Capita a tutti di fare delle "uscite" infelici. Solitamente però, rimane circoscritto alla nostra piccola cerchia familiare. Per cui, ce ne accorgiamo, ce ne vergogniamo, chiediamo scusa e ripartiamo. L'eco resta lì, avvolta nella rassicurante atmosfera domestica.
Ma quando abbiamo un immagine pubblica, il maggior senso del rispetto che dobbiamo agli altri ci obbliga a fare molta attenzione alle parole che pronunciamo. Lo so, che ho la fissa delle parole, ma ho ragione da vendere. Se succede, bisogna chiedere scusa, senza se e senza ma.
Beppe Sala, sindaco di Milano, venerdì ha pronunciato queste parole durante un'intervista per Rai Documentari nell'ambito dell'anteprima dal Piccolo di Milano del documentario "Anne Frank - vite parallele" (ve ne ho parlato qui).
"Penso che Anne sia stata un’anticipatrice della presenza femminile in così giovane età. Viene naturale pensare a Greta Thunberg, perché sono due storie di coraggio enorme in cui si parte dalla cosa più semplice che c’è e si arriva a un risultato simile.Anne ha scritto un diario che poi è diventato uno strumento di educazione e di memoria per tantissime persone. Greta ha cominciato mettendosi lì con un cartello ed è diventata un simbolo di un movimento. Quando una donna, pure in giovane età, decide di intraprendere un’impresa apparentemente disperata, spesso ha più coraggio e quindi, anche da questo punto di vista, è un messaggio di grande contemporaneità."
Al di là del fatto che il paragone è azzardato, fin troppo, quel che ci tengo a dire è che le due ragazze sono quanto di più diverso possa coesistere. Il cartello di Greta e il Diario di Anne sono lontani anni luce. L'esperienza della giovane adolescente ebrea è arrivata fino a noi attraverso delle pagine immortali. Ci ha "sbattuto" in faccia la sua paura, i suoi dubbi, vissuti da prigioniera. Senza via di fuga. Qualcosa che non aveva cercato, una lotta che non avrebbe voluto combattere. La Shoah, non può essere banalizzata, ricondotta ad un fenomeno moderno che nulla ha a che vedere con il sacrificio e con la morte di un intero popolo.
Forse Beppe Sala, invece di spiegare meglio avrebbe dovuto solamente chiedere scusa.
Anne era questa ragazza qui. Una testimonianza ed un tesoro mondiale da preservare.
Venerdì, 24 dicembre 1943.
"Cara Kitty,
Sarò forse ingiusta e ingrata, ma i sentimenti non si possono reprimere. Vorrei andare in bicicletta, ballare, fischiettare, guardare il mondo, sentirmi giovane, sapere che sono libera, eppure non devo farlo notare perché, pensa un po', se tutti e otto ci mettessimo a lagnarci e a far la faccia scontenta, dove andremmo a finire? A volte mi domando: "Che non ci sia nessuno capace di comprendere che, ebrea o non ebrea, io sono soltanto una ragazzotta con un grande bisogno di divertirmi e stare allegra?". Non lo so, e non potrei parlarne con nessuno, perché sono certa che mi metterei a piangere."
Martedì, 11 aprile 1944.
"Cara Kitty,
dobbiamo ricordarci che siamo dei clandestini, che siamo ebrei incatenati, incatenati in un determinato posto, senza diritti ma con mille doveri. Noi ebrei non possiamo far valere i nostri sentimenti, dobbiamo esser forti e coraggiosi, dobbiamo addossarci tutte le scomodità e non mormorare, dobbiamo fare ciò che possiamo e fidare in Dio. Questa maledetta guerra dovrà pur finire, e allora saremo di nuovo uomini, e non soltanto ebrei. Chi ci ha imposto questo? Chi ha fatto di noi ebrei un popolo distinto da tutti gli altri? Chi ci ha fatto tanto soffrire finora? E' stato Iddio che ci ha fatti così, ma sarà anche Iddio che ci eleverà. Se, nonostante tutte queste nostre sofferenze, alla fine restano ancor sempre degli ebrei, vuol dire che un giorno gli ebrei, anziché essere proscritti, serviranno di esempio."
1 agosto 1944.
Cara Kitty,
"un fastello di contraddizioni" è l'ultima frase della mia lettera precedente e la prima di quella di oggi. "Un fastello di contraddizioni", mi puoi spiegare con precisione che cos'è? Che cosa significa contraddizione? Come tante altre parole ha due significati, contraddizione esteriore e contraddizione interiore. Il primo significato corrisponde al solito "non adattarsi all'opinione altrui, saperla più lunga degli altri, aver sempre l'ultima parola", insomma, a tutte quelle sgradevoli qualità per le quali io sono ben nota. Il secondo... per questo, no, non sono nota, è il mio segreto. Ti ho già più volte spiegato che la mia anima è, per così dire, divisa in due. Una delle due metà accoglie la mia esuberante allegria, la mia gioia di vivere, la mia tendenza a scherzare su tutto e a prendere tutto alla leggera. Con ciò intendo pure il non scandalizzarsi per un flirt, un bacio, un abbraccio, uno scherzo poco pulito. Questa metà è quasi sempre in agguato e scaccia l'altra, che è più bella, più pura e più profonda. La parte migliore di Anna non è conosciuta da nessuno, - vero? - e perciò sono così pochi quelli che mi possono sopportare."
Mi sembri eccessivamente severa, il paragone è azzardato ma coraggioso, molti vorrebbero linciare Greta, e Sala ha solo cercato di attualizzare per i giovani il ricordo di Anna Frank. In questo periodo ci sono milioni di discorsi su Anna Frank e non tutti dicono cose originali.
RispondiEliminaChe ti ha fatto il sindaco?
Quindi è come penso io: ha voluto dare un colpo al cerchio e uno alla botte in vista di una probabile rielezione. Paragone eccessivo. Sala non mi ha fatto nulla ma venerdì poteva evitare. Paraculo.
EliminaMi sembra una di quelle frasi che poteva dire anche il papa. E tutti avrebbero applaudito. 🤣
EliminaPer me il nemico è l'oblio. Poi, sono d'accordo, Anna Frank fu anche un fenomeno letterario, mentre Greta ha i suoi limiti. Ma studi accurati sui diari degli adolescenti (Cfr. Guido Petter) hanno mostrato che saper scrivere è un dono che molti "insospettabili" posseggono.
Il Papa dice di peggio.. e tutti applaudono per default
Elimina@Cesare: Anna Frank un fenomeno letterario? Decisamente riduttivo. Il Papa, troppo intelligente per uno scivolone così😉
Elimina@Franco al Papa hanno dato anche la "colpa" di aver causato la pandemia😜
EliminaAnne Frank non scriveva per vincere un premio letterario...
EliminaCredo che sia anche riduttivo giudicare un sindaco per aver detto una parola "sbagliata" a un giornalista. I milanesi valuteranno cosa ha fatto per la loro città.
EliminaIl diario di A. F. mi ha sempre emozionato, ma uno spiritello, probabilmente diabolico, mi suggerisce che anche il Vangelo si leggerebbe poco se Gesù non fosse stato crocifisso.
Cesare qui nessuno sta giudicando nessuno. Però ammettere che ha detto una cazzata ci sta o no? E in quanto sindaco ha più responsabilità rispetto a quelle di un cittadino comune. Appunto.
EliminaSala assolutamente cerchiobottista. Concordo con Mariella. Se morisse andrebbe nel girone degli ignavi.
EliminaAhahahah
EliminaBuongiorno, molto bello davvero questo post, e sai, non ho mai letto il Diario di Anna Frank. A grandi linee immaginavo cosa potesse contenere, cosa in qualche modo volesse raccontarci, e invece no! Non mi aspettavo un racconto, una scrittura così.... quello che hai postato mi ha colpito e incuriosito.
RispondiEliminaMi ha fatto sorridere leggere il suo non adattarsi alle opinioni altrui, avere quelle "sgradevoli qualità" per cui dice che sa di essere ben nota. L'immagine che appare nelle sue foto è di una ragazzina, invece leggo che aveva già una personalità forte, e guarda caso la faceva sentire un po' in colpa. Questo passaggio mi ha davvero colpito, l'anima divisa in due, lo comprendo bene, due forze contrapposte che convivono in te e a cui devi prestare ascolto e ognuna ti tira dalla sua parte....
Voglio leggerlo il suo diario.
Beppe Sala credo abbia imbastito un discorso non alla sua portata, non credo come me che abbia mai letto il suo diario. Il paragone non ci azzecca, non solo, tra le righe ci ho anche letto altro, sbaglierò, ma sembra quasi che una donna per dire la sua debba essere "coraggiosa" quando dovrebbe essere una cosa naturale. Avrà voluto infarcire un discorso mischiando il passato con il presente, e purtroppo non gli è riuscito bene. Essendo personaggio pubblico, quanto meno doveva prepararselo, oggi ti ascoltano tutti e la gente comune tranne me che non conosco il suo diario, sa comunque fare due più due, certi scivoloni andrebbero evitati. Mi fermo qua, diciamo che con il "femminismo" non credo c'entri niente. Di certo quando Anna scriveva non immaginava nemmeno come purtroppo sarebbe finita, anzi, immaginava un futuro, era piena di speranza. Il suo diario era un conforto, parlare con un'amica come a se stessa, non immaginava che un giorno il mondo l'avrebbe letto e di certo non voleva farci lezione.
Ma insomma, l'hai letto o non l'hai letto?
Elimina😊
@Lory, penso come te che Sala o non ha mai letto il diario o ne ha un ricordo confuso. Ripeto, sicuramente è stata un'uscita infelice e malaugurata. E forse, ma qui mi piace aggiungervi un po' di malafede, dettata dalla nuova tornata politica. Si Anne era molto complicata come tutte le adolescenti ma aveva una lucidità e un'esprrssività nella scrittura come solo i grandi autori. Chissà chi sarebbe potuta diventare un giorno. Purtroppo non lo scopriremo mai. La prima volta che lessi il Diario avevo 14 anni. Un anno più di lei quando fu costretta a chiudersi nella sua prigione. Leggilo, scoprirai una donna immortale, peina di contraddizioni, di dubbi, di amore per la vita!
EliminaAggiungo che il Diario va assimilato, non possiamo dire di avere davvero compreso quello che è successo nel nostro passato recente se non abbiamo letto il Diario di Anne Frank. Perché, condividere il suo quotidiano per quei due anni, ci regala emozioni giorno dopo giorno. La potenza di quelle parole ci avvicina a lei, ci rende simili a lei, ci fa vedere il suo mondo e ci ricorda che potevamo essere lei e che grande ingiustizia siano stati tutti quei morti. Che enorme vergogna sia stata per il mondo intero avere fatto finta di non sapere nulla.
EliminaCertamente lo leggerò fosse solo per l'importanza che hai dato a questo post.
EliminaSempre mi sono chiesta come si possa fare quello che hanno fatto agli ebrei, ma non solo, agli omosessuali, ai malati mentali, a tutta quella branca di persone che loro ritenevano inferiori, mentre il mondo non reagiva.
È stato fatto per altri popoli, dove c'è la dittatura, non si interviene salvo aiutare per possedere qualcosa che appartiene alle loro terre, è stato fatto agli indiani ed è una vergogna terribile. Oggi quanti popoli sono sotto dittatura? La Corea del Nord? (Hai mai letto Fuga dal campo 14?). Tutti sanno, si interviene per vendere armi, il mondo assiste inerte.
Quelle sono pagine di storia terribili, se ci pensi, già aver progettato i forni crematori, le camere a gas, fa accapponare la pelle, l'uomo in questo è sempre stato crudele, se pensiamo alle diverse forme di tortura utilizzate nei secoli e ancora oggi.
Volevo comunque farti capire che ho molto capito il tuo sdegno e la forza di questo post.
Lory, scusami. Rileggendo il mio commento a cui rispondi ora, sembra quasi che io voglia dare lezioni. Lungi da me l'idea. Era solo per dire che è importante leggere Anne Frank ma è e rimane pur sempre un'opinione personale. Odio le "maestrine" del web. E tale posso essere sembrata...
EliminaAnche io mi sono sempre chiesta come sia stato possibile permettere che una mente malata come quella di Hitler prendesse il sopravvento. Ma bisogna studiare bene il contesto dell'epoca, la grande recessione la paura per il futuro di un intero popolo (ti dice nulla?) per capire che quel che i dirigenti del partito ritenevano un burattino invece, divenne il loro burattinaio. Poi il silenzio colpevole degli altri potenti dell'epoca convinti di essere al riparo dalle sue manie espansionistiche, fece il resto. Oggi? Sono oltre vent'anni che Putin è al potere e solo da poco si vedono rigurgiti di democrazia, e ho fatto solo un esempio più vicino. Ma potrei dirti Hong Kong, la maggior parte dei paesi africani, dove il potere è dettato dalle armi. Ma è un discorso lunghissimo... Mai letto Fuga dal campo 14. Prendo nota anche di questo libro, stai aumentando la mia wish list a dismisura ahahah.
So che hai capito il post:-)
Non l'ho letta come un'imposizione da maestrina, neanche le risposte accalorate che hai dato ai commenti. Credi nelle tue idee, con forza, le difendi, fuggi dalla banalità e a volte è necessario dare valore e peso alle parole quando il contesto lo richiede. Su Sala sentirai pareri di ogni tipo intendo sul suo discorso, certe sottigliezze si leggono se a certi argomenti si dà un certo valore. Della giornata della memoria tanti ne parlano tanto per, alcuni non ne parlano, molti negano l'Olocausto. Quando "porti in giro" le tue idee o le tue posizioni non aspettarti totale comprensione o appoggio, perché purtroppo non sarà mai così. Anche le battaglie più giuste hanno sempre trovato ostacoli.
EliminaCon questo non voglio ingigantire, ma quando dico che ho capito la tua posizione, credi l'ho capita sul serio. Traspare, si sente la tua convinzione e questa non la puoi mistificare.
Buona notte, buona settimana, grazie per tenere presente i libri che nomino, a me viene spontaneo, io stessa faccio liste sui libri che sento nominare da altri. Il passaparola è più importante di pubblicità interessate, o addirittura fatte da persone sulle copertine per amicizia senza magari neanche aver letto il libro.
Sala legge solo il suo estratto conto.... e quanta cresta ci ha fatto con l'Expo, e l'Ospedale in Fiera.
EliminaNon penso che tutto quel che ha fatto Sala sia marcio o che ci sia sempre stato un suo tornaconto personale.
EliminaMilano è stata, in linea di massima, ben gestita in questi quattro anni.
Ma non dobbiamo dimenticare che siamo in campagna elettorale ora e, secondo me, il suo era un tentativo non troppo lucido di portare una fetta di giovani (quelli innamorati di Greta) dalla sua parte.
In genere non posto commenti che si limitano a "sono d'accordo con te", ma dato l'argomento ci tengo a farti sapere, Mariella, che sono completamente d'accordo con te. L'uscita di Sala - sindaco contro il quale non ho nulla né di personale né di politico - sia uno dei tristi riflessi del "relativismo" (culturale, politico ecc.) che devasta ormai la nostra società. Buona domenica e grazie per la condivisione delle pagine del Diario di Anne Frank.
RispondiEliminaUna società ed una cultura che navigano a vista, tra influencer premiati con L'Ambrogino d'oro e senatori che portano sulle spalle il peso della Shoah con grande dignità , cui viene augurato di morire presto. Grazie a te!
EliminaGrazie per aver postato alcune pagine del Diario di Anna Frank che ho letto alle scuole medie.Buona domenica
RispondiEliminaBuona domenica Olga!
EliminaSi, ha decisamente banalizzato, e se la poteva risparmiare.. ma non gliele controlla nessuno le uscite a questi personaggi?!
RispondiEliminaA margine, ma non troppo: mi hai ricordato quando ho visitato la sua casa/museo di Amsterdam.. sensazioni indimenticabili, il cuore stretto, vergogna per le cose di cui siamo capaci..
Gliele controllano a cose fatte. Ieri sera la RAI ha tagliato l'intervento. Ridicoli. Eh, uno dei luoghi che sono sulla lista dei viaggi futuri da fare... ma quando verrai a Milano segnati, tra i posti da visitare assolutamente, il Museo della Shoah al Binario 21.
EliminaSala è stato un po' leggerotto, poteva casomai fare un paragone con le eroine della resistenza torturate e uccise. Ciò che mi meraviglia è la ribellione della destra "A pochi giorni dalla Giornata della Memoria, il sindaco di Milano ha espresso un paragone vergognoso e imbarazzante su Anna Frank, banalizzando la immane tragedia della Shoah(esempio fra tanti), dimenticando che fu proprio la loro rimpianta destra a partecipare a quell'eccidio.
RispondiEliminaLa ribellione della destra come spesso accade, per non usare il termine sempre, è anacronistica e sfrutta a proprio vantaggio la poca memoria degli italiani. Quindi tutti ad alzare la voce dando ragione ai "tre dell'ave Maria" dimenticando chi le avallò, ai tempi, le Leggi Marziali. La Storia, questa sconosciuta...
EliminaMa ve la ricordate la mossa della Gelmini quando era ministra dell'istruzione ? ... modificò i libri di styoria e voleva togliere la geografia come materia scolastica... vabbè si sa che li tra renziani e berlusconiani è tutto un pappa e ciccia.
EliminaRenzi è sempre stato un berlusconiano, mica ce li siamo scordati gli incontri tra lui e Berlusconi...
EliminaSì, in effetti il paragone è abbastanza immaginario, non capisco perché Sala abbia per forza dovuto mettere in mezzo Greta parlando di Anne Frank... L'ideologicizzazione ossessiva di certi temi è sempre stata un punto debole dei nostri politici, che anche se gli si chiede un'opinione culinaria sulla ricetta del risotto di mare devono per forza infilarci il loro argomento di riferimento partitico...
RispondiEliminaSi è arrivati anche a questo, alla banalizzazione della Shoah pur di infilarci uno slogan politico... Come si dice "un bel tacer non fu mai scritto".
Perché voleva, secondo me, catturare l'attenzione dei nativi digitali che sono molto sensibili all'argomento Greta Thunberg. E ci vedo tutta la malizia del politico...
EliminaLa tua chiusa è perfetta.
E non è la prima volta che se esce in modo così infelice, a volte è decisamente meglio tacere.
RispondiEliminaEsatto non è la prima volta lasciando perdere gli slogan su Milano a marzo, prima del lockdown.
EliminaSu Sala vorrei sperare che abbia peccato di leggerezza.
RispondiEliminaMagari la sua era una nobile intenzione di avvicinarle le nuove generazioni alla Shoah attraverso una eroina dei giorni nostri che rappresenta molto le nuove generazioni , Greta .
Anche se il paragone è molto azzardato.
Su Anna Frank ,e il suo diario che ho letto ti confesso che non lo considero alla stregua di altre testimonianze messe nero su bianco , come Primo Levi o Liliana Sestre.
Ma è solo gusto personale
Buona domenica
Uhm, leggerezza, adesso la chiamiamo così...
EliminaLa penso in modo diametralmente opposto a te. Non posso pensare che il sindaco di Milano, sulla rampa di lancio del nuovo mandato, sia stato così ingenuo, dai.
Furbetto invece, molto furbetto!
Ma che paragone fai? Ti pare che si possano considerare sullo stesso piano gli scritti importanti di una ragazzina di 14 anni pur estremamente sveglia e dalla personalità fortissima (come appare lampante nel diario) e il libro di uno dei più grandi autori del Novecento?
Ma che c'entra il gusto personale?
Boh...
Non sto minimizzando il libro o lei Anna Frank.
EliminaMi pareva di essere stato chiaro.
Il libro non mi “piace” o non così tanto come altri libri , romanzi , saggi dedicati al olocausto questo è...Mariella non posso dire che mi piace tanto quello che mi piace poco o così così.
Allora prima ti sei spiegato male... e non ho mai pensato che stessi minimizzando. È proprio il paragone che non c'entra nulla. Al di là del fatto che anche io ho letto tantissimo sulla Shoah (l'olocausto è altra cosa) e ci sono libri che mi hanno lasciato molto meno.
EliminaSala è veramente un furbetto, la sua mossa è stata fatta ad arte per sminuire entrambe. I fascisti le odiano entrambe, ma lui questo non lo ha detto. Ed è l'unica cosa che le accomuna. Riguardo al "diario", non riesco a non definirlo un piccolo capolavoro. Pensando poi al contesto in cui è stato scritto, e dall'età di chi lo ha scritto, è sicuramente un opera d'arte.
EliminaVero Stefano, se pensiamo solo alla giovane età di chi lo scrisse...
EliminaQuando abbiamo sentito questa frasi in tivù, mio marito è rimasto col cucchiaio a mezz'aria ed è..diciamo sbottato "ma tei scemo???? Forse urlato è più giusto.
RispondiEliminaNon si possono paragonare due persone così diverse,, vissute in periodi così dissimili.
Greta non è a rischio di vita nè di deportazione. Anna lo era e infatti....
Prima di parlare accendere il cervello
Ci dovrebbero dotare di un bel pulsantino pronti a spegnare chi dice delle stupidaggini simili prima che sia troppo tardi.
EliminaComunque a me ha dato anche fastidio che la cosa sia passata abbastanza in silenzio e che ieri sera, la Rai per vigliaccheria, abbia tagliato il suo intervento.
Io vedo poche analogie tra Anna e Greta, sono due ragazze che hanno creduto fermamente nei loro ideali ma, a parte questo , non trovo altro di simile.
RispondiEliminaAnna non ha certo cercato la fama che ha avuto dopo la morte, aveva paura, si nascondeva, è stata deportata ma non voleva smettere di credere nel futuro .
Greta vive in un'altra epoca, lotta per altri ideali, non è certo in pericolo di vita , di deportazione... Paragonare l'una all'altra, mi sembra abbastanza azzardato. Buona domenica. Ciao
Esattamente Mirti. Sono due ragazze che in comune hanno solo la giovane età. Niente altro. Per cui, nel contesto i cui era Sala, non c'entrava nulla. A volerla leggere senza pensare ad una ingerenza da campagna elettorale...
EliminaGreta Tumber non sarà mai una martire e per fortuna, ma una ragazzina coraggiosa che combattere il suo è il nostro futuro, per queste ragioni è invisa da sovranisti, fascisti e cialtroni che non pensano al futuro ma solamente al presente, il loro.
RispondiEliminaNon credo che Sala abbia detto niente di male o offensivo.
Ciao fulvio
Non c'entra nulla Greta Tumberg con la Shoah. È questo il senso. Non ho scritto che Sala è stato offensivo. Nè ho parlato di cialtroni, fascisti o altro. Ho solo detto che Sala è un politico ed era chiaro il suo fine:-)
EliminaOffensivo no, ovviamente concordo con Fulvio sulla bontà delle iniziative di Greta, epperò buttata là così, è un parallelo che non trovo giusto. Sala è un affabulatore, ammanicato con destra e sinistra, è di quelli che dicono che i politici sono tutti uguali. Ma così non è, In questo modo ha sminuito sia Greta che la povera Anna.
EliminaSala ha affiancato due esempi molto diversi di bambine "famose", con una differenza sostanziale tra le due: la possibilità di scegliere. Come se Anne avesse scritto il diario per fare una qualche propaganda; no, era una bambina normalissima privata della libertà. Greta è il riferimento di un movimento ambientalista che cerca di salvare questo maltrattato granello di sabbia a passeggio nel cosmo, ma stai pur cerca che dietro le quinte c'è tutto uno staff che la segue, che ottimizza e sfrutta il fenomeno dal punto di vista mediatico.
RispondiEliminaAl posto di Sala avrei evitato il raffronto, quanto meno perché equivoco. Ma Sala è un sindaco, parla politichese che è equivoco per definizione.
Come te avrei evitato, sicuramente. Ma hai ragione, come ho detto anche io, lo scopo era arrivare ad un pubblico più vasto. Ma ha sbagliato, tutto qui. E non serviva chiarire, ma scusarsi. Purtroppo i nostri politici, non lo fanno mai.
EliminaSì, un paragone decisamente infelice... da qualsiasi punto di vista lo si provi a guardare.
RispondiEliminaHo letto e riletto sulla questione e ieri sera avrei voluto sentire tutta la registrazione ma la RAI ha pensato bene di tagliare. Obiettivamente non si può fare altro che constatare che si è trattato di una scelta infelice e inopportuna.
EliminaHo notato una cosa molto importante, almeno per me.
RispondiEliminaLeggere le sue pagine oggi, è differente.
C'è differenza tra l'aver studiato, quasi avendo la stessa età di Anne, parola per parola e frase per frase, analizzando ogni singolo pensiero con la mente di una "ignorante" quattordicenne come me un tempo e il leggere ciò che ha scritto con la consapevolezza di oggi, conoscendo ogni risvolto dell'orrore avvenuto.
Purtroppo lo sbaglio che facciamo è che seppur conoscendo ciò che è realmente accaduto, oggi si tenda a semplificare, banalizzare, quasi come se quel tutto non ci appartenesse.
E quindi si cade nell'errore di paragonare solo due ragazzine che lottano per qualcosa in cui credono. Senza capire quante differenze possano esserci enormi e di spessore tra le due.
Complice è proprio quell'ignorare, il non conoscere profondamente gli avvenimenti, il pensiero ed il vero senso delle cose avvenute e che avvengono ancora, anche se in modalità sociali diverse.
E il pensiero che chi dovrebbe guidarci non riconosce quel che su ho scritto mi spaventa non poco Mariella.
Hai fatto bene a segnalare la cosa che potrebbe essere di minoranza ma almeno c'è e sì fa leggere ed ascoltare. Bisogna combattere l'ignoranza per evitare errori futuri che potrebbero danneggiare la società, lanciando messaggi sbagliatissimi.
Mi prolungo sempre troppo. Perdonami.
Ciao e buona serata.
Penso che oltre all'ignoranza, ci sia anche superficialità. Molto bella la tua analisi, si, cambia tutto a seconda della nostra maturità e conoscenza dell'argomento. Da giovani ci soffermiamo più sul personaggio, su quello che racconta, su come lo vive e ci immedesimiamo in lei. Da adulti, ne comprendiamo meglio il messaggio avendo allargato l'orizzonte oltre il libro. Ma il dolore e l'impotenza restano uguali, quelli non cambiano mai.
EliminaTi abbraccio.
Credo che sia un parallelo azzardato ma che però forse lui potrebbe aver fatto con l'ingenuo scopo di rendere più chiaro ai ragazzi di oggi l'orrore di quel periodo. Io non lo avrei fatto ma anch'io quando sono stato chiamato a fare Reading per la giornata della memoria anche nelle scuole ho sempre voluto porre l'accento sull'importanza della memoria storica come strumento essenziale oggi più che mai per saper riconoscere germi disgustosi di tristi realtà passate sia pure camuffati da ipocrita patina di novità. Solo se fai vedere che purtroppo i genocidi si sono succeduti anche dopo e che orrori e deportazioni l'uomo li ha vissuti anche dopo quello che il più devastante orrore della storia solo cosi i poi giovanonforde riescono a sentire quasi sulla loro pelle cosa significa olocausto cosa vuol dire deportazione e cosa significa essere strappato all'affetto di chi ami.
RispondiEliminaTu vedi l'ingenuità dove io vedo un discorso da politico navigato. Non posso pensare che Sala abbia fatto questo paragone senza rendersi conto che stava riducendo e banalizzando una tragedia come la Shoah affiancandola ad un evento che ha pur un eco vasta, ma nato da una ragazza intelligente e libera che nulla c'entra con Anne Frank.
EliminaCiao,Beppe Sala deve essere imparentato con i due mattei. Dopo lo scempio della pista ciclabile in viale Monza, (realizzata tra i parcheggi a pettine e la corsia di marcia... una trovata davvero demenziale) se ne esce con questa boutade degna del peggior inglese di renzino. Ora, giusto fare il distinguo, Greta lotta per il futuro di tutti, Anna aveva il destino segnato. Anna ci ha insegnato a non smettere di sognare, Greta ci ha insegnato che la realtà si può (e si deve) cambiare. Vero due ragazze impegnate, ma così buttata li, sembra un minestrone mal riuscito, tipico dei cerchiobottisti, tipico di chi non vuole far prevalere nessuna delle due, ma confonderle, come persone qualsiasi. Che non sono.
RispondiEliminaChe fosse imparentato con i due Mattei l'ho pensato anche io;)
EliminaConcordo su tutto. Due giovani donne che nulla hanno in comune se non la giovane età. Ma la storia su Anne Frank ci insegna altro.
Eh la pista ciclabile su Viale Monza e vogliamo parlare del deliro di Corso Buenos Aires, con i parcheggi per le auto tra corsie, piste ciclabili e pedonali?
Paragone azzardatissimo. Sono d'accordo con te che dai importanza alle parole: le parole sono potere, sono energia. Quindi cautela sempre.
RispondiElimina"Predico" sull'importanza delle parole da talmente tanto tempo che non me lo ricordo più. Vanno soppesate e misurate a maggior ragione se sei un personaggio pubblico. E dato che non ritengo Sala uno stupido penso a ragion veduta che abbia calcolato per un suo tornaconto politico il peso di quelle parole. Sbagliando e di grosso.
EliminaCautela sempre, giusto.
Un abbraccio a te.
Non sono Milanese quindi non posso esprimere un giudizio sull'operato dell'amministrazione attuale, però ti confido che Sala non mi piace. È una cosa di pelle ..
RispondiEliminaÈ troppo snob per me. Ma non ha svolto male il suo compito. Diciamo che non è quel tipo di sindaco alla mano di cui ci sarebbe bisogno adesso. Ma fa niente, pensa che ce ne sono stati di gran lunga peggiori...
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