28 maggio 2022

[SABATO DI POESIA] Così si comincia di Boris Pasternak





Cosí si comincia. Verso i due anni
ci si strappa alla balia per le tenebre delle melodie,
si cinguetta, si fischia, le parole
compaiono verso il terzo anno.

Cosí si comincia a capire.
E nel fragore di una turbína in moto
ti sembra che tua madre non sia tua madre,
che tu non sia tu, la casa un paese straniero.

Che può fare la terribile bellezza,
seduta su una panca di serenella,
se non realmente rubare bambini?
Cosí hanno origine i sospetti.

Cosí maturano le paure. Come potrà consentire
a una stella di superare il suo limite
lui che è un Faust, lui che è fantasioso?
Cosí cominciano gli zingari.

Cosí si schiudono librandosi in aria
sopra le siepi, dove dovrebbero stare le case,
mari improvvisi come un sospiro.
Cosí cominceranno i giambi.

Cosí le notti estive, cadute bocconi
fra le avene supplicando: avvèrati,
minacciano l'aurora con la tua pupilla.
Cosí si attacca lite con il sole.

Cosí si comincia a vivere di versi.



BORIS PASTERNAK, Poesie (Torino, Einaudi 1957)



Note biografiche e riflessioni

Boris Pasternak nasce a Mosca nel 1890 e muore a Peredelkino nel 1960. È stato poeta, scrittore e saggista. Ricordato soprattutto per il suo romanzo Il dottor Zivago, che gli fece vincere il Premio Nobel per la letteratura nel 1958,  pochi sanno che si dedicò alla prosa dopo essere stato costretto dal regime staliniano a rinunciare alla poesia.  Era ebreo e appartenente all'alta borghesia russa, la sua casa di famiglia era frequentata da grandissimi poeti e scrittori, come  Lev Tolstoj. Ma nel corso degli anni della sua maturità maturò un senso fortemente critico nei confronti dei regimi totalitari e fu sempre più inviso da Stalin e dal suo stesso ambiente  fino all'essere costretto ad un esilio nella sua casa nella foresta russa, dove morirà di cancro. Incuriosita dal suo passato di poeta  mi sono avvicinata alle sue liriche. Quella che vi propongo oggi descrive in modo limpido e chiaro i nostri passi veloci sulla strada della vita, alla ricerca della bellezza e di quel che ci completa. E per chi amo smodatamente la poesia l'arrivo può essere uno solo: i versi che ci ammaliano, ci catturano, ci rendono liberi.

19 commenti:

  1. Boris è vivo ma anche Stalin non è morto.

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  2. Mi piacciono questi versi anche se non ho capito il significato di un paio di cose :”panca di serenella… i giambi”
    Ieri come oggi le dittature fanno solo danni.
    Buon weekend, un abbraccio
    enrico

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    1. Sono versi molto musicali. La serenella è una pianta con piccoli fiori lilla mentre il giambo è un tipo di metrica che si usa in poesia. Vero, le dittature di qualunque "colore" siano sono solo fonte di dolore. Buon sabato Enrico💛

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  3. Io non sapevo che fosse anche poeta. Lo scopro oggi con questa poesia che più per il contenuto mi ha colpito per la musicalità e per il ritmo armonico. Approfondirò la sua porsia. Grazie di questo bel post, buon sabato, Mariella.

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    1. Mi fa piacere avere stuzzicato la tua curiosità. Tra quelle lette ce ne sono molte belle e magari anche più comprensibili di questa. Ti piacerà ne sono certa. Buona domenica💛

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  4. Una poesia molto difficile da interpretare. Almeno per me. È intrisa di cose non dette.
    Anch'io non avevo compreso il significato dei due termini.
    Autore complicato, poesia complicata.
    Grazie Mari e buon fine settimana. Ciao.

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    1. Si, non è di facile lettura ma mi ha sorpreso, per questo l'ho pubblicata. E poi la poesia deve "scorrere" e ognuno può trovare la sua spiegazione. Buona domenica💛

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  5. Brava Mariella, sempre raffinata nelle tue selezioni! Proporre le poesie oggi è un atto di coraggio!

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    1. Mi piace raffinata. So che pubblicare in rete la poesia è una scelta coraggiosa ma non mi sono mai tirata indietro davanti alle sfide. Continuerò. Buona domenica💛

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  6. Tante cose che non ho compreso in questa poesia .
    Ma nel complesso mi è piaciuta
    Anche nel leggerla cantalenante .. come fan i bambini..
    ..ma poi mica devo comprendere tutto!!🤣

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    1. Brava Tissi, proprio così. Lasciamoci trasportare dalle parole. Buona domenica💞

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  7. Conoscevo Pasternak per aver letto il Dottor Zivago ma nella mia ignoranza non l'ho mai accostato alla poesia, quindi è stata una vera scoperta.
    I versi che hai proposto sono criptici, ho riletto la poesia più volte e sono giunta alla conclusione che con questi versi Pasternak abbia voluto prenderci per mano e condurci attraverso quel meraviglioso viaggio che è la vita.
    Buona domenica

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    1. Sì, sono arrivata alla tua stessa conclusione leggendo la poesia. Un inno alla vita e ai versi che ce la mostrano in tutte le sue sfaccettature. Buona serata.

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  8. Attraverso la letteratura russa ho amato e ancora amo l'anima del popolo russo o forse dell'aristocrazia russa...
    Molti contadini hanno salvato soldati italiani invasori. hanno buon cuore.
    Poi sono stati indottrinati da nuove ideologie, come del resto anche noi occidentali dalle dalle nostre, e Eccoci qui con i risultati dell'imbarbarimento!
    Amo molto Pasternak. Ora amerò sicuramente le sue poesie che non conoscevo.
    Grazie Mariella!
    Un abbraccio
    Nou

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    1. Stiamo camminando sul filo dell'involuzione, chissà se saremo capaci di metterci al sicuro. Un abbraccio Nou, grazie per avere gradito post e poesia.

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  9. questa poesia non ha un senso... non mi piace

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    1. Non tutte le parole sono capaci di raggiungerci. Ci sta...

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Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere.
(Emily Dickinson)