27 gennaio 2021

[GIORNATA DELLA MEMORIA] IL FUTURO E LA TESTIMONIANZA




dal mio album di viaggio: Auschwitz aprile 2016


“CI CHIEDIAMO COSA SUCCEDERÀ ALLA MEMORIA DELLA SHOAH QUANDO SCOMPARIRÀ ANCHE L’ULTIMO SOPRAVVISSUTO: I SUOI FIGLI SARANNO QUI PER CONTINUARE A TESTIMONIARE.”

(Elie Wiesel,
Boston 1998 in occasione della costituzione dell’Associazione Figli della Shoah)



Continuiamo a chiedercelo e sono passati 70 anni. Io ho paura che quando l'ultimo testimone della SHOAH sarà morto, piano piano, metteremo da parte i loro ricordi, fino a farli cadere nell'oblio. I campi di concentramento spariranno, Fossoli sarà rasa al suolo e al suo posto sorgerà una bella frazione emiliana con casette e prati all'inglese. Dimenticheremo quegli orrori per sostituirli con altri più recenti ma assai simili. Spero di no.



*Ho messo un link di approfondimento al sostantivo SHOAH. Letteralmente annientamento, catastrofe, distruzione, calamità.
Olocausto in realtà, significa sacrificio volontario e fa riferimento ai sacrifici  che gli ebrei dedicavano al loro dio. Di solito bruciavano animali.  Direi che, pur comunemente usato,  non è   il modo più corretto per definire la tragedia immensa che ricordiamo oggi. 



Oggi 27 Gennaio 2021 concludo con questo post la maratona sulla Shoah a cui ho dedicato un'intera settimana. Grazie a tutti voi per aver seguito con interesse e attenzione tutti i miei post.

NON DIMENTICATE. MAI.








38 commenti:

  1. “Dimenticheremo quegli orrori per sostituirli con altri più recenti ma assai simili”. È la mia stessa paura. La paura che porta a pensare che ogni epica storica abbia i suoi orrori. La speranza, invece, ci insegna che andiamo davvero verso un mondo sempre migliore. Lʼuomo ha mirabili potenzialità, basta indirizzarle nella direzione giusta.

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    1. Ciao Filippo, vorrei avere nel cuore la tua stessa speranza. Solitamente è la cura che utilizzo quando ho timore di qualcosa che non conosco ma nello specifico sono piuttosto pessimista. Non so, c'è una larga fascia di negazionismo che ho paura prenda il sopravvento.

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  2. Temo anche io che la scomparsa dell'ultimo testimone diretto, possa rappresentare l'inizio della fine, la deriva di un negazionismo che prende sempre più piede. Una incoscienza dilagante. Che fa paura. Perché al contrario di Filippo, non riesco a vedere un mondo migliore. Lo vedo solo distratto.

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    1. Esattamente, vedo che concordiamo. Che si può fare allora? Parlarne spesso e non solo in questi giorni è la risposta? Incoscienza, distrazione, superficialità...

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  3. No, non può accadere che si dimentichi tutto.
    Mari non riesco a dire di più.
    Quel che conta è ricordare e far ricordare, sempre. Ciao e buona giornata. ❤

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    1. Mi sembra che tu sia stata esaustiva già cosi!
      Ricordare il più possibile.
      Bacio.

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  4. Verrà ricordato tutto, è Storia. Ma qualcuno prima o poi rifarà le stesse cose, se non ci ricordiamo che anche i nazisti sono dentro di noi, con la ferocia implacabile e la colpa assolutoria, e bisogna controllarli sempre.


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    1. E chi si occupa di Storia al giorno d'oggi? Solo qualche sparuto studioso e chi, come noi, ha alle spalle già un bel bagaglio.
      Per il resto corriamo il rischio di far cadere tutto nel dimenticatoio. E Auschwitz potrebbe, se non ne verrà perpetuata la memoria, divenire solo un bel cumulo di mattoni in aperta campagna, un luogo ameno da immortalare in qualche selfie in compagnia.

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  5. Se la memoria diventerà solo ricordo storico il Giorno della Memoria sarà solo retorica.

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  6. La memoria storica deve essere coltivata perché non è solo vuota retorica ma uno strumento essenziale nelle nostre mani per saper riconoscere quei germi di orrende realtà passate che rischiano di ripresentarsi anche in futuro. Credo che quello che perderemo quando anche l'ultimo superstite ci lascerà sarà quello di non poter più coinvolgere i giovani con il racconto di quelle storie così drammatiche direttamente da chi le ha vissute avendolo davanti a loro in carne ed ossa, ma resteranno sempre le testimonianze letterarie, documentaristiche, filmiche, insomma ci sarà sempre il modo di parlare della Shoah e ricordare l'orrore di quel periodo, e soprattutto far comprendere alle nuove generazioni che il ricordo non è fine a se stesso ma legato al capire l'orrore accaduto e vigilare sul fatto che non si ripeta mai più.

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    1. Vero, dobbiamo molta dell'attenzione di questi ultimi anni, al lavoro incessabile che hanno svolto nelle scuole Liliana Segre e Sami Modiamo, solo per fare due esempi. Coinvolgendo maree di giovani ragazzi che hanno assorbito perfettamente tutta la tragedia. Scomparsi loro, chi si prenderà la briga di fare lo stesso?
      Speriamo basti il patrimonio letterale e culturale che abbiamo.

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  7. La memoria non è mai bastata e mai basterà: anche quando i testimoni della Shoah erano tanti, questo non ha fermato i negazionisti. Quest'ultimi non smetteranno mai di esistere e intanto la storia vera passa e si indebolisce. Il mio timore è che tra un paio di centinaia di anni si possa tornare talmente indietro da commettere gli stessi errori del passato.

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    1. I negazionisti sono un vero e proprio cancro dell'umanità. Riescono a negare ogni evidenza, sarebbero capaci di far credere a tante persone che, quei luoghi, le fosse comuni e non parlo solo degli ebrei, sono invenzioni di poveri pazzi. Mi è capitato di sentire e leggere qualcosa e sono davvero un pericolo. Se non sei abbastanza informato rischi di cadere nelle loro trappole.
      Gli errori perpetuati durante la Shoah, si sono già ripetuti, se guardiamo al nostro recente passato. In Ruanda, in Bosnia...

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  8. Il mio consueto omaggio cinematografico ci sarà venerdì, comunque è un timore purtroppo giustificato il tuo, anche se io non dimenticherò mai e spero anche altri.

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    1. Vedo che la paura è comune, la memoria degli esseri umani è labile.
      Leggerò sicuramente il tuo post di venerdì.

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  9. In effetti, un pò,è quello che temo anch'io perchè quando non ci saranno più testimoni diretti, quando saranno passati anni e ancora anni, cosà sarà di queste vicende ? Certo rimarranno le foto, i libri, gli articoli di giornale, i film .. Speriamo che bastino per ricordare, per sentire ancora vivi quei momenti, per non cadere in errori simili opeggiori.. Speriamo. Buona giornata.

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    1. Ho paura che non bastino e che le frasi che fra qualche anno troveremo scritte sui libri di scuola non avranno la giusta attenzione che meritano.
      Dimenticare è l'abitudine più comune che abbiamo.

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  10. Gli Ebrei sono un popolo fiero e forte e non permetteranno mai che la storia dimentichi il loro genocidio. Chi vuole dimenticare o negare on l'avrà mai vinta.
    Un abbraccio. fulvio

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    1. Speriamo Fulvio, loro ce la mettono tutta, ma anche noi non dobbiamo essere da meno.
      Un abbraccio a te.

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  11. Grazie Mari, per aver/ci ricordato. Una settimana di post è una gran cosa sai, credo non sia facile dimenticare. La vera storia non è quella dei libri, ma quella che si tramanda, quella che passa di bocca in bocca, viene raccontata ai figli dei figli dei figli, i racconti sono il nostro vero patrimonio.

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    1. Grazie a te Lory e a tutti gli amici che con i loro commenti hanno impreziosito ognuno dei miei post. Ho sempre paura di annoiare, lo vedo anche dalle defezioni ( molte presenze fisse del mio blog non le ho viste) ma continuo imperterrita e testarda a parlarne per più giorni perché credo nell'importanza del perpetuare la memoria. Avendo uno strumento importante come il mio blog, non mi esento mi sembra un atto doveroso.
      E comunque, ne ho parlato varie volte anche in altre occasioni, perché sento molto forte il richiamo di questa tragedia, da quando ero bambina. Non so spiegarmi bene il perché e a volte me lo sono domandato. Forse è qualcosa legato al mio inconscio o ad un'altra vita, chissà.
      Quando ero piccola erano i nonni a tramandare a voce il passato, bellissimo esempio che forse stiamo perdendo.
      Bacio.

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    2. La cosa più difficile è commentare senza cadere nel..banale, non mi viene altro termine, perché di fronte a una tragedia così, come ho scritto anche da Nick, le parole sembrano insufficienti.
      Chi è assente ha i propri personali motivi,non credo sia semplice lasciare due righe su questo argomento. A volte anche il silenzio può essere necessario, io lo capisco.
      Io ti ammiro per la tua caparbietà, già ho espresso il mio sentire. A questa tragedia, sono legate figure incredibili, piano piano si conoscono tramite libri, film,....

      Un giorno mi piacerebbe capire che cosa smuove un negazionista, fare una ricerca: ieri l'Olocausto, oggi il Covid, c'erano anche nella campagna vaccini (molto interessante) sul vaiolo, spuntano sempre, e mi piacerebbe capire perché, una spiegazione "scientifica" del perché.
      Parliamo di NEGARE l'evidenza, in virtù di questo uno intraprende una sua personale battaglia in senso contrario. E io che ho necessità sempre di capire, mi arrovello e mi chiedo PERCHÉ.

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    3. Secondo me è molto più confortante negare delle azioni come quelle legate a tragedie così potenti, che ammettere quanto si è sbagliato e quanta parte si è avuta nella questione. I più grandi negazionisti della storia come Degrelle, di cui parlavamo con Nick, era stato un grande sostenitore del Terzo Reich, si vantava di essere amico di Hitler e diceva che Hitler stesso gli aveva confidato una volta che avrebbe voluto un figlio come lui. Fantasie naturalmente, che lo avevano aiutato a sostenere che quanto perpetuato dalla follia del tiranno tedesco era in realtà qualcosa di "buono e giusto". Per cui non avrebbe mai ammesso le violenze e il genocidio. Avrebbe dovuto ammettere per primo che lui stesso era un essere malvagio, ti pare? Per quel che riguarda i vaccini penso solo che alla base ci sia tanta ma tanta ignoranza e pigrizia. Oltre che paura. Basterebbe poco per informarsi bene e rendersi conto che vanno fatti, punto.
      Poi, la spiegazione scientifica non saprei, difficile sondare la psiche umana...

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  12. Anch'io ho lo stesso timore, Mariella.E' per questo che ho cercato di tramandare ciò che sapevo e ho saputo anche alla figlia. Perchè in un domani possa passarle il testimone.
    Una tragedia simile è indicibile. Che non si ripeta più anche se... anche se magari non a scapito di ebrei ma di altri popoli continua continua continua...

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    1. Come dicevo su a Lory, abbiamo appreso da piccoli quanto fosse importante tramandare la memoria attraverso i racconti orali. Di madre in figlia, da nonno a nipote. Molte cose della mia famiglia le ho conosciute in questo modo. Arrivano messaggi forti che ci aiutano a crescere e vivere con consapevolezza. Brava tu, hai fatto un ottimo lavoro con tua figlia. Ma non mi meraviglio, so bene che persona sei
      Purtroppo continua, come dico spesso dal passato non impariamo nulla..

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  13. Cominciavano le prime testimonianze dei sopravvissuti ai campi di concentramento e già appariva in televisione e sui giornali un tal Leon Degrelle (spero di ricordare bene il nome) un ex collaborazionista belga che negava l'esistenza della shoah. All'epoca era uno dei pochi adesso purtroppo sono in tanti. L'unica cosa che possiamo fare è quello di continuare a combattere tutti i Degrelle del mondo, diffondendo conoscenza e testimonianze della verità.
    ottimo post e scusami ancora se ti ho costretta a cambiare i tuoi programmi.

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    1. Quel pazzo negazionista di Degrelle, che visse beatamente al riparo in Spagna invece di scontare quel che doveva... scrisse tantissimo mi pare negando perfino l'evidenza.
      Combattere è doveroso, ebrei, non ebrei, cattolici, protestanti, uomini.
      Nick se non la finisci... io ho apprezzato così tanto il tuo post, mi ha arricchito profondamente. Sai, interessante come hai scritto da te, pensare a dei guest post in cui parliamo dei ricordi che ci sono stati tramandati dai genitori o dai nonni. Che riguardi le nostre famiglie, il passato recente o anche più lontano. Sarebbe un bel modo per perpetuarlo.
      Abbraccio.

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  14. Me lo chiedo anch'io, anno dopo anno i sopravvissuti sono sempre più anziani, dopo di loro cosa accadrà? Non voglio pensare che tutto sarà dimenticato o, peggio, negato. Coltivo la speranza che tutte le testimonianze, i filmati, le interviste fatte ai sopravvissuti potranno testimoniare anche in futuro ciò che è stato. A noi il compito di parlarne anche alle prossime generazioni.

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    1. A noi il compito, giusto. Non ci rimarrà che quel che è stato scritto sperando che un giorno non si pensi a quello che è successo come a un qualcosa di leggendario, non accaduto davvero. Anche questa è un po' la mia paura.

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  15. Riguardo il "sostituire" in senso di orrore al posto di un altro orrore, temo che purtroppo sia verosimile. Ammetto di avere una visione pessimistica, ma temo che la razza umana non riuscirà mai a liberarsi dai suoi istinti peggiori. Personalmente trovo quasi miracoloso che l'Europa occidentale negli ultimi 70 anni non abbia avuto conflitti di grosse dimensioni (con l'esclusione tragica e tristemente analoga della guerra civile jugoslava e dei genocidi commessi in certe aree della Bosnia, nazione che però a livello "politico" non apparteneva all'Europa occidentale).

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    1. Condivido l'idea che non ci scrolleremo mai di dosso l'istinto animalesco che ci domina. E che ci porta sempre a voler prevalere sui nostri simili più deboli.
      Dici bene quasi miracoloso. Ma poi penso alle guerre recenti che si sono fatte più feroci efatte in nome di un dio che tutto vorrebbe meno il genocidio. Se solo pensiamo alla Bosnia...Per non parlare della minaccia reale del fondamentalismo islamico...

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  16. da CRISTIANA:
    Penso che il genere umano abbia la memoria corta e che, quando non ci saranno più testimoni dell'immane tragedi, tutto si affievolirà
    Altri eccidi ci soni stati, per esempio in Ruanda e in Argentina, ma le vittime bon rappresentavano un numero enorme, quindi son passati piuttosto sotto silenzio. Nel 2015 Salvini ha accusato il presidente

    della Cei di “genocidio contro gli italiani” perché si era adoperato a favore dell’accoglienza degli
    immigrati. Mentre è stato proprio lui a iniziare un genocidio, che per fortuna è durato poco, impedendo
    lo sbarco degli immigrati.
    Cri

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    1. Bisogna lottare strenuamente con tutte le armi possibili e lecite che abbiamo affinché coloro che hanno avuto voce tramite noi, non la perdano quel giorno in cui i testimoni diretti non ci saranno più. In modo tale che un imbecille come Salvini possa essere sempre smascherato .

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  17. Cara Mariella, sono ricordi di un orrore che purtroppo ancora potrebbe succedere!!!
    Ciao e buona serata con un forte forte abbraccio.
    Tomaso

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    1. Caro Tomaso,succede ancora purtroppo. Ma ha una eco minore.
      Speriamo di non dimenticare.
      Ti abbraccio forte!

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  18. Spero vivamente che una memoria storica rimanga comunque, soprattutto perché si tratta di una delle pagine più oscure della storia dell'umanità.

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    1. Benvenuto da me. Servirà tener viva questa memoria con tutto quello che può essere utile, dalle giornate commemorative, al cinema, al teatro, agli interventi nelle scuole. Insomma perpetuare quello che è stato iniziato da chi, fra poco, non ci sarà più. Sarà compito nostro.

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Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere.
(Emily Dickinson)