16 novembre 2020

CUCINA: IL CIBO INSEGUE CHI LO AMA

 

foto privata - vietata la riproduzione

Ho imparato a cucinare appollaiata sulla sedia di paglia di mia nonna Carmela. Avevo più o meno sei anni.

In piedi  ero al livello del suo tavolo di legno. Lì dove impastava e preparava la pasta fatta in casa. Donna di altri tempi, di profumi antichi, di cura e di tempo. La sua specialità erano i fusilli, che lavorava con un ferro,  lungo e scuro,  molto sottile. Modellava la pasta con occhio di artista, la rendeva un filo lunghissimo e stretto, poi tagliava i piccoli pezzi, tutti uguali, della stessa consistenza e misura. A quel punto, con un elegante colpo di mano, faceva scorrere con maestria il ferro tutto intorno. Magicamente la pasta si arricciava in un boccolo meraviglioso e profumato.  Voi forse, farete fatica a crederci, ma è come se io l'avessi qui avanti. Bruna e generosa, i capelli ricci così simili ai miei. Gli occhi sorridenti mentre mirava con soddisfazione il risultato del suo lavoro. Fiera e bella, nella mia istantanea di memoria senza tempo. E non c'è nulla di più evocativo del profumo del cibo che mi riporti da lei, in quella stanza, al suo amore per la cucina.

E di tutto quell'amore ho conservato ogni traccia, ogni movenza, ogni sussulto di cuore.  Seguendola con lo sguardo, pesavo e contavo in silenzio. Quante uova per le tagliatelle, quanta farina. L'acqua giusta, né troppo calda, né troppo fredda. La birra per la pastella necessaria per il fritto dei fiori di zucca, l'aceto perfetto per le zucchine in scapece. Tutti i segreti della sua passione. I panettoni pasquali e gli struffoli natalizi. Non usava troppe parole ma mi lasciava guardare e mi guidava accompagnandomi con i suoi gesti sapienti. Il ragù napoletano, le carni giuste, il "pippiare" lento e costante. La pastiera e le sue dosi magiche, il babà il cui segreto era tutto nel rum che mi mandava a comprare al bar sotto casa. Ho seguito ogni suo passo. Ogni passo di mia madre, degna discepola. E il cibo ha seguito me  con affetto, ovunque io sia andata.

Ho imparato a riconoscere la soddisfazione negli occhi di chi gusta ciò che preparo con lo stesso occhio furbo e apparentemente distaccato che ho appreso da lei. E come la scrittura mi è venuto facile, perseguire nel peccato. 

Amo cucinare e amo mangiare. Ho i miei "cavalli di battaglia" perfezionati con lo scorrere del tempo.

Oltre alla pasta fatta in casa:

La pasta al forno. 

Il cardone. 

Il ragù napoletano e il ragù alla genovese. 

La pasta con la provola

La parmigiana di melanzane.

Le polpette.

Il gateau di patate.

La pizza margherita .

La pizza di scarola.

Le alici marinate.

Il casatiello.

La pastiera.


Ma non mi sono fermata alle ricette tradizionali della mia terra. Amo anche la cucina pugliese e quella lombarda.  Non mi sono fatta mancare nulla. Continuo a cucinare e ad imparare nuove ricette. Sempre con la stessa passione.  

E voi amici, amate la cucina? Vi piace cucinare? Cosa? Quali sono le vostre ricette  e i cibi preferiti?  Sapete che non c'è nulla di più afrodisiaco di un piatto preparato con amore?

 "Non posso separare l'erotismo dal cibo e non vedo nessun buon motivo per farlo; al contrario, ho intenzione di continuare a godere di entrambi fino a quando le forze e il buon umore me lo consentiranno." (Isabel Allende - Afrodita)

67 commenti:

  1. Cose di famiglia questi "cavalli di battaglia". 😀
    Stamane dovrò, su richiesta del maritino, preparare la parmigiana di melanzane. Questo perché ho del sugo in più da consumare e come sai da noi, per tradizione, non si butta via niente.
    Siamo state fortunate ad avete una nonna brava e bellissima come lei. Capelli ricci sì ma scuri come i miei. Praticamente metà e metà di lei è in noi. 😉
    Io ho imparato anche altro come te e di mio aggiungerei la cucina calabrese.
    Indico qui il Morsello. Prepararlo è un arte, se fatto male non è assolutamente mangiabile. Quindi diffidare delle imitazioni. 😉
    Buona giornata Mari, ciao.

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    1. Eh, la parmigiana😍 vero ognuna di noi ha preso qualcosa da lei, oltre ala passione per la cucina! Ma io non conoscevo il Morsello, chissà che bontà!

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    2. Il Morzeddu, loro lo chiamano così. Ma io conosco solo un luogo dove lo fanno veramente bene e dove puntualmente andavamo a gustarlo, a parte la mia padrona di casa (che mi manca tanto) che ci regalava spesso la sua gustosissima versione.

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    3. Senti, da quel che ho capito è buonissimo, possibilità che tu ce lo prepari ce ne sono?😋😋😋

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  2. La pasta al forno coi rigatoni sono un must anche di Lulù. Con gli spaghett(on)i e vongole veraci, invece, mi diletto io.. ;)

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    1. Ma la fa con le polpettine? I miei amici vanno pazzi per la mia, che segue la tradizione campana com l'aggiunta di un tocco segreto! Altra mia passione è lo spaghetto alle vongole, ho letto qualcosa della tua ricetta da Pia, una versione succulenta😋

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    2. ..no.. ragù normale... ma me state a fa venì fame.. ve possino!!!

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    3. Mi sa che sei scappato a magnà!

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  3. Anche a me piace cucinare, provare ricette nuove trovate qua e là, ma anche quelle della tradizione culinaria della mia terra e della mia famiglia. Le zeppole con la crema secondo la ricetta di mia zia (insuperabile), la parmigiana come si fa a casa mia (melanzane pastellate e fritte, polpettine e uova sode nel condimento), il purè di fave (se con le cicorine ancora meglio). Adesso però mi è venuta una gran fame e dopo tutto questo leggere di pasta al forno mi sembra quasi di sentirne il profumo!

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    1. La parmigiana di melanzane con la variante dell'affettato all'interno (mia suocera metteva la mortadella) l'ho conosciuta da voi in Puglia. Mi mancavano le uova sode direi più pasta al forno che parmigiana;)
      LA FAVETTA!!! Adoro, mio suocero (eh sì anche mio suocero amava cucinare) me la faceva sempre trovare quando arrivavo in vacanza, accompagnata con la cicorietta oppure in mancanza con le bietoline. Uno dei piatti che amo di più al mondo. Ora me la prepara mio cognato;)
      Ma voi non li fate i panzerotti fritti ( o frittelle )di Natale?

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    2. No Mariella, io sono della provincia di Lecce e non mi risulta si facciano da noi. Per Natale in Salento ci sono purceddruzzi (simili agli struffoli) e cartiddhate. E il pesce (o tronchetto) di pasta di mandorla.

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    3. Le cartellate a Barletta, città di mio marito le trovo sempre. Piacciono molto a mia mamma e mio papà😉 Mentre i vostri "struffoli" non li conosco. Invece amo e straaaaamo il pasticciotto😍

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  4. Che nonna meravigliosa! 😍
    Ho avuto occasione di imparare a cucinare soltanto lasciando casa dei miei genitori e iniziando una convivenza, poiché mia madre mi ha sempre escluso dall'imparare qualcosa, al massimo mi chiedeva di versare un altro po' di farina o di latte mentre lei impastava, avendo lei le mani imbrattate di impasto...
    Credo che serva qualcuno che incoraggi a tentare, o che per lo meno non ci giudichi soltanto perché "maschi" e quindi incapaci di preparare qualcosa di decente.
    Mi riescono bene gli abbinamenti coi legumi, che siano con pasta, farro, riso, cous cous...
    Da mia mamma ho imparato, di pura osservazione, ad assemblare la parmigiana di melanzane, quindi se avessi la pazienza di friggere (che comunque ho, mi rompe dover poi lavare tutte le stoviglie utilizzate 😅) preparerei una parmigiana vegetariana di lusso, anzi da bis irrinunciabile! E so farla anche vegana, sostituendo al formaggio un miscuglio di lievito alimentare e noci tritate che ha avuto successo anche con amici invitati per cena.
    Buoni risultati anche coi risotti: di sponsali, di porri, di zucca, di carciofi, di bietole, di spinaci...

    Una volta ho anche preparato un gateau di patate vegetariano, sostituendo l'affettato con carciofi.

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    1. Pensa che invece, mia suocera, avendo avuto in casa solo maschi (4 figli e il marito), ha dato a tutti la possibilità di imparare a cucinare. Mio suocero da pensionato si dilettava e ha continuato a cucinare fino alla fine, mio marito ama preparare dolci e torte, due cognati su tre hanno imparato i piatti tipici della loro terra. Assolutamente incoraggiati, direi, ma ci vuole anche un pizzico di passione e volontà che a cucinare non si improvvisa. No, ma il miscuglio di lievito e noci per la parmigiana di melanzane vegana è una vera e propria chicca, fantastico!
      A te piacerebbe la ricetta della minestra di cartone, piatto tipico beneventano, potresti sostituire le polpettine di carne, con polpettone di mollica di pane condite allo stesso modo...
      Ottima anche l'idea del gateau di patate con i carciofi, non male davvero!

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    2. Senz'altro la passione guida in tutte le cose; magari se fossi stato incoraggiato da ragazzino, anche a farmi collaborare invece di tenermi a fare compiti inutili e chiamarmi quando era pronto in tavola, ora sarei uno chef invece che un ingegnere che fa altro!

      Il reparto "polpette" l'ho esplorato una sola volta, ma sono stato velocissimo a dispetto delle previsioni, e il risultato è stato ottimo come primo tentativo.
      Le polpette oramai le mangio soltanto di pane, arricchite con formaggio (da provare con cacioricotta o primosale grattugiati!), prezzemolo e aglio; oppure fatte con le lenticchie, altra ghiottoneria, ma devono piacere le lenticchie non "tipo zuppa" perché restano ovviamente asciutte.

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    3. Vabbè ma hai recuperato e ti sei pure specializzato in piatti vegetariani e vegani.
      Penso di preparare un post sul cardone, ma devo prima capire se ne ho già parlato, in dieci anni di blog potrebbe essere capitato quando proponevo le ricette tradizionali. Io, nell'impasto di quelle di carne, aggiungo anche i pinoli, le rendono profumatissime.
      Adoro le lenticchie, ma le polpette non le ho mai fatte, ci devo provare!

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  5. Wow che fame, leggendo il commento di Gas mi è venuto appetito (Ciao!)
    Buongiorno Mariella, vorrei riavere la mia nonna per poterla rivivere diversamente, oggi da adulta. Ho conosciuto solo la nonna paterna, lei ci deliziava a me e le mie sorelle con la sua meravigliosa torta di mele, ma tra i tanti piatti che ricordo, nessuna di noi è riuscita a riprodurre la sua frittata di patate, una cosa squisita!
    Non so cucinare molto in particolare il pesce, mi piace invece cucinare i dolci e mi piace andare a cercare le cose particolari, ricette sconosciute, spesso ho portato i miei dolci al lavoro riscuotendo gran successo, la soddisfazione più grande è quando ti chiedono la ricetta.

    Che cos'è il cardone?

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    1. La frittata di patate è un must di mia mamma, penso di cavarmela anche con quella, ma immagino che la ricetta di tua nonna sia insuperabile. Mi fa piacere sentirvi tutti con "l'acquolina in bocca", era proprio l'intento del post, discutere di cibo e passione, non tralasciando il gusto. Che poi gli odori dei nostri piatti preferiti ci trasportano all'istante nel mondo della nostra infanzia e quindi, ad esempio, a me capita di decidere un pranzo da fare solo sulla scia della malinconia che provo per un particolare ricordo.
      Il cardone, è uno dei piatti della tradizione natalizia della mia città d'origine, Benevento. Lo facciamo solo noi.
      La base è il gambo dei carciofi ( il cardo ) per questo si chiama così. Ma la procedura è particolare come la ricetta.

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    2. Come dicevo sopra a Gaspare, vedo se ho già postato la ricetta del Cardone e ve la ripropongo. Oppure la posto ex novo;)

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    3. Ma no, mi sembra di capire che sei un'ottima cuoca, sono certa che anche la tua frittata di patate sarà ottima! Anzi, ti dirò, ora che ci penso, ma perché non ci dai la tua ricetta, evidentemente né io né le mie sorelle siamo state abbastanza attente, sembra una cosa banale in effetti, ma probabilmente sbagliamo qualcosa.
      Beh, vedo che il cardone ha riscosso curiosità, io non mi preoccuperei tanto se hai già dato la ricetta, ci eviti una ricerca e la riproponi 😉 Poi pensare che riuscirò a realizzarla, è un altro paio di maniche! 😂 Ciao Mari!

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    4. Comunque questi commenti sono tutti uno spasso, ci piace poco mangiare eh?!!
      Bellissimo post, commenti di pancia!

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    5. Mi avete convinto: riprendo la rubrica delle ricette tradizionali. Devo decidere solo con che cadenza!
      Per cui parleremo di Cardone, ragù napoletano, frittata di patate e così via. Ogni post vi lascerò campo libero per le richieste.
      Si andrà avanti fino a quando lo deciderete voi.
      Un abbraccio e grazie per la presenza e per i bei complimenti al post.

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  6. Io e mio marito, ci cimentammo , addirittura due volte, nel sartu napoletano, una squisitezza. Adoro spaghetti e vongole, in bianco, e una volta feci quella squisitezza del ragù napoletano. Dove trovo la tua ricetta? Mia mamma era una cuoca sopraffina, figurati che, durante la guerra , avendo un comando tedesco nell'edificio vicino , con i balconi confinanti spesso venivano a cena, a rotazione, questo perchè il moroso di mia madre era filo-tedesco e parlava la lingua perfettamente. Fortuna che ero una bimba ignara.
    Solo dopo anni ho avuto il coraggio di raccontarlo a mio marito che ne restò inorridito :suo padre si era fatto 10 anni di galera perchè antifascista.
    Scusa se sono andata fuori tema!
    Un abbraccio a tutto tondo!
    Cri

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    1. La ricetta del ragù non la trovi da nessuna parte, te la devo mandare io.
      Che storia quella che hai raccontato, ma che fuori tema, ci stava benissimo!
      Sulle ricette tradizionali mi state facendo venire un'idea. Fino a qualche anno fa, spesso nel blog inserivo i piatti tipici della mia terra, con le dosi e le modalità per cucinarle. Chissà forse è il caso di riaprire alla cucina tradizionale, magari sulla base di vostre specifiche richieste!
      Un abbraccio

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    2. Il ragù, urgentemente.
      Grazie

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    3. Ahahah la riprendo allora, la rubrica di ricette tradizionali!
      Bacio.

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  7. Che bello il modo in cui descrivi il modo di cucinare di tua nonna !!! Si vedono l'affetto e la curiosità con i quali la seguivi. Cucinare è un'arte, ci vuole amore, passione.. credo che dal modo in cui cuciniamo, mostriamo ai nostri cari l'affetto per loro. Io cucino benino, tra i miei tanti hobby, direi che non c'è quello della cucina !! Forse perchè, quando lavoravo avevo poco tempo, mangiavo quasi sempre alla mensa della scuola e, la sera, ero stanca e cucinavo qualche cosa di veloce. Solo alla domenica mi piaceva aggiungere un dolce , a fine pasto. Sai che il "cardone" non l'ho mai sentito ? Non so proprio cosa sia !!! Ciaoo

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    1. Forse la questione fondamentale è che mi è sempre piaciuto cucinare, credo sia questione di Dna. Ho una carissima amica, campana come me, che non riesce a cucinare nulla ma proprio nulla che sia di tradizione o altro. Eppure proviene da una famiglia come la mia, con ricette tramandate da madre in figlia. Ma lei niente, non le piace. Ci vuole passione. Tu non sarai portata per la cucina ma sai cucire, ricamare, lavorare all'uncinetto. E ti viene tutto benissimo. Insomma ognuno di noi ha un "dono" diverso con il quale trasmettere amore agli altri.
      Il Cardone ha incuriosito tutti quanti. Volete la ricetta qui sul blog, quindi?
      Ciaoooooo

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  8. Mi hai fatto tornar fame! E pensa che ho appena finito di mangiare.

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    1. Nick, immagino! Ma mi pare che io stia parlando di ricette che conosci bene anche tu, visto che siamo della stessa regione;)

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  9. Mmh che bel post, amo la buona tavola e provare ricette nuove.
    Saluti a presto.

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    1. Anche tu Cav, sei delle mie parti, chissà quanti dei piatti di cui ho parlato conosci!
      Buona serata!

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  10. Non è giusto, hanno inventato tante diavolerie tecnologiche inutili, potevano inventare un'applicazione che permettesse di trasformare la foto in piatto vero e fumante sulla mia scrivania? Hannoun aspetto super delizioso!!!!

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    1. Ma infatti, anche io ne avrei bisogno!
      Sai quante volte, sorelle e mamma mi fotografano le cose buone che preparano e poi mi inviano la foto? Ci rimango malissimo;)
      Io proporrei una petizione per una "diavoleria" davvero buona e giusta, almeno stavolta!
      E tu, cucini?

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    2. Mi avvalgo della facoltà di non rispondere :-))) Diciamo quello che mi piace yes ma saper cucinare è ben altro

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  11. Ciao Mariella, amo molto cucinare, ho appredol'arte culinaria per necessità.
    Ero uno studente fuori sede e frequentare il ristorante due volte al di era troppo costoso. Poi la cucina è diventata un hobby per il tempo libero e vivendo lontano dalla mia città un modo per gustare i piatti tipici triestini:la jota,i gnocchi de susini e la Calandraca, una specie di spezzatino di carne. Oggi carne ne mangio poca e nella mia cucina prevale il pesce, le verdure e le torte salate, cucinate in milla modi.
    Ciao fulvio

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    1. Anche mio fratello, nel periodo universitario, aveva cominciato a sperimentare per necessità. Alcune cose gli riescono davvero bene, per le altre c'è sua moglie che è bravissima, una napoletana verace anche con i piatti tipici.
      I piatti di cui parli li ho visti sui menù dei ristoranti triestini in cui sono stata lo scorso anno, in vacanza. Ma non li ho assaggiati, mi sono dedicata agli "spadoni" di cui mi sono innamorata ahahahah
      Mi ispira la jota, una minestra che ha qualcosa in comune con la cassoeula, o sbaglio?

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  12. Mi piace il modo che scrivi sulla tua nonna, l'amore che incideva quando cucinava e che arrivava a voi.
    Io cucino ma devo dire che sebbene la mia mamma è la persona che cucina meglio al mondo io ho imparato a cucinare independentemente da lei.

    Anni fa ho fatto un piccolissimo corso di cucina, niente di importanza... Serviva solo a perdere la paura di cucinare: le pentole non mordevano.
    Poi, molte ricette le prendevo di internet e adesso improvviso e molte volte faccio che la mamma partecipi con i loro consigli.
    Ieri ho fatto cavolo con patate e salcicce. È stata lei a dirmi che dovevo aggiungere un po' di aceto e paprika dolce.

    Ciao
    podi-.

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    1. Ho un grande affetto per i miei nonni e ne parlo spesso qui da me. Sono cresciuta con loro, le mie due nonne, Maria e Carmela, mio nonno Antonio,mentre l'altro nonno Ugo, non l'ho mai conosciuto, morì qualche mese prima che io nascessi. I nonni e i genitori sono l'eredità e il patrimonio più importante che io mi riconosca e se siamo stati così fortunati da averli vissuti, portiamo con noi un valore che nulla e nessuno potrà mai toglierci e che ci ha fatto diventare quello che siamo.
      Anche tu sei molto fortunato ad avere una mamma che ti ha trasmesso la passione per la cucina e che ancora oggi ti consiglia. Come nel caso dell'aceto che si usa per insaporire il cavolo. Non ho mai fatto la ricetta di cui parli, deve essere un piatto ottimo!
      Un abbraccio podi, buona serata!

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  13. Cucinare lo faccio e a detta degli altri anche bene..mah io ho imparato da mamma/ nonna ..ma subito era come quando mi han messa al lavello u uno sgabello alavare tazze colazione..bellissimo..le bolle..bellissimo..meno poi coltempo ritrovarti. A lavare piatti colazione .pranzo cena...
    Stessa cosa con il cucinare..poi in una famiglia che non perdonava il minimo errore ..facevo sfoglia che era trasparente da tanto sottile..e dei tortellini meravigliosi ..adesso so dove li fanno buonissimi e li compro!
    Ah qua siamo nella zona tortellino nodo d'amore...quanti fatti il sabato sera con mamma x la domenica....come per altri cibi..insomma era il dover farli che non mi piaceva ..il dovere ..
    Ma x i dolci la passione c'e e ancora tanta ..ah e mi piace farli ..ma non mangiarli..o mangiarne poco ..come cibo peccato ho le PATATINE fritte 😉😄

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    1. Ciao Tissi, hai detto una cosa giustissima: se le cose le fai con piacere e passione non ti vengono mai a noia, anzi. Altra cosa è "doverle" fare perché è un obbligo, cambia tutto.
      I tortellini con il nodo d'amore mi sembrano una cosa spettacolare e anche se ora preferisci comprarli, sai come si fanno, questo conta.
      Ma hai trasmesso a qualcuno la ricetta? So che i tortellini sono un mondo magico e le ricette si custodiscono religiosamente. Tu poi parli di una sfoglia sottilissima, chissà che meraviglia e bontà!

      A proposito dei piatti da lavare: io li lavo sempre a mano, siamo solo io e mio marito, mi diverte e mi rilassa.
      Uso la lavastoviglie solo quando ci sono ospiti ahahah

      PS: con le patatine fritte pecco anche io e alla grande!

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  14. Devi provare i panzerotti, sono buonissimi! Comunque bellissimi ricordi, come quelli di mia nonna e delle sue ineguagliabili orecchiette ;)

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    1. Ma li conosco bene i panzarotti! Per anni ho aiutato mia suocere a prepararli (da loro si chiamano frittelle di Natale) a riempirli e a mangiarli ahahah
      So fare anche le orecchiette. Ma so che quelle pugliesi non le batte nessuno;)

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  15. Sì sì mi piace cucinare, per fortuna. Ho un marito che mangia qualunque cibo ma, appunto, mangia 🙂
    Specialità? Nessuna. Quello che mi passa per la testa.

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    1. Senti amica bella, non ci credo che non hai specialità.
      Con la "bagna cauda" per esempio, come la mettiamo?
      Bacio grande.

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    2. Ti confesso che la mangio volentieri ma non l'ho mai fatta. Son più da sughi e risotti.
      E torte salate. Mi piace inventarle

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    3. Adoro le torte salate, direi che una ricettiva-ina-ina delle tue invenzioni la potresti pubblicare, no?

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  16. Oggi ho cucinato per me è mio marito ma anche per i figli che sono passati per un rapido saluto e un comodo take away.
    Ho preparato gli involtini di verza, le polpette, i pizzoccheri e la pasta di pane con lievito madre. A volte, se non sono svelta a mettere da parte una porzioncina per noi due, i lupetti affamati portano via tutto :))

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    1. Scusa, lasciami l'indirizzo di casa che passo anche io ahahahah
      Involtini di verza?
      Subito ricetta please...

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    2. niente di difficile, allora, prima cosa faccio preparare le polpettine di carne a mio marito, che ha più pazienza di me e le fa piccoline e tutte uguali, perfette, ti vien voglia di mangiarle crude da tanto sono belle, poi avvolgo ogni polpettina in una foglia di verza scottata, ma non la verza dell'esselunga, che sono sempre dolci quelle verze lì, nemmeno buone per la cassoeula, e le fermo con lo stecchino. indi le faccio rosolare con olio e aglio, poi vino bianco, poi cottura circa mezz'ora. se ho già il forno acceso per la torta ne approfitto per dare una gratinatura con pangrattato, altrimenti sono ottime anche senza questo passaggio.
      ah ultima cosa ieri sera ho cucinato pasta patate e provola con la tua ricetta -non conoscevo questo piatto- ed è venuta buonissima, grazie.

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    3. Io faccio delle polpettine di carne meravigliose, quindi è tutto ok per la prima parte. La verza andrò a comprarla dall'ortolano se sconsigli quella dell'Esselunga. Sarà una delle prossime ricette che sperimenterò, Poi ti dico.
      Ahahah hai fatto la pasta con provola e patate? Sono felicissima ti sia piaciuta. Metterò la ricetta sul blog,una delle prossime volte.
      Grazie a te!

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  17. Beh...se mi dici come fare la pasta con la provola.
    L’ho presa proprio da poco al supermercato.
    Sai che qua mi trovi molto ...boh non so?
    Ti spiego:
    Mia mamma mi ha sempre raccontato che fino ai dieci anni son cresciuto a formaggini Susanna e panini con il prosciutto cotto.
    La carne non la mangiavo- tranne il prosciutto- quando ero neonato rigettavo gli omogeneizzati alla carne.
    Pasta e uova penso di averli sempre mangiati , infatti il medico di famiglia diceva che ero sano perché l’uovo mi forniva le proteine sostitutive della carne (?) e si che son sempre stato bello paffutello.
    Poi crescendo ho sopportato la carne bianca , il lesso continua a farmi vomitare.
    Pesce: bastoncini Findus.
    Credo dai diciotto anni di aver cominciato a mangiare la carne rossa.
    Verdura -per dieci anni sempre patate , in tutte le salse.

    Frutta boh?Dai ventidue anni ho cominciato a mangiare un po’ di tutto.
    Ma continuo a preferire una pizza è un paninazzo al prosciutto o anche alla bresaola ad una cena di pesce per dirti.
    Comunque quando pubblicherai le ricette ti seguirò ...perché quello che mi piace lo so cucinare ahaha!!!
    Se hai una ricetta per fare un dolce Babà con il rum?

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    1. Io fino a sei anni invece, mangiavo solo carne e nient'altro. Mia mamma me lo racconta spesso.
      Se sentivo altri sapori, sputavo.
      Come te, meno pesce e frutta praticamente zero, fino alla maggiore età. Pensa che mio padre, per farmi mangiare la frutta me la sbucciava e metteva nel piatto. Sono rimasta pigra, anche adesso la frutta me la sbuccia mio marito ahahah
      E comunque la pizza è la pizza, non lo dire a me;)
      Ricetta veloce di pasta, patate e provola.
      Dosi per 4 persone;
      400 grammi di pasta mista; (io uso la Rummo a già lo sai)
      1/2 chilo di patate;
      taglia carote, sedano e cipolla quanto basta per un soffritto e mettile in una padella dal bordo altro con un po' d'olio e se ti piace 80 gr di pancetta tagliata a dadini;
      pronto il soffritto aggiungi le patate a pezzetti e copri tutto con acqua.
      Fai cuocere per un quarto d'ora.
      Aggiungi ancora acqua quanto basta per cuocere la pasta. Dieci minuti per la cottura, dovrebbe risultare una minestra bella densa. Togli dal fuoco e aggiungi la provola tagliata a pezzetti e del basilico fresco (se ti piace) per profumare il tutto. Mescola fino a quando non si scioglie il formaggio e servi calda.
      Metto in lista la richiesta del Babà al rum, in realtà parlerò della torta di babà. Ma è uguale.
      Ciao!

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    2. Grazie mille...ma la provola che ho io è affumicata va bene lo stesso?
      Pancetta ok...ma senza viene buona lo stesso?
      Pasta tipo rigatoni o conchiglie che prendono meglio il sugo..no?
      La torta babà....hmn non vedo l’ora!
      Ciao

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    3. No, la provola deve essere quella bianca, io uso solo quella.
      Pancetta solo per insaporire, se ti piace. Altrimenti è buona lo stesso.
      NOOOOOOO, la pasta è solo quella mista trafilata al bronzo. Essenziale per la riuscita del piatto. Ti suggerisco quella Rummo che uso io, la n.74. Se avevo il tuo cell, ti avrei mandato wp della foto;)


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  18. Non fatevi accapponare la pelle, ma per me è pane e formaggio, ma con la compagnia giusta
    E vino da osteria non da "fighetteria" come di moda.
    Cose semplici e terra terra
    😐

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    1. Se è pane e formaggio col vino rosso da cantina, piace molto pure a me.
      Tipo quello che si beve nella scodella
      ahahahah

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  19. Polpettine? Quelle al dragoncello sono saporite gnam
    Poi se lavori da casa l'aglio non da fastidio 😁

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    1. Anche io uso un po' d'aglio nell'impasto casalingo, invece il dragoncello non l'ho mai provato. Buona idea!

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    2. Stessa dose di macinato di manzo e maiale, un po' di mollica prima messa a bagno nell'aceto balsamico, un uovo sodo intero uno spicchio d'aglio, uno o due uova intere per inumidire l'impasto e dragoncello a volontà oltre al sale. Sì frulla tutto e si fanno le polpette che vanno fritte senza essere impanate.

      Per la torta salata, posterò la ricetta appena ne farò una ,😁
      Buona domenica

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    3. Buon pomeriggio a tutti, ciao Patricia, volevo chiederti per queste splendide polpettine, le friggi in un po' d'olio, o ad immersione? Adoro le polpette e queste con il dragoncello devono essere squisite 😋

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    4. Ciao Lory
      Metto due dita d'olio in una padella antiaderente.
      La prima volta temevo che si disfassero senza impanatura, invece no. Son rimaste bellissime e buone slurp! Son anche saporite

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    5. Grazie mille, oltre l'aglio che adoro, amo il dragoncello, le proverò senz'altro 👍

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    6. E brave ragazze, anche le mie polpettine sono fritte ma non le impano...e sono anche molto morbide, aggiungo un po' di latte all'impasto😉 ma sopra si parla di ragù non sentite il profumo?

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Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere.
(Emily Dickinson)