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Dal sito Mosaico.net |
La settimana della Memoria è ricca di appuntamenti. Sul mio blog si comincia con alcuni tra quelli milanesi:
MILANO
Dal 18 gennaio al 6 febbraio 2022
Museo della Permanente – via Turati 34
Mostra di Sabina Schkolnik Saad “La Stella Gialla- dialogo con un simbolo”
La mostra fa parte di un progetto che coinvolge 250 allievi di due licei milanesi: il liceo artistico di Brera dove ho studiato55 anni fa e il liceo Primo Levi di San Donato Milanese. I giovani hanno anche lavorato basandosi su due libri :” il profumo di mio padre” di Emanuele Fiano e ” Ricordare il Futuro, per una storia non epurata della Shoah” di Nicola Reale.
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Lunedì 24 gennaio 2022
Ore 16.30. Teatro alla Scala.
Concerto dedicato a Vittore Veneziani promosso da Anpi Scala, Anpi provinciale di Milano, Associazione Figli della Shoah.
Il programma di quest’anno prevede la straordinaria partecipazione del Coro del Teatro alla Scala, diretto dal maestro Alberto Malazzi, accompagnato da un quartetto d’archi composto da Andrea Pecolo e Stefano Dallera violini, Francesco Lattuada viola, Simone Groppo violoncello. Interventi di Roberto Cenati, Presidente Anpi Provinciale di Milano e Daniela Tedeschi, Presidente Associazione Figli della Shoah.
Musiche di Mendelssohn, Puccini, Verdi.
L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.
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Seminario ‘La memoria e le sue contaminazioni’
In occasione del Giorno della Memoria, il Centro Gobetti propone un seminario sul tema della memoria e delle “contaminazioni” che minacciano la sua persistenza.
A partire dal libro di Alberto Cavaglion, “Decontaminare le memorie. Luoghi, libri, sogni” (Add Editore, 2021), si rifletterà in particolare sul valore dei luoghi della memoria e sulla loro funzione riparatrice rispetto ai danni inferti dalla violenza umana nella storia.
Con l’autore, interverranno Anna Foa e Milena Santerini. L’incontro sarà coordinato da Pietro Polito e sarà animato da un reading letterario a cura di Mariachiara Borsa, in cui verranno proposti alcuni testi significativi sul tema della memoria e che offrirà una cornice contestuale alla discussione.
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Ore 18. Conferenza organizzata dal Memoriale della Shoah
Diritto ed Ebraismo, con Giorgio Sacerdoti, Piergaetano Marchetti, Daniela Dawan e Marco Vigevani
“Diritto ed Ebraismo. Italia, Europa, Israele“, di Giorgio Sacerdoti – Il volume raccoglie, in versioni opportunamente aggiornate, scritti che si estendono dal 1960 al 2021 e che riguardano prevalentemente le molteplici relazioni tra ebraismo e ordinamento giuridico italiano. I primi capitoli trattano della posizione degli ebrei in Italia, dall’Unità alla Costituzione repubblicana, passando attraverso le persecuzioni e la Shoah; dell’evoluzione dei rapporti con la Chiesa cattolica; dell’intesa costituzionale tra ebraismo e Stato del 1987 e la sua attuazione. Lo sguardo si allarga poi alla tutela della libertà religiosa e delle minoranze in genere, al contrasto delle discriminazioni, del razzismo e dell’antisemitismo in Italia e in Europa, concludendo con questioni attuali di diritto internazionale relative a Israele e alla lotta al terrorismo. Attraverso le riflessioni di un protagonista da sempre impegnato nel mondo ebraico e in quello del diritto, il volume ripercorre la non facile evoluzione dell’ordinamento italiano verso il pieno riconoscimento del pluralismo della società negli ultimi decenni e il contributo dell’ebraismo al riguardo. Le autorevoli prefazioni di Giuliano Amato e Riccardo Di Segni ne sottolineano il contributo alle discussioni attuali in tema di libertà religiosa in genere. Un libro, inoltre, che «non è solo una raccolta di scritti giuridici autorevoli ma una sorta di storia dell’ebraismo italiano nell’ultimo secolo, analizzato dalla prospettiva dei suoi problemi organizzativi, istituzionali, di rapporti con la società».
L’autore ne parla con Piergaetano Marchetti, Daniela Dawan, Marco Vigevani. Presentazione organizzata in partnership con Il Nuovo convegno.
Per seguire la conversazione collegatevi
lunedì 24 gennaio alle 18.00 alla nostra pagina
Facebook.
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Martedì 25 gennaio 2022
Ore 18.30. Memoriale della Shoah
Proiezione del documentario ideato da Matteo Marani e prodotto da Sky “1938: lo sport italiano contro gli ebrei”. L’evento sarà introdotto dai saluti istituzionali di Roberto Jarach, Presidente della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano, Federico Ferri, Direttore responsabile di Sky, Elena Buscemi, Presidente del Consiglio Comunale di Milano, Walker Meghnagi, Presidente della Comunità Ebraica di Milano, Martina Riva, Assessora allo Sport del Comune di Milano.
A seguito della visione, si avvierà un tavolo di confronto dal titolo “Lo sport come antidoto al razzismo” a cui parteciperanno Matteo Marani, Editorialista di Sky Sport, Angelica Vasile, Presidente Commissione Sport del Comune di Milano, Alessandro Costacurta, commentatore di Sky Sport, Marco Fichera, Presidente del Comitato Promotore delle Olimpiadi di Scherma Milano 2023, Daniele Nahum, Vicepresidente della Commissione Sicurezza e Inclusione Sociale del Comune di Milano e Alessandro Giungi, Presidente della Commissione Olimpiadi e Paralimpiadi del Comune di Milano. Modera il giornalista Franco Vanni.
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Giovedì 27 Gennaio 2022
Ore 20.30 – Conservatorio G. Verdi
XXII Giorno della Memoria – Milano Ricorda la Shoah
LA MUSICA PROIBITA COME STRUMENTO DI RESISTENZA: BLUES, SWING E JAZZ
Come ogni anno, alle 20.30 al Conservatorio di Musica G.Verdi di Milano, si terrà il tradizionale concerto di commemorazione del XXI Giorno della Memoria, dal titolo: La musica proibita come strumento di Resistenza: Blues, Swing e Jazz. La musica sarà alternata a letture di Claudio Moneta e interventi di Claudio Ricordi e Luca Bragalini. L’ingresso è consentito previa registrazione all’indirizzo e-mail biglietteriachiostro@consmilano.it.
Mendelssohn-Bartholdy, Marcia nuziale
Blues dal mondo classico di E. Schulhoff, V. Ullmann, G. Klein, S. Wolpe
In Italia, musiche di W.Ch Handy, del Trio Lescano, di P. Barzizza, N. Otto, G. Kramer e S. Coslow, del Quartetto Cetra, di A. Rabagliati, dell’Orchestra Angelini e del Duo Fasano, di L. Tajoli e D. Reinhardt, dei Ghetto Swingers, di G. Miller e J. Carisi
VJO Verdi Jazz Orchestra del Conservatorio di Milano
Pino Jodice direzione e arrangiamenti
Letture a cura di Claudio Merati
Interventi di Claudio Ricordi e Luca Bragalini
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Per gli altri appuntamenti in programma: cliccare QUI
FONTI: DAL SITO MOSAICO.NET
Non bisogna mai dimenticare.
RispondiEliminaSereno giorno.
Purtroppo abbiamo la memoria di un criceto.
EliminaNon si deve dimenticare mai!
RispondiEliminaScriviamo per ricordare.
EliminaOttimo lavoro Mariella (come sempre) tenere viva la memoria è fondamentale, ricordare è l'unico modo che abbiamo per crescere, sono tanti i venti nefasti che soffiano quotidianamente, sono il frutto di una memoria sempre più "assonnata".
RispondiEliminaBuona giornata.
Siamo circondati da "animali" in letargo, il minimo che qualcuno di noi può fare è preservare la memoria, con i mezzi che abbiamo a disposizione. Grazie e buona serata.
EliminaBisogna sempre tenere viva la fiamma della memoria, per far si che certe idee non tornino alla ribalta. Ultimamente le cose vanno un pò peggio in tal senso. Buona giornata, cara.
RispondiEliminaL'importante è non rassegnarsi al peggio e rimanere vigili. Un abbraccio a te.
EliminaQuesta cosa della memoria è giusta ma non sopporto che sia strumentalizzata dai no vax - squallido davvero
RispondiEliminaUna gran vergogna quel che hanno fatto. Sfruttare una tragedia immensa, mettendo la Shoah sullo stesso piano della loro miserabile e insulsa rivolta.
EliminaBisogna battere il ferro finchè è caldo o, forse, con la destra che incombe sempre più, sarebbe meglio dire finchè è tiepido?
RispondiEliminaIo sono oltremodo tenace e sarei capace di battere il ferro pure se fosse freddo😘
EliminaAssolutamente non bisogna dimenticare e dobbiamo fare il possibile, tramandare, raccontare la Shoah che rimanga viva nella memoria di tutti.
RispondiEliminaLa memoria va preservata. È il motivo per cui da anni ogni giornata importante, come questa, viene ricordata sul mio blog. Alla Shoah solitamente dedico la Settimana della memoria, ma ne parlo di frequente. Mai smettere di ricordare. Ci provano a farci dimenticare, ma non ci riusciranno; un popolo senza memoria è un popolo condannato all'estinzione.
EliminaLa deriva attuale è un bruttissimo segno della perdita di sensibilità, e mistificazione della memoria. Credo dovremmo istituire mesi, anni della memoria, per far si che nessuno dimentichi mai, neppure per un istante.
RispondiEliminaIo sono instancabile nel ricordare. E non sono l'unica, ci siete anche voi. Questa deriva si può bloccare, non dobbiamo arrenderci. È quel che vogliono ma vedremo...
EliminaAnche l'Archivio di Stato farà sicuramente qualcosa.
RispondiEliminaParlane da te.
EliminaCome ogni anno in questi giorni ho in programma di leggere almeno un paio di libri - tempo permettendo - ambientati durante il periodo della Shoah. Purtroppo noto che nonostante le innumerevoli campagne di sensibilizzazione c'è sempre chi è pronto a strumentalizzare, negare l'evidenza o addirittura tenta di oscurare questa pagina della storia. Almeno noi, che ancora l'abbiamo a cuore, nel nostro piccolo facciamo ciò che è giusto per non dimenticare!
RispondiEliminaNei prossimi post ho giusto un paio di libri da consigliarvi, a proposito della Shoah. Sono curiosa di sapere quali siano i tuoi. I nostri blog saranno dei piccoli spazi ma facciamo la nostra parte per preservare la memoria. Un abbraccio💙
EliminaSicuramente "Il tatuatore di Auschwitz" di Heather Morris che mi ha prestato il papà del mio moroso e che mi sono tenuta in caldo proprio per questi giorni. Poi credo che leggerò "Il farmacista di Auschwitz" di Dieter Schlesak che ce l'ho da un po' in "lista di attesa" :D
EliminaMi segno i titoli dei romanzi, non li conosco e voglio approfondire. Li cercherò in biblioteca.
EliminaGrazie!
La memoria di uno sterminio di massa freddamente pianificato va sempre tenuta viva per evitare che possa ripetersi. Sui novax che si auto-paragonano alle vittime della Shoah non faccio commenti, sarei volgare.
RispondiEliminaMi auguro sempre che l'uomo possa imparare dagli errori, ma è una speranza che fino ad ora è andata spesso a sbattere contro la realtà. Gli eccidi si ripetono in ogni angolo del mondo e milioni sono le persone coinvolte. Se poi c'è gente che riesce pure a banalizzarli, mi convinco sempre più che ci sia poco da fare.
EliminaQuest'anno non sono proprio riuscita a fare nulla 😥
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