[POSTITIZIE] Ore cariche di bontà

 

Era un po' di tempo che non scrivevo un post dedicato alle belle notizie. E non perché scavando scavando tra le pagine dei quotidiani, non trovi ancora lampi di bontà e persone generose. 

Forse sono io che in questi giorni sono meno propensa ad accogliere o forse a crederci. Sono demotivata, molto stanca e ho poca voglia di raccontare qualcosa.  Questa mattina ho letto sul La Repubblica di Bergamo la notizia relativa al regalo che alcuni infermieri del Policlinico  San Marco di Zingonia, hanno fatto ad un loro collega che ha la moglie reduce da un trapianto polmonare e ha bisogno di assistenza costante. Un anno di ferie (1800 ore) per poterla assistere in modo tale da  non perdere lo stipendio. Tutto il personale sanitario e amministrativo ha partecipato alla "colletta" solidale a favore di Beppe Mora 47enne infermiere di sala operatoria. Più di ottocento colleghi che gli hanno fatto sentire di far parte di una famiglia. E non di una struttura enorme in cui spesso i dipendenti sono solo freddi numeri. Un episodio che sembra preso da una fiction di successo. E invece no, è realtà.  Mi domando spesso come sia possibile che l'uomo passi da un estremo all'altro. Eppure sfogliando i giornali ci si rende perfettamente conto di quanto la natura umana sia un concentrato unico di contraddizioni e che l'istinto può essere veicolato verso la bontà/generosità o verso l'estrema violenza come ad esempio è successo negli Stati Uniti in quella scuola del Texas dove sono morti 19 bambini e due insegnanti.  E ho lasciato da parte le guerre che sono intrise di interessi che vanno bel al di là di quel che vogliono farci credere.  

Ma l'uomo ogni giorno mi delude. Ed è una brutta sensazione questa, vi assicuro. Troppe polemiche, egoismi, opportunismi falsità e menzogne. Sono sempre stata una persona che guardava oltre per scorgere il "lato positivo" ma lo vedo sempre più lontano da noi. Sta diventando una chimera. Riappoggio la penna virtuale e vi saluto, spero a presto.