"Il sole non aveva alcuna intenzione di andarsene. Continuava a perdere tempo come un ospite che a fine serata si ferma sulla porta, accende un'altra sigaretta e ti racconta la storia della sua vita. Tu lo lasci parlare e, quando ormai pensi di avere ascoltato tutto, lui ti trafigge con un ultimo raggio, un piccolo miracolo fra le tende per dirti ancora qualcosa."
Per la rubrica della domenica oggi ho scelto un brano tratto dal libro di un autore che occupa un posto speciale nel mio cuore: Luca Bianchini. Ogni suo romanzo cattura per la scrittura, i personaggi, le ambientazioni ma soprattutto per le belle storie ricche di umanità che ci narra. Il suo ultimo lavoro mi ha particolarmente colpito, anche perché lui si cimenta per la prima volta nello scrivere un giallo e secondo me, e non sono l'unica che la pensa così, è una prova che ha ampiamente superato. Torna nel suo angolo di Puglia preferito, la meravigliosa Polignano, per seguire un omicidio avvenuto all'ombra della famiglia Scagliusi, da lui resa celebre in Io che amo solo te, La cena di Natale e Baci da Polignano. Ma stavolta la famiglia più esilarante del litorale pugliese, vive un dramma in piena regola, la morte di Adoraciòn, la tata tuttofare.
Un nuovo personaggio si affaccia per assumere il ruolo di protagonista, il maresciallo Gino Clemente, che dovrà risolvere il caso. Lo farà in maniera brillante aiutato dalla brigadiera Agata De Razza e dall'appuntato Perrucci. Ma sarà fondamentale l'intuito di sua moglie Felicetta. Un romanzo che avrà uno svolgimento imprevedibile e ricco di colpi di scena, che alterna momenti seri a momenti allegri e vivaci. Un romanzo da leggere tutto d'un fiato, come sempre avviene con i libri di Luca.
Ma il post di oggi è speciale anche perché l'autore ha accettato, con la sensibilità e la disponibilità che lo contraddistingue, di rilasciarmi una breve intervista; così potrete saperne un po' di più su come e perché è nato il romanzo.
MS: Ciao Luca.Com'è nata l'idea del giallo?
LB: Ciao Mariella. L'idea è nata durante il periodo pandemico, ero chiuso in casa a giudicare i passanti, hai presente quel periodo in cui eravamo tutti a spiare gli altri? Poiché di solito io per raccontare una storia mi devo documentare, viaggiare, conoscere le persone prima d'inventare, non potendolo fare ho pensato che l'unico viaggio che potessi fare era mentale. Per cui ho riflettuto sull'idea che il giallo potesse essere una bella sfida per me che non ne leggo quasi e non pensavo di essere in grado di scriverne; quindi ho studiato Agata Christie, pensato di fare un giallo con le regole del giallo ma a modo mio, con i toni da commedia. E così è nato "Le mogli hanno sempre ragione."
MS: Lo hai definito un delitto fatto in casa. Perché?
LB: Un delitto fatto in casa è innanzitutto un omaggio al mio amico scrittore Gianni Farinetti essendo uno dei suoi gialli preferiti, ambientato in Piemonte, molto bello e che consiglio di leggere; poi il maresciallo Clemente che un po' mi somiglia, si trova alla sua prima indagine un po' controvoglia e un po' svogliato e non ha neanche troppa esperienza. Però alla fine fa due cose: aguzza l'ingegno che ha e si fa aiutare, che è una cosa difficile da trovare nelle persone perché vogliamo un po' fare tutto da soli oppure tutti sono sempre in competizione con noi. Invece io volevo raccontare una storia in cui il giallo si risolve alla buona, in casa, in questo senso; spesso si ritrovano a mangiare lui, la brigadiera e l'appuntato, però alla fine ce la fanno. L'unione fa sempre la forza.
MS: Gino Clemente, il maresciallo protagonista del romanzo, ha il fascino della "normalità" , direi che è uno di noi. È questo il segreto del suo successo e, noi lettori, possiamo sperare di incontrarlo ancora in futuro?
LB: Il protagonista è uno che non ha paura di niente che si lancia nella vita, un po' come noi quando abbiamo bevuto un bicchiere di più ad una festa, vediamo un karaoke e ci lanciamo e cantiamo pensando anche di essere intonati. Lui è un po' così, questa è la sua forza, la canottiera, quel suo essere un po' vanitoso ma anche generoso. Sul fatto che invece possa tornare in futuro mi piacerebbe per vedere se alla prova del nove sono in grado di scrivere un'altra storia gialla perché la prima mi è venuta bene, ormai me lo dicono i lettori e i giallisti. Ho lasciato un po' di discorsi in sospeso, tra il maresciallo e la moglie, la brigadiera. Vediamo...
MS: Luca, perché "Le mogli hanno sempre ragione?"
LB: Le mogli hanno sempre ragione, in Italia meridionale è obbligatorio, al centro e al nord è facoltativo. Ma hanno sempre ragione anche quando non ce l'hanno perché è una sorta di patto non scritto tra moglie e marito, perché il matrimonio duri il più lungo possibile. In realtà è un titolo scherzoso, perché non volevo essere da quote rosa con le donne hanno sempre ragione ma le mogli, che rappresentano proprio quella categoria che è così difficile da far sopravvivere, cioè il matrimonio, per cui questa può essere una delle ragioni per una durata più lunga!
Grazie di cuore a Luca Bianchini e a presto!
Note sull'autore dalla quarta di copertina:
Luca Bianchini è nato a Torino l'11 febbraio del 1970, città che ama e dove ama tornare. Scrivere è la cosa che gli riesce meglio insieme ai primi piatti con quel che resta nel frigo.Con Mondadori ha pubblicato: Instant love (2003), Ti seguo ogni notte (2004), Se domani farà bel tempo(2007), Siamo solo amici(2011), Io che amo solo te e La cena di Natale(2013), da cui sono stati tratti due film di grande successo, Dimmi che credi al destino(2015), Nessuno come noi(2017), anche lui arrivato sul grande schermo l'anno successivo, So che un giorno tornerai(2018) e Baci da Polignano (2020). Ha inoltre scritto la biografia di Eros Ramazzotti, Eros - lo giuro (2005) ed è una delle voci di Mangiafuoco su Rai Radio 1.
LUCA BIANCHINI
LE MOGLI HANNO SEMPRE RAGIONE (2022)
MONDADORI LIBRI
PAGINE 240
CARTACEO 18,50
E BOOK 9,99
Luca Bianchini era lo scrittore preferito da mia mamma. Godrà sempre di particolare considerazione..
RispondiEliminaHo sempre pensato che tua mamma fosse una persona eccezionale💛 le sarebbe piaciuto molto anche questo, così divertente, ironico e con un personaggio principale che ti resta nel cuore.
EliminaCiao Mari. Grazie per questa recensione del simpatico libro di Luca Bianchini.
RispondiEliminaSai che sono in procinto di fare qualcosa di simile, te ne ho parlato. Sarebbe la prima volta per me chissà cosa ne verrà fuori. Proprio oggi completerò il post (ho dovuto attendere per tanti motivi), domani probabilmento lo pubblico.
Abbraccio forte e buona Domenica.
Una recensione? Un'intervista? Brava, sono con te. Ti leggerò con piacere. Bacio❤
EliminaNon ho mai letto niente di Bianchini, e penso che possa essere arrivato il momento di cominciare. Non so se posso cominciare con questo giallo, visto che non ho mai letto le altre storie della famiglia Scagliusi, credo che dovrei partire dall’inizio. Complimenti per l’intervista, anche se breve ha suscitato in me l’interesse verso lo scrittore. Buona domenica, cara.
RispondiEliminaPuoi cominciare perché Bianchini cita i romanzi precedenti donando continuità alla lettura e una maggiore caratterizzazione ai personaggi. Grazie per i complimenti, Luca è stato davvero gentile e generoso. Ma è nella sua natura. Buona domenica cara.
EliminaComplimenti a entrambi! Brava Mariella che lo hai intervistato!
RispondiEliminaGrazie Sara, ho fatto del mio meglio, ma lui è un grande!
EliminaCredo di non avere mai letto nulla di Luca Bianchini. Mi è piaciuto l'incipit che ci hai proposto e anche l'intervista con questo autore. Un giallo con i toni da commedia , deve essere un buon libro! Io mi segno il titolo e, magari, questa estate lo leggo. Buona domenica. Ciao
RispondiEliminaOttima idea cominciare a conoscere il "mondo" di Luca Bianchini. Sarà un'ottima lettura. Buona domenica a te!
EliminaNon conosco l'autore ma è stato piacevole leggere l'intervista, complimenti a entrambi. Ho dato un'occhiata veloce al tuo blog, è molto interessante, offri un'ampia scelta di lettura.
RispondiEliminaGrazie per essere passata dal mio blog.
Bianca
Ciao Bianca, benvenuta da me. Grazie per avere apprezzato il mio post e l'autore. Anche a me è piaciuto molto il tuo blog e le tue poesie. A rileggerci presto.
EliminaNon conoscevo questo autore, tu ce lo hai presentato in modo completo e convincente, attraverso il suo libro.
RispondiEliminaLuca Bianchini è un ottimo autore. Mi fa piacere tu lo abbia scoperto tramite il mio post. In questo momento, il suo romanzo è al settimo posto della classifica dei libri più venduti in Italia. Ha appena partecipato con successo al Salone del Libro di Torino. Così completo la presentazione;) Un abbraccio Rossella e a presto.
EliminaCiao Valeria, ti piace come scrive Luca Bianchini? Hai già letto qualcosa di lui? È il destino di noi donne avere ragione ma far fatica ad affermarla. Certo, col senno di poi... e magari è troppo tardi. Un bacio e a presto.
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