05 gennaio 2019

SABATO DI POESIA: SABBIE MOBILI.







Demoni e meraviglie
Venti e maree
Lontano di gia’ si e’ ritirato il mare
E tu
Come alga dolcemente accarezzata dal vento
Nella sabbia del tuo letto ti agiti sognando
Demoni e meraviglie
Venti e maree
Lontano di gia’ si e’ ritirato il mare
Ma nei tuoi occhi socchiusi
Due piccole onde son rimaste
Demoni e meraviglie
Venti e maree
Due piccole onde per annegarmi.



Démons et merveilles
Vents et marées
Au loin déjà la mer s'est retirée
Et toi
Comme une algue doucement caressée par le vent
Dans les sables du lit tu remues en revant
Démons et merveilles
Vents et marées
Au loin déjà la mer s'est retirée
Mais dans tes yeux entrouverts
Deux petites vagues sont restées
Démons et merveilles
Vents et marées
Deux petites vagues pour me noyer.


(Jacques Prevert)

38 commenti:

  1. Non posso dire di amare Prevert. Troppa lacrimevole malinconia. Prendi questa poesia dal ritmo volutamente da canzonetta franciosa, ripete più volte
    Démons et merveilles
    vents et marées
    au loin déjà la mer s'est retirée
    bello certo ma io detesto ripetere versi a meno che non sia indispensabile e questi tre non lo sono.
    Lo avevo studiato in quarta ginnasio e non mi aveva emozionato. Poi a venti anni o giù di lì una ragazza con cui avevo a che fare, e che mi piaceva un sacco e mezzo, mi regalò un libro di sue poesie, che lessi e che mi lasciò a bocca amara. Nemmeno l'idea che me lo avesse regalato la radiosa fanciulla me lo rese simpatico. Per cui ne dedussi che non fosse pane per i miei dentoni, duro e coriaceo, ma solo per i suoi delicati dentini, molliccio come bigne.
    Capisco però che possa piacerti.

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    1. Sì, comprendo il tuo punto di vista. Sulle sue poesie d'amore non posso darti torto. Sono più vicine al sentire femminile. Del resto è il motivo principale per cui è tanto apprezzato, ancora oggi, dalle donne.
      Questa la mia interpretazione:
      Il rigo è ripetitivo per una ragione fondamentale, è preambolo di tre passaggi.
      Nel primo è ritenuta alga, una figura retorica che, nella sabbia (mobile) del letto in cui è sprofondata, viene amata in virtù di quell'abbandono dal quale l'uomo non è capace di riprendersi
      Nel secondo, la passione è tutta compresa negli occhi socchiusi, in cui le onde si sono ritirate.
      Nel terzo, la resa assoluta dell'uomo che annega, negli stessi occhi.
      Io al ginnasio, avevo un professore che invece di insegnarci greco e latino, preferiva raccontarci la poesia.
      Ecco, dove è cominciata la mia deriva.

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    2. Non avrei saputo mai spiegare esaurientemente questa cosa delle ripetizioni.
      Avrei solo detto che non conoscevo finora questa poesia e che mi è piaciuta proprio per la forza che vien fuori da quei versi ripetuti... e che leggendoli me li sono immaginati pronunciati dal protagnista in un crescendo di toni e di emozioni.
      Le tue parole, Mari, mi hanno invece aperto uno spiraglio ben più "netto" da cui spiare le scene descritte dal poeta francese e restarne rapita.

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    3. Hai ragione accidenti! Sei bravissima...ma certo...mi sembrava assai poco probabile che un maestro nel dosare le parole si fosse lasciato irretire in un giochino melenso. Ragionissima sul diverso modo di intervenire tra noi e voi nelle poesie d'amore. Ma il nostro braccio d'azione è limitato: siamo uomini e naturalmente tarati al maschile appena il rigo volge al lato obbligatoriamente nebuloso NOI immediatamente andiamo a cercare sotto la coda e non pensiamo più a niente, immersi fino al collo nel brodo primordiale.
      Domani cerco quel libro -ce l'ho ancora (chi sa perché)- mi ricordo alcune poesie alcune molto belle di altro contenuto, poi ti dico.

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    4. @Maris: anche io le ho dato più sostanza proprio in virtù delle ripetizioni per il motivo che ho spiegato. E ho lasciato il brano anche in lingua originale perché a leggerlo così mi pare ancora più poetico. Mi fa piacere se ti è parso, che con la mia interpretazione fosse più chiaro💛

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    5. @ Enzo: non so se sono stata bravissima. Con le poesie seguo sempre l'istinto e capita che non ci capisco una cippa lippa, a volte. Niente di strano, sui diversi sguardi e sentori tra donne e uomini. Dai, trova il libercolo e parlano anche delle altre poesie di Prevert. Aspetto 😉

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    6. Vero, in lingua originale è ancora più poetico!

      PS: nuova veste grafica per il tuo blog! mi piacciono questi toni "caldi", con il calice di vino che sembra invitare a fermarsi e a chiacchierare amabilmente con la padrona di casa... :)

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    7. Potrei continuare a leggere il "libercolo" ritrovato per settimane, ma scoprirei il perché Prevert mi lascia gelido: ho trovato solamente filastrocche alcune senza senso, se non quello di squillarti nelle orecchie tiritere che l'inico scopo avrebbero, secondo me, di fare da coro alle semplici fasi di una giornata. Come "Storia del Cavallo".
      Esempio: una breve storia d'amore, che io non avrei scritto, ma che mo si è alzata in volo dinanzi agli occhi, ed è ALICANTE
      Un'arancia sul tavolo
      il tuo vestito sul tappeto
      e nel mio letto, tu
      dolce dono del presente
      frescura della notte
      calore di mia vita.

      Oppure l'incipit di Cet amour, solo i primi versi, assai belli e basta , ma lui continua ancora due pagine lagnose

      Cet amour
      si violent
      si fragile
      si tendre
      si désespéré
      cet amour
      beau comme le jour
      et mauvais comme le temps
      quand le temps est mauvais
      cet amour si vrai
      cet amour si beau
      si heureux
      si joyeu
      et so dérisoire.....

      Qui doveva smettere, ma continuò purtroppo.
      Forse sono troppo plebeo per capirlo, troppo volgare per intuirne la bellezza.
      Mi scuso con te, ma non lo sento ed ho il gelo addosso, infinitamente.

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    8. Enzo, non credo ci sia nulla di male nel dire che il poeta francese non è nelle tue corde .-) Effettivamente è molto distante dal tuo sentire.
      Io adoro Cet amour...

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    9. @Maris, grazie l'ho scelta proprio per dare l'idea che la mia casa sia un luogo caldo e accogliente dove poter fare due chiacchiere tra amici.
      E il bicchiere di vino ci sta da dio :-))))

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  2. "due piccole onde per annegarmi" riscatta il forse anonimo preambolo, d'accordo con Vincenzo, una ripetizione forzosa in funzione, solo, della dolcissima chiosa ad effetto.

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    1. Ho scritto sopra ad Enzo come ho interpretato il brano. La ripetizione che a voi sembra amena e anonima, a me pare rafforzativa di tutti e tre i passaggi che portano poi alla resa dell'uomo.

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  3. A me Prevert piace nell'insieme, anche se lo conosco poco, ma so che non ci sono solo poesie d'amore ma anche politiche come ad esempio "Il tempo perso" https://natakarla.blogspot.com/2012/05/il-tempo-perso-jacques-prevert.html

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    1. Si era un anarchico. E le sue poesie politiche lo raccontano al meglio.
      Grazie per il link, Dani.

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  4. Quanta Bretagna ritrovo in questa poesia!

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  5. Magnifica Mari! Si sentono forti le urla ripetute per la grande passione travolgente di un uomo verso una donna...e lui si perde nelle onde dei suoi occhi, annegando inesorabilmente. Bacio!

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    1. Esattamente. Tu hai colto perfettamente, sei arrivata alla mia stessa conclusione.
      Brava!

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  6. Prevert... sublime poeta. A volte forse un po' teatrale. Teatrale proprio nel senso di spettacolo, di teatro.

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    1. Lo spettacolo ce lo aveva nel sangue. Andiamo quasi a paro con le sue parole. Bacio Pat.

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  7. e vabbè, così vinci a mani basse :-)
    poi a noi donne Prevert ci piace proprio assai.
    La ripetizione è voluta per evidenziare tre momenti diversi, io la leggo così e mi piace 😍

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    1. A volte mi piace vincere facile😉 esatto anche io ho interpretato la poesia allo stesso modo💛

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  8. L'interpretazione che hai fatto nel commento a Vincenzo è stata illuminante, decisamente :).
    Beh, io amo gli occhi della donna, quindi sono sensibile a quelle " piccole onde"

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    1. Chi ama gli occhi delle donne è perché riesce a leggerci bene dentro. Non è da tutti💛 grazie😘

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  9. Mi sono accodata alla tua risposta al commento di Vincenzo, cara Mari :)

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  10. Perdonami, ma non amo molto il genere, poi lui è Prevert e non si può criticarlo. Ciao Mariella.
    sinforosa

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    1. Qual è il genere di poesia che ti piace Sinfo? Non sono d'accordo la critica, quando è costruttiva, aiuta e forma anche l'altrui pensiero. Un abbraccio!

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    2. Una poesia meno melensa, meno amorosa, amorevole...
      La poesia l’ho amata molto in giovanissima e giovane età, leggevo tanto i poeti maledetti e quelli classici. Ora come ora la poesia mi attrae ben poco. Fra parentesi, ho scritto “tre libri” di poesie, due o tre poesie le ho pubblicate nella rubrica “Chiamiamole poesie”.
      sinforosa

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    3. Sì, capisco che possa non piacere.
      Vedrai che ti sorprenderò presto, nelle prossime settimane.
      Sapevo che avevi scritto dei romanzi ma nulla sulle poesie! Verrò a dare un'occhiata!
      Un abbraccio e buona serata.

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  11. di Prevert mi piace l'immediatezza comunicativa che forse non lo fa gran poeta, sai quelli dalle parole ermetiche, ma lo fa poeta amato, sai quelli che capisci e condividi e invidi.
    massimolegnani

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    1. Condividi ed invidi. Mi pare perfetto. Ciao Carlo, felice di trovarti da me :-)

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  12. Ciao, se ti va passa dal mio blog trovi qualcosa per te!

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  13. Ottima proposta, un poeta che ha scritto tante belle poesie.
    Saluti a presto.

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    1. Ti ringrazio Cav, buona giornata e buona Epifania.

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  14. Un pochino sdolcinata ma molto molto bella !! Saluti.

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    1. Ahahah si, un pochetto. Ma ci piace anche così😉 grazie cara, buona serata!

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Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere.
(Emily Dickinson)