12 dicembre 2021

[E.I.T.D.R.] Everyday is the right day - Da un'idea di Daniele Verzetti: il catalogo degli orrori

 Come tutti i mesi partecipo all'iniziativa di Daniele i cui dettagli potete leggere QUI. Oggi mi concentro sul decalogo degli orrori. Ovvero quali sono le diverse tipologie di violenza sessuale. Questo sarà l'ultimo post dell'anno per quel che riguarda l'appuntamento. Dal prossimo, mi impegno a parlare di violenza sulle donne ogni 25 del mese, per ricordare e ricordarmi che ogni giorno è fondamentale in questa lotta. 

Ogni giorno migliaia di donne affrontano momenti di disperazione e isolamento. Non lasciateci sole.


Secondo il  rapporto “Questo non è amore” redatto dalla Polizia di Stato nel 2019, almeno la metà della violenze denunciate in Italia è avvenuta in luoghi all’aperto come parcheggi, parchi o lungo una strada o in auto. Il 35% degli episodi, invece, in un luogo chiuso, che può essere sia l’ambiente lavorativo sia quello domestico. 

STUPROconsiste in un rapporto sessuale a cui la vittima non presta consenso e, per questo, viene forzata e  obbligata. Si definisce stupro anche l’atto sessuale perpetrato su una donna incapace di intendere, non completamente cosciente, incosciente o addormentata. In nessun caso la vittima ha prestato un chiaro, effettivo e consapevole consenso al rapporto o può essere ritenuta responsabile di quanto subito.

ABUSO: l’abuso sessuale rappresenta ogni contatto sessuale che non avviene col consenso della vittima. Questa sfera di violenze comprende rapporti sessuali di ogni tipologia, palpeggiamenti, rifiuto nell’utilizzo di metodi contraccettivi, contagio deliberato di malattie.

Molestie sul lavorol’Istat ha pubblicato una ricerca relativa alle molestie sul lavoro con dati rilevati fra il 2015 e il 2016: in base alle informazioni raccolte 1 milione e 173mila donne tra i 15 e i 35 anni sono state oggetto di ricatti sessuali per ottenere un posto di lavoro, per avanzare di carriera o per mantenere la propria posizione.Non è solo la quantità dei ricatti e delle molestie a preoccupare, ma anche la frequenza: se si tiene conto del solo ricatto sessuale, nel 32,4% dei casi il fatto si ripete quotidianamente o più volte nell’arco della settimana. Le conseguenze sono chiare: molte donne sono licenziate o costrette a cambiare lavoro quando non accettano gli abusi di colleghi.

Le molestie per stradaLo stupro o il tentativo di violenza sessuale può verificarsi anche fuori dal contesto lavorativo o dalle mura domestiche, interessando in particolare i parchi o le zone più isolate delle città, anche se non mancano casi in zone centrali sia in ore notturne sia diurne. Le donne possono venire palpeggiate su un mezzo pubblicoseguite o molestate verbalmente con complimenti non richiesti, picchiate e abusate in un parcheggio o nella propria auto all’uscita di un locale o dopo una giornata di lavoro. compiere gli stupri per strada sono in genere sconosciuti, anche se non in via esclusiva. Secondo il rapporto Istat già citato il 13,1% delle donne vittime di violenza sessuale ha subito abusi per strada o in un vicolo, l’8,5% in automobile o in un parcheggio, l’1,5% al pub, in discoteca, al teatro o al cinema, lo 0,6% in un bosco o in un parco e il 4,4% su mezzi pubblici, a scuola o all’Università. Se l’aggressione sessuale viene perpetrata con maggior frequenza in luoghi conosciuti dalla vittima, anche in base al legame fra violenza e aggressore, il tentativo di stupro è più frequente all’aperto, con il 76,7% di casi.


Molestie in famiglia:Il fatto che la violenza sessuale sulle donne sia più frequente in luoghi conosciuti dalla vittima è una conseguenza di una sconcertante realtà. Spesso l’aggressore è in molti casi una persona di cui la donna si fida, che è parte della sua sfera di conoscenze e può, addirittura, essere parte della sua famiglia.Il 54,7% delle violenze sessuali viene perpetrato da un parente della vittima, che nella maggior parte dei casi è il marito o il fidanzato, statisticamente over 50. I casi di aggressori al di sotto dei 50 anni esistono, ma la loro frequenza, stando ai dati, è inferiore.



Dal sito Donne.it

12 commenti:

  1. Elenco di grande impatto. Orrore senza fine.
    Grazie Mariella. Buona Domenica.

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    1. Era un post che andava pubblicato. Sono così tante le tipologie della violenza sulle donne. E non ho parlato di violenza emotiva. Ma accadrà. Bacio.

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  2. Molestie. Parola ed atti odiosi. Dovremmo far sentire un verme chiunque si comporti in maniera poco amorevole, o anche solo indifferente. Dovrebbe essere un atto di civiltà, un quotidiano comportarsi, un cercare di essere di esempio, anche minimo. Un impegno per il prossimo anno, dove non mancheranno post come questi, a favore degli indifesi, e delle donne che vogliono uscire dal torpore cui le costringiamo ed finalmente essere considerate. Sono un uomo, e non posso considerarmi fuori da meccanismi perversi. ognuno deve cominciare da se stesso. E chiedere scusa.

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    1. Basterebbe l'impegno quotidiano di essere degni di fregiarsi dell'appellativo di uomini. Tu ci riesci egregiamente e grazie per il tuo costante supporto.

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  3. Questi dati sono davvero sconcertanti. Ogni giorno dobbiamo assistere a quella che è una vera e propria mattanza. E la nostra società convive con tutto questo, nonostante molto sia stato fatto per i diritti delle donne. E non c’è solo la violenza fisica, ma anche quella psicologica basata sui pregiudizi. Di una donna si ride e si crede che non sia all’altezza se decide di fare un lavoro che la società ritiene maschile, e nei colloqui di lavoro a lei novanta volte su cento sarà preferito un uomo. Finirà mai? Buona domenica, Mariella.

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    1. Sono così tante le barriere da abbattere, spero di fare in tempo a vederle cadere tutte, una alla volta. Un abbraccio cara, buona domenica sera.

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  4. Un dizionario da brividi per azioni vili e terribili che maschi bastardi fanno sulle donne.

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  5. Le violenze in ambito familiare sono un fenomeno che mi inorridisce, non riesco neppure a capire come possa accadere.

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    1. Sono le più comuni: spaventoso ma è così.

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  6. Il museo degli orrori! Solo che succede veramente.

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Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere.
(Emily Dickinson)