09 maggio 2022

[RICORRENZE] Riflessioni del giorno dopo la festa della mamma


Il post di ieri era dedicato alle mamme.  Ho scritto quel che penso della mia e di tutte le mamme del mondo facendo delle considerazioni legate alla rubrica della domenica, che parla di incipit famosi. 
Ma credo che quasi tutti quelli che sono passati dal mio blog non lo abbiano nemmeno letto tutto. Si sono fermati alle prime parole tratte dal romanzo di Isabel Allende e sono passati oltre.

 Perché lo dico? Ho avuto visualizzazioni importanti e pochissimi commenti. 

Cosa mi lascia questo? Mi intristisce, ma vado avanti. Come ho detto altre volte, so bene che il mio blog è un posto in cui riflettere e dove difficilmente si postano saluti.  Ma parlare di mamme non dovrebbe essere la cosa più naturale che c'è? Sono stupita e un po' delusa.  Forse davvero questo luogo virtuale si sta inaridendo e si preferiscono commentare pagine in cui si parla male di altri (qualsiasi sia l'oggetto del contendere), si fa del gossip e dove il vuoto a perdere è l'unica cosa che conta. 

Forse questo mondo non è più il mio.



39 commenti:

  1. Sono passato più volte ma non sono riuscito a dire niente. Il ricordo di mia mamma mi riempiva troppo.

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  2. Iio l'ho letto tutto solo che oltre a fare gli auguri a tua mamma e di quanto mi fossero piaciute le parole del tuo post, non avrei saputo cosa aggiungere visto che ho "intuito" che il tuo post richiedesse anche di parlare della propria mamma e quindi di andare sul personale e complicato pertanto non ho risposto e commentato.

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    1. Aggiungo che una mamma della letteratura che mi avesse colpito non mi veniva in mente e poi sentivo emozioni che inserivano solo mia mamma. Lo sai che è rsro che io scriva di cose solo personali

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  3. Io onestamente non ho commentato proprio perché non mi andava di scrivere qualcosa di banale. Tu chiedevi giustamente dei riferimenti a madri nel mondo letterario che ci abbiano colpito per la loro straordinaria figura, quindi il commento avrebbe dovuto essere un po' più elaborato di uno stringato "Cesira de 'La ciociara' di Moravia". Può sembrare strano, ma a volte non c'è neppure il tempo di inserire un commento sufficientemente elaborato, e in casi del genere finisco col non postare nulla. Probabilmente sbagliando, ma non era mia intenzione sminuire il tema del tuo post.

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    1. Cesira è un gran personaggio. Ci stava benissimo. Grazie Ariano.

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  4. Poco ferrato in letteratura per rispondere, e sulla mamma parole di più non c'erano da dire.

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  5. Scusami se non ho commentato ma purtroppo io non ho una storia da Mulino Bianco. Mia mamma mi ha odiato da quando crescendo si è resa conto che assomigliavo troppo a mio padre. E non continuo... ti lascio immaginare

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  6. A me pare di aver lasciato un commento, ieri, quando parlavi del libro di Isabelle Allende "Paula", ma non lo vedo più, non vorrei essermi dimenticata di cliccare "pubblica", o il commento non si è pubblicato, non so. Sto perdendo qualche colpo. Comunque dicevo che io ho letto il libro molti anni fa, perchè la Allende è una delle mie scrittrici preferite e, se non sbaglio c'è anche un seguito "Lettere per Paula" , mi pare. E' un libro che mi ha profondamente commossa e colpita; ora che ne hai parlato, mi è venuto anche il desiderio di rileggerlo. La mia mamma è mancata 16 anni fa, non so cosa darei per poterla rivedere un solo istante, mi manca tanto, nonostante gli anni che sono passati.
    In questa festa ricordo sempre la poesia che Ungaretti ha dedicato a sua madre "La madre" , appunto, perchè mi mette sempre tanta tristezza ma è bellissima.
    Se devo pensare a una madre della letteratura, mi è tornata in mente la Madre di Cecilia, nei "Promessi Sposi", anche questa un'immagine triste, ma mi ha sempre colpita l'immagine di quella donna, con la bimba morta tra le braccia....
    Io non sono mai stata una persona da gossip, da commenti cattivi , ecc... continua così. Ciao e buona settimana.

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    1. Ciao Mirti, nella spam ho trovato il tuo commento di ieri, che si riferiva al libro. Questo problema dei commenti che finiscono nella spam è ormai settimane che si verifica, credo sia dovuto agli aggiornamenti di blogger. C'è stato un seguito del romanzo, la raccolta di lettere che la scrittrice aveva ricevuto dai lettori di tutto il mondo dopo la pubblicazione del romanzo dedicato alla figlia. Grazie per avere commentato oggi. Hai ricordato un grande personaggio, la madre di Cecilia che non ha un nome perché rappresenta tutte le mamme che sopravvivono ai loro figli e che hanno o cuori straziati dal dolore. Anche tu continua così, non a caso ti seguo. Abbraccio.

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  7. Magari si legge e non si commenta ..magari solo per TEMPO..questo tiranno..
    Comunque si bella la festa della mamma ..ma ricordiamo che non tutte le mamme son buone ..insomma la vita non è una favola ..ci son mamme anche non buone ...potrei parlartene per esperienza personale..insomma vita ...ma festeggiamo sempre ..e tu prosegui col blog..io ti seguo sempre..💖

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    1. Magari è come dici tu, ma è evidente che negli ultimi anni il mondo dei blog è cambiato. Io sono forse arrivata a toccare con mano la situazione in ritardo rispetto ad altri. O forse, è solo una coincidenza chi lo sa... la vita non è una favola e purtroppo ci sono anche le madri cattive.
      Bacio.

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  8. In realtà avevo postato anche se stringato "Nessuna mamma dovrebbe sopravvivere ad un figlio. Mai", ma non lo vedo più.. ora, senza mamma, questa è una festa che sento particolarmente malinconica ed egoisticamente, fuori luogo. Forse per questo tendo a soprassedere.. e forse anche a sentirmi a disagio.. perdonami.. ;)

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    1. Ho trovato il tuo commento in spam. Grazie Franco.

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  9. Mariella, vedi se hai commenti nello spam. Ultimamente succede. Ad ogni modo non credo che tutti quelli che hanno letto senza commentare non avevano nulla da dire. Forse si risvegliavano troppi ricordi che hanno preferito mettere a tacere. Forse non avranno avuto tempo. Forse non gli veniva in mente nessun personaggio famoso. Io ho parlato di Anna Karenina perchè ho trovato questo romanzo terribilmente maschilista anche se è un capolavoro. La figura della Karenina viene screditata da Tolstoy e punita con la follia solo perchè non è felice del suo matrimonio e s'innamora di un altro uomo. A lei viene contrapposta la figura di Kitti, la ragazza buona e ottimo esempio di moglie e madre di famiglia. Intanto Levin e Stiva non sono affatto puri, eppure non vengono puniti. Anna è una donna che non ha il diritto di innamorarsi di un altro uomo e a cui viene tolto il diritto di prendersi cura di suo figlio. Mi hanno colpito molto le sofferenze di questa donna e madre che arriva a fare poi quello che fa. Però forse non l' ho saputo ben esporre con il mio commento precedente. Non so se il mio pensiero era chiaro. Un abbraccio, cara.

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    1. Ciao Caterina, il tuo commento era chiaro. Io ho un punto di vista diverso dal tuo rispetto alla protagonista e credo che incida anche la mia storia personale riguardo a quel che penso di Anna. Nessuno, nel capolavoro di Tolstoj è esente dal peccato. Forse solo Kitty in realtà, il cui personaggio viene sicuramente enfatizzato dall'autore per essere il metro di paragone con Anna. Ma ci sta, è un romanzo. Ho trovato un paio di commenti in spam, ma penso che, se si fosse perso quell'attimo in più nel leggere tutto il post (resto convinta che molti abbiano solo dato un'occhiata alle prime righe) qualcosa da dire, sulle madri in generale o sui personaggi dei romanzi, ci poteva stare. Anche perché, altrove ne ho letti di commenti sulle madri, ma va bene così. Tutto è necessario per un ulteriore riflessione sui blog, sui blogger e sui commentatori. Ti abbraccio forte, grazie.

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  10. Ciao Mari, hai ragione.
    A quelle conclusioni ci ero arrivato da tempo, come sai.
    Il motivo principale per cui ho "abbandonato" la blogosfera (o meglio, certi suo imeccanismi) è questo, simile a questo, maturato dopo diverse esperienze negli ultimi anni.
    Hai scritto che hai avuto comunque buone visualizzazioni, e questo è quello che conta; chiarisco subito: non che i commenti non siano fondamentali, ANZI, ma meglio niente che cose a caso, meglio niente che commenti svilenti.
    La qualità generale dei commenti si è abbassata, salvo rari casi; la colpa non è nemmeno di blog gossippari o altro, ma del pubblico che evidentemente ricerca quello.
    Potrei farti esempi specifici anche nel mio specifico campo (fumetti, nerdismo ecc); forse la blogosfera ha abbassato quella qualità, pur casereccia e "famigliare", che c'era prima.
    A me i commenti sono più che dimezzati, salvo rare eccezioni: ricorderai che raggiungevo tranquillamente anche oltre 200 interventi... oggi? Guarda il mio ultimo post.

    Vero che ciò è coinciso anche con una focalizzazione più "precisa" del mio progetto, che per forza di cose è andato verso una certa direzione, ma non mancano mai post "universalissimi", anche più di quelli che facevano 200 commenti.
    Da un po' di tempo ho cercato una nicchia diversa, che per ovvi motivi (e senza che sia colpa di nessuno) NON poteva essere quella degli altri blogger... :)

    Moz-

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    1. Vero, ne abbiamo parlato tempo fa. Ricordo molto bene quel che avevi scritto in proposito, tu hai poi fatto una scelta rivolta ad un pubblico più vasto, non cerchi più il commento dei blogger, come dici tu, vuoi una nicchia diversa. Eri stufo di certi meccanismi (che sia chiaro danno fastidio anche a me) che mortificano il blogger e l'impegno che quest'ultimo ci mette nello scrivere un post. Ma non sono mai stata d'accordo con te riguardo l'idea di abbandonare il web, anche perché mi è sempre piaciuta la mia casa, quello che scrivevo e le "risposte" che ricevevo. Insomma, come ti ho sempre detto, abbiamo obiettivi diversi. Se ricordi, solo qualche giorno fa, ho scritto sul tuo blog che il mese di aprile era stato un ottimo mese e ne ero molto contenta. Questo non vuol dire che non avessi notato un che di altalenante sui post. In un primo momento ho pensato fosse colpa mia che non riuscivo a scrivere qualcosa di interessante, poi mi sono resa conto, che le visualizzazioni erano alte ma a queste non corrispondeva l'equivalente nei commenti. Forse dovrò solo abituarmi alla nuova realtà. Adesso è giusto che io ci rifletta un po' per capire fino a che punto mi interessa restare qui, visto che non ho progetti diversi. Il mio blog è e sarà sempre il mio specchio. Come dicevo nel post non cambio linea, ma dovrò cambiare atteggiamento nel mondo blogger, almeno in qualche caso.

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    2. Certamente, anche per me il mio blog è e sarà sempre il mio specchio... o come sai, preferisco dire "la mia cameretta". Non ho abbandonato il web, anzi probabilmente oggi ne sono ancora più "dentro".
      La blogosfera? Ne faccio parte e leggo -e scopro- ancora con piacere i vostri blog.
      Solo che, non neghiamocelo, c'è ancora la serenità di un tempo? La rete di qualche anno fa?
      Io non ho obiettivi di sorta, se non quello di divulgare, divertire e divertirmi con chi mi segue.
      Ricordo cosa mi hai detto ad aprile, e fidati: anche se hai fatto bene a chiedertelo (l'autocritica prima di tutto!) non sempre è colpa "nostra", pur se una minima parte di colpa c'è sempre.
      Semplicemente è il mondo che cambia, evolve, involve.
      Vediamo cosa succederà in futuro a questa porzione di web, che per me si è da tempo trincerata...

      Moz-

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    3. Forse è arrivato il momento di riflettere seriamente sul futuro del mio blog, di quello che voglio e non voglio e di come cambiare anche e soprattutto nei confronti degli altri. Anche a me non piacciono le trincee ma soprattutto l'ipocrisia e questa porzione di web (la blogsfera) ne è troppo carica. Ciao!

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    4. Sai, penso sempre di più che a un certo punto sia venuta a mancare qualcosa; noi abbiamo vissuto la Golden Age della blogosfera (ricordi quanto si era uniti? Ricordi quante storie di vita, raccontate tra amici?) poi chissà. Forse è fisiologico, io non lo so, però questa magia non c'è più (e ti giuro: vorrei che ci fosse ancora). Secondo me tra nuove tempistiche, impegni, progetti ed evoluzioni, c'è qualcosa che si può ancora fare. Io, nel mio piccolo, ci ho sempre provato e sto continuando (tipo col magazine) e a breve vorrei lanciare (o ri-lanciare? Eheh) un progetto analogo dove i blogger possono essere ancora protagonisti di una rete che per me significa sempre maggiore qualità e tanta umanità.

      Moz-

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    5. Si, hai ragione. Noi che abbiamo vissuto i momenti più belli della blogsfera siamo anche certi che non torneranno più e forse, nel mio caso, incide anche la malinconia. Sono curiosa di leggere presto della tua nuova iniziativa, anche se resto scettica sull' umanità e qualità della rete. Secondo me è troppo poca, mi lamentavo esattamente di questo😉

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  11. Alle volte ci sono argomenti troppo complessi che richiedono una risposta molto articolata. Non ho visto il post ieri!

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    1. Sicuramente. Ma nessuno pretende una risposta articolata, ho scritto un post di ampio respiro. Grazie Sara🌷

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  12. Valeria cara, non scusarti ti prego. La mia è una riflessione in generale, il post sulla mamma mi ha dato solo lo spunto per parlare di come io oggi percepisca un inaridimento generale tra i blog. Si scrive poco e in modo superficiale. Spesso si postano articoli presi dal web e si inserviente sul blog altrui in maniera stringata. Oppure si preferisce qualcosa di più leggero, gossip o altro. Come dice Moz è probabile che il bacino di pubblico è cambiato, lo vediamo anche quando ci lamentiamo della stampa in generale, sia carta stampata che siti. Se pensi a come ci sorbiamo in tutte le salse ogni sbadiglio di Chiara Ferragni! Questo è quello che vuole la gente, chi come me pensa che ci sarebbe bisogno di altro per non scadere nel banale, si dovrà rassegnare. Ti abbraccio forte e non smette tranquilla, devo io cambiare il modo di approcciarmi al resto senza rimanerne ferita.

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  13. Non lo abbandono ci mancherebbe, ma forse è il momento di riflettere sul da farsi. Bacio🌷

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  14. Mari ciao. Non so, io credo che il problema siano le nostre aspettative. Da quando penso solo a ciò che amo e gradisco senza badare agli altri ed a ciò che loro vogliono farci credere e pensare su blogger, mi sembra tutto molto più fluido e positivo. 😉
    Ora che so come agire vedo invece molta più partecipazione e voglia di mettersi in gioco e colloquiare.
    Molti in cui credevo, dopo alcuni voltafaccia che magari per loro non è così perché giustificano i loro comportamenti in modo diverso, per me hanno perso credibilità. Per cui ho allontanato me e la mia voglia d'interagire con loro. Mi aspettavo e credevo in qualcosa di diverso, colpa della mia innata sensibilità e forse perché ho creduto cose errate.
    Ora però mi muovo con più cautela e mi approccio a tutti con sincera stima ed amicizia senza pensare ad altro. Per cui ci sono per chi c'è con me, altrimenti va bene lo stesso.
    Bacio sorella cara e buon pomeriggio, spero di sole per te. Smack!

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    1. Tu sei una donna saggia. Ho sempre affermato che sono le nostre aspettative nei confronti degli altri ad essere troppo alte causando, prima o poi, delle delusioni. Ma ultimamente mi sono sentita presa in giro ed è una cosa che non mi piace per nulla. Ogni tanto ho bisogno di fermarmi, riflettere sul da farsi e poi andare avanti. Ogni tanto è necessario modificare gli atteggiamenti. Cosa che ho intenzione di fare da oggi in poi. Un abbraccio a te.

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    2. Esattamente Mari. Sono stata presa in giro tante di quelle volte, ovunque sul web e non so se avevi compreso, forse ora sì...
      Concordo sul cambiamento se ti fa stare meglio. Un forte smack e buona giornata.

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  15. Posso dirti una cosa Valeria? La storia che hai raccontato ti assomiglia così tanto che non poteva avere una protagonista diversa da te. Quella povera ragazza ha dovuto fare una scelta così difficile chissà che cosa aveva sul cuore per dover rinunciare a suo figlio. In ogni caso lo ha messo al mondo. Come te mi auguro che il bimbo abbia trovato una famiglia che gli ha voluto bene. Bellissimo il tuo gesto d'amore nei confronti di quella creatura a cui ha donato il latte. Racconta la storia sul tuo blog! Per fortuna leggo e seguo persone come te, mi regali sorrisi e speranza. Grazie di cuore😘

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  16. Ho letto questo tuo post e le varie risposte e sono un po' confusa. Quando guardo i vari blog non è detto che legga tutto il post, magari solo il titolo perchè riguarda un argomento che ritengo poco interessante. A volte leggo tutto ma non commento se mi sembra di non aver nulla di pertinente da dire. Il più delle volte onestamente non riesco ad esporre la mia idea in qualche riga, mi ci vorrebbe molto più spazio e tempo di quello che dispongo. Spesso si legge anche giorni dopo rispetto a quando è stato fatto il post e se la ricorrenza è già passata si può decidere che non è il caso di rispondere. Nello specifico poi, tu chiedevi di parlare delle madri nella letteratura,capisci bene che non è cosa da poco, non è che uno si può improvvisare commentatore di testi più o meno classici. Non dimenticare poi che era la festa della mamma e tutto il "mondo" o quasi ha postato qualcosa sull'argomento e veramente tutta la giornata non sarebbe bastata per rispondere a tutti. Ti ho risposto perchè hai citato un libro che ho letto per cui ho subito compreso il senso della tua scelta. Io penso che si scriva per il piacere di farlo, per comunicare qualcosa che ci interessa magari cercando di approfondire l'argomento con chi ha voglia di interagire. I commenti diventano poca cosa se ci si sente obbligati a lasciarli e non dubito che si rischi di arrivare alla banalità. Non credo che la qualità di un blog si misuri dal numero dei commenti ma dal piacere che si ha nel leggerlo se io potessi scrivere, come tu hai fatto,: "Ho avuto visualizzazioni importanti e pochissimi commenti" sarei felice. Lo sapevo che questo scritto sarebbe stato lungo e pensa che non credo sia stato esaustivo. Ciaoooo

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    1. Giusto, si scrive per il piacere di farlo. Io sono delusa e l'ultimo post è stato solo lo spunto per una riflessione. Quando sono in casa d'altri leggo con la massima attenzione quel che scrivono, Intervengo con commenti "spero" non banali. Non lascio parole a caso e se non ho tempo, spesso scrivo di aver letto e che torno. E poi lo faccio. Poi chiaro che non si può leggere tutto, ma il post per me si è reso necessario perché la superficialità l'ho notata da me e altrove. E penso stia dilagando nella blogsfera. Non mi piace, volevo dirlo ancora una volta, visto che ne ho già parlato in passato e non voglio rassegnarmi. PS: a me i commenti lunghi e intelligenti piacciono parecchio per cui, grazie di cuore.

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    2. Ti leggo con piacere, non badare alle persone superficiali ma alla qualità dei tuoi pensieri. Mantieni vivi i rapporti con chi ritieni sia meglio per te, gli altri lasciali andare, vedrai che "affonderanno" nella loro blogsfera invece che navigare e il tuo blog continuerà per la sua rotta a gonfie vele. Un saluto e a presto.

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Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere.
(Emily Dickinson)