Tu sei la sola al mondo che sa, del mio cuore,
ciò che è stato sempre, prima d’ogni altro amore.
ciò che è stato sempre, prima d’ogni altro amore.
Per questo devo dirti ciò ch’è orrendo conoscere:
è dentro la tua grazia che nasce la mia angoscia.
è dentro la tua grazia che nasce la mia angoscia.
Sei insostituibile. Per questo è dannata
alla solitudine la vita che mi hai data.
alla solitudine la vita che mi hai data.
E non voglio esser solo. Ho un’infinita fame
d’amore, dell’amore di corpi senza anima.
d’amore, dell’amore di corpi senza anima.
Perché l’anima è in te, sei tu, ma tu
sei mia madre e il tuo amore è la mia schiavitù:
sei mia madre e il tuo amore è la mia schiavitù:
ho passato l’infanzia schiavo di questo senso
alto, irrimediabile, di un impegno immenso.
alto, irrimediabile, di un impegno immenso.
Era l’unico modo per sentire la vita,
l’unica tinta, l’unica forma: ora è finita.
l’unica tinta, l’unica forma: ora è finita.
Sopravviviamo: ed è la confusione
di una vita rinata fuori dalla ragione.
di una vita rinata fuori dalla ragione.
Ti supplico, ah, ti supplico: non voler morire.
Sono qui, solo, con te, in un futuro aprile…
(Pier Paolo Pasolini - Poesia in forma di rosa - Garzanti - 1964)
Sono qui, solo, con te, in un futuro aprile…
(Pier Paolo Pasolini - Poesia in forma di rosa - Garzanti - 1964)
Pier Paolo Pasolini: Bologna 1922 - Ostia 1972
"Ci sono due dati fondamentali di Pasolini che sono stati irripetibili e mai più ripresi dalla letteratura italiana venuta dopo di lui anche se si è occupata di temi a lui vicini. Il primo è che Pasolini era fondamentalmente un poeta. Il primo approccio per lui alla letteratura è stata la poesia, anche quando con Trasumanar e organizzar l’ha rifiutata come genere. Premetteva sempre infatti che i suoi interventi erano en poète: perché lui faceva il teorico del cinema en poète, critica letteraria en poète, il polemista en poète. Ed effettivamente questa genesi poetica della sua opera non appartiene a nessun altro L’altra cosa ancora più importante per Pasolini è che anche le osservazioni più ampie di tipo storico, sociologico nascevano sempre da questioni di vita o di morte: a partire dalla trasformazione del corpo dei giovani fino a tutto il piano delle trasformazioni sociali e sessuali, tutto aveva per lui un punto di partenza e significato intimo e privato. Si ha sempre l’impressione che queste cose per Pasolini abbiano un’urgenza diciamo così creaturale che per nessun altro hanno mai avuto."
Walter Siti in un'intervista a Gli Stati Generali
Struggente poesia d’amore verso la madre..questo di Pasolini.
RispondiEliminaNon so se perché il poeta fosse omosessuale questi suoi versi mi arrivano in maniera così malata.
Non fraintendermi ..non penso all’omosessualità come ad una malattia anzi per me ognuno ha diritto di vivere la sua sessualità nella più completa libertà.
Sempre nel rispetto altrui.
Malata perché sembra una dichiarazione d’amore più che alla madre ad una figura femminile esclusiva , l’unica donna che possa aver mai amato veramente.
Malato per questo...quanti figli al di là del loro orientamento sessuale sono “succubi “ della figura materna e questo per me è una forma d’amore malata.
Quello che percepisco dai versi di Pasolini è questo è il fatto che sia omosessuale non è una colpa chiaro..ma quasi un catalizzatore di questo “amore malato verso la madre”.
Spero di essermi spiegato.
Ciao
Si Max, colpito e affondato. Non c'è nulla da fraintendere in quel "malato" con il quale hai definito l'amore di Pasolini per sua madre.
EliminaProbabilmente, lui per primo individuò, in quel suo amore intenso e totalitario nei confronti della madre, la sua impossibilità di amare altre donne. Perché nessuna sarebbe stata lei. Forse l'amore per Maria Callas fu quello che più lo avvicinò all'universo femminile dopo sua madre.
Bisogna dire che Pasolini fu sempre legato alla madre perché la povera donna affrontò molti sacrifici a causa delle traversie del figlio.
RispondiEliminaLe prime poesie pubblicate, le scrisse a Casarsa, il paese di sua madre, dove erano sfollati durante la guerra. La morte del fratello, ad opera di un gruppo di comunisti, la prigionia del padre durante la guerra, il dolore senza fine di sua madre, incisero non poco sul suo carattere e sul suo futuro.
EliminaCara Mariella, lui se ne andato, direi troppo presto, ma le sue belle poesie ce la ha lasciate!!!
RispondiEliminaCiao e buon fine settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Ci ha lasciato molto di più che le sue poesie, per fortuna nostra!
EliminaUn abbraccio e buon fine settimana a te e Danila.
A mio parere, quello di Pasolini è il classico esempio di un amore edipico , un amore così estremo che gli fanno escludere rapporti sessuali con le donne, perché sarebbero un imperdonabile incesto.
RispondiEliminaCome intellettuale l'ho sempre ammirato .
Cristiana
Deve a sua madre l'iniziazione alla poesia. Lei gli fece leggere i primi versi a solo sette anni. Era un sonetto composto da lei in cui esprimeva l'amore che aveva per lui. Era segnato.
EliminaIo l'ammiro come intellettuale, come scrittore, come poeta. Come Uomo.
*soli
EliminaCosa significa SOLI* ?
EliminaGrazie
volevo correggere. Ho scritto "solo" al posto di "soli".
EliminaDice bene Max, Pasolini era schiavo di un amore malato.
RispondiEliminaCri
Si, descrizione che calza a pennello.
EliminaWalter Siti è stato mio professore all'università, pensa tu :)
RispondiEliminaIn ogni caso, assurdamente belle, dure e dolci le parole di PPP, che paiono quasi una messa su carta del complesso di Edipo.
Moz-
Pensa tu, uno dei più grandi intellettuali e scrittori italiani, e ne accenni così sottovoce?
Eliminabelle e distruttive?
Ma parlarci di Walter Siti professore, mai?
E che devo dire? XD
EliminaHo seguito un corso di letteratura italiana, ora non ricordo nemmeno cosa nello specifico, sono passati tanti anni. Lui preparatissimo e... intellettuale, appunto.
Poi andò a fare il preside in un talent show scolastico su Italia1 XD
Moz-
Del talent non mi ricordavo. Lo apprezzo e ho letto parecchi libri. Si deve a lui tutto quello che è stato pubblicato sui Meridiani di Pier Paolo Pasolini, di cui è curatore. Lo ha studiato per oltre trent'anni. Mi ricordo una vecchia intervista in cui denuncia tutta la sua "invidia" per "l'onnipotenza pasoliniana" :-)
EliminaPasolini fu il primo a introdurre la distinzione tra sviluppo e progresso, che noi siamo abituati a considerarli sinonimi. In realtà lo sviluppo è solo il potenziamento di una dimensione tecnica o economica, il progresso è lo star meglio di una popolazione, di una società. Distinzione non da poco.
RispondiEliminaNe parla anche Siti nell'intervista di cui vi ho lasciato uno stralcio.
Elimina"Pasolini aveva una grande lucidità e pur essendo stato un marxista più ideale che reale aveva ben compreso che l’essere delle persone era legato a doppio filo con l’economia politica. Ben prima della crisi odierna del soggetto e dell’avvento dei social network e della relativa mondializzazione con tutti i riflessi dati sulla moda e sugli atteggiamenti indotti, Pasolini aveva infatti intuito molto bene che l’economia stesse alla base dei comportamenti individuali e dell’essere corporeo della gente."
C'è una profonda sofferenza in questa poesia, che sovrasta e schiaccia l'amore.
RispondiEliminaVero, ed è quella che si porterà dietro per tutta la vita.
EliminaQuante cose che non sapevo. Grazie Mari!
RispondiEliminaDi nulla! Bacio.
EliminaHai ragione è stato prima un poeta,e come molti artisti un uomo dall'animo sensibile,ma di lui ho amato,sopratutto ,il suo genio nella regia di films indimenticabili.
RispondiEliminaUn caro saluto.fulvio
Certo, sicuramente un grandissimo regista, grazie per averlo ricordato.
EliminaUn abbraccio e buona serata.
Artista totale ed assoluto. Hai scelto una poesia molto particolare, come molti hanno già scritto si avverte un forte complesso di Edipo.
RispondiEliminaUn amore straziante.
EliminaMi piace la definizione "assoluto". Lo dipinge in maniera perfetta.
Un abbraccio Dani.
Un affetto tragico e straziante che forse ha veramente condizionato la sua esistenza.
RispondiEliminaFelice domenica, un abbraccio
enrico
Assolutamente sì, gli ha procurato un dolore senza fine. Lo ha condizionato per sempre.
EliminaUna felice domenica a te.
La sua poesia racchiude in sé tutta la complessità del suo essere, quell’amore, mai divenuto adulto, verso la madre, perno di tutta la sua vita, gli ha procurato tale e tanta sofferenza dalla quale ha saputo attingere per creare poesie stupende come questa che ci hai regalato. Buona notte.
RispondiEliminasinforosa
Dal suo mondo interiore, sicuramente sofferto, ha attinto per regalarci tutto quel lavoro che è il suo più grande lascito.
EliminaUn abbraccio e buona domenica!