conosciuto quel grandissimo autore che è stato Umberto Eco. Le biblioteche delle università di Catania e RomaTre sono state casa mia per interi pomeriggi di studio e lettura.

    Chiudo con un aneddoto su Eco. Un giorno, poco dopo l'ultimo trasloco che ho fatto a Roma, mi lamentavo con un mio amico del numero di scatoloni che compongono la mia biblioteca personale e che mi avevano fatto faticare non poco. Lui mi chiede se quei libri li avessi letti poi tutti e io ho sfoderato un classico del grande maestro: ovviamente no, nessuno con il sale in zucca ha mai letto tutti i libri della sua biblioteca.

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    1. Sì pure io sono in standby a causa della chiusura parziale della mia, che aveva ridotto gli orari ed era chiusa al sabato. Questo fino alla scorsa settimana.
      Io ho subito l'influsso della biblioteca privata di mio zio che era giornalista e scrittore, aveva delle rubriche fisse sulla Settimana Enigmistica e fino a qualche anno prima della sua morte, ha continuato a scrivere sul giornale locale della mia città di origine. Per me è stato il primo grande amore, il suo studio e la sua libreria.
      Poi ho continuato a coltivare la passione per la lettura nella biblioteca comunale della mia città di nascita, avevo la mia tessera e il mio cartellino. Ci passavo tanto tempo, ero una bimba molto timida, amavo la quiete di quel luogo e la possibilità che mi dava di soddisfare la sete di conoscenza. Molti autori per ragazzi li ho scoperti lì, e anche il mio amatissimo Dickens.
      Poi sono passata a quelle delle due università che ho frequentato, Napoli e Milano. Insomma un amore che non è mai appassito e che rinnovo ogni volta che posso.
      Bello l'aneddoto: è chiaro che nessuno di noi ha mai letto tutti i libri della sua biblioteca, io ne ho circa duemila, alcuni li conservo per la vecchiaia:-)

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    2. ps: ma la biblioteca della tua infanzia doveva avere un'aura di mistero mica da ridere...

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    3. Infatti quando stavo lì ero completamente fuori dal mondo. In alcune sale non arrivavano nemmeno i suoni dall'esterno

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    4. Hai acceso la mia curiosità sul posto;)

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  9. Ciao, Umberto Eco è senza dubbio il mio autore preferito,imparai a conoscerlo con "Diario minimo" moltissimi anni fa, ero uno studente liceale e un nostro Professore in classe parlò di lui.
    Ho letto tutti i suoi romanzi, molti saggi e le Bustine di Minerva pubblicate settimanalmente su L'espresso.
    Un indimenticabile uomo di cultura.
    Ciao fulvio

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    1. Caspita Fulvio, sei un vero appassionato di Eco.
      Allora la notizia che la sua biblioteca sarà pubblica, ti avrà fatto di sicuro piacere.
      Ma non mi hai detto se ami le biblioteche e se le hai frequentate...

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  10. purtroppo io non frequento molto le biblioteche, ho sempre scelto le librerie!però quelle volte che ci sono andata, ne sono rimasta affascinata e avrei tanto voluto poterci lavorare :-D

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    1. Anche io sognavo di lavorare in biblioteca, poi però ho cambiato idea.
      Preferirei avere una libreria tutta mia.
      Bacio.

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  11. Quanto mi piacerebbe poter essere immersa in quei libri!!!!
    I libri sono vita. Vita vissuta. Esperienza. Dolore. Amore.
    Sì, Eco aveva ragione. Sono memoria eterna del mondo intero e del cosmo.

    Non ricordo di essere entrata in una biblioteca. Mi piace comperarli i libri. Comperarli e possederli per poterli rileggere quando mi pare. E ne sono così gelosa che non li impresto nemmeno a morire

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    1. In quanto a "gelosia" facciamo il paio io e te. Ma le biblioteche le amo, perché ne subisco tantissimo il fascino.
      I libri sono memoria e cultura, sarà per questo che le dittature hanno sempre cercato di distruggere i libri e la loro casa pubblica.

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  12. Io, le biblioteche, le frequentavo assai. A Barcellona ci sono più di venti - adesso non lo so di sicuro ma io credo di sì -. Dapprima leggevo libri del mio fratello, che erano a casa, e poi li prendevo dalle biblioteche. Nelle nostre biblioteche ci sono libri di ogni tipo, anche in italiano; potevo scegliere un titolo e sempre lo trovavo ma in italiano ciò è più difficile che ci sia il libro preciso che io voglia leggere e, quindi, molti libri che ho letto erano scelti a caso. Se ho molto interesse per qualcuno che non c'è in nessuna biblioteca, lo compro.

    PODI-.

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    1. Ma mi sono persa le biblioteche di Barcellona, ora mi devi dire quali sono le tue preferite così la prossima volta che verrò nella tua città, le visiterò. Non sapevo fossero cosi tante, venti è un gran bel numero.
      Ma voi catalani amate leggere, ricordo che quando venni, capitai durante quella festa in cui si regalano libri e rose. Non mi ricordo come si chiama (so che è dedicata a un santo) ma vedevo tutti andare in giro con il fiore e il libro. Mi sembrò bellissimo.
      Certo, alcune sono molto fornite in tema di lingua originale, altro bel punto a favore delle biblioteche.
      Ciao!

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    2. La giornata del libro è San Giorgio, il 23 aprile. Un 23 aprile sparì Shakespeare e anche Miguel de Cervantes.

      PODI-.

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    3. Vero, sono stata a Barcellona per il ponte del 25 aprile ormai 11 anni fa.

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  13. Ahaha che ricordi.
    A undici anni mi iscrissi alla biblioteca del mio paese per la gioia di mia madre.
    Fu meno felice quando mi vide tornare con un volume sui Barbapapa’😂
    Ma prenditi un libro vero! E mi costrinse a restituirlo ..tornai a casa con Asterix e mi ripresi le mazziate .
    Allora per farla contenta “ noleggiai” il mio primo e unico libro , La figlia del capitano .
    Basta , poi ci tornai solo per preparare ricerche , non son mai riuscito a studiare in biblioteca, troppo silenzio.
    Crescendo le ho abbandonate, non ne sento la mancanza.
    Mi piace comprarmi i libri...se posso.
    Ciao



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    1. Io adoravo Barbapapà ma avevo cinque anni tu undici e ancora lo leggevi? Ma che vergogna ahahah
      Beh, ti immagino da sempre un gran casinista indubbiamente il silenzio della biblioteca non è roba per te!
      Però io alcuni libri li noleggio in biblio proprio perché a volte mi incuriosisce il titolo o la quarta di copertina ma non sono sicura del resto. Per cui li leggo a cuore leggero e restituisco. Se non mi sono piaciuti amen, non ho perso nulla a parte un po' di tempo:-)

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    2. Se per quello se mi capitano i cartoni in Tv durante lo zapping , cinque minuti mi ci fermo ancora😂
      Ciao

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    3. I cartoni li guardo pure io, al mattino, mentre faccio colazione;)

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  14. Novella sposa a Manerbio (Bs) avevo la biblioteca davanti a casa. La prima fornitrice di libri era stata la moglie del nostro veterinario, in gran segreto.
    Quante scoperte a Manerbio, un mondo incantato tra autori e generi. Poi più biblioteche.
    Quando facemmo il trasloco più importante- Svizzera-Milano- ricordo la battuta dei trasportatori " Quanto pesa la cultura!"
    Cri

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    1. Anche tu hai subito il fascino della biblioteca. Bello capire che i libri sono un grande amore che come tutti quelli grandi, non finisce mai.
      Manerbio l'ho vista tanti anni fa, città stupenda.

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  15. Che fascino la biblioteca! La frequentavo da ragazza, poi non ne ho avuta più una vicino casa e addio, purtroppo.

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    1. Ciao Gabriella, peccato tu abbia perso la possibilità di frequentarla!
      Un abbraccio.

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Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere.
(Emily Dickinson)