"Sei ebreo, devi morire nel forno."
No, non è una frase tratta da un racconto di sopravvissuti alla Shoah.
No, non è un ricordo orribile che ancora oggi disturba il sonno di chi è tornato dai campi di concentramento.
No, non è un film, un racconto, un episodio di settanta anni fa.
Solo cronaca. Un episodio che è avvenuto domenica scorsa in un parco di un piccolo paese nel livornese, dove due ragazze di quindici anni hanno aggredito con queste parole un ragazzino di dodici anni.
Prima gli insulti, poi le botte. E solo perché ebreo.
Ma dove siamo? Cosa succede? Negli ultimi anni, instancabilmente stiamo raccontando il nostro passato ai giovani. Testimonianze e viaggi, libri e film. Eppure siamo ancora a questo punto.Come è possibile? Non ci sono scuse, nessuna giustificazione. L'episodio è assurdo, sconcertante, orrendo. Non riesco nemmeno ad immaginare il tessuto sociale in cui sono cresciute quelle due ragazze. Quella violenza senza speranza mi lascia vuota, esanime. Sono arrabbiata, scioccata. Non ne verremo fuori.
Sarebbe importante capire e sapere quello che non si sa: c'è bisogno di approfondimento da parte di giornalisti capaci di andare a fondo delle "notizie".
RispondiEliminaNon so che cosa intendi per approfondimento.
EliminaCredo non ci sia molto da aggiungere.
Per esempio: era razzismo o bullismo? Qualcuno le ha spinte o provocate? Loro hanno dato spiegazioni?
EliminaGli approfondimenti ci sono stati. Forse non li hai letti. E comunque che sia razzismo o bullismo, la gravità della cosa non cambia. In quanto alle spiegazioni, non c'è spiegazione che tenga.
EliminaQualcuno ha commentato, amaramente:"per citare i forni, avevano comunque studiato". Che è la cosa ancora peggiore. Siamo di fronte al tifo da stadio, al parteggiare per ideologie inculcate. Al non rendersi assolutamente conto di differenze e disparità. Frutto di ignoranza e cecità abissali.
RispondiEliminaLa strada è davvero ancora lunga..
Beh, non è detto. A me sembra invece un ripetere a "pappagallo" qualcosa che hanno sentito in giro. Di cui non hanno in realtà la minima idea. E che hanno usato per la loro parte da "bullette". Ho uno schifo maggiore perché sono due ragazzine, senza alcuna sensibilità, cresciute nel nulla, evidentemente.
EliminaAdesso sembra, stan pensando di chiedere scusa...
Se pensi che molti novax si autoparagonano agli ebrei deportati nei lager, è evidente che una (piccola per fortuna) parte della popolazione di questo paese è davvero incapace di capire.
RispondiEliminaDiciamo che al peggio non c'è mai fine. Non si giunse allo sterminio perché si era cominciato a discriminare, come vogliono far intende in novax per avvallare la loro SCELTA, visto che sono tante nella nostra storia le discriminazioni che non hanno portato alle tragedie. Possibile che si debba loro ricordare che gli ebrei furono discriminati in quanto ebrei e naturalmente dal loro stato non si potevano separare. Quello fu un progetto nato e perseguito nei minimi particolari, non era una limitazione di libertà, era un genocidio. Non si trattava di cercare la soluzione migliore in tempo di crisi, come invece è la situazione al momento.
EliminaIo però sono davvero stanca di queste opinioni che hanno di base l'idea del complottismo perché è di questo che stiamo parlando. Banalizzando ulteriormente la Shoah. Cosa orrenda.
Hai ragione Mari!
EliminaSi stanno paragonando situazioni completamente diverse e inavvicinabili.
Purtroppo l'ignoranza peggiora col passar del tempo.
Io vorrei sentire quelle due ragazzotte, parlar con loro,i genitori, gli insegnanti. Da dove si è iniziato a sbagliare?
Un episodio terrificante,ma in che ambiente vivono queste ragazze!Molto preocupante il fatto,non avrei mai pensato che si arrivasse a tanto.
RispondiEliminaSono certa che si tratti di una minoranza, ma è comunque orrore puro.
EliminaNon ci sono parole, se questi giovani saranno i nostri dirigenti del domani, siamo messi proprio male, ciao e buona giornata, Angelo.
RispondiEliminaCiao Angelo, benvenuto da me.
EliminaLe parole scarseggiano, hai ragione. Mi auguro si tratti di una minoranza, non posso credere che i ragazzi di oggi pensino questo dei loro coetanei. Dal mio punto di vista, quelle due giovanissime vivono in un contesto sociale terribile e non credo non si siano nemmeno rese conto fino in fondo della gravità delle loro azioni e delle loro parole.
Buona serata a te.
Non hanno studiato, hanno appreso e si sono adeguati a ciò che sentono dire in famiglia
RispondiEliminaÈ così. Due bullette ignoranti.
EliminaScioccato sì, ma purtroppo neanche sorpreso, non c'è più rispetto e comprensione.
RispondiEliminaEpisodi come questi ci fanno davvero preoccupare riguardo in nostro futuro.
EliminaLa mia generazione - 1966 - non ha visuto quei fatti della guerra in un modo diretto. Nonostante, le informazioni de quello che succedeva nei larger ci ha sconvolto assai. Potrebbero essere cose successe ai nostri nonni, in ogni caso sembra che ci sia stato raccontato in un modo sconvolgente.
RispondiEliminaCome stiamo raccontando alle nuove generazioni quel periodo? Perché a in tanti sembra affascinante?
podi-.
La nostra generazione, non ha vissuto quei momenti. Ma siamo cresciuti ascoltando i racconti dei familiari, nonni e parenti. Sulla Shoah c'è stato un silenzio che è durato parecchio. Io ho cominciato ad avvicinarmi al genocidio mentre ero alle medie, quando lessi per la prima volta il Diario di Anne Frank. E da allora non ho mai smesso di approfondire, leggere e studiare. L'ho fatto perché lo ritenevo doveroso e soprattutto perché ho sempre sperato che saremmo riusciti ad imparare da quella tragedia, diventando persone migliori. Mi pare però, che non ci siamo affatto riusciti.
EliminaSì, è una frase terribile, detta da due ragazzine che, secondo me, non sapevano bene neanche cosa dicevano, una frase, forse, sentita dai grandi... ecco perchè bisogna continuare a tenere viva la memoria, perchè tutti sappiano cosa è stato quel periodo, perchè non si ripeta più, perchè anche due ragazzine quindicenni capiscano i valori del rispetto, della pace, della fratellanza universale..perchè se ne parla tanto ma non basta mai !!
RispondiEliminaLa penso come te. Credo sia colpa della società se due ragazzine di quindici anni pensano che il mondo sia loro solo ferendo e picchiando un coetaneo. Non siamo stati in grado di spiegare cosa rende davvero migliori le persone. Il rispetto innanzi tutto.
EliminaHo saputo di quest’episodio. Mi viene in mente la poesia L’ odio della poetessa polacca Wislawa Szymborska, ( di cui proprio ieri sera ci ha parlato Alberto Angela in Ulisse, il piacere della scoperta), quando dice” Lo dicono cieco. Cieco?
RispondiEliminaHa la vista acuta del cecchino
e guarda risoluto al futuro.“
L’odio non si addormenta mai per sempre, Mariella. Sopravvive e quando tutti i sentimenti dell’amore, della fratellanza, dell’amicizia perdono di valore lui è pronto ad entrare di nuovo in scena. Cosa stiamo trasmettendo alle nuove generazioni? È tutto qui il cuore del problema. Un abbraccio, cara.
Una delle mie poetesse preferite, che peccato, non sapevo dell'evento ma sono contenta ne abbiano parlato in Rai.
EliminaL'odio non solo non si addormenta ma si trasmette con una velocità peggiore di qualunque virus. Per questo proviamo a fermarlo come possiamo. Non so se saremo in grado di far capire alle generazioni future che non porta a nulla se non alla morte dell'anima. Ti abbraccio, buona serata.
La stoltezza non ha limiti..sicuramente queste sciocche neanche sapevano che stavano dicendo ..quasi tutti quelli che insultano..dicono cose o parole di cui non hanno la .minima idea di cosa stan a dire ..comunque oltre alle ragazze si dovrebbe magari vedere la famiglia ..insomma in che contesto nascono/crescono queste persone sciocche???
RispondiEliminaTempo fa ho visto un paio di ragazzi che imbrattavano muro con svastiche ..che simboli sono questi che fate??ma sono quelli del nazismo eliminare i...
Si
..ma cosa vogliono dire ..insomma quel simbolo che vuol significare ??
Questi mi han guardato male ..ma non han saputo ribattere..la vecchia rompe le balĺe ..e son andati via ..si la vecchia rompe le balle ma non sapete che state facendo . Scrivete a vanvera ..senza sapere che fate..
Ho rischiato un po ma magari li ho fatti pensare ..magari..non ci spererei tanto.
L'ignoranza è l'oblio dei popoli. La recrudescenza della cultura dovrebbe farci andare in direzione opposta.
EliminaCosa che invece non sta succedendo. Leggevo qualche giorno fa, che a causa della pandemia, l'analfabetismo sta aumento così come stanno aumentando i ragazzi che scelgono di non continuare le scuole. Dovrebbe suonare l'allarme in ogni società civile che si rispetti e invece tutto tace. Si fa poco e niente e si spendono milioni di euro per delle farse politiche continue, come il teatrino in corso a Roma in questi giorni. Si sta giocando ad eleggere il nuovo Presidente della Repubblica, con "manovre e manovrine" ributtanti.
Come possiamo pensare che la società potrà migliorare.
*sta aumentando
EliminaCiao Mariella, ciò che è accaduto è semplicemente assurdo per una società civile, ma viviamo in una società civile?
RispondiEliminaVivo in provincia di Bergamo e sovente si giudica (negativamente) dal colore della pelle, dall'orientamento sessuale, dal solo fatto di venire dal sud Italia (ti lascio immaginare i termini usati) culturalmente siamo da quinto mondo, o peggio.
Se poi andiamo a vedere cosa trasmettono in TV, quali sono i contenuti più visti sui social, ci rendiamo conto che non solo abbiamo toccato il fondo, stiamo ancora scendendo.
Il degrado familiare è alla base di una non-cultura imperante, di un tracollo morale che sembra non avere fine.
Si dice che la speranza è l'ultima a morire ... speriamo.
Buona serata.
Giusto. Leggendo il tuo commento pensavo che stiamo tornando indietro di sessant'anni ,quando nell'Italia in pieno boom economico, i meridionali che andavano a lavorare nelle fabbriche del nord erano considerati "feccia" da cui stare alla larga, a cui spesso si negava un letto o un pasto caldo. Io pensavo che quelle situazioni non si sarebbero mai più verificate, perchè lo studio, le lotte per i diritti civili, la fine dell'apartheid, i settanta anni di pace, qualcosa dovevano averci pure insegnato. E invece, stiamo precipitando.
EliminaBuona serata a te.
Se i giovani sono il nostro domani, se come queste due ce ne sono tanti altri, poveri noi!
RispondiEliminaMi auguro siano solo un'eccezione!
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