[SABATO DI POESIA] Fresca marina di Salvatore Quasimodo

A te assomiglio la mia vita d'uomo,

fresca marina che trai ciottoli e luce

e scordi a nuova onda

quella cui diede suono

già il muovere dell'aria.

Se mi desti ti ascolto,

e ogni pausa  è cielo in cui mi perdo

serenità d'alberi a chiaro della notte.

(Salvatore Quasimodo - Acque e terre 1920-1929)

Note biografiche e riflessioni

Salvatore Quasimodo nasce a Modica nel 1901 e muore a Napoli nel 1968. Poeta, scrittore e traduttore, è stato uno dei più grandi esponenti dell'Ermetismo. Nel 1959 vinse il Premio Nobel per la letteratura. Da autodidatta approfondì a tal punto la conoscenza e la passione per il greco e il  latino da farne poi una delle sue tappe fondamentali nel rapporto tra poesia contemporanea e mondo classico: la traduzione dei Lirici Greci ne è un grande esempio. Un poeta complesso che ha ribaltato completamente lo stile e la metrica creando un ritmo fatto di stacchi, di attese e di silenzi (cit.)La sua poesia brilla per unicità. Una stella preziosissima che grazie alla rivoluzione da lui voluta è in  grado di riempire ogni spazio possibile. La poesia di oggi ha il dono meraviglioso di regalare serenità e gioia. In quelle pause vibranti riusciamo a ritrovare noi stessi.