29 settembre 2021

[INTERVISTA] GENNARO D'AVANZO E IL TEATRO VILLORESI DI MONZA


Gennaro D'Avanzo alla sua scrivania

Gennaro D'Avanzo è uno dei più grandi direttori artistici teatrali del nostro paese.  Nato ad Avella, in provincia di Avellino, si è diplomato all'Accademia di Arte Drammatica nel 1978 e da quel momento in poi non si è più fermato. Ha diretto per 35 anni il Teatro San Babila di Milano ed è stato insignito nel 2011 dell' Ambrogino d'Oro,  una delle più importanti onorificenze nazionali, per avere portato il teatro nelle RSA  con l'iniziativa "Pomeriggio Insieme".




Nel 2018 ha accettato una nuova sfida: quella di riportare al suo antico splendore il Teatro Villoresi, il più antico di Monza. Sul suo palcoscenico sono passati i nostri  migliori Attori, da Vittorio Gassmann a Mariangela Melato e Enrico Maria Salerno, solo per citarne alcuni. 100 anni di storia che appartengono alla cultura italiana. La sfida era complicata ma lui l'ha perseguita e vinta. Sappiamo che l'ultimo anno e mezzo è stato particolarmente difficile per il mondo dello spettacolo e nonostante ciò, non si è arreso. Trovando, in periodo di totale chiusura, iniziative e modi per raggiungere gli spettatori.  Durante il lockdown si è inventato il teatro di asporto e il teatro in casa. Qualche giorno fa sono riuscita ad incontrarlo e abbiamo fatto insieme una proficua chiacchierata in attesa che riprenda la stagione del Villoresi a partire dal prossimo 9 ottobre.

MS: Cosa è il teatro per lei?

GDA: sarebbe semplicistico definirlo "la vita",  ma è così. Calpesto il palcoscenico dall'età di 15 anni e anche  oggi che potrei essere in pensione, continuo a farlo con la stessa energia e la stessa passione di allora. In oltre 45 anni di attività, ho girato tutta l'Italia e sono stato alla guida di eventi anche all'estero. Oltre il Teatro San Babila, ho diretto il Teatro Nuovo di Milano, sono stato l'ideatore della rassegna  "Spettacoli al chiaro di luna" all'Idroscalo, alla guida del Teatro Imperiale di Guidonia e al Politeama Corvetto.  Ho conosciuto artisti di grandissimo spessore e ho seguito le compagnie teatrali più importanti. Il teatro è emozione, contatto vero, una porta sempre aperta. Ora riportare all'antico splendore il Teatro Villoresi è il  nuovo obiettivo.


MS: durante tutti questi mesi di chiusura ci sono stati dei momenti in cui ha pensato di smettere?

GDA: mai. Non ho mai trascurato il teatro e ho dato vita a nuove iniziative con l'intento di coinvolgere tutti. Mi sono inventato il teatro d'asporto. Non mi sono arreso all'indifferenza delle istituzioni che ci hanno praticamente abbandonati durante la pandemia e ho dato vita ad una serie di eventi,  dalla declamazione di poesie durante il 25 aprile, alla decorazione dell'albero di Natale. Mi sono  inventato la rassegna in Vino Veritas, e ho raccontato opere liriche come Boheme e Traviata con musica e parole.  E poi  lezioni e visite guidate per famiglie e scolaresche. Tutto contingentato e in massima sicurezza.  Senza dimenticare la prima regola: condivisione.


MS: ora si appresta a riaprire il Teatro per la nuova stagione 2021/2022. Che stagione sarà? 

GDA: È stato difficile ripartire dopo oltre un anno di chiusura.  Il nostro è un teatro privato e non riceve alcuna sovvenzione. Eppure ci sono riuscito. Le compagnie che ho contattato hanno accettato il rischio    dell'incasso a percentuale, perché la voglia di ricominciare e di riavere  il contatto con il  pubblico c'è ed è forte.  Speriamo che la pandemia sia alle nostre spalle e che si riesca a aumentare la capienza nei teatri arrivando al massimo possibile. La stagione in cartellone è ricchissima: 10 spettacoli e artisti di assoluto rilievo come Milena Vukotic, Giuseppe Pambieri, Corinne Clery, Antonello Avallone, Roberto Ciufoli, Lino Volpe. Si apre il 9 ottobre con THAT'S AMORE, una commedia musicale di Marco Cavallaro e andremo avanti fino a giugno,  ogni 15 giorni.  Noi siamo pronti!

Locandina stagione 2021/2022


Gennaro D'Avanzo è uomo di altri tempi, geniale e pragmatico. È stato un onore e un grande piacere conoscerlo. Assieme a lui, ho percorso oltre quarant'anni di storia del teatro, ha un enorme bacino di esperienza e ricordi a cui attinge con amore e  protegge con cura. Mi auguro di poterlo ospitare nuovamente sulla mia pagina.  Nel frattempo torno anche io allo spettacolo dal vivo e in sicurezza. Fatelo tutti, se potete. Come dice lui, il teatro è vita, è condivisione. Oggi più che mai ne abbiamo bisogno.

VIVA IL TEATRO.




18 commenti:

  1. Viva il teatro e le persone come lui perchè fino a quando ci saranno figure di questo spessore il teatro non potrà mai morire.

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    1. Avrebbero avuto bisogno di aiuti concreti, perché la passione non basta...

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  2. Il teatro è una meravigliosa forma d'arte. Un attore o un regista lavorano per pura passione. Può andare in pensione un impiegato, un operaio, un dirigente o un quadro direttivo, l'artista praticherà la sua passione sino all'ultimo respiro.

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    1. Come dicevo a Daniele, la passione è importantissima ma non basta. Purtroppo a causa della pandemia, il settore è stato falcidiato perché maggiormente colpito dalle chiusure e lasciato senza aiuti. Speriamo che ora si possa finalmente ripartire.

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  3. Ricordo che negli anni 60/t0 andavamo volentieri a teatro San Babila , c'erano ottime Compagnie, ma no so se dirette da D'Avanzo. Ci piacevano le commedie brillanti.

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    1. Penso di no, credo sia arrivato alla direzione più tardi, negli anni '80.

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  4. E' bello vedere persone, come Gennaro D'avanzo, che credono fortemente in quel che fanno e svolgono il loro lavoro con profonda passione, sempre con lo stesso entusiasmo delle prime esperienze. Questo è il vero modo di fare teatro. Che poi fare teatro non è semplicemente lavorare, il teatro è vita. Grazie di questa intervista, buona giornata, un abbraccio.

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    1. Concordo, penso che nel mondo dello spettacolo sia la passione a farla da padrone. Ho amici nel settore e so che è l'amore per il palcoscenico e per il pubblico il loro motore principale. Grazie a te per avere apprezzato il post. Un abbraccio Caterina💛

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  5. Non vedo l'ora di tornare serenamente a teatro e, spero tanto, anche ricominciare a calcare le scene.. ;)

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  6. Il teatro dovrebbe esser portato il più possibile fuori dai suoi spazi canonici, invece mi pare che si stenti a farlo da parte delle amministrazioni.

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    1. Ed è esattamente quello che fanno alcuni direttori coraggiosi come D'Avanzo, che non si è fermato neppure durante tutto il periodo di chiusura della pandemia, riuscendo a portare il teatro alle persone! Bacio Sara🌻

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  7. Speriamo di tornare presto a teatro.
    Sereno giorno.

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    1. Te lo auguro. Intanto qui si riparte, come dicevo nel post😉

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  8. grande Mariella! Questa è una bellissima intervista, oltretutto per nulla scontata, domande giuste e ben ponderate. Si vede che ami molto il Teatro.

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    1. Grazie di cuore Nick, i tuoi complimenti per me valgono tantissimo.
      Con il teatro è amore senza fine fin da quando ero ragazzina e non vedevo l'ora di tornarci.
      Un abbraccio e buona serata.

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  9. Quando si potrà tornare a vedere teatri e cinema colmi di spettatori? Un abbraccio Mariella e buona giornata.

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    1. Ci vorrà del tempo, bisogna avere ancora un po' di pazienza. Un abbraccio anche a te. Buon sabato🌻

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Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere.
(Emily Dickinson)