Pigliammoce sta vita cumme vene, llassammo for' 'a porta 'a pucundria, mparammece a campà c' 'a fantasia: nce sta cosa cchiù bella pè campà?
'A fantasia se sceta ogne matina comme si fosse prencepe rignante, affonna 'e mane aperte int' 'e brillante e nun s' 'e ppiglia: che s' 'e ppiglia a ffa?
E che curredo tene! Nu mantello ca luce cchiù d''o sole e nun è d'oro; quanno se mena ncuollo stu tesoro, abbaglia 'a vista: nun se può guardà.
Pò tene nu relogio cumpiacente, cu sissanta minute d'allegria, mmiez' 'o quarante liegge: FANTASIA
e fa tà-tì, tà-tì, nun fa tì-tà...
(EDUARDO DE FILIPPO 1956 - DA LE POESIE - EDIZIONI EINAUDI)
Note sull'autore
Eduardo De Filippo è il più grande drammaturgo italiano del '900. È stato autore, regista, attore, poeta, scrittore e sceneggiatore. Queste annotazioni sono assolutamente di parte, ma anche non lo fossero, coincidono col vero. L'unica nota stonata del suo lunghissimo curriculum vitae, è il mancato Premio Nobel per la letteratura. Ma la miopia dei famigerati parrucconi di Stoccolma è cosa nota. Per fortuna il suo pubblico, sia quello che come me ha avuto la fortuna di esserci e di sentirlo recitare in vita, sia quello arrivato dopo ma che non ha potuto comunque fare a meno di riconoscerne tutto il talento, non lo ha mai dimenticato. E sono molte le occasioni di omaggi alla sua grandezza in Italia e nel mondo. Nel mio piccolo, a casa mia, ne parlo con frequenza. Perché ha segnato moltissimi passi della mia vita, mi ha abituato all'allegria, all'amore, alla tenerezza e alla malinconia o a'pucundria che fanno parte dell'animo umano. Discorrendo di poesia, soleva dire che buttava giù versi tra un lavoro e l'altro mentre s'impuntava su di una situazione da sviluppare. In questo modo, il fluire dei pensieri gli consentiva di superare gli ostacoli. A poco a poco ci prese gusto e cominciò a scrivere poesie anche indipendentemente dalle commedie. Ascoltatelo.
Che bella! Che allegria! Saper vivere la Vita con Fantasia, fantastico! Lasciare fuori dalla porta l'ipocondria, tristezze e malumori, ricominciare ogni giorno da capo, cancellare i tormenti di ieri,le discussioni, e ripartire....con fantasia sempre.
Cara Mari, stamane in home ho letto un articolo che mi ha commosso fino alle lacrime e ti invito a leggerlo: Addio Domenico, poeta tra i poeti (sito Identità Insorgenti), questa storia mi ha commosso davvero, poi vengo qua e mi hai rallegrata con questa poesia, strana la vita, sempre su una giostra.... Un abbraccione!
Sono contenta se la poesia di De Filippo è riuscita a farti tornare il sorriso. Avevo letto la notizia del giovane campano trovato morto in un dirupo ma non sapevo fosse uno scrittore e poeta. Ho visitato il sito che non conoscevo, letto l'articolo (preziosa testimonianza della giornalista amica) e l'ho salvato tra i miei preferiti.Penso sarebbe bello parlarne da me. Che ne dici?
Intanto mi avvicinerò meglio alla sua poesia e cercherò di apprendere di più su di lui. Devo ancora capire se mi accumuna il sentire. Poi vediamo il da farsi qui da me!
Meraviglia pura. Un genio unico, e una sensibilità strabiliante che può solo insegnare. Imparassimo a leggere anche un solo minuto di quei sessanta citati da Eduardo.. ;) Buon weekend!
Qualcuno di noi ci prova a leggere quei minuti così, io per esempio conosco un paio di amici blogger che lo fanno;) Certo se ne fossimo tutti in grado... Buon we!
Ancora oggi che è morto da tempo lo trovo un grande della letteratura italiana, forse poco riconosciuto dai media. Un artista completo, che tutto il mondo ci dovrebbe invidiare. Grazie per postato questa sua poesia e il suo ricordo Mariella. Un abbraccio e un sorriso.
È morto da quasi quarant'anni ed è vivissimo nella nostra memoria. Hai ragione da vendere cara. Ma il mondo lo conosce bene Eduardo, a volte penso che siamo noi italiani a credere che sia un grande autore di nicchia... Un abbraccio a te, buon sabato.
Un grande, certo. Qui si tratta di poesia popolare, facile e un po' scontata (poco gradita forse agli svedesi) ma volutamente, poesia democratica si potrebbe dire. Come quella, forse più raffinata ma ugualmente comprensibile, di Totò o dei grandi poeti popolari romani. Il teatro di Eduardo è tutta una poesia, basta vedere la differenza con Peppino. Un atteggiamento conciliante verso la vita, che non ne ignora le miserie.
Poesia democratica ahahah Pensi che gli svedesi abbiano letto una sua poesia "facile" per farsi un'idea della sua grandezza o abbiano preso in considerazione, ad esempio, la traduzione de La Tempesta di Shakespeare dall'inglese al napoletano che lo accupò per diversi anni? No, erano distratti dall'ermetismo sopravvalutato di altri. Non ho mai paragonato i due fratelli e penso che Peppino avesse tutta una sua grandezza nell'arte del cinema e del teatro da consentirgli di essere comprimario di Totò ad esempio e mai gregario. Per non parlare del genio di Titina.
Attenti a non farne un mito, santificando anche tutta la famiglia. Inoltre, meglio non fare graduatorie. Eduardo ha avuto molta TV, ma come autore da leggere preferisco, di molto, Pirandello.
Facciamo così: Eduardo è commediografo e poeta, Pirandello novellista e drammaturgo. Non metto in dubbio che tu non conosca abbastanza Pirandello. Io apprezzo molto le commedie di E.
Ti racconto due aneddoti: nelle parti speciali de "Lo Hobbit" durante una intervista a Ian McKellen l'anonimo intervistatore gli chiedeva quale sarebbe stato il suo prossimo impegno lavorativo, il mitico Gandalf cinematografico, ha risposto che sarebbe stato a teatro ad interpretare in inglese una commedia di De Filippo ..e non so te io sarei curioso di assistere ad una registrazione di quella commedia recitata in inglese con McKellen che fa il ruolo di Eduardo. Il secondo aneddoto riguarda Macron, quando fu intervistato da Fazio disse che aveva conosciuto la sua futura moglie perché tutti e due facevano parte di una compagnia teatrale che recitava le commedie di Eduardo. Insomma, non è un fenomeno solo italiano ma un patrimonio mondiale.
Ma stai parlando dell'adattamento della Tempesta di Shakespeare? Perché non mi stupirei. In ogni caso cercherò l'intervista in rete, mi hai davvero incuriosito ma non stupita;) Ricordo invece l'intervista di Fazio a Macron e anche lì mi scappò un breve sorriso. Come dicevo sopra a Vviì siamo noi italiani che pensiamo, sbagliando, che la grandezza di Eduardo sia circoscritta all'Italia.
Sempre e solo l'unico maestro di vita e cultura della sua generazione. Ad averne così oggi, forse tante cose avrebbero ancora un grande fascino ma soprattutto tantissimo senso.
La dinastia De Filippo si è estinta con la morte di Luigi figlio di Peppino circa tre anni fa. E assieme a lui, è svanito il fascino e la forza del loro teatro. Per fortuna è una grande eredità di cui potremo continuare a godere in eterno. Se solo le televisioni avessero la lungimiranza di tornare a fare il mestiere di educatori, proponendoci quel modo di fare spettacolo come accadeva un tempo.
Da bambino ebbi la fortuna di vedere in televisione alcune commedie di Eduardo, interpretate da lui stesso e non come succede talvolta adesso, che le rifanno con attori contemporanei. Eduardo è stato, è e sarà un esempio di saggezza, ironia e grande garbo. Ho una piccola collezione di sue commedie tradotte in fumetti, coi volti degli attori originali e le battute originali usate nei dialoghi, dallo spassoso "Questi fantasmi" (con la celeberrima scena della moka napoletana) al drammatico "Filumena Marturano", passando per il classico "Natale in casa Cupiello", e altri...
Mi ricordo che ne avevi già parlato qui da me, di quanto ti piacesse e della piccola collezione di commedie che possiedi. E mi fa piacere tu sia tornato per riparlarne. Non è mai abbastanza quando si tratta di Artisti così. PS: forse siamo prevenuti, ma anche io, come te, non riesco a guardare una sua commedia interpretata da attori contemporanei, senza fare paragoni. Non so, probabilmente è sbagliato. Dovremmo fruirne con libertà senza pensare a lui ma partecipando di lui. Non so se mi sono spiegata...
Mel mio caso è una questione quasi di "protesta" (opportunamente virgolettata): ci sono centinaia di romanzi e opere teatrali mai portati al cinema o in televisione, e si spendono soldi a rifare quanto già fatto da altri. Non dico che Eduardo non vada portato a teatro con nuovi attori, ma in campo televisivo siccome esiste la versione interpretata dall'autore stesso, trovo insensato realizzare e proporre al pubblico esclusivamente nuove versioni, anche in replica (potrei capirlo in diretta dal teatro).
Io ho ben presente gli appuntamenti in RAI dedicati al teatro di De Filippo, negli anni 70. Non ne perdevamo uno. Ogni tanto qualcuno si ricorda e li trasmette su RAI5. Solo per appassionati. Una vera vergogna.
Un grande del teatro del '900 che manterrà sempre un posto d'onore. Ho visto Eduardo in televisione e devo confessare che qualche battuta mi sfuggiva. Ricordo " Non ti pago" che mi divertì moltissimo. Anche io preferisco Eduardo a Pirandello ; Pirandello , a mio avviso, mancava di quella umanità intrinseca di Eduardo, e poi P. era fascista. Cri
Capisco che per alcuni avvicinarsi al teatro di De Filippo può essere più complicato a causa della lingua. È uno dei motivi che mi fa desistere dal pubblicare suoi versi più incisivi e meno "facili". L'arte di Eduardo è penetrare fino alle ossa i personaggi di cui scrive. Non è solo umanità è compenetrazione. Pirandello era freddo e distaccato. Un osservatore delle miserie altrui, per nulla coinvolgente. Ma è una mia opinione personale.
Il Novecento italiano ci ha regalato autori straordinari, sinceramente non conosco a sufficienza la poetica di Eduardo De Filippo per sapere se meritasse il Nobel, ma poi chissà quali sono i parametri con cui è attribuito?!
Sai che non ho capito molto bene l'accostamento tra Eduardo De Filippo e Pirandello? So perfettamente quanto quest'ultimo fosse un grandissimo amico di tutta la famiglia De Filippo ma c'era una diversità profonda, soprattutto negli scritti. Inoltre, per quel che si ricorda un'ignorantona come me, Pirandello era fascista ma, da uomo colto ed intelligente qual'era, si fece domande e le sue conclusioni gli fecero cambiare idea. E questo lo si evince anche nei suoi ultimi scritti. Scusa Mari, a volte si sbaglia perché non si conosce tutto. Bacio!
Ahahah è stato Cesare a metterli in "competizione"! Che bello l'approfondimento su Pirandello, io ad esempio non sapevo che lui ed Eduardo fossero amici! Bacio a te.
Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere. (Emily Dickinson)
Che bella! Che allegria!
RispondiEliminaSaper vivere la Vita con Fantasia, fantastico!
Lasciare fuori dalla porta l'ipocondria, tristezze e malumori, ricominciare ogni giorno da capo, cancellare i tormenti di ieri,le discussioni, e ripartire....con fantasia sempre.
Cara Mari, stamane in home ho letto un articolo che mi ha commosso fino alle lacrime e ti invito a leggerlo: Addio Domenico, poeta tra i poeti (sito Identità Insorgenti), questa storia mi ha commosso davvero, poi vengo qua e mi hai rallegrata con questa poesia, strana la vita, sempre su una giostra....
Un abbraccione!
Sono contenta se la poesia di De Filippo è riuscita a farti tornare il sorriso. Avevo letto la notizia del giovane campano trovato morto in un dirupo ma non sapevo fosse uno scrittore e poeta. Ho visitato il sito che non conoscevo, letto l'articolo (preziosa testimonianza della giornalista amica) e l'ho salvato tra i miei preferiti.Penso sarebbe bello parlarne da me. Che ne dici?
EliminaUn abbraccio a te e grazie.
Certo, credo sarebbe una bella cosa, io non lo conoscevo ma leggendo poesie Google si premura sempre di farmele trovare. Allora attendiamo 👍
EliminaIntanto mi avvicinerò meglio alla sua poesia e cercherò di apprendere di più su di lui. Devo ancora capire se mi accumuna il sentire.
EliminaPoi vediamo il da farsi qui da me!
Meraviglia pura. Un genio unico, e una sensibilità strabiliante che può solo insegnare. Imparassimo a leggere anche un solo minuto di quei sessanta citati da Eduardo.. ;) Buon weekend!
RispondiEliminaQualcuno di noi ci prova a leggere quei minuti così, io per esempio conosco un paio di amici blogger che lo fanno;)
EliminaCerto se ne fossimo tutti in grado...
Buon we!
Ancora oggi che è morto da tempo lo trovo un grande della letteratura italiana, forse poco riconosciuto dai media. Un artista completo, che tutto il mondo ci dovrebbe invidiare. Grazie per postato questa sua poesia e il suo ricordo Mariella. Un abbraccio e un sorriso.
RispondiEliminaÈ morto da quasi quarant'anni ed è vivissimo nella nostra memoria. Hai ragione da vendere cara.
EliminaMa il mondo lo conosce bene Eduardo, a volte penso che siamo noi italiani a credere che sia un grande autore di nicchia...
Un abbraccio a te, buon sabato.
Un grande, certo. Qui si tratta di poesia popolare, facile e un po' scontata (poco gradita forse agli svedesi) ma volutamente, poesia democratica si potrebbe dire. Come quella, forse più raffinata ma ugualmente comprensibile, di Totò o dei grandi poeti popolari romani.
RispondiEliminaIl teatro di Eduardo è tutta una poesia, basta vedere la differenza con Peppino. Un atteggiamento conciliante verso la vita, che non ne ignora le miserie.
Poesia democratica ahahah
EliminaPensi che gli svedesi abbiano letto una sua poesia "facile" per farsi un'idea della sua grandezza o abbiano preso in considerazione, ad esempio, la traduzione de La Tempesta di Shakespeare dall'inglese al napoletano che lo accupò per diversi anni?
No, erano distratti dall'ermetismo sopravvalutato di altri.
Non ho mai paragonato i due fratelli e penso che Peppino avesse tutta una sua grandezza nell'arte del cinema e del teatro da consentirgli di essere comprimario di Totò ad esempio e mai gregario.
Per non parlare del genio di Titina.
Attenti a non farne un mito, santificando anche tutta la famiglia. Inoltre, meglio non fare graduatorie. Eduardo ha avuto molta TV, ma come autore da leggere preferisco, di molto, Pirandello.
EliminaSi vede che non conosci abbastanza la materia. Pirandello? Anche a me piace ma non abbastanza. Questione di gusto.
EliminaFacciamo così: Eduardo è commediografo e poeta, Pirandello novellista e drammaturgo. Non metto in dubbio che tu non conosca abbastanza Pirandello. Io apprezzo molto le commedie di E.
EliminaCesare, mi pare riduttivo😉
EliminaTi racconto due aneddoti: nelle parti speciali de "Lo Hobbit" durante una intervista a Ian McKellen l'anonimo intervistatore gli chiedeva quale sarebbe stato il suo prossimo impegno lavorativo, il mitico Gandalf cinematografico, ha risposto che sarebbe stato a teatro ad interpretare in inglese una commedia di De Filippo ..e non so te io sarei curioso di assistere ad una registrazione di quella commedia recitata in inglese con McKellen che fa il ruolo di Eduardo.
RispondiEliminaIl secondo aneddoto riguarda Macron, quando fu intervistato da Fazio disse che aveva conosciuto la sua futura moglie perché tutti e due facevano parte di una compagnia teatrale che recitava le commedie di Eduardo.
Insomma, non è un fenomeno solo italiano ma un patrimonio mondiale.
Ma stai parlando dell'adattamento della Tempesta di Shakespeare? Perché non mi stupirei. In ogni caso cercherò l'intervista in rete, mi hai davvero incuriosito ma non stupita;)
EliminaRicordo invece l'intervista di Fazio a Macron e anche lì mi scappò un breve sorriso. Come dicevo sopra a Vviì siamo noi italiani che pensiamo, sbagliando, che la grandezza di Eduardo sia circoscritta all'Italia.
Sempre e solo l'unico maestro di vita e cultura della sua generazione. Ad averne così oggi, forse tante cose avrebbero ancora un grande fascino ma soprattutto tantissimo senso.
RispondiEliminaLa dinastia De Filippo si è estinta con la morte di Luigi figlio di Peppino circa tre anni fa. E assieme a lui, è svanito il fascino e la forza del loro teatro. Per fortuna è una grande eredità di cui potremo continuare a godere in eterno. Se solo le televisioni avessero la lungimiranza di tornare a fare il mestiere di educatori, proponendoci quel modo di fare spettacolo come accadeva un tempo.
EliminaIl grande Eduardo. Ormai lo sanno tutti quanto mi piaccia lui e tutta la sua famiglia.
RispondiEliminaCiao Mariella e bellissima questa sua poesia.
Fa parte della nostra cultura. Siamo cresciute con quel teatro, con quell'amore, con quella musica, siamo ricche.
EliminaUn abbraccio a te, buon sabato.
Da bambino ebbi la fortuna di vedere in televisione alcune commedie di Eduardo, interpretate da lui stesso e non come succede talvolta adesso, che le rifanno con attori contemporanei. Eduardo è stato, è e sarà un esempio di saggezza, ironia e grande garbo.
RispondiEliminaHo una piccola collezione di sue commedie tradotte in fumetti, coi volti degli attori originali e le battute originali usate nei dialoghi, dallo spassoso "Questi fantasmi" (con la celeberrima scena della moka napoletana) al drammatico "Filumena Marturano", passando per il classico "Natale in casa Cupiello", e altri...
Mi ricordo che ne avevi già parlato qui da me, di quanto ti piacesse e della piccola collezione di commedie che possiedi. E mi fa piacere tu sia tornato per riparlarne. Non è mai abbastanza quando si tratta di Artisti così.
EliminaPS: forse siamo prevenuti, ma anche io, come te, non riesco a guardare una sua commedia interpretata da attori contemporanei, senza fare paragoni. Non so, probabilmente è sbagliato. Dovremmo fruirne con libertà senza pensare a lui ma partecipando di lui. Non so se mi sono spiegata...
Mel mio caso è una questione quasi di "protesta" (opportunamente virgolettata): ci sono centinaia di romanzi e opere teatrali mai portati al cinema o in televisione, e si spendono soldi a rifare quanto già fatto da altri. Non dico che Eduardo non vada portato a teatro con nuovi attori, ma in campo televisivo siccome esiste la versione interpretata dall'autore stesso, trovo insensato realizzare e proporre al pubblico esclusivamente nuove versioni, anche in replica (potrei capirlo in diretta dal teatro).
EliminaIo ho ben presente gli appuntamenti in RAI dedicati al teatro di De Filippo, negli anni 70. Non ne perdevamo uno. Ogni tanto qualcuno si ricorda e li trasmette su RAI5. Solo per appassionati. Una vera vergogna.
EliminaUn grande del teatro del '900 che manterrà sempre un posto d'onore. Ho visto Eduardo in televisione e devo confessare che qualche battuta mi sfuggiva. Ricordo " Non ti pago" che mi divertì moltissimo. Anche io preferisco Eduardo a Pirandello ; Pirandello , a mio avviso, mancava di quella umanità intrinseca di Eduardo, e poi P. era fascista.
RispondiEliminaCri
Capisco che per alcuni avvicinarsi al teatro di De Filippo può essere più complicato a causa della lingua. È uno dei motivi che mi fa desistere dal pubblicare suoi versi più incisivi e meno "facili". L'arte di Eduardo è penetrare fino alle ossa i personaggi di cui scrive. Non è solo umanità è compenetrazione. Pirandello era freddo e distaccato. Un osservatore delle miserie altrui, per nulla coinvolgente. Ma è una mia opinione personale.
Eliminail Maestro….
RispondiEliminaSi.
EliminaIl Novecento italiano ci ha regalato autori straordinari, sinceramente non conosco a sufficienza la poetica di Eduardo De Filippo per sapere se meritasse il Nobel, ma poi chissà quali sono i parametri con cui è attribuito?!
RispondiEliminaLo avrebbe meritato.
EliminaSai che non ho capito molto bene l'accostamento tra Eduardo De Filippo e Pirandello?
RispondiEliminaSo perfettamente quanto quest'ultimo fosse un grandissimo amico di tutta la famiglia De Filippo ma c'era una diversità profonda, soprattutto negli scritti.
Inoltre, per quel che si ricorda un'ignorantona come me, Pirandello era fascista ma, da uomo colto ed intelligente qual'era, si fece domande e le sue conclusioni gli fecero cambiare idea. E questo lo si evince anche nei suoi ultimi scritti.
Scusa Mari, a volte si sbaglia perché non si conosce tutto. Bacio!
Ahahah è stato Cesare a metterli in "competizione"!
EliminaChe bello l'approfondimento su Pirandello, io ad esempio non sapevo che lui ed Eduardo fossero amici!
Bacio a te.