incendio Fabbrica Bertè - IlGiorno.it |
Molti di noi si ricordano dell'incendio che quattro anni fa causò la distruzione dell'impianto di stoccaggio di rifiuti speciali Eredi Bertè Ecology a Mortara e che avvolse l'intera città con una nube nera carica di diossina, per oltre una settimana. Immediatamente si capì che non poteva essere casuale e da lì partì un'indagine coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano che ha portato alla scoperta di un sistema criminale di traffico illecito di rifiuti con diramazioni in tutta Italia e all'estero. La Guardia di Finanza di Pavia ha arrestato, tra gli altri, Vincenzò Bertè amministratore unico della ditta e il suo socio collaboratore Andrea Biani. Una volta resisi conto che la gestione dell'impianto era diventata insostenibile" i due avrebbero dato fuoco al piazzale "per ripulire a costo zero" non curanti però "dell'enorme danno per la salute".
Tutto questo è stato possibile grazie al coraggio della ex moglie di Bertè, Sabrina Zambelli, che lo ha denunciato. Lei racconta agli inquirenti che il marito, quel giorno, la svegliò all'alba dicendole "l'ho fatto"; aveva incendiato l'intera struttura con un accendino Bic che le consegnò e che lei ha conservato fino alla denuncia spontanea. Tra i vari motivi dell'azione fraudolenta, c'era quello di ottenere un rimborso assicurativo che avrebbe evitato la bancarotta alla società; quest'ultima da tempo utilizzava un sistema di fatturazioni false e illeciti finanziari di vario genere, che sono venuti alla luce durante le indagini. Durante la deposizione ha poi rivelato che la quantità di stoccaggi era di gran lunga superiore a quella consentita e che se l'Arpa avesse controllato, di certo avrebbe chiuso lo stabilimento. l'Ente aveva richiesto di ispezionare l'intero impianto ma già una volta erano riusciti a rimandare l'ispezione con una scusa.
Sabrina è stata picchiata violentemente dal marito, quando ha scoperto che la donna avrebbe denunciato lui e il suo socio. E minacciata da una persona rimasta anonima, componente della 'ndrangheta locale. Nonostante questo non si è fermata ed è andata avanti decisa, contribuendo in maniera importante alla riuscita delle indagini.
Donne che non si fermano, che non si fanno intimorire da minacce, ritorsioni e violenze. Donne libere, indipendenti, coraggiose. Donne di cui bisogna parlare, dal cui coraggio tutti dobbiamo imparare, per rendere questo nostro universo un po' più libero e leale. E anche più giusto.
Fonti: Corriere della Sera - Fanpage.it - Il Giorno.it
Una donna forte e coraggiosa che non si è fatta piegare da quel bastardo facendo anche un'azione importante per la comunità.
RispondiEliminaPaura ne abbiamo tanta,ma possiamo vincerla.
EliminaUna donna forte però deve anche sentirsi protetta. Ciò che rimprovero allo stato italiano è che spesso non prende le necessarie precauzioni per proteggere queste donne (e i cittadini che ne hanno necessità in generale). Temo che molti casi di violenza sulle donne sarebbero stati evitati se solo fosse stata applicata la misura del bracciale elettronico (normale in tantissimi paesi al mondo, qui da noi ancora in fase sperimentale) con arresto immediato e detenzione in attesa del processo (niente libertà vigilata) se si verifica una violazione dell'ordinanza restrittiva.
RispondiEliminaPurtroppo, una delle gravi mancanze delle nostre istituzioni, è di non usare alcuni mezzi a disposizione, come quello cui hai accennato, che limiterebbe almeno in parte la libertà di movimento di questi individui.
EliminaDonna coraggiosa anche perché sa benissimo che non sarà difesa come dovrebbe.
RispondiEliminaUna volta scemata la cosa non avrà dovuta protezione secondo me. Il pericolo per ciò che potrebbe accederle successivamente è altissimo. Secondo me è proprio difficile che non le facciano del male. Spero che le leggi cambino al più presto altrimenti...
Spero di sbagliarmi.
Ma brava comunque per l'esempio immenso che ha dato e continua a dare a tutte le donne, a tutti noi.
Ciao Mari, bel post. Buona Domenica! 😘
Non mancano le leggi. Ma andrebbero applicate in modo più rigoroso. Brava davvero, mica da tutti essere minacciata di morte e andare avanti. Buona serata💛
EliminaUna vera donna coraggio. Donne che sono da esempio a tutta la comunità e bisogna giustamente parlarne. Buona domenica.
RispondiEliminaEd io, con questa rubrica e post frequenti sul coraggio delle donne, ne parlo. Non smetterò mai. Buona giornata!
EliminaLeggendo il tuo post, mi è tornato alla mente il fatto . Sabrina è stata una donna coraggiosa, ha agito per il bene di tutti e non ha avuto paura del marito violento. Da ammirare. Buona domenica.
RispondiEliminaSono rimasta impressionata da Sabrina quando ho letto dell'evolversi della vicenda. E ho voluto parlarne da me. Da ammirare. Buona giornata!
EliminaMi ricordavo vagamente questa storia, terribile in tutti i suoi aspetti! Giustissimo ricordarla!
RispondiEliminaFacciamo così presto a dimenticare le tragedie... mi è sembrato necessario ricordarvi la storia e raccontarvi cosa era successo in seguito.
EliminaUna donna di grande coraggio.
RispondiEliminaSaluti a presto.
Brava e coraggiosa.
EliminaBuona giornata!
La vita ci mette davanti a delle scelte, decisioni, spesso difficilissime e "scomode": questa donna merita rispetto per il coraggio che ha avuto, e anche protezione! C'è solo da imparare <3
RispondiEliminaun abbraccio serale
Speriamo che la storia di Sabrina sia d'aiuto a tante altre donne come esempio da seguire. Un abbraccio e buona settimana!
EliminaVerissimo ci sono tante donne e madri coraggio ... una scelta a volte dolorosa e difficile ... da ammirare davvero. Un abbraccio
RispondiEliminaBisogna parlare di chi non si fa impaurire da minacce e violenza e porta avanti la sua idea di libertà con coraggio. Un abbraccio a te e buona giornata!
EliminaBisogna parlare di chi non si fa impaurire da minacce e violenza e porta avanti la sua idea di libertà con coraggio. Un abbraccio a te e buona giornata!
Elimina